Tag: Ambasciata d’Italia

  • Centenario Puccini, convegno internazionale dedicato a Hariclea Darclée a Bucarest

    Centenario Puccini, convegno internazionale dedicato a Hariclea Darclée a Bucarest

    Inserito nella rosa di eventi dedicati in Romania al centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, il convegno, svoltosi presso l’Università Nazionale di Musica di Bucarest, è stato incentrato sulla personalità del soprano romeno Hariclea Darclée, “l’artista geniale, la mia prima e splendida Tosca”, come la definiva il grande compositore stesso. In effetti, Hariclea Darclée fu la prima interprete in assoluto di Floria Tosca, nell’opera presentata in prima il 14 gennaio 1900, al Teatro Costanzi di Roma.

    Il convegno internazionale ha riunito specialisti di spicco come Claudio Toscani dell’Università degli Studi di Milano, Massimo Zicari del Conservatorio di Lugano, Barbara Gentili dell’Università del Surrey, Oana Severin dell’Università Nazionale di Belle Arti “George Enescu” di Iași, Vjera Katalinić dell’Accademia di Musica di Zagabria, Marco Targa dell’Università della Calabria, Alessandra Palidda dell’Università di Manchester, Cristina Scuderi dell’Università degli Studi di Milano, Matthew Werley dell’Università di Salisburgo, Livio Aragona del Conservatorio di Milano e Cristian Mogoşan dell’Accademia Nazionale di Musica “Gheorghe Dima”, la musicologa Oltea Şerban Pârâu, consigliera artistica presso l’Opera Nazionale di Bucarest, i quali hanno esplorato vari aspetti dell’opera di Puccini, da stili interpretativi e registrazioni storiche all’estetica del teatro musicale e alle condizioni contrattuali dell’epoca.

    In apertura dei lavori sono intervenuti il Vicerettore per la Ricerca e le Relazioni Internazionali dell’Università Nazionale di Musica di Bucarest, Nicolae Gheorghiţă, l’ambasciatore d’Italia, Alfredo Durante Mangoni, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Laura Napolitano, il presidente della Società Italiana di Musicologia, Claudio Toscani. Il direttore generale dell’Archivio Ricordi di Milano, Pierluigi Ledda, è intervenuto in videcollegamento.

    “A Puccini, quest’anno abbiamo dedicato un impegno particolare, come fanno anche le maggiori istituzioni italiane, gli enti di produzione, ma ho visto che anche Bucarest ha un posto assolutamente preminente, perchè l’organizzazione di un festival con una concentrazione così ampia, di così alta qualità di eventi nell’arco di poco meno di due settimane è un evento chiaramente raro e degno di nota”, ha detto il presidente della Società Italiana di Musicologia, Claudio Toscani, con riferimento al Bucharest Opera Festival – All Puccini Edition, organizzato dal 7 al 16 giugno dall’Opera Nazionale della Capitale.

    Dal canto suo, il direttore generale dell’Archivio Ricordi di Milano, Pierluigi Ledda, ha presentato due passaggi rintracciati nelle recensioni dell’epoca sulla Gazzetta Musicale di Milano.

     

  • “Aldo Moro”, un liceo internazionale di eccellenza a Bucarest

    “Aldo Moro”, un liceo internazionale di eccellenza a Bucarest

    Il 26 aprile, la Galleria Artmark della Capitale romena ha ospitato la presentazione del Liceo Linguistico Internazionale Aldo Moro di Bucarest, in un evento patrocinato dall’Ambasciata d’Italia e da Confindustria Romania. Tra i tanti ospiti, erano presenti l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, il presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola, la dott.ssa Maria Monica Annibaldis, rappresentante dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, la direttrice ITA Italian Trade Agency di Bucarest, Micaela Soldini, come anche la brand director della Galleria Artmark, Eliza Lesanu.



    La conoscenza della lingua italiana non rappresenta una condizione per l’iscrizione al Liceo Aldo Moro, aperto a tutti gli studenti, di qualsiasi nazionalità, ricorda Confindustria Romania in un comunicato. Grazie ai laboratori intensivi di lingua italiana con i docenti interni, la lingua di Dante si impara secondo un percorso personalizzato durante il normale iter formativo dello studente. A questo liceo accreditato dal Ministero dell’Istruzione e riconosciuto come scuola italiana paritaria, tra le pochissime nel mondo, si studiano arte, filosofia, scienze esatte e quattro lingue straniere, oltre all’italiano e al romeno.



    L’insegnamento avviene in italiano e inglese ma anche in francese, spagnolo e romeno. Abbiamo avuto il riconoscimento della parità da parte dello Stato italiano, per questo ci apprestiamo a raggiungere sempre nuovi obiettivi, ha detto a Radio Romania Internazionale la preside del Liceo Aldo Moro di Bucarest, prof.ssa Tina Savoi.



    Negli ultimi anni, stiamo registrando un grande incremento di iscrizioni e questo ci fa onore. Buona parte degli iscritti sono romeni, ha spiegato, da parte sua, l’amministratore del Liceo Aldo Moro, Mario Antico.



