Tag: 90/o anniversario

  • Buon compleanno, Radio Vaticana!

    Buon compleanno, Radio Vaticana!

    I 90 anni di Radio Vaticana sono un traguardo significativo e molto importante. Così il vicedirettore generale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e legale rappresentante di Radio Vaticana, Giacomo Ghisani, membro della Commissione Radio dell’European Broadcasting Union (EBU), ospite a Radio Romania in occasione di questo storico anniversario, celebrato il 12 febbraio. Lungo i 90 anni, che hanno coperto una fetta importante del Novecento e che hanno portato l’emittente costruita da Gugliemo Marconi e inaugurata il 12 febbraio 1931 da Pio XI ad affacciarsi nel nuovo millennio, c’è stata un’evoluzione del tipo di servizio che l’emittente del Papa ha svolto, spiega Giacomo Ghisani, ricordando alcuni dei momenti salienti di una radio che oggi è un punto di riferimento nel paesaggio mediatico internazionale, con programmi in 41 lingue, il romeno compreso.



    Era partita come elemento di comunicazione, di interconnessione del Papa e della Santa Sede con le realtà di inizio ‘900. Questo ruolo si è fortemente rafforzato negli anni della seconda Guerra mondiale, quando il compito della Radio Vaticana fu quello – con un servizio molto prezioso – di favorire la ricerca e un contatto tra i prigionieri, tra i dispersi in guerra e i propri familiari. Dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, la dimensione universale, internazionale della Radio Vaticana ebbe un grande impulso. In quegli anni, il numero delle lingue utilizzate dalla Radio del Papa per comunicare con tutto il mondo fu incrementato, rileva il vicedirettore generale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.



    Agli inizi del 2000, la multimedialità si è affacciata nel panorama di tutti i broadcaster, quindi anche di Radio Vaticana, che oggi non è più soltanto una radio, ma anche video, immagini e testo, aggiunge Giacomo Ghisani, che vede un futuro molto positivo per la radio. E’ molto significativo che il 12 febbraio, giorno di nascita di Radio Vaticana, sia seguito da World Radio Day, promossa dall’UNESCO il 13 febbraio. E’ una felice coincidenza che dà ancora un maggior valore e significato a questo strumento che ha svolto e che ancora svolge un servizio così prezioso per tutti, spiega il nostro ospite, sottolineando che la dimensione internazionalistica è parte fondamentale dell’attività di Radio Vaticana.



    Alcune associazioni internazionali vedono Radio Vaticana e Radio Romania camminare insieme in un discorso di partnership e collaborazione reciproca molto fruttuoso, puntualizza Giacomo Ghisani, indicando la Comunità Radiotelevisiva Italofona e l’EBU, di cui la Radio Vaticana è membro fondatore. Negli anni, da parte di Radio Vaticana e anche di Radio Romania, ci fu un investimento importante in queste associazioni professionali, che in modo stabile e coerente cercano di rafforzare i vincoli di collaborazione nell’interesse dei nostri rispettivi pubblici e della nostra audience, dice ancora il nostro ospite, ricordando che la Radio Vaticana è membro anche dell’Unione Africana delle Radiotelevisioni, a dimostrare quanto sia importante cercare di raggiungere con il suo servizio tutte le culture e le persone che vivono in quelle realtà.



    Nel 90/o compleanno di Radio Vaticana e in occasione della Giornata Mondiale della Radio, l’augurio è quello di poter continuare questo percorso e questo cammino comune, nell’interesse del servizio pubblico radiofonico, conclude il vicedirettore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, Giacomo Ghisani.



    Buon anniversario ai colleghi di Radio Vaticana e a tutti gli ascoltatori da Radio Romania, insieme alla Comunità Radiotelevisiva Italofona, che propone l’editoriale di Massimiliano Menichetti, responsabile di Radio Vaticana. Auguri!




  • Buon compleanno, Radio Vaticana!

    Buon compleanno, Radio Vaticana!

