Tag: Addetto per la Difesa

  • 4 novembre: cerimonia ristretta al Cimitero Militare Italiano di Bucarest

    4 novembre: cerimonia ristretta al Cimitero Militare Italiano di Bucarest

    La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre è stata ricordata oggi in Romania in una cerimonia ristretta organizzata al Cimitero Italiano della Capitale dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest e dall’Ufficio dell’Addetto per la Difesa. Erano presenti autorità civili e militari romene, accanto ad addetti per la Difesa di vari Paesi. Da più di 100 ani, il 4 novembre è per gli italiani un momento di raccoglimento, in cui tributiamo ai nostri caduti il doveroso omaggio della memoria e celebriamo la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Foze Armate, ha detto nel suo intervento l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi.



    Se oggi apparteniamo ad una società che ripudia le guerre è certamente anche grazie a chi, nel passato, ne ha combattute, ha sottolineato l’Ambasciatore. Citando dalla celebre poesia All’Italia di Giacomo Leopardi – Beatissimi voi/ Ch’offriste il petto alle nemiche lance/Per amor di costei ch’al Sol vi diede – Marco Giungi ha spiegato che il significato dei versi non è tocccato dagli anni trascorsi, così come neache i caduti sono toccati dagli anni. Anche grazie ai nostri caduti oggi possiamo vedere l’Unità Nazionale all’opera, in una lotta contro un virus e non in una guerra contro altri esseri umani. Anche in questa lotta, le Forze Armate combattono accanto a noi, come sempre quando c’è un’emergenza nazionale. Di questo dobbiamo essere riconoscenti, ha concluso l’Ambasciatore Marco Giungi.



    Al sacrificio compiuto dai caduti per gli altri, lontani dalle famiglie e dai cari, ha fatto riferimento anche padre Marius Bereşoaie dell’Associazione Don Orione di Voluntari, che ha officiato il servizio religioso, dopo di che il luogotenente Giuseppe Vecchio ha letto la Preghiera del Soldato.



    Durante la Grande Guerra, la maggior parte degli oltre 1700 militari italiani che riposano a Bucarest avevano fatto parte della divisione italiana arruolata nell’Esercito alleato del generale francese Louis Franchet d’Espèrey, il quale partecipò all’offensiva sul fronte macedone a settembre 1918. Accanto a loro sono sepolti i militari caduti durante il secondo conflitto mondiale, ammalatisi durante il trasferimento dal e verso il fronte sovietico.



    Nel corso della breve cerimonia svoltasi oggi al Cimitero Militare Italiano di Bucarest, l’Ambasciatore Marco Giungi e l’Addetto per la Difesa, il colonnello Ivano Antonio Romano, hanno deposto corone ai monumenti dei caduti, per ricordare tutti i militari immolatisi per l’onore della Patria, in Italia ed all’estero. Deposte corone anche da parte di autorità militari e organizzazioni civili romene.




  • Festa Nazionale: militari italiani alla Parata del 1 dicembre a Bucarest

    Festa Nazionale: militari italiani alla Parata del 1 dicembre a Bucarest

    Sarà un plotone di 16 soldati dei Lancieri di Novara a rappresentare l’Esercito Italiano alla Parata militare che si terrà il 1 dicembre a Bucarest, in occasione della Festa Nazionale della Romania e del Centenario della Grande Unione del Paese.



    I circa 4000 militari e specialisti romeni dei Ministeri della Difesa, dell’Interno, dell’intelligence e di altre strutture, saranno affiancati da quasi 500 colleghi di stati alleati o partner: USA, Gran Bretagna, Italia, Francia, Germania, Canada, R.Ceca, Croazia, i Paesi Baltici, Grecia, Polonia, Portogallo, Moldova, Turchia, Ucraina ed altri, come si legge sul sito del Ministero della Difesa di Bucarest.



    In un’intervista a Radio Romania Internazionale, l’addetto per la Difesa dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, il colonnello Andrea Tiveron, ha spiegato che la presenza italiana alla Parata militare dedicata alla Festa Nazionale della Romania riflette gli ottimi rapporti tra le forze armate dei due Paesi, e l’eccellente cooperazione bilaterale nel campo della difesa.



    La storia di Novara, costituito il 24 dicembre 1828 come Dragoni di Piemonte, si identifica con la storia d’Italia. A partire dalla sua fondazione, non vi è stato conflitto o crisi internazionale alla quale il reggimento non abbia partecipato, operando sempre da protagonista. Ne sono viva testimonianza le nove decorazioni conferite allo Stendardo e le numerose ricompense al valore concesse agli ufficiali, ai sottufficiali ed ai lancieri del Reggimento per il coraggio e l’iniziativa dimostrata nell’affrontare imprese particolarmente pericolose, ricorda l’Ufficio Addetto per la Difesa dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest.