    Radio Romania Internazionale ha raccolto anche le impressioni di due studenti. Eliana Băcilă, di genitori romeni, vorrebbe andare a studiare il design al famoso Politecnico di Milano. Particolarmente soddisfatto dagli studi presso la Scuola Aldo Moro di Bucarest anche il giovane Mihail Vasile Renato Niculescu, di nonno e bisnonno italiani.



    Fondata nel 1902 a Bucarest dal giornalista italiano Luigi Cazzavillan, che ha scelto di stabilirsi in Romania, la Scuola Aldo Moro fa parte oggi del gruppo Liberi di educare e, dal 2021, ha la propria sede presso un prestigioso palazzo della Capitale romena, storica dimora della principessa Martha Bibescu.



    Il Patrocinio concesso da Confindustria Romania alla presentazione del Liceo linguistico Aldo Moro rientra nella visione del Patronato di sostenere in maniera concreta l’istruzione in lingua italiana in Romania, e l’interazione tra l’ambiente scolastico e quello imprenditoriale, considerando anche la recente inaugurazione del Centro Italiano di Eccellenza Leonardo da Vinci presso l’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, precisa inoltre il comunicato.



  • “Visuali Italiane – Nuovo Cinema Italiano in Romania”, intervista al regista Giuseppe Piccioni

    “Visuali Italiane – Nuovo Cinema Italiano in Romania”, intervista al regista Giuseppe Piccioni

    Le pellicole “Io e Spotty” di Cosimo Gomez e “Lombra del giorno” di Giuseppe Piccioni segnano la quinta giornata del Festival “Visuali Italiane – Nuovo Cinema Italiano in Romania”, che si svolge a Bucarest dal 6 al 12 marzo. “Aspetto con curiosità lincontro con il pubblico di Romania, paese legato allItalia”, ha detto a Radio Romania Internazionale Giuseppe Piccioni, che sarà presente alla proiezione della pellicola al Cinema del Museo del Contadino Romeno.



    Organizzato dallIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, dallAmbasciata dItalia e da ICE Romania, con il sostegno di Italian Screens e del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, il festival si sposterà dal 21 al 26 marzo a Cluj-Napoca e dal 30 marzo al 2 aprile a Timişoara, Capitale Europea della Cultura nel 2023.



    Il programma integrale del festival, che si svolge fino al 12 marzo al Cinema del Museo Nazionale del Contadino Romeno, è disponibile sulla pagina Facebook dellIstituto Italiano di Cultura di Bucarest.



  • Italian Design Day celebrata anche a Bucarest

    Italian Design Day celebrata anche a Bucarest

    “Costruire e Ricostruire: Tecnologie e Materiali Innovativi”: questo il tema del panel discussion svoltosi l8 marzo presso il Palazzo Primăverii – Casa Ceauşescu di Bucarest, in occasione della settima edizione della Giornata del Design Italiano nel Mondo – Italian Design Day 2023, incentrata su “La qualità che illumina. Lenergia del design per le persone e per lambiente”.



    Levento è stato organizzato dallAgenzia ICE in collaborazione con lAmbasciata dItalia a Bucarest e con il supporto dellIstituto Italiano di Cultura, con lobiettivo di presentare leccellenza del design italiano in tutte le sue declinazioni, in previsione della prossima edizione del Salone del Mobile di Milano, nonché di scambio di esperienze e punti di vista tra professionisti italiani e romeni sul tema dellinnovazione tecnologica per larchitectura, precisa ICE Bucarest in un comunicato.



    Protagonista dellevento, Ingrid Maria Paoletti, professore ordinario in Tecnologia dellarchitettura al Politecnico di Milano e nominata lAmbasciatrice del Design per la Romania nel 2023, ha presentato le conclusioni in un collegamento con Radio Romania Internazionale, prima di tenere oggi la masterclass dal titolo “Materializing Light” allUniversità di Architettura e Urbanistica “Ion Mincu” di Bucarest.



    “A breve distanza dalla mostra 3CODESIGN3R: Ridurre-Riciclare-Riutilizzare ospitata allIstituto di Cultura, grazie a unospite deccezione come la prof.ssa Paoletti, le istituzioni italiane in Romania desiderano ora approfondire con gli addetti ai lavori romeni, a partire dai protagonisti della Romanian Design Week, la straordinaria propensione del design italiano a mettere creatività, passione e innovazione al servizio delle esigenze di sostenibilità, rigenerazione e rinnovamento”, ha detto lambasciatore dItalia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, in apertura dellevento che ha riunito oltre 60 professionisti romeni e italiani del settore.



    “Il settore del design in Italia conta 30.000 imprese con 61.000 addetti e un fatturato di circa 4 miliardi di euro. In UE, il Design Italiano rappresenta una fetta importante in termini di numero di aziende (una su sei è italiana), livelli di occupazione e fatturato generato. Circa il 44% delle imprese di design italiane opera al di fuori dei confini nazionali”, ha spiegato Micaela Soldini, direttore dellUfficio ITA-Agenzia di Bucarest, citata dal comunicato, ricordando che le esportazioni dellItalia di mobili verso la Romania hanno raggiunto lanno scorso il valore di oltre 142 milioni di euro, con una quota di mercato del 9,4%, mentre il valore delle importazioni degli apparecchi di illuminazione dallItalia ha raggiunto oltre 8 milioni di euro.