    I 90 anni di Radio Vaticana sono un traguardo significativo e molto importante. Così il vicedirettore generale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e legale rappresentante di Radio Vaticana, Giacomo Ghisani, membro della Commissione Radio dell’European Broadcasting Union (EBU), ospite a Radio Romania in occasione di questo storico anniversario, celebrato il 12 febbraio. Lungo i 90 anni, che hanno coperto una fetta importante del Novecento e che hanno portato l’emittente costruita da Gugliemo Marconi e inaugurata il 12 febbraio 1931 da Pio XI ad affacciarsi nel nuovo millennio, c’è stata un’evoluzione del tipo di servizio che l’emittente del Papa ha svolto, spiega Giacomo Ghisani, ricordando alcuni dei momenti salienti di una radio che oggi è un punto di riferimento nel paesaggio mediatico internazionale, con programmi in 41 lingue, il romeno compreso.



    Era partita come elemento di comunicazione, di interconnessione del Papa e della Santa Sede con le realtà di inizio ‘900. Questo ruolo si è fortemente rafforzato negli anni della seconda Guerra mondiale, quando il compito della Radio Vaticana fu quello – con un servizio molto prezioso – di favorire la ricerca e un contatto tra i prigionieri, tra i dispersi in guerra e i propri familiari. Dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, la dimensione universale, internazionale della Radio Vaticana ebbe un grande impulso. In quegli anni, il numero delle lingue utilizzate dalla Radio del Papa per comunicare con tutto il mondo fu incrementato, rileva il vicedirettore generale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.



    Agli inizi del 2000, la multimedialità si è affacciata nel panorama di tutti i broadcaster, quindi anche di Radio Vaticana, che oggi non è più soltanto una radio, ma anche video, immagini e testo, aggiunge Giacomo Ghisani, che vede un futuro molto positivo per la radio. E’ molto significativo che il 12 febbraio, giorno di nascita di Radio Vaticana, sia seguito da World Radio Day, promossa dall’UNESCO il 13 febbraio. E’ una felice coincidenza che dà ancora un maggior valore e significato a questo strumento che ha svolto e che ancora svolge un servizio così prezioso per tutti, spiega il nostro ospite, sottolineando che la dimensione internazionalistica è parte fondamentale dell’attività di Radio Vaticana.



    Alcune associazioni internazionali vedono Radio Vaticana e Radio Romania camminare insieme in un discorso di partnership e collaborazione reciproca molto fruttuoso, puntualizza Giacomo Ghisani, indicando la Comunità Radiotelevisiva Italofona e l’EBU, di cui la Radio Vaticana è membro fondatore. Negli anni, da parte di Radio Vaticana e anche di Radio Romania, ci fu un investimento importante in queste associazioni professionali, che in modo stabile e coerente cercano di rafforzare i vincoli di collaborazione nell’interesse dei nostri rispettivi pubblici e della nostra audience, dice ancora il nostro ospite, ricordando che la Radio Vaticana è membro anche dell’Unione Africana delle Radiotelevisioni, a dimostrare quanto sia importante cercare di raggiungere con il suo servizio tutte le culture e le persone che vivono in quelle realtà.



    Nel 90/o compleanno di Radio Vaticana e in occasione della Giornata Mondiale della Radio, l’augurio è quello di poter continuare questo percorso e questo cammino comune, nell’interesse del servizio pubblico radiofonico, conclude il vicedirettore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, Giacomo Ghisani.



    Buon anniversario ai colleghi di Radio Vaticana e a tutti gli ascoltatori da Radio Romania, insieme alla Comunità Radiotelevisiva Italofona, che propone l’editoriale di Massimiliano Menichetti, responsabile di Radio Vaticana. Auguri!




  • 90/o anniversario dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    90/o anniversario dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    90 anni fa, il 2 aprile del 1930, la Casa Romena di Venezia apriva i suoi battenti al pubblico. Inaugurato dal grande storico Nicolae Iorga come Istituto Storico Artistico Romeno di Venezia, chiamato Casa Romena dagli abitanti della Serenissima, si affiancava all’Accademia di Romania in Roma e alla Scuola Romena di Fontenay-aux-Roses, nei pressi di Parigi, che avevano iniziato l’attività sin dal 1922.

    Nel contesto eccezionale in cui stiamo vivendo, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico stasera, dalle 17.00 (ora italiana), a sfogliare online, in un video su Facebook, alcune pagine della sua storia. Un video firmato da Roxana Mihaly e raccontato dal direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof.univ.dr. Grigore Arbore Popescu.

  • Radio Romania 90: auguri dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, RAI, RSI

    Radio Romania 90: auguri dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, RAI, RSI

    90 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica. Sempre nel 1928 veniva fondata anche lOrchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihail Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti.



