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  • Programma Radio Romania Internazionale 28.05.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 28.05.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Covid19, nuove misure di allentamento in Romania; Campagna mediatica di supporto allimmunizzazione; Terra verde; Voci Italofone: 25/o anniversario di Italradio – il segretario generale Luigi Cobisi e il coordinatore scientifico Paolo Morandotti, ospiti a Radio Romania Internazionale




  • 22.04.2020

    22.04.2020

    COVID-19 – Il più recente bollettino del Gruppo di Comunicazione Strategica indica 9.710 contagi dal nuovo coronavirus in Romania, di 468 in più rispetto al precedente bilancio. Oltre 2.400 sono guariti e dimessi e 519 sono morti. All’estero, oltre 950 romeni sono stati rilevati positivi, per la maggior parte in Italia e Spagna, e 64 sono deceduti. Intanto, il presidente Klaus Iohannis ha annunciato oggi che le restrizioni sugli spostamenti individuali non saranno prorogate dopo il 15 maggio, quando finirà lo stato di emergenza in Romania. Invece, diventerà obbligatorio l’uso della mascherina negli spazi pubblici chiusi e sui mezzi di trasporto pubblici, e resteranno vietati gli assembramenti. Klaus Iohannis ha spiegato che si sta lavorando anche ad un piano puntuale sulla ripresa economica, soprattutto nelle aree fortemente intaccate dalle restrizioni.

    Economia – Il ministro delle Finanze romeno, Florin Cîţu, ha dichiarato che le sue stime recenti indicano che la situazione economica del Paese non è per nulla talmente grave come si preconizzava. Il ministro ha annunciato che la settimana prossima riceverà i dati relativi alle entrate alle casse dello stato nell’ultimo mese, spiegando che parecchie piccole e medie imprese si sono adattate all’attuale situazione, cominciando a produrre quello che viene richiesto dal mercato. Queste PMI pagano le tasse, ha detto ancora il ministro. Florin Cîţu ha aggiunto che il principale obiettivo dello stato è stato quello di assicurare la salute della popolazione, ma una volta superato il picco dell’epidemia e allentate le misure di isolamento sociale, saranno messi in moto gli strumenti necessari alla ripresa economica. Il ministro ha aggiunto che, per ora, la Romania si finanzia solo dal mercato interno, ma sta cercando dei finanziamenti anche sui mercati esteri. Florin Cîţu ha annunciato inoltre che sta lavorando anche a un programma di emissione di titoli di stato.

    Scuola – Gli alunni romeni hanno ripreso oggi i corsi online, dopo le vacanze di Pasqua. Le scuole sono chiuse dall’11 marzo per l’emergenza coronavirus. Le prove per gli esami di valutazione nazionale e di maturità riguarderanno solo la materia studiata fino all’11 marzo. In un’intervista alla tv pubblica, il premier Ludovic Orban ha escluso il congelamento dell’anno scolastico.

    Polizia – Ogni volta che un cittadino o un poliziotto verrà attaccato, non esiteremo di ricorrere ai mezzi in dotazione. Lo ha dichiarato oggi il segretario di stato al Ministero dell’Interno, Bogdan Despescu, precisando che le forze dell’ordine fanno uso delle armi esclusivamente nelle situazioni in cui non c’è alternativa. Le dichiarazioni di Bogdan Despescu fanno seguito ad un attacco con oggetti affilati commesso stamattina da un uomo contro due poliziotti in un condominio di Bucarest, mettendo la loro incolumità in pericolo. Di conseguenza, i due poliziotti hanno reagito facendo uso delle armi in dotazione. L’aggressore ferito è deceduto in ospedale. Il caso è indagato dalla Procura del Tribunale di Bucarest e dal Dipartimento Omicidi della Polizia della capitale.

    UE – La Commissione e il Consiglio Europeo incoraggeranno la creazione di un fondo per la ripresa nel corso del vertice che i leader dei 27 terranno domani in videoconferenza. Il fondo farà l’oggetto di un’ulteriore proposta, secondo la tabella di marcia pubblicata ieri sera dalle due istituzioni, come nota l’AFP. E’ il quarto vertice a 27 in videoconferenza dallo scoppio dell’emergenza COVID-19. Il nuovo strumento finanziario dovrebbe mobilitare diverse centinaia di miliardi di euro. Il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, ha fatto riferimento ad un importo complessivo compreso tra 700 e 1.500 miliardi di euro. Il valore totale, gli obiettivi specifici, e il calendario di questo impegno dovranno essere definiti in un piano globale di ripresa, incentrato sul bilancio dell’UE, indicano la Commissione e il Consiglio Europeo.