  • Festival “Visuali Italiane – Nuovo Cinema Italiano in Romania” parte il 6 marzo da Bucarest

    Festival “Visuali Italiane – Nuovo Cinema Italiano in Romania” parte il 6 marzo da Bucarest

    Un mese di marzo all’insegna del Nuovo Cinema Italiano in Romania, che torna con la seconda edizione, dopo il primo appuntamento svoltosi lo scorso anno. Dal 6 al 12 marzo a Bucarest, dal 21 al 26 marzo a Cluj-Napoca e dal 30 marzo al 2 aprile a Timişoara, il Festival Visuali Italiane – Nuovo Cinema Italiano in Romania, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, dall’Ambasciata d’Italia e da ICE Romania, con il sostegno di Italian Screens e del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, presenta film prodotti negli ultimi due anni e pellicole classiche restaurate dalla Cineteca Nazionale.



    Un festival che è cresciuto rispetto allo scorso anno sia perchè abbiamo altre due tappe a Timişoara e Cluj-Napoca, ma anche perchè la selezione è più ricca, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano. Il festival si aprirà il 6 marzo al Cinema del Museo Nazionale del Contadino Romeno di Bucarest con Le otto montagne alla presenza di Charlotte Vandermeersch, che ha diretto il film insieme a Felix Van Groeningen.



    Le altre proiezioni in programma a Bucarest sono Piano piano di Nicola Prosatore, Notte Fantasma di Fulvio Risuleo, Atlantide di Yuri Ancarani, Spaccaossa di Vincenzo Pirrotta, Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel, A Chiara di Jonas Carpignano, Io e Spotty di Cosimo Gomez, L’ombra del giorno di Giuseppe Piccioni, Esterno Notte di Marco Bellocchio, come anche due pellicole classiche restaurate dalla Cineteca Nazionale – Milano Calibro 9 di Fernando Di Leo e La Voglia Matta di Luciano Salce.



    Un’altra novità è la presenza dei registi, disponibili per Q&A dopo le proiezioni, in compagnia del direttore artistico del Festival, Mario Sesti, e delle sue collaboratrici Angela Prudenzi e Caterina Taricano, accanto a importanti critici cinematografici romeni quali Irina Margareta Nistor, che parteciperà al Gala di apertura, ha aggiunto la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano.



  • L’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” in concerto straordinario a Bucarest

    L’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” in concerto straordinario a Bucarest

    Il 14 maggio, lOrchestra Sinfonica “G. Rossini” di Pesaro, diretta dal Maestro Daniele Agiman, terrà un concerto straordinario allAteneo Romeno di Bucarest. Levento è organizzato dallAmbasciata dItalia e dallIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, in collaborazione con lOrchestra Sinfonica “G.Rossini” e la Filarmonica “George Enescu” della Capitale romena.



    Il concerto vuole celebrare la fine del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dEuropa, iniziato il 17 novembre 2021 e che si concluderà il 20 maggio prossimo a Torino, con la riunione dei ministri degli Esteri dei 46 Paesi membri dellorganizzazione, ha spiegato a Radio Romania Internazionale S.E. Alfredo Durante Mangoni, lambasciatore dItalia a Bucarest.



    “In un quadro segnato dai drammatici sviluppi della guerra in Ucraina, ci sembra fondamentale continuare gli eventi culturali e contribuire alla promozione dei valori fondamentali della società europea, tra cui figurano la tutela della dignità umana, la solidarietà, il pluralismo delle opinioni, nella convinzione che larte e le sue espressioni non hanno confini. Abbiamo sottolineato questo concetto anche nel marzo scorso, quando abbiamo promosso il Festival Nuovo Cinema in Romania”, aggiunge lambasciatore, invitando il pubblico al concerto e presentando anche il biglietto da visita della prestigiosa Orchestra Sinfonica “G.Rossini”, riconosciuta dal Ministero italiano della Cultura e dalla Regione Marche.



    A sua volta, il direttore dorchestra Daniele Agiman, il cui primo incontro con il pubblico romeno è avvenuto nel 1991, in due concerti nelle città di Ploiești e Satu Mare, spiega a Radio Romania Internazionale che torna con emozione nel nostro Paese, per dirigere lOrchestra Sinfonica “G.Rossini” nel concerto che godrà della partecipazione del soprano Emanuela Torresi e del tenore Francesco Anile. “LOrchestra tutta è estremamente emozionata, anche perchè è il primo concerto dopo il Covid fuori dItalia”, dice il suo direttore, spiegando di aver lavorato sul programma insieme allambasciatore Alfredo Durante Mangoni.



    “Abbiamo naturalmente scelto i più grandi operisti italiani: Rossini, Leoncavallo, Puccini, Donizetti, Bellini, Verdi, perchè abbiamo pensato che i grandi operisti italiani fossero il modo migliore per presentare lOrchestra e anche per segnare la fine di questo semestre italiano di Presidenza del Comitato dei Ministri”, sottolinea il Maestro Daniele Agiman. Oltre ai brani famosi, il programma include anche pagine musicali meno conosciute. Tutto per rivolgere al pubblico un messaggio di bellezza.