    Il Reggimento ha una connotazione spiccatamente orientata alla cooperazione interforze e internazionale, ed è inserito periodicamente nel pacchetto di capacità operative della Joint Rapid Reaction Forces della NATO. Proprio grazie all’esperienza accumulata con le operazioni fuori dal territorio nazionale, ha costituito la base per la formazione del primo Battle Group europeo, un insieme di forze terrestri aeree e navali multinazionali, in grado di poter intervenire in scenari di crisi con un preavviso di 10 giorni e per una durata di 120/180 giorni.





    Dai primi anni ’90, il Reggimento è stato impegnato in missioni per il mantenimento della pace ed in concorso alle forze di polizia. Per quanto riguarda le operazioni all’estero, Novara è stato presente in Somalia, Bosnia-Erzegovina, FYROM (Macedonia), Iraq, Kosovo o Libano, precisa ancora la fonte.






  • Giornata Unità e Forze Armate: cerimonia al Cimitero Militare Italiano di Bucarest

    Giornata Unità e Forze Armate: cerimonia al Cimitero Militare Italiano di Bucarest

    LAmbasciata dItalia a Bucarest e lUfficio Addetto per la Difesa hanno organizzato oggi al Cimitero Militare Italiano della capitale romena la tradizionale cerimonia dedicata alla Giornata dellUnità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre. Durante la Grande Guerra, la maggior parte degli oltre 1700 militari italiani che riposano a Bucarest avevano fatto parte della divisione italiana arruolata nellEsercito alleato del generale francese Louis Franchet dEspèrey, il quale partecipò alloffensiva sul fronte macedone a settembre 1918. Accanto a loro riposano i militari caduti durante il secondo conflitto mondiale, ammalatisi durante il trasferimento dal e verso il fronte sovietico.



    Una cerimonia quella del 2018 che riveste un significato particolare, nel Centenario della fine della Grande Guerra. “Abbiamo il dovere di preservare la memoria sia per rendere il doveroso omaggio ai caduti in nome della Patria, sia per renderci ancora più saldi nel rifiuto di altre guerre”, ha sottolineato lAmbasciatore dItalia a Bucarest, Marco Giungi, nel discorso tenuto alla cerimonia cui erano presenti autorità civili e militari romene e italiane, esponenti del corpo diplomatico accreditato a Bucarest, addetti militari e rappresentanti della comunità italiana di Romania. Il diplomatico ha ricordato anche il concerto tenuto il 1 novembre al Circolo Militare di Bucarest dal Coro degli alpini di Vallecamonica, che lAmbasciata e lAddetto per la Difesa hanno dedicato sempre al Centenario della fine della Grande Guerra.



    Al Cimitero Militare Italiano, lAmbasciatore Marco Giungi e lAddetto per la Difesa, il colonnello Andrea Tiveron, hanno deposto una corona al monumento dei caduti, per ricordare tutti i militari immolatisi per lonore della Patria, in Italia ed allestero. Deposte corone da parte della Presidenza della Romania, del Ministero della Difesa, di istituzioni romene e ambasciate, della Scuola Italiana Aldo Moro di Bucarest, della comunità italiana di Romania e dellAssociazione RO.AS.IT.




  • 4 novembre – Giornata dell’Unità Nazionale, festeggiamenti in Romania

    4 novembre – Giornata dell’Unità Nazionale, festeggiamenti in Romania

    E con il commovente concerto intitolato “Per non dimenticare”, ospitato il 1 novembre dal Circolo Militare di Bucarest, che lAmbasciata dItalia e lUfficio Addetto per la Difesa hanno dato il via alle celebrazioni dedicate al 4 novembre. Nel 2018, la Giornata dellUnità Nazionale e delle Forze Armate riveste un significato particolare, nel Centenario della fine della Grande Guerra.



    Al concerto tenuto dai Cori degli Alpini di Vallecamonica e Pineta, accanto al Quintetto di ottoni di Vallecamonica, diretti da Francesco Gheza, erano presenti, accanto allAmbasciatore dItalia a Bucarest, Marco Giungi, e allAddetto per la Difesa, il colonnello Andrea Tiveron, personalità del mondo politico, diplomatico e culturale.



    Il programma ha incluso alcuni tra i più noti canti degli Alpini che ricordano gli enormi sacrifici della guerra: “Il testamento del capitano”, “Addio mia bella addio”, “La ballata del soldato” o “La montanara”. A chiudere il concerto – il famoso “Signore delle cime” e gli Inni Nazionali di Romania e Italia.



    Sempre in occasione della Festa dellUnità Nazionale, lAmbasciata dItalia e lUfficio Addetto per la Difesa, organizzeranno il 6 novembre la tradizionale cerimonia al Cimitero Militare Italiano di Bucarest, dove sono sepolti oltre 1.700 militari italiani.



    In unintervista a Radio Romania Internazionale, lAmbasciatore Marco Giungi ha fatto riferimento al significato di queste importanti ricorrenze per lItalia e per le relazioni con la Romania, che nel 2018 celebra anche il Centenario della sua Grande Unione. I due Paesi hanno combattuto insieme nella prima Guerra mondiale, al fianco dellIntesa, convidendo gli stessi ideali.