    Abitazioni – Nel 2018, il 17% della popolazione dell’UE viveva in abitazioni sovraffollate, secondo quanto rilevano i dati resi noti dall’Eurostat. Al primo posto tra gli stati membri si piazza la Romania, dove circa il 46% della popolazione si trovava in simili condizioni abitative. Altri stati comunitari in situazioni del genere, con due persone su cinque che vivevano in abitazioni sovraffollate nel 2018, sono Lettonia, Bulgaria, Croazia e Polonia. All’estremità opposta, i Paesi con i tassi più basi di sovraffollamento sono Cipro (2,5%), Irlanda (2,7%), Malta (3,4%) e i Paesi Bassi (4,1%). Nel 2018, solo 7% della popolazione di Romania viveva in abitazioni troppo grandi per le proprie necessità.

  • COVID-19: Romania, nessun allentamento nel successivo periodo

    COVID-19: Romania, nessun allentamento nel successivo periodo

    Un eventuale allentamento delle restrizioni non è contemplato nel successivo periodo, per ragioni di sicurezza sanitaria, indica il Gruppo di Comunicazione Strategica di Bucarest, in seguito alle varie proposte in tal senso lanciate nello spazio pubblico. In un comunicato, il Gruppo spiega che le misure istituite finora stanno dimostrando l’efficienza nel contenere il diffondersi del nuovo coronavirus, e vanno rispettate strettamente anche nel successivo periodo.

    Le discussioni su un allentamento graduale terranno in considerazione l’evoluzione epidemiologica e la necessità di prevenire un’ulteriore ondata di contagi. Le autorità fanno in permanenza delle stime sull’evoluzione della diffusione del virus, basate in primo luogo sul comportamento sociale e sul tasso di osservanza da parte dei cittadini delle regole già istituite. Come indicato anche da parecchi specialisti, le autorità romene aspettano ora una decina di giorni per accertare un impatto delle feste di Pasqua sull’evoluzione dell’epidemia, in seguito all’attività sociale più intensa in questi giorni.

    Noi siamo su una linea di tendenza ancora in salita, con i contagi in crescita. Dato questo momento di contagio, in cui alcuni cittadini hanno rispettato, altri invece no – l’isolamento e il distanziamento sociale, faremo una valutazione fra dieci giorni. Una volta arrivati verso il picco, entro due settimane terremo di mira la diminuzione del numero di nuovi contagi e dei decessi, nonchè l’evoluzione in certi focolai già esistenti o che si stanno delineando in questo momento. Dopo l’inizio del mese di maggio, fino al 15 maggio, potremo pensare anche ad un allentamento, ma, ripeto, non è ancora arrivato il momento di contemplare allentamenti, ha dichiarato il ministro della Salute, Nelu Tătaru.

    Il ministro Nelu Tătaru ha sottolineato che non verranno imposte restrizioni speciali alle persone anziane e neanche il loro isolamento, spiegando che la decisione delle autorità di rilassarle interesserà tutte le fascie di età. Le precisazioni del ministro fanno seguito alle speculazioni in tal senso nello spazio pubblico, che hanno generato emozione e scontentezza. Il ministro della Salute ha aggiunto che le misure di allentamento saranno differenziate geograficamente, a seconda della diffusione del virus e dei focolai.

    Ripartiranno parzialmente alcuni settori di attività o saranno aperti alcuni negozi, in certi centri più grandi, mantenendo, però, il distanziamento sociale e l’isolamento. Per certe località e focolai, si comincerà con un allentamento che riguarderà la fascia oraria consentita per gli spostamenti, compresi quelli degli anziani, nonchè le zone in cui saranno permessi. Si tratta di aspetti che verranno adottati a seconda della dinamica per ogni focolaio o località, solo nel momento in cui vedremo che la zona è sicura. Siamo in stato di emergenza fino al 15 maggio, dopo di che penseremo a una rivalutazione, ha concluso il ministro della Salute.

    L’analisi riguardante le eventuali misure di allentamento delle restrizioni terrà in considerazione le raccomandazioni della Commissione Europea, nonchè il coordinamento con gli altri stati dell’Unione.