    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero erano musicali. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e, dal 6 luglio 1939, quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena allEsposizione Universale di New York.



    In tanti i messaggi di auguri dallestero a Radio Romania. Lottima collaborazione con la Comunità Radiotelevisiva è stata sottolineata da Loredana Cornero, segretaria generale fino ad oggi, 1 novembre, in unintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale in occasione della XXXIII Assemblea Generale svoltasi il 24 ottobre a Roma e ospitata da Radio Vaticana.



    Auguri a Radio Romania e lauspicio di portare avanti la bella collaborazione sono stati espressi, per la stessa occasione, dalla nuova segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maria du Bessé, del Dipartimento Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali della RAI, che assume oggi stesso lincarico. Una bella coincidenza, da festeggiare veramente, ha detto Maria du Bessé a Radio Romania Internazionale.



    Litaliano come ponte tra le culture è il filo conduttore del messaggio trasmesso a Radio Romania dal presidente in carica della CRI, Dino Balestra. Mentre il direttore della Radiotelevisione Svizzera Italiana, Maurizio Canetta, che dal 1 gennaio 2019 sarà il nuovo presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, sottolinea che il 90/o anniversario di Radio Romania costituisce un traguardo molto importante.



    Tanti auguri anche da Andrea Borgnino, responsabile di Rai Radio Techetè e membro dellEuropean Broadcasting Union (EBU) Radio Committee. Da parte sua, Luigi Cobisi, responsabile di Italradio, il portale della radiofonia internazionale in lingua italiana, si è complimentato con Radio Romania Internazionale anche per il fatto di abbinare, nelle sue trasmissioni, la tecnologia “storica” a quella del futuro.



    Un saluto ci arriva anche da Mara Dobrescu, pianista romena che vive in Francia e che vanta unimpressionante carriera internazionale. Di recente, lartista si è annoverata tra i protagonisti del Festival “Eredi della Romania musicale”, organizzato da Radio Romania Musicale, nel Centenario della Grande Unione e nel 90/o anniversario di Radio Romania.




  • Radio Romania 90: auguri dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, RAI, RSI e Italradio

    Radio Romania 90: auguri dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, RAI, RSI e Italradio

    90 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica. Sempre nel 1928 veniva fondata anche lOrchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihail Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti.



    I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero erano musicali. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e, dal 6 luglio 1939, quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena allEsposizione Universale di New York.



    In tanti i messaggi di auguri dallestero a Radio Romania. Lottima collaborazione con la Comunità Radiotelevisiva è stata sottolineata da Loredana Cornero, segretaria generale fino ad oggi, 1 novembre, in unintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale in occasione della XXXIII Assemblea Generale svoltasi il 24 ottobre a Roma e ospitata da Radio Vaticana.



    Auguri a Radio Romania e lauspicio di portare avanti la bella collaborazione sono stati espressi, per la stessa occasione, dalla nuova segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maria du Bessé, del Dipartimento Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali della RAI, che assume oggi stesso lincarico. Una bella coincidenza, da festeggiare veramente, ha detto Maria du Bessé a Radio Romania Internazionale.



    Litaliano come ponte tra le culture è il filo conduttore del messaggio trasmesso a Radio Romania dal presidente in carica della CRI, Dino Balestra. Mentre il direttore della Radiotelevisione Svizzera Italiana, Maurizio Canetta, che dal 1 gennaio 2019 sarà il nuovo presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, sottolinea che il 90/o anniversario di Radio Romania costituisce un traguardo molto importante.



    Tanti auguri anche da Andrea Borgnino, responsabile di Rai Radio Techetè e membro dellEuropean Broadcasting Union (EBU) Radio Committee. Da parte sua, Luigi Cobisi, responsabile di Italradio, il portale della radiofonia internazionale in lingua italiana, si è complimentato con Radio Romania Internazionale anche per il fatto di abbinare, nelle sue trasmissioni, la tecnologia “storica” a quella del futuro.



    Un saluto ci arriva anche da Mara Dobrescu, pianista romena che vive in Francia e che vanta unimpressionante carriera internazionale. Di recente, lartista si è annoverata tra i protagonisti del Festival “Eredi della Romania musicale”, organizzato da Radio Romania Musicale, nel Centenario della Grande Unione e nel 90/o anniversario di Radio Romania.