  • L’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” in concerto straordinario a Bucarest

    L’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” in concerto straordinario a Bucarest

    Il 14 maggio, lOrchestra Sinfonica “G. Rossini” di Pesaro, diretta dal Maestro Daniele Agiman, terrà un concerto straordinario allAteneo Romeno di Bucarest. Levento è organizzato dallAmbasciata dItalia e dallIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, in collaborazione con lOrchestra Sinfonica “G.Rossini” e la Filarmonica “George Enescu” della Capitale romena.



    Il concerto vuole celebrare la fine del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dEuropa, iniziato il 17 novembre 2021 e che si concluderà il 20 maggio prossimo a Torino, con la riunione dei ministri degli Esteri dei 46 Paesi membri dellorganizzazione, ha spiegato a Radio Romania Internazionale S.E. Alfredo Durante Mangoni, lambasciatore dItalia a Bucarest.



    “In un quadro segnato dai drammatici sviluppi della guerra in Ucraina, ci sembra fondamentale continuare gli eventi culturali e contribuire alla promozione dei valori fondamentali della società europea, tra cui figurano la tutela della dignità umana, la solidarietà, il pluralismo delle opinioni, nella convinzione che larte e le sue espressioni non hanno confini. Abbiamo sottolineato questo concetto anche nel marzo scorso, quando abbiamo promosso il Festival Nuovo Cinema in Romania”, aggiunge lambasciatore, invitando il pubblico al concerto e presentando anche il biglietto da visita della prestigiosa Orchestra Sinfonica “G.Rossini”, riconosciuta dal Ministero italiano della Cultura e dalla Regione Marche.



    A sua volta, il direttore dorchestra Daniele Agiman, il cui primo incontro con il pubblico romeno è avvenuto nel 1991, in due concerti nelle città di Ploiești e Satu Mare, spiega a Radio Romania Internazionale che torna con emozione nel nostro Paese, per dirigere lOrchestra Sinfonica “G.Rossini” nel concerto che godrà della partecipazione del soprano Emanuela Torresi e del tenore Francesco Anile. “LOrchestra tutta è estremamente emozionata, anche perchè è il primo concerto dopo il Covid fuori dItalia”, dice il suo direttore, spiegando di aver lavorato sul programma insieme allambasciatore Alfredo Durante Mangoni.



    “Abbiamo naturalmente scelto i più grandi operisti italiani: Rossini, Leoncavallo, Puccini, Donizetti, Bellini, Verdi, perchè abbiamo pensato che i grandi operisti italiani fossero il modo migliore per presentare lOrchestra e anche per segnare la fine di questo semestre italiano di Presidenza del Comitato dei Ministri”, sottolinea il Maestro Daniele Agiman. Oltre ai brani famosi, il programma include anche pagine musicali meno conosciute. Tutto per rivolgere al pubblico un messaggio di bellezza.





  • Dantedì a Bucarest, lezione online dell’illustre linguista e filologo Luca Serianni

    Dantedì a Bucarest, lezione online dell’illustre linguista e filologo Luca Serianni

    L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Bucarest, con la partecipazione straordinaria del Prof. Luca Serianni, si uniranno domani alle celebrazioni nazionali per il Dantedì, la giornata dedicata al Sommo Poeta Dante Alighieri. La data prescelta, il 25 marzo, corrisponde al giorno del 1300 in cui, secondo la tradizione, Dante si perse nella selva oscura del Canto I dell’Inferno della sua Divina Commedia.

    La manifestazione è stata istituita nel 2020 dal Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana su proposta del Ministro della Cultura Dario Franceschini, il quale ha riconosciuto nella figura di Dante il simbolo dell’unità linguistica italiana e dell’idea stessa di Italia.

    Per ricordare in Romania il genio di Dante, l’Ambasciata e l’Istituto Italiano di Cultura hanno organizzato domani 25 marzo 2022 alle ore 11.00 una lezione dell’illustre filologo e linguista italiano Luca Serianni, intitolata La lingua di Dante e l’Italiano moderno. L’incontro sarà aperto dall’Ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Durante Mangoni e sarà moderato dalla prof.ssa Smaranda Bratu Elian, dottore in filologia della Facoltà di Lingue Romanze dell’Università di Bucarest. L`intervento del prof. Serianni sarà seguito da brevi contributi delle prof.sse Oana Sălișteanu, Corina Anton e Anamaria Gebăilă della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bucarest. L’iniziativa mira a coinvolgere in modo particolare la platea romena di studenti e istituzioni culturali.

    Luca Serianni è professore emerito di Storia della lingua italiana all’Università di Roma – La Sapienza. Ha condotto indagini su vari aspetti di storia linguistica italiana. Socio dell’Accademia dei Lincei, della Crusca e dell’Arcadia, è vicepresidente della Società Dante Alighieri. È inoltre direttore delle riviste «Studi linguistici italiani» e «Studi di lessicografia italiana». Tra le sue opere: La lingua poetica italiana. Grammatica e testi; Scritti sui banchi. L’italiano a scuola tra alunni e insegnanti; Manuale di linguistica italiana. Storia, attualità, grammatica; Italiano in prosa; L’ora di italiano. Con Maurizio Trifone cura il Devoto-Oli. Vocabolario della lingua italiana. È stata tradotta in romeno, da Elena Pîrvu, la sua Grammatica italiana UTET.

