Tag: alluvioni

  • La portata del Danubio, in crescita

    La portata del Danubio, in crescita

    Sono già decine i morti e i dispersi in seguito alle inondazioni causate dalla tempesta Boris nell’Europa centrale e orientale. Sebbene le piogge siano generalmente cessate, le ondate di piena continuano a minacciare gli abitati in questa regione. Le alluvioni hanno generato anche ingenti danni materiali, stimati in miliardi di euro, secondo un’analisi condotta da una compagnia di investimenti sulle borse internazionali.

    In Romania, dicono alcuni esperti, le prime stime dei danni supererebbero il miliardo di euro. Secondo altri, invece, il dato appare ottimistico e la portata delle perdite sarebbe doppia o tripla. Sin dallo scorso anno, un’analisi della Banca Mondiale stimava la media annua dei danni causati dalle inondazioni in Romania a 1,7 miliardi di euro. Ora, sette persone sono morte e più di 6.500 case sono state colpite dalle piogge portate da Boris.

    Il trauma collettivo persiste e molti temono ora il crescente flusso del Danubio. Il fiume più grande d’Europa ha ingrossato le acque, alimentate, in ugual misura, dalle forti piogge e dai suoi numerosi affluenti. L’elevata portata prevista nei prossimi giorni sul Danubio sarà facilmente gestibile, assicura il ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, precisando che un flusso simile è stato gestito anche lo scorso gennaio, così come a dicembre 2023. Il ministro e gli specialisti dell’Ente delle Acque Romene hanno sorvolato in elicottero le aree a rischio inondazioni.

    Le più recenti previsioni degli idrologi indicano che tra il 29 e il 30 settembre la portata massima del Danubio all’ingresso nel Paese sarà di 7.900-8.000 metri cubi al secondo. Il fiume ha causato le inondazioni in Romania nel 2006, ma allora aveva una portata di oltre 15.000 metri cubi al secondo.

    “Da tutte le informazioni rese disponibili dai miei colleghi, risulta che non avremo problemi in Romania. Il picco dell’ondata di piena a Budapest è stato inferiore al previsto di 500 metri cubi al secondo. Ciò significa che, quando in Romania avvertiremo questo picco, il 28 settembre o forse proprio il 29 settembre, rispetto alle prime stime degli specialisti, che indicavano 9.500 metri cubi al secondo, forse anche superiori, oggi le prognosi sono diminuite”, ha precisato Mircea Fechet.

    Sulla base delle informazioni attuali, il rischio che si verifichino problemi particolari a causa della propagazione delle ondate di piena sul tratto romeno del fiume è ridotto, ha spiegato a Radio Romania anche la portavoce dell’Ente delle Acque Romene, Ana-Maria Agiu. Da parte sua, il presidente della direzione di Hidroelectrica, Karoly Borbely, ha dichiarato che l’aumento del livello del Danubio all’ingresso nel paese può essere accolto in sicurezza, ricordando che le portate più elevate comportano anche una maggiore produzione di energia elettrica.

  • 20.09.2024

    20.09.2024

    Manovra correttiva – Il Governo di Bucarest ha preparato la prima manovra correttiva dell’anno. Secondo il progetto di ordinanza pubblicato sul sito del Ministero delle Finanze, la maggior parte del denaro andrà ai Trasporti – quasi 5,5 miliardi di lei (circa 1,1 mld euro), ma anche alla Sanità, agli Affari interni e agli Investimenti – oltre 3 miliardi di lei ciascuno. Aumentato anche il budget della previdenza per pagare le pensioni, dopo il ricalcolo applicato dal 1° settembre. Alcune strutture, invece, vedranno i budget ridotti: il Segretariato Generale del Governo, il Ministero dell’Economia, il Senato, la Camera dei Deputati e il Servizio Telecomunicazioni Speciali. Secondo il progetto, il deficit sale a quasi il 7%, di circa il 2% in più rispetto alla stima di inizio anno, mentre la crescita economica è stata rivista al ribasso al 2,8% rispetto al 3,4% anticipato in precedenza.

