Tag: 24 giugno

  • La camicia tradizionale romena, celebrata anche a Pavona

    La camicia tradizionale romena, celebrata anche a Pavona

    La Giornata universale della ie, la camicia tradizionale romena, celebrata il 24 giugno, sarà festeggiata anche a Pavona, nei pressi di Roma. IA, simbolo, tradizione, identità intitola l’evento organizzato dal 24 al 26 giugno dall’Associazione Villaggio Romeno e dall’Associazione culturale romeno-italiana PROPATRIA di Roma, insieme all’Associazione PropatriaVOX di Focșani, città della Romania orientale. Il progetto, realizzato in collaborazione e con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, è finanziato dal Dipartimento per i romeni all’estero del Governo di Bucarest.

    Una tre giorni che celebra le tradizioni e i vestiti tradizionali romeni con musiche delle regioni di Bucovina, Vrancea e Mureș, una mostra di costumi popolari, incontri con artigiani romeni arrivati appositamente dalla Romania a Pavona, atélier per i bambini, una conferenza e la presentazione di un libro, con ospiti dell’ambiente accademico romeno sono alcuni dei riferimenti del ricco programma proposto dagli organizzatori, che invitano tutti i connazionali a partecipare a questi eventi indossando le celebri camicette.

    Il 24 giugno è il giorno in cui tutti si connettono con la IE, con la tradizione, con l’identità, con le radici. Una giornata lungamente attesa, soprattutto dai romeni all’estero che, attraverso la ie, tornano alle proprie radici. Se la ie potesse raccontare nella dolce lingua romena, potremmo apprendere l’affascinante storia di una stirpe e di una terra in stretta comunione. Potrebbe parlarci di Bene e Bello, di armonia e perfezione, del legame tra Cielo e Terra, dell’Immortalità, sottolineano gli organizzatori in un comunicato. Questo simbolo identitario romeno sarà ampiamente presentato nella conferenza inaugurale, in programma il 24 giugno, dalle ore 16.00, dalla ricercatrice ed etnologa Adina Hulubaș. Per la stessa occasione, sarà presentato anche il volume IA românească, veșmânt, strai, podoabă/ La IE romena, abito, vestito, addobbo del prof.dr. Ion Cherciu, che parteciperà all’evento.

    Seguirà un incontro con l’Ensemble folcloristico Țara Vrancei/ Contrada di Vrancea, diretto da Maria Costin Murgoci, la più rappresentativa istituzione folcloristica in questa zona della Romania orientale, carica di leggenda e storia.

    Saranno presenti, accanto ad esponenti della missione diplomatica di Roma, l’Ambasciatore di Romania in Italia, S.E. Gabriela Dancău, il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, e il sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, precisano inoltre gli organizzatori.

  • Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania

    Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania

    Con il ritorno graduale alla normalità dopo il complicato anno generato dalla pandemia, lOrdine di Malta porta avanti i suoi progetti in Romania, compresi quelli avviati per contenere la diffusione del coronavirus. Lo spiega a Radio Romania Internazionale S.E. Roberto Musneci, lAmbasciatore del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, che celebra la sua Festività nazionale il 24 giugno, Festa della Natività di San Giovanni Battista, il Santo Patrono dellOrdine. Una giornata celebrata con grande gioia.



    “Dopo un anno in cui non abbiamo potuto vederci in occasione del 24 giugno, questanno potremo nuovamente ritrovarci con il corpo diplomatico, con le autorità, con i volontari, con alcuni membri della comunità daffari e altri ospiti per la nostra celebrazione”, aggiunge lAmbasciatore dellOrdine di Malta che, durante il difficile periodo di emergenza pandemica, ha intensificato la sua attività in Romania, insieme al Servizio di assistenza e aiuto maltese (Malteser Relief Service), dalla cui fondazione nel nostro Paese ricorre il 30/o anniversario.



    Allacciate nel 1932, le relazioni diplomatiche bilaterali vennero interrotte nel 1948, dopo linsediamento del comunismo in Romania, e riprese nel 1991, dopo la caduta del regime. Solidarietà, azioni caritatevoli, volontariato sono le parole dordine dellattività pluridecennale svolta in Romania dallOrdine di Malta, dedicata interamente al servizio dei bisognosi, dei poveri e degli ammalati, seguendo costantemente limpegno della missione Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (Difesa della Fede e Aiuto ai Poveri).



    In un anno complicato per tutti, “lOrdine si è impegnato senza risparminare risorse in tutto il mondo, dove abbiamo una presenza”, puntualizza lAmbasciatore Roberto Musneci, ricordando il lavoro svolto, ad esempio, in Italia, come parte integrale dello sviluppo del piano vaccinale e della risposta, in generale, alla pandemia Covid prima che apparissero i vaccini. “La stessa cosa si è sviluppata anche negli altri Paesi europei – in Germania, in Francia e ovviamente anche in Romania, dove anche durante il priodo di lockdown noi abbiamo prodotto e donato materiali di protezione individuale, e abbiamo assistito i nostri beneficiari”, spiega ancora Roberto Musneci.



    LAmbasciatore ha messo in evidenza la collaborazione svolta con il Comitato Nazionale di Coordinamento delle Attività Vaccinali (CNCAV), con il suo presidente – il colonnello Valeriu Gheorghiță, e con il suo vicepresidente – il viceministro alla Salute, Andrei Baciu, “per fornire informazioni corrette sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini, soprattutto nelle zone rurali dove siamo presenti”, ha spiegato ancora lAmbasciatore, precisando che il lavoro si svolge anche insieme a ong come World Vision.



    “Cè bisogno di informazione e bisogna assolutamente raggiungere limmunità di gregge, quindi continueremo ad avere un impegno costante”, sottolinea Roberto Musneci, precisando che lOrdine di Malta e il Malteser Relief Service stanno già riaprendo alcuni progetti sospesi per forza di cose durante il periodo di lockdown. “Poi vedremo quello che ci proporrà la realtà dei fatti, perchè esisteranno gli effetti di medio e lungo termine della pandemia, anche da un punto di vista psicologico. Vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel. Cè coraggio, cè ottimismo, però bisogna lottare ed essere coscienti dei problemi che ci si presenteranno”, ha concluso S.E. Roberto Musneci, lAmbasciatore del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta in Romania.