    A 722 anni dall’inizio del viaggio del Sommo Poeta, le Istituzioni italiane presenti in Romania si raccolgono attorno ad uno dei padri della lingua italiana, punto di riferimento della cultura e dell’identità nazionale ed europea.

    L’evento sarà trasmesso in live streaming sulla pagina Facebook dell’Ambasciata d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

    Comunicato stampa Ambasciata d’Italia a Bucarest

  • “La lingua di Dante e l’Italiano moderno”, lezione virtuale del prof. Luca Serianni all’IIC Bucarest

    “La lingua di Dante e l’Italiano moderno”, lezione virtuale del prof. Luca Serianni all’IIC Bucarest

    Per celebrare il Dantedì, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest invitano il pubblico a seguire la lezione La lingua di Dante e l’Italiano moderno, tenuta dal prof. Luca Serianni. L’evento, inaugurato dall’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, e moderato dalla prof.ssa Smaranda Bratu Elian, sarà trasmesso in live streaming il 25 marzo, dalle ore 11.00 (le 10.00 in Italia) sulla pagina Facebook dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. Sono previsti interventi delle prof.sse Oana Sălişteanu, Corina Anton e Anamaria Gebăilă della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bucarest, precisano gli organizzatori.

  • Italian Design Day 2022 in Romania, l’Arch. Francesco Fresa a Bucarest

    Italian Design Day 2022 in Romania, l’Arch. Francesco Fresa a Bucarest

    Larchitettura deve essere sempre attenta al contesto. Lo ribadisce il rinomato architetto Francesco Fresa, presente in Romania come ospite deccezione degli eventi organizzati dallAmbasciata dItalia e dallIstituto Italiano di Cultura della Capitale, in collaborazione con ITA Bucarest, in occasione dellItalian Design Day, celebrata il 23 marzo. La VI edizione delliniziativa nata nel 2017 per promuvere larredo e il design italiano nel mondo, è incentrata su “Ri-Generazione. Design e nuove tecnologie per un futuro sostenibile”.



    In questa occasione, Francesco Fresa terrà un Masterclass alla prestigiosa Università di Architettura e Urbanesimo “Ion Mincu” di Bucarest e parteciperà ad una tavola rotonda che riunirà alla Residenza dItalia architetti, urbanisti e designers, accanto al sindaco generale della Capitale romena, Nicuşor Dan.



    “La buona architettura è quella che sa inserirsi in un luogo con attenzione, con rispetto degli edifici che ha intorno, con il rispetto della cultura del luogo in cui si va a insediare. Credo che questa attenzione al contesto ha sempre caratterizzato la storia dellarchitettura italiana”, spiega lArch. Francesco Fresa in unintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale alla vigilia dellItalian Design Day.



    “Larchitettura delle città italiane è sempre apprezzata perchè credo che abbiano avuto nei secoli la capacità di svilupparsi e crescere guardando sempre al contesto, a uno sviluppo organico, rispettoso anche dei rapporti con la natura e delle relazioni tra le persone”, sottolinea Francesco Fresa, spiegando come si integrano le iniziative organizzate a Bucarest nella rosa di eventi dedicati allItalian Design Day e indicando come possiamo generare e rigenerare meglio avendo come parole dordine il benessere e la funzionalità, ma in primo luogo la tutela ambientale e la sostenibilità.



    Nel 1996, Francesco Fresa ha fondato insieme ad altri colleghi lo studio Piuarch di Milano, sinonimo di cultura progettuale italiana anche quando si tratta di grandi case di moda. Uno studio concepito proprio come una comunità. Una prova in tal senso è anche lorto allestito da un progettista romeno sui 500 mq del tetto delledificio, dove la squadra del famoso studio coltiva pomodori, zucchine e altre verdure, ma anche frutta. Un posto dove si mangia insieme o si organizzano vari eventi, aggiunge larchitetto. Un orto che ha tante funzioni e che, “nel centro di Milano, dà il senso di come la città possa e debba cambiare, riscoprendo spazi verdi, di socialità e di incontro”, conclude larchitetto Francesco Fresa.



    Italian Design Day è uniniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con il Ministero della Cultura, ITA – Italian Trade Agency, lAssociazione per il Disegno industriale (ADI), la Fondazione ADI-Compasso dOro, la Triennale di Milano, il Salone del Mobile di Milano, Federlegno Arredo e la Fondazione Altagamma.