    Sondaggio presidenziali – L’ex vicesegretario generale della NATO, Mircea Geoană, avrebbe un vantaggio minimo sul premier socialdemocratico Marcel Ciolacu nel primo turno delle elezioni presidenziali che si terranno in Romania. Lo rileva un sondaggio condotto dall’Istituto INSCOP Research. Mircea Geoană (66 anni), ex presidente del PSD, che ha perso le elezioni presidenziali nel 2009 e che ora si candida come indipendente, otterrebbe il 21,4% dei voti al primo turno, mentre l’attuale leader dei socialdemocratici, Marcel Ciolacu (56 anni), il 20,3%. Elena Lasconi, leader dell’Unione Salvate Romania (all’opposizione), sarebbe al terzo posto, con il 14,2% delle intenzioni, mentre Nicolae Ciucă, il leader del PNL, al governo insieme al PSD, è indicato al sesto posto, dopo due candidati ultranazionalisti. 11 candidati hanno finora annunciato la loro intenzione di correre per la presidenza e sostituire Klaus Iohannis, il cui secondo e ultimo mandato scade a dicembre. Sebbene il ruolo del presidente sia in gran parte cerimoniale, le sue prerogative includono la nomina del primo ministro dopo le elezioni, la nomina di giudici e procuratori e l’invio di disegni di legge al Parlamento per il riesame. Le elezioni presidenziali si svolgeranno il 24 novembre e l’8 dicembre, con le politiche tra i due turni. Il sondaggio, con un margine di errore del 3%, è stato condotto tra l’11 e il 16 settembre su un campione di 1.102 persone.

    Investimenti – Il partenariato con il settore privato è la via sicura per lo sviluppo della Romania. Lo ha dichiarato oggi il primo ministro Marcel Ciolacu, in visita di lavoro allo stabilimento Nokian Tyres di Oradea (ovest), inaugurata ieri. Trasferita dalla Russia in Romania, l’azienda è un esempio di successo che riunisce un investitore di portata internazionale, le autorità locali e il Governo della Romania, che ha fortemente sostenuto tale investimento, ha aggiunto il premier. Nokian Tyres è la prima fabbrica di pneumatici al mondo a zero emissioni di anidride carbonica. Dal 2025, i 550 dipendenti produrranno annualmente sei milioni di pneumatici per auto, compresi i SUV di grandi dimensioni. Lo stabilimento, con una superficie costruita di 10 ettari, utilizza energia proveniente solo da fonti rinnovabili e tutto il vapore tecnologico è ottenuto senza combustibili fossili. L’investimento finlandese a Oradea, stimato a 650 milioni di euro, al quale il Governo ha contribuito con un aiuto statale di 100 milioni di euro, è uno dei più pregevoli realizzati in Romania negli ultimi anni.

    Aiuti UE – La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un aiuto da 10 miliardi di euro del Fondo di coesione dell’Unione per i paesi dell’Europa centrale, compresa la Romania, colpiti dalle inondazioni. “Si tratta di una misura di emergenza”, ha dichiarato Ursula von der Leyen dopo un incontro con i capi di governo di Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Slovacchia. “Per me è stato straziante vedere la distruzione e la devastazione causate dalle inondazioni”, ha detto la presidente della CE.

    Difesa – La Romania è direttamente interessata ad avere sul suo territorio capacità industriali in grado di garantire la produzione di attrezzature militari moderne. E’ una delle conclusioni del Consiglio Supremo di Difesa, riunitosi ieri a Bucarest. Valutati anche i recenti sviluppi sul fronte in Ucraina e approvato il Piano nazionale per l’attuazione del Patto civile nel campo della Politica di Sicurezza e di Difesa Comune. L’incontro del Consiglio si è svolto dopo la riunione dei ministri della Difesa nel formato B9, svoltasi nella capitale romena. In una Dichiarazione congiunta, i ministri hanno sottolineato l’importanza del rafforzamento dell’industria della difesa e dell’esistenza di un sistema di difesa aerea comune, ribadendo il sostegno all’Ucraina.

     

  • Aiuti europei alle vittime delle alluvioni

    Aiuti europei alle vittime delle alluvioni

    Sono già decine i morti e i dispersi in seguito alle inondazioni causate dalla tempesta Boris nell’Europa centrale e orientale. Sebbene le piogge siano generalmente cessate, le ondate di piena continuano a minacciare gli abitati in questa regione. Le inondazioni hanno generato anche ingenti danni materiali, stimati in miliardi di euro, secondo un’analisi condotta da una società di investimenti sulle borse internazionali. In Romania, dicono alcuni esperti, le prime stime dei danni supererebbero il miliardo di euro. Secondo altri, invece, il dato appare ottimistico e la portata delle perdite sarebbe doppia o tripla. Sin dallo scorso anno, un’analisi della Banca Mondiale stimava la media annua dei danni causati dalle inondazioni in Romania a 1,7 miliardi di euro. Ora, sette persone sono morte e più di 6.500 case sono state colpite dalle piogge portate da Boris.