  • Nuovo cinema italiano in Romania

    Nuovo cinema italiano in Romania

    “Un assaggio del meglio del cinema italiano degli ultimi tre anni”. Così riassume lambasciatore dItalia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, la prima edizione del Festival “Nuovo cinema italiano in Romania”, che si terrà dal 9 al 13 marzo nella Capitale. La rassegna è organizzata dallAmbasciata dItalia, insieme allIstituto Italiano di Cultura, allAgenzia ICE Bucarest e a Cinecittà, in partenariato con il Museo Nazionale del Contadino Romeno – Cinema Museo del Contadino, MyMovies, lUniversità Nazionale di Arte Teatrale e Cinematografica “Ion Luca Caragiale” di Bucarest (UNATC), le Librerie Cărturești ed Eventbook, con il patrocinio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici e del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici.



    “Unofferta culturale più moderna e più contemporanea, che aggiorni limmagine dellItalia in Romania, che restituisca la bellezza e il fascino dellItalia di oggi”, ha spiegato lambasciatore, presentando liniziativa nel corso di una conferenza stampa ospitata il 28 febbraio dallUNATC. “Questo festival vuole cercare di favorire una migliore conoscenza e comprensione anche tra i nostri due popoli”, ha puntualizzato il diplomatico. Nellattuale contesto generato dallinvasione delle truppe russe in Ucraina, con decine di migliaia di cittadini ucraini rifugati in Romania, lambasciatore ha sottolineato in apertura della conferenza stampa “il grandissimo sforzo di solidarietà che vediamo alzarsi in Romania verso le popolazioni che vengono dallUcraina, cittadini di tanti Paesi e di tante nazionalità”.



    “In questo momento talmente delicato su piano mondiale, per noi è molto importante continuare ad avere incontri proficui ed eventi culturali, poichè, in simili circostanze, ognuno di noi deve recare il proprio contributo affinchè il mondo in cui viviamo possa avere accesso al Bello e al Bene”, ha detto, da parte sua, il Rettore dellUNATC, Liviu Lucaci. “Larte collega tutte le sfere della vita, della società. Larte supera i confini e gli artisti sanno meglio di tutti come intendersi fra di loro. Il linguaggio artistico oltrepassa il tempo e le ideologie”, ha detto Liviu Lucaci.



    Il festival, che sarà aperto da “La Supertestimone” di Franco Giraldi come tributo a Monica Vitti, abbinerà le proiezioni al Museo Nazionale del Contadino Romeno agli appuntamenti virtuali su MyMovies, a masterclass e incontri con ospiti speciali. Il pubblico avrà modo di vedere “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo, “Marx può aspettare” di Marco Bellocchio, “I Predatori” di Pietro Castellito o “Momenti di trascurabile felicità” di Daniele Luchetti. A chiudere il festival saranno i famosi “Lacci” dello stesso Daniele Luchetti, ospite speciale della serata del 13 marzo.



    Nel suo intervento virtuale alla conferenza stampa, la presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici, Laura Delli Colli, ha ricordato che la pellicola “Le Sorelle Macaluso” di Emma Dante, ugualmente inclusa nel programma del festival, ha trionfato nel 2021 ai Nastri dArgento come miglior film e miglior regia. “Essere con voi rappresenta sicuramente un momento importante anche per quella che è la nostra naturale missione di promozione del cinema italiano. Lo facciamo in Italia, e in tutte le occasioni e nei festival allestero”, ha sottolineato Laura Delli Colli.



    Quando arriviamo a conoscere la cultura di un Paese, allora arriviamo anche a capire il fatto che la sua gente è simile a noi, nè superiore nè inferiore, ha detto, a sua volta, il direttore del Museo Nazionale del Contadino Romeno, Virgil Nițulescu, particolarmente lieto di questa bella impresa. “Era da tempo che sognavo di vedere un simile festival in Romania. Al Museo Nazionale del Contadino Romeno, ho fatto del mio meglio per sostenere il cinema italiano. Qualche anno fa, con lappoggio dellIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, abbiamo organizzato una rassegna dedicata a Fellini, che ha riscosso un grandissimo successo. Naturalmente, direte che Fellini è Fellini, ma proprio perciò non dobbiamo rimanere solo a Fellini e Antonioni. E importante vedere come sta oggi il cinema italiano, così come anche il cinema romeno è diventato noto in Italia in particolare grazie alle creazioni degli ultimi due decenni”, ha detto Virgil Nițulescu.



    Nel corso della conferenza stampa, moderata dalla consulente Kristina Cepraga, sono intervenuti anche il presidente del Senato dellUNATC, Doru Nițescu, e, in collegamento online dallItalia, la giornalista Angela Prudenzi, la presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, Cristiana Paternò, e il curatore degli incontri e degli eventi speciali del festival, Mario Sesti.




  • Programma Radio Romania Internazionale 31.05.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 31.05.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Politica, due candidati alla direzione PNL; EPPO, Procura europea diventa operativa; Attualità culturale: “Nel nome del Sommo Poeta” al Liceo Dante Alighieri di Bucarest – intervista al deputato della minoranza italiana, on. Andi-Gabriel Grosaru, che rivolge anche il suo messaggio augurale per la Festa del 2 giugno; Pagine di storia – Tudor Vladimirescu; Una canzone al giorno



  • Dante 700: Nel nome del Sommo Poeta, al Liceo Dante Alighieri di Bucarest

    Dante 700: Nel nome del Sommo Poeta, al Liceo Dante Alighieri di Bucarest

    “Nel nome del Sommo Poeta” è il titolo dellevento organizzato il 27 maggio dal Liceo Dante Alighieri di Bucarest, in partenariato con lAmbasciata dItalia e lAssociazione degli Italiani di Romania – ROASIT. Un regalo di letteratura, storica, musica e pittura nel 700/o della scomparsa del padre della lingua italiana, come si legge sul sito della ROASIT, rappresentata allevento dalla sua presidente Ioana Grosaru e altri esponenti, come il noto sociologo Antonio Rizzo.