    Il Governo di Bucarest ha stanziato 100 milioni di lei (circa 20 milioni di euro) per gli aiuti immediati alle famiglie colpite. Sebbene esista un sistema assicurativo obbligatorio, nelle zone colpite di Galați e Vaslui (sud-est), le più colpite dalle inondazioni, il tasso di assicurazione è del 7-8% – un terzo rispetto alla media nazionale del 23%. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato ieri un aiuto di 10 miliardi di euro dal Fondo di coesione dell’Unione per i paesi dell’Europa centrale, compresa la Romania, colpiti dalle inondazioni. Ursula von der Leyen ha precisato che l’Unione Europea ha due potenziali fonti di aiuto – il Fondo di coesione e il Fondo di solidarietà – che può utilizzare per contribuire a finanziare le riparazioni e la ricostruzione.

    Sempre ieri, il Parlamento Europeo ha adottato a Strasburgo una risoluzione in cui esprime la sua preoccupazione per l’aumento dell’intensità e della frequenza dei fenomeni meteorologici estremi sul continente e nel mondo, nonché la sua insoddisfazione per i recenti tagli di bilancio per il Meccanismo di protezione civile dell’Unione. Nel documento sulle devastanti inondazioni che hanno colpito Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia, gli eurodeputati chiedono finanziamenti sufficienti e aggiornati per aumentare la preparazione e migliorare lo sviluppo delle capacità, soprattutto in vista della prossimo bilancio pluriennale dell’Unione.

    Inoltre, gli eurodeputati chiedono che il Fondo di solidarietà sia proporzionale all’aumento del numero e della gravità dei disastri naturali in tutta Europa, invitano la Commissione ad accelerare la mobilitazione dei fondi per i paesi colpiti e chiedono la fornitura di altri tipi di supporto tecnico e finanziario. Solo negli ultimi 30 anni, ricordano i media, le inondazioni in Europa hanno colpito 5,5 milioni di persone, provocando quasi 3.000 decessi e danni economici per oltre 170 miliardi di euro.

  • 19.09.2024

    19.09.2024

    Consiglio Supremo di Difesa – Riunione del Consiglio Supremo di Difesa a Bucarest, convocata dal presidente Klaus Iohannis, per discussioni sul conflitto nella confinante Ucraina e sulle sue implicazioni per la Romania. Discusse anche le opportunità offerte dal nuovo contesto geopolitico per il consolidamento del partenariato strategico con la Repubblica di Moldova, dato che è necessario assicurare anche l’irreversibilità del percorso europeo del piccolo stato romenofono. Sul tavolo anche il piano nazionale di dotazione dell’Esercito della Romania nel prossimo decennio.

    Difesa – La NATO deve reagire alle incursioni della Russia nello spazio aereo dei paesi membri, alla luce della guerra in Ucraina. Lo ha sottolineato il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, alla riunione B9 con gli omologhi degli stati alleati sul fianco orientale della NATO, svoltasi ieri a Bucarest. Da parte sua, il rappresentante della Polonia ha affermato che il mese prossimo i ministri della Difesa alleati discuteranno della distruzione dei droni che violano lo spazio aereo della NATO. L’iniziativa B9 riunisce la Romania, la Polonia, la Bulgaria, la Repubblica Ceca, l’Estonia, l’Ungheria, la Lituania, la Lettonia e la Slovacchia. Colloqui sulla sicurezza nella zona, ma anche sul sostegno alla difesa dell’indipendenza dell’Ucraina attraverso la decisione della Romania di donare al paese confinante un sistema Patriot, si sono svolti ieri a Bucarest anche tra i capi delle diplomazie, Luminiţa Odobescu e Andrij Sybiha.