    Ospite a Radio Romania Internazionale, il deputato della minoranza italiana nel Parlamento di Bucarest, on. Andi-Gabriel Grosaru, ha fatto riferimento allevento ospitato dal Liceo Dante Alighieri. In prossimità della Festa della Repubblica del 2 giugno, che segna nel 2021 limportante ricorrenza dei 75 anni, il deputato ha rivolto un messaggio di solidarietà agli italiani.




  • Raffaello Sanzio, il giovane favoloso: conferenza di Costantino d’Orazio a Bucarest

    Raffaello Sanzio, il giovane favoloso: conferenza di Costantino d’Orazio a Bucarest

    Raffaello Sanzio ha saputo fondere la perfezione geometrica e la freddezza di Perugino con lenigma sensuale di Leonardo e la potenza fisica di Michelangelo. Così il noto storico dellarte e conduttore di Radio Rai e Rainews, Costantino dOrazio, in unintervista a Radio Romania Internazionale, in occasione della conferenza “Raffaello, il giovane favoloso”, tenuta il 5 febbraio allIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, nel cinquecentenario della scomparsa del grande artista.



    Raffaello aveva due fondamentali qualità: il talento e la straordinaria sensibilità umana, spiega Costantino dOrazio che, tra i numerosi scritti, ha dedicato al genio rinascimentale il libro “Raffello segreto”, in cui ripercorre la vita e le opere del grande artista vissuto per soli 37 anni. Affabile, raffinato, furbissimo, non dava mai a vedere quanto fosse ambizioso e desideroso di successo e di ottenere committenze: ma tutto gli arrivava, spiega ancora il nostro ospite, che definisce lUrbinate un “camaleonte”: si muoveva allinterno del mondo dellarte adattando il suo stile a quello che il mercato stava chiedendo, non copiando, ma rielaborando.



    Nella stessa intervista a Radio Romania Internazionale, Costantino dOrazio ha fatto riferimento anche al modo in cui Raffaello si relazionava agli altri due geni del Rinascimento: Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarotti. Daltronde, “Raffaello e Leonardo, due geni a confronto” danno anche il titolo alla conferenza che Costantino dOrazio tiene oggi, dalle ore 17.00, alla Facoltà di Lettere dellUniversità Babeș-Bolyai di Cluj-Napoca. Nel 2018, aveva presentato allIstituto Italiano di Cultura di Bucarest la versione romena del suo “Leonardo segreto”.



    Leonardo era luomo rinascimentale per eccellenza – artista, ingegnere, scienziato; Raffaello era un grande artista – pittore, architettore, incisore, ha ricordato lAmbasciatore dItalia a Bucarest, Marco Giungi, aprendo la conferenza di Costantino dOrazio, che ha attirato un folto pubblico allIstituto Italiano di Cultura. Insieme ai grandi personaggi del Rinascimento, Raffaello ha annunciato una nuova energia vitale nel campo artistico, fonte dispirazione dei secoli a venire, ha aggiunto lAmbasciatore.


  • Settimana Cucina Italiana: Degusta Italia a Bucarest

    Settimana Cucina Italiana: Degusta Italia a Bucarest

    Educazione Alimentare: la Cultura del gusto: è il tema della quarta edizione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, celebrata con una rosa di eventi anche in Romania. A dare il via al nuovo appuntamento con l’eccellenza enogastronomica Made in Italy in Romania, Degusta Italia – l’invito che l’Ufficio di Bucarest dell’ICE – Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese italiane, con l’esclusivo patrocinio della Ambasciata d’Italia, ha rivolto il 19 novembre ai professionisti romeni della ristorazione e della distribuzione alimentare, per scoprire la vasta e qualificata offerta italiana. Il direttore dell’ICE Bucarest, Filippo Petz, ha presentato a Radio Romania Internazionale le novità del nuovo incontro con Degusta Italia.



    Come spiegava il direttore, protagonista del 2019 tra i sapori portati a Bucarest è l’antichissima cultura italiana del caffè, per cui i partecipanti hanno goduto della presenza del grande esperto Andrej Godina, nato e cresciuto a Trieste, il più importante porto italiano per l’importazione del caffè verde. Il famoso assaggiatore ha accompagnato i partecipanti in un percorso di degustazione tecnica, e ha fatto provare sette tipi di differenti caffè offerti dalle aziende presenti. Il caffè espresso è nato in Italia, ha detto a Radio Romania Internazionale Andrej Godina, che stasera invita il pubblico ad Un viaggio nel mondo del caffè espresso italiano, dai primi del Novecento fino ad oggi, come si intitola la conferenza che terrà all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.



    Celebrata nell’intero mondo dal 18 al 24 novembre, la quarta Settimana della Cucina Italiana è promossa dal Governo Italiano e dal Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale. Le tre precedenti edizioni hanno visto oltre 4500 eventi in 110 Paesi. Oltre alle attività promozionali dell’agroalimentare italiano, la Settimana della Cucina offre anche momenti di riflessione su stili di vita, modelli alimentari e i loro effetti sulla salute, ha detto a Radio Romania Internazionale la responsabile dell’Ufficio Economico e Commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, Nicoletta Fioroni, ricordando anche gli altri eventi organizzati nella capitale romena per questa occasione.



    La Settimana della Cucina Italiana punta anche sul contrasto al fenomeno dell’Italian sounding. Una particolare attenzione viene dedicata alle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, che quest’anno festeggiano l’inserimento nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. La settimana è anche l’occasione per ricordare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci, ideatore di svariate invenzioni innovative per la cucina, con numerose attività culturali legate a questa ricorrenza, ricorda l’ICE Bucarest.



    Nel corso dei numerosi incontri B2B offerti da Degusta Italia a Bucarest, i professionisti romeni del settore hanno modo, per tutta la giornata, di entrare in contatto con oltre 50 marchi per più di 200 prodotti, proposti da 31 aziende di lunga e ricca tradizione – alcune ne vantano oltre 200 anni – provenienti da 13 regioni del Bel Paese. Eleonora Borgonovi, export manager di un’azienda italiana che produce formaggi sin dal 1784, definisce la Romania come un mercato interessante e vivace. Da parte sua, Rosaria Tafuri, amministratore di una torrefazione napoletana attiva da oltre 30 anni, ritiene la Romania un Paese molto attento alla tradizione e alla cultura enogastronomica italiana. All’evento organizzato da ICE Bucarest era presente per la prima volta anche Riccardo Papi, rappresentante di un’azienda alimentare.



    Secondo i dati resi noti dall’ICE Bucarest, le statistiche italiane indicano che, nel 2018, le esportazioni di prodotti agricoli e alimentari verso il mondo hanno sfiorato i 41 miliardi, del 2,5% in più rispetto al 2017, con prospettive incoraggianti di raggiungere l’obiettivo di 50 miliardi di euro alla fine del decennio. Il 2018 è stato un anno eccezionale per l’export del vino italiano, che ha raggiunto un nuovo record superando 6,2 miliardi di euro, con un incremento di 200 milioni rispetto all’anno precedente (+3,3%), rilevano gli stessi dati.



    L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea: 823, di cui 299 prodotti DOP, IGP, STG e 524 vini DOCG, DOC, IGT. Un’ulteriore dimostrazione della grande qualità delle produzioni Made in Italy, ma soprattutto del forte legame che lega le eccellenze agroalimentari italiane al territorio di origine, precisa ancora l’ICE Bucarest.



    Nel 2018, l’Italia è risultata il sesto Paese fornitore di prodotti agricoli ed agroalimentari della Romania, con un valore di prodotti esportati di 456,8 milioni di euro (di cui 371 milioni di euro di prodotti agroalimentari) e una quota di mercato pari al 6,8%. Tra i Paesi dell’Europa Centro-Orientale, come mercato di destinazione dei prodotti italiani, la Romania è superata nella graduatoria solo da Polonia e Russia. Da parte sua, per la stessa tipologia, la Romania ha esportato verso l’Italia prodotti 740 milioni di euro, di cui generi alimentari e bevande di 399,5 milioni di euro (in aumento del 21,8%).



    Gli stessi dati forniti dall’ICE Bucarest indicano che, nel 2018, i principali prodotti alimentari esportati dall’Italia verso la Romania sono stati frutta e verdura (58,7 milioni di euro), preparazioni alimentari diverse (48,6 milioni di euro), prodotti dolciari (37,9 milioni di euro), carne e prodotti di carne (37,8 milioni di euro), caffè (34,2 milioni di euro), prodotti lattiero-caseari (29,3 milioni di euro), conserve vegetali (22,8 milioni di euro), prodotti ittici (21,0 milioni), bevande alcoliche (20,5 milioni di euro), pasta (13,5 milioni di euro) e vini (13,2 milioni di euro).



    Sempre nel 2018, la Romania ha esportato verso l’Italia prodotti di origine vegetale, cereali (188,8 milioni di euro), prodotti ortofrutticoli (61,1 milioni di euro), carne e preparati (49,1 milioni di euro), latticini e formaggi (13,5 milioni di euro), dolci (11 milioni di euro), miele (9,8 milioni di euro), preparazioni alimentari diverse (7,2 milioni di euro) e riso (5,7 milioni di euro), indica l’ICE Bucarest.



    Siccome Degusta Italia 2019 è stata un’edizione dedicata in modo particolare al caffè, Radio Romania Internazionale ha chiesto al direttore dell’ICE Bucarest, Filippo Petz, come si colloca questo sapore tra i gusti dei romeni. Il direttore ha fatto riferimento anche all’evoluzione dell’interscambio Italia-Romania nell’anno che sta per concludersi.