    Piano Nazionale Grande Industria – Il Governo di Bucarest sta lavorando ad un Piano Nazionale per la Grande Industria da quasi 2 miliardi di euro, incentrato su tre pilastri principali: sostegno agli investimenti strategici nell’industria manifatturiera, aiuti di stato alle grandi imprese che realizzano investimenti in grado di ridurre le emissioni dirette di gas serra e il consumo di energia, nonchè sostegno alle aziende che producono materie prime. Il premier Marcel Ciolacu ha spiegato che il Governo vuole rafforzare il modello di sviluppo economico basato sugli investimenti.

    Alluvioni – A Bucarest, l’Istituto di Idrologia e Gestione delle Acque ha annunciato che, fino al 24 settembre, la portata del Danubio all’ingresso in Romania nel tratto Baziaş aumenterà significativamente fino a 8.000 metri cubi al secondo, cioè più del doppio della media pluriennale di settembre. Le autorità assicurano, però, che la diga di Porţile de Fier è pronta a ricevere e transitare l’ondata di piena prevista a seguito delle piogge abbondanti nell’Europa centrale. Intanto permane il rischio inondazioni nell’est della Romania, già pesantemente colpita dal passaggio del ciclone Boris. I codici arancione e giallo sono in vigore per deflussi da versanti, torrenti, ruscelli e ondate di piena improvvise su piccoli fiumi. Nelle località allagate alla fine della scorsa settimana, vigili del fuoco provenienti da tutto il Paese, soccorritori, gendarmi e volontari sono in allerta e intervengono per aiutare la popolazione, che ha bisogno anche di prodotti di prima necessità. Le recenti inondazioni hanno causato vittime e ingenti danni materiali.

    Elezioni – La campagna elettorale per le presidenziali che si terranno in Romania inizierà il 25 ottobre. Lo ha riferito oggi l’Autorità Elettorale Permanente. Le candidature potranno essere presentate entro il 5 ottobre. Le autorità organizzeranno circa 19.000 seggi elettorali nel Paese, mentre i cittadini romeni all’estero potranno votare in oltre 900 seggi. Secondo i dati più recenti, in Romania sono più di 18 milioni gli elettori per i quali verranno stampate schede elettorali, mentre per i connazionali all’estero saranno preparate circa 5 milioni di schede, ha precisato il presidente dell’AEP, Toni Greblă.

    Migrazione – La maggior parte dei romeni ritiene che gli immigrati che vengono a lavorare in Romania rappresentino piuttosto un’opportunità e non una minaccia in termini di occupazione. Secondo un sondaggio, circa il 68% afferma che gli immigrati aiutano l’economia occupando posti vacanti. Il 25% ritiene, invece, che essi prendono i posti di lavoro dei romeni, costretti, a loro volta, ad andare all’estero. I più tolleranti nei confronti degli immigrati sono i giovani fino a 20 anni, le persone con un’istruzione superiore e gli abitanti di Bucarest. Dal sondaggio emerge, inoltre, che circa il 67% degli intervistati è d’accordo con la concessione di incentivi finanziari per il ritorno in patria dei romeni che lavorano all’estero, mentre circa il 31% è contrario a tale idea.

    Droga – Tre trafficanti di droga (due cittadini moldavi e un romeno) sono stati arrestati a Bucarest, dopo essere stati colti in flagrante con 10 chilogrammi di sostanze proibite. Il capo della rete ha sviluppato numerose connessioni nelle comunità dei trafficanti di droga e di sostanze psicoattive in Belgio, Paesi Bassi e Germania. Secondo la Polizia, la sostanza psicoattiva ha un valore di mercato di 200.000 euro. I farmaci dovevano raggiungere oltre 100.000 consumatori.

     

  • 15.09.2024 (aggiornamento)

    15.09.2024 (aggiornamento)

    Alluvioni in Romania – Un’unità di crisi è stata istituita presso il Ministero della Salute per fornire l’assistenza medica necessaria agli abitanti delle province di Galaţi e Vaslui (Romania orientale) colpite dalle inondazioni. I membri dell’unità saranno in contatto permanente con le autorità locali e i dipartimenti di pubblica sanità delle due province. Il Ministero degli Interni e il Ministero della Difesa hanno mobilitato centinaia di vigili del fuoco, gendarmi, militari, nonché attrezzature per contribuire all’evacuazione dei disastrati e per intervenire nel ripristino delle infrastrutture distrutte dalle acque. Decine di case modulari sono già state inviate e altre sono in preparazione. Nelle località più colpite sono stati allestiti campi con una capienza di centinaia di posti. Oltre 5.000 abitazioni sono state allagate, 300 persone evacuate e altre cinque sono morte, indica il più recente bilancio delle autorità. Inoltre, una persona è data per dispersa. Intanto, il Ministero della Difesa trasporta aiuti dalle riserve statali approvati dal Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza. Un comando energetico è stato convocato dal competente ministro Sebastian Burduja, dopo che oltre 24.000 abitazioni sono rimaste senza elettricità. Diversi tratti di strade nazionali e provinciali sono stati chiusi a causa delle inondazioni.

    Maltempo – Negli ultimi giorni, piogge torrenziali hanno colpito l’Europa centro-orientale, causando piene dei fiumi e innescando allerte di inondazioni nella Repubblica Ceca, in Polonia, Austria, Slovacchia e Ungheria. A Praga sono state erette dighe e decine di migliaia di abitazioni nel nord della Repubblica Ceca sono state colpite da interruzioni di corrente. In Polonia, una persona è morta e migliaia di abitanti delle zone devastate dalle alluvioni sono rimaste senza energia elettrica. Il premier polacco Donald Tusk ha esortato la popolazione di collaborare con le squadre di salvataggio. Le precipitazioni estreme stanno diventando sempre più frequenti in Europa, come nella maggior parte del mondo, a causa dei cambiamenti climatici. Un’atmosfera più calda può trattenere una maggiore umidità, il che può portare a precipitazioni più abbondanti.

    Agricoltura – Gli agricoltori dell’Unione Europea beneficeranno di pagamenti in anticipo più rapidi per far fronte alla siccità di quest’anno e ad altri fenomeni meteorologici estremi. La Commissione Europea annuncia di aver autorizzato tali pagamenti sulla base delle richieste pervenute da più stati membri. Pertanto, a partire dal 16 ottobre, gli agricoltori potranno ricevere fino al 70% dei pagamenti diretti in anticipo, rispetto al 50% attuale. Secondo la Commissione Europea, gli agricoltori dell’Unione si trovano ad affrontare problemi di liquidità a causa dei fenomeni meteorologici estremi degli ultimi anni, della siccità, ma anche delle inondazioni, degli alti tassi di interesse sui mercati finanziari e degli alti costi di produzione. A Bucarest, il ministro dell’Agricoltura, Florin Barbu, ha assicurato che gli agricoltori i cui raccolti sono stati colpiti dalla siccità quest’anno riceveranno un risarcimento entro il 15 ottobre. Dati ufficiali indicano che oltre due milioni di ettari di coltivazioni di mais e girasole sono stati compromessi dalla mancanza di precipitazioni in Romania.

    Politica – Il Consiglio Nazionale del Partito Nazionale Liberale, che fa parte della coalizione governativa, ha convalidato oggi a Bucarest la candidatura di Nicolae Ciucă alle elezioni presidenziali. In precedenza, è stato necessario un voto dell’Ufficio Esecutivo Centrale, riguardo ad una deroga per la candidatura del presidente del partito, perché non aveva 5 anni di membership, come previsto dallo statuto del PNL. Ex generale e capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Nicolae Ciucă è attualmente presidente del Senato. Anche Mircea Geoană (66 anni), ex presidente del PSD, ed ex vicesegretario generale della NATO, ha recentemente annunciato la sua candidatura come indipendente. In lizza per la massima carica anche il primo ministro Marcel Ciolacu, presidente del Partito Socialdemocratico (PSD, al governo) e la sindaca di Câmpulung Muscel, Elena Lasconi, leader dell’USR (opposizione). Il primo turno delle elezioni presidenziali si svolgerà il 24 novembre, mentre il secondo l’8 dicembre. Le politiche si terranno il 1 dicembre, Festa Nazionale della Romania.

    Elezioni – I cittadini romeni con domicilio o residenza all’estero potranno esprimere la loro opzione elettorale per corrispondenza alle presidenziali e politiche che si terranno a novembre e dicembre. La scadenza per presentare domanda è il 24 settembre. Finora sono state registrate sul sito web dell’Autorità Elettorale Permanente circa 2.800 richieste di voto per corrispondenza alle elezioni politiche e poco più di 3.000 per le presidenziali.

    Germania – A Bucarest, il Ministero degli Affari Esteri informa i cittadini romeni in viaggio verso la Germania di prendere in considerazione tempi di attesa più lunghi, a seguito della decisione del governo di Berlino di estendere i controlli in tutti i valichi di confine terrestri per ridurre la migrazione clandestina. Da domani, per un periodo di sei mesi, oltre ai controlli temporanei già in corso alle frontiere terrestri con Austria, Svizzera, Repubblica Ceca e Polonia, ci saranno controlli anche ai confini con Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Belgio e Danimarca. Di principio, non solo l’identità, ma anche le autovetture possono essere sottoposti ai controlli. Per i cittadini che si trovano in situazioni speciali sono disponibili i telefoni di reperibilità dell’Ambasciata di Romania a Berlino e dei consolati romeni in Germania. La politica relativa alla migrazione è diventata un argomento di primo piano in Germania, alla luce dell’aumento dei reati commessi dai richiedenti asilo, ma anche dell’ascesa dell’estrema destra, soprattutto nei länder orientali del paese.

    Tennis – La Romania ha superato la Cina per 3-2 nel Gruppo Mondiale II della Coppa Davis, dopo la vittoria del tennista Cezar Creţu contro Rigele Te, 3-6, 6-3, 6-3 nel match svoltosi ieri a Craiova (sud). Sempre ieri, il tennista romeno Gabi Adrian Boitan è stato sconfitto da Yunchaokete Bu per 6-3, 7-6 (7/3), mentre nel doppio Victor Cornea e Bogdan Pavel sono stati superati dalla coppia Fajing Sun/Rigele Te (6-4, 6-4). Venerdì, nella prima partita di singolare, Cezar Creţu (292 ATP) ha sconfitto Yunchaokete Bu (113 ATP) per 3-6, 6-4, 7-6 (7/4), mentre Gabi Adrian Boitan (364 ATP) ha superato Yi Zhou (527 ATP) per 7-6 (7/4), 6-2. La Romania e la Cina non si erano mai incontrate prima in Coppa Davis.

     

     

     

  • Alluvioni: massima mobilitazione delle autorità

    Alluvioni: massima mobilitazione delle autorità

    Ancora emergenza alluvioni in Romania, che hanno rovinato il sud e il sud-ovest, provocando anche vittime. Le più colpite sono le province di Valcea, Teleorman, Olt, Arges e Gorj: allagate oltre 2.000 case e masserie di 200 località, accanto a migliaia di ettari di campi coltivati, mentre più di mille persone sono state evacuate. Distrutti anche più tratti di strade nazionali, provinciali e comunali, mentre parecchi ponti sono stati portati via dalle ondate di piena.



    Massiccia mobilitazione dei vigili del fuoco, dei gendarmi e dei poliziotti per mettere la gente in salvo e diminuire i danni. Sono pronte a intervenire anche forze supplementari dalle province confinanti a quelle alluvionate, cui si aggiungono militari e mezzi tecnici del Ministero della Difesa.



    Le autorità locali e centrali sono in allerta massima e sono state prese le misure per ammonire la popolazione delle località vulnerabili o a rischio alluvioni. Individuati anche i posti di riparo, i percorsi di evacuzione e le zone in cui concedere il pronto soccorso alla gente in difficoltà.



    Gli specialisti dell’Ente delle Risorse Idriche hanno tentato di spiegare le ondate di piena con la crescita rapida delle portate dei fiumi, alcune di persino 400 volte. Ma ondate di piena sono avvenute anche nelle aree dichiarate sicure.



    Ad esempio, per la provincia di Arges, tra le più colpite, l’Ente delle Risorse Idriche ha elaborato proprio quest’anno delle mappe sul rischio alluvioni, a costi di decine di milioni di euro, che non indicavano alcun pericolo.



    Però, la realtà di questi giorni contraddice il giudizio degli esperti. Il direttore dello stesso Ente si è dimesso: era in ferie mentre il sud e il sud-ovest del Paese venivano spazzati via dalle acque.



    Inoltre, il vicepremier Liviu Dragnea ha annunciato un’inchiesta all’Ente delle Risorse Idriche, scontento della difficoltà con cui sono stati costruiti o consolidati negli ultimi anni gli argini di protezione. Il vicepremier ha chiesto, inoltre, alle strutture coinvolte e alle autorità locali del sud di restare in allerta.



    A Bucarest, il Comando per le situazioni di emergenza è, da parte sua, in allerta massima e in permanente contatto con le autorità locali per accertamenti sulla situazione sul campo e per nuovi interventi. Le previsioni meteo indicano ancora piogge fino al 1 agosto.

  • Le notizie del giorno 12.06.2013

    Le notizie del giorno 12.06.2013

    Bratislava — Il presidente romeno Traian Băsescu partecipa il 12 e il 13 giugno a Bratislava, in Slovacchia, al XVIIIesimo vertice dei capi di stato dell’Europa Centrale, la cui agenda è dominata dalle strategie per la ricostruzione dei Paesi colpiti dalla crisi. Stando alla presidenza slovacca, il vertice rappresenta una delle poche occasioni in cui gli stati membri dell’UE possono incontrare stati non-membri e in cui si possono avviare dibattiti su temi in attualità.



    Parigi — Entro fine anno, la Romania aspetta una decisione favorevole sul suo ingresso nell’Area Schengen. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Titus Corlăţean, al termine della sua visita in Francia. In un’intervista a Radio France Internationale, Corlatean ha spiegato di aver discusso con il collega Laurent Fabius degli sforzi della Romania per garantire la sicurezza dei propri confini ad alti standard. Il dialogo politico tra la Romania e gli stati membri UE che hanno sollevato punti interrogativi va nella giusta direzione, ha aggiunto il ministro. Previsto inizialmente per la primavera del 2011, l’ingresso della Romania nello spazio di libera circolazione europeo è stato bloccato da alcuni stati comunitari, che hanno sollecitato riforme profonde nella giustizia e un contrasto più efficace alla corruzione. Bucarest afferma di osservare tutti i criteri tecnici per l’ingresso, fatto riconosciuto anche dalla Commissione Europea.


    Bucarest — Il 14 giugno, il commissario europeo allo Sviluppo Regionale, Johannes Hahn, farà una visita in Romania dove incontrerà il premier romeno Victor Ponta, per partecipare insieme all’avvio dei lavori di costruzione del Laser ELI-NP di Magurele (nei pressi della capitale Bucarest), il più importante progetto di investimento nell’infrastruttura di ricerca scientifica in Romania, finanziato all’85% con fondi Ue. Insieme al presidente bulgaro, Rosen Plevneliev, il commissario europeo e il premier romeno inaugureranno il nuovo ponte sul Danubio, che collega la città romena di Calfat a quella bulgara di Vidin. I due Paesi hanno firmato l’accordo per la costruzione di questo ponte stradale e ferroviario nel 2000, ma l’ultimazione del progetto ha registrato dei ritardi per mancanza di fondi. Il ponte, lungo 2 km, fa parte del corridoio paneuropeo di trasporto che collega la città tedesca di Dresden a quella turca di Istanbul.


    Bucarest — La Commissione Europea ha stanzia 54 milioni di euro alla Romania, per sviluppare un progetto destinato alla prevenzione delle alluvioni. L’investimento totale ammonta a 63 milioni di euro. Stando al Ministero dell’Ambiente di Bucarest, l’applicazione del progetto diminuirà del 7% il rischio alluvioni nei bacini idrografici esposti. Circa 1,5 milioni di abitanti beneficeranno di protezione contro le inondazioni nelle zone di intervento.



    Bucarest — I sei candidati rimasti in lizza per la carica di giudice da parte della Romania alla Corte Europea per i Diritti Umani sono intervistati al Ministero della Giustizia. La lista breve, di tre nomi, arriverà al Governo, il quale la manderà al Consiglio d’Europa. Il giudice della Romania alla Corte Europea per i Diritti Umani sarà eletto dall’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa.



    Bucarest — I turisti romeni possono visitare senza problemi Istanbul, evitando la zona Taksim, dove si svolgono proteste. Lo ha reso noto l’Associazione Nazionale delle Agenzie Viaggi della Romania (ANAT), precisando che nelle zone turistiche della Turchia – Antalya, Bodrum, Kusadasi — l’attività turistica si svolge normalmente, e la Turchia resta fra le prime tre destinazioni di vacanze dei romeni. L’ANAT aggiunge che i recenti avvenimenti in Turchia non hanno provocato problemi nei trasporti, né a Istanbul, né in alte zone, e non impediscono in alcun modo le attività turistiche.