Tag: ambiente

  • Radio Romania Târgu Mureș, amica dell’ambiente

    Radio Romania Târgu Mureș, amica dell’ambiente

    “Puliamo insieme” le rive dei fiumi è liniziativa promossa ogni anno, a partire dal 2017, dalla sede regionale di Radio Romania Târgu Mureș, città nel centro del paese. La campagna si svolge intorno alla Giornata della Terra, celebrata il 22 aprile.



    “Ecologizziamo le rive del fiume Mures lungo un percorso che copre più località, con i nostri dipendenti e collaboratori, aiutati da centinaia di volontari, bambini e genitori, e dalle autorità locali, istituzioni educative e culturali, ong”, spiega la direttrice della sede Radio Romania Târgu Mureș, Lavinia Nicoleta Ghișa.



    Sono state raccolte centinaia di tonnellate di rifiuti e da un anno allaltro la quantità è diminuita. Nel 2023, lazione si è svolta su un percorso di circa sette chilometri. Tutto accompagnato da attività educative e sportive, concorsi tematici o concerti.



  • Nuovo itinerario turistico al Castello Peleş

    Nuovo itinerario turistico al Castello Peleş

    Un must delle visite a Sinaia, nel centro-sud della Romania, è assolutamente il Castello di Peleş. Questa volta lasceremo gli interni dell’imponente edificio, per invitarvi ad una camminata virtuale lungo i vicoli e i sentieri del dominio reale, che prossimamente potranno essere percorsi dai turisti in modo organizzato, grazie a un progetto guidato dall’Associazione per il Patrimonio Reale di Peleş. Un’associazione nata su iniziativa del professore Augustin Ioan dell’Università di Architettura Ion Mincu di Bucarest, diventato anche il suo presidente, e il professore Ion Stănică, rettore dell’Università di Scienze agrarie e Medicina veterinaria della Capitale.

    Il direttore esecutivo dell’Associazione per il Patrimonio Reale di Peleş, Ion Tucă, spiega che la ricchezza naturale, architettonica e culturale ricopre un posto speciale a Peleş e anche nella storia del nostro Paese. Infatti, il castello rimane la destinazione turistica più ambita della Romania.

    Questi vicoli reali si trovano nelle foreste dietro i castelli di Peleş e Pelişor. Attraversano l’intera tenuta, che parte dalla pensione Cuţitul de Argint, per poi dirigersi verso il lato di Hotel Bastion e salire nei pressi del vicolo Peleş, per raggiungere la zona del ponte Carmen Silva. Quindi, dai castelli, si arriva vicino all’area chiamata Vulpărie, nel mezzo della foresta sulla strada che portava al vecchio ovile reale. Questo complesso, con i suoi sentieri e vicoli, è stato donato dalla famiglia reale all’Associazione per il Patrimonio Reale di Peleş per poter svolgere attività di ricerca, ricreazione ed educazione ambientale destinate ai giovani e agli studenti di entrambe le università. Naturalmente, si tratterà di attività organizzate e gli studenti hanno già messo in cantiere parecchi progetti. Siamo in fase di valutazione perchè vogliamo farli diventare realtà il prima possibile. Ci prendiamo cura delle specie arboree che esistono nel dominio reale di Peleş, in particolare il faggio viola, il nocciolo turco, l’acero palmato, il cipresso, il frassino, il ciliegio giapponese e gli allori. Oltre agli alberi, i visitatori potranno ammirare tutti questi esemplari eccezionali, spiega Ion Tucă.

    I sentieri e i vicoli pavimentati sono per ora nascosti sotto strati di vegetazione, foglie e terra, accumulatisi nel tempo. Tutto ciò che facciamo è pulirli e restituirli al circuito turistico. Intendiamo inoltre mettere cartelli per indicare questi percorsi che si estendono su una distanza di sette chilometri. Gli indicatori mostreranno percorsi, distanze e livelli di difficoltà nonchè punti di interesse. Ci saranno dei punti panoramici per ammirare il monastero di Sinaia, il castello di Peleş, il castello di Pelişor e persino una parte del castello di Foişor. Non possiamo che rallegrarci di presentare questi alberi monumentali di inestimabile valore. Sulla piattaforma elettronica che vogliamo attivare presenteremo aspetti della storia di questi luoghi, immagini d’archivio, raffrontabili a quelle di oggi. La piattaforma potrà essere scaricata su dispositivi mobili e permetterà all’utente di sapere esattamente dove si trova sui sentieri e sui vicoli acciottolati che attraversano la tenuta di Peleş e che non sono ancora molto noti al pubblico. C’è tutt’una rete di sentieri e vicoli pavimentati, con gradini, allestite ai tempi di Re Carlo I e successivamente della Regina Maria. Sono stati mantenuti molto bene dopo il 1948 e ci sono ancora delle persone che ricordano come si prendevano cura del posto per garantire la loro preservazione, conclude il direttore esecutivo dell’Associazione per il Patrimonio Reale di Peles, Ion Tucă.

    Il 26 marzo 2021, sono ricorsi 140 anni dalla dichiarazione del Regno di Romania. Inoltre, il 25 ottobre prossimo, ricorreranno 100 anni dalla nascita di Re Michele.

  • Ambiente: Romania, lanciata campagna nazionale rimboschimento

    Ambiente: Romania, lanciata campagna nazionale rimboschimento

    Nel fine settimana, le autorità romene hanno dato il via alla prima campagna di rimboschimento avvenuta negli ultimi 10 anni, che dovrebbe vedere piantati oltre 50 milioni di alberelli e rinvigorite quasi 2.000 foreste. In tutte le province del Paese sono aperti più di 13.000 cantieri di rimboschimento. Intitolata Una foresta grande come un Paese, l’iniziativa è stata lanciata in provincia di Dâmboviţa, nel sud del Paese, alla presenza del capo dello stato Klaus Iohannis.

    Il presidente ha richiamato l’attenzione sul ruolo fondamentale di questa risorsa nel mantenere un ambiente pulito, ricordando che in Romania si trovano ancora delle foreste vergini che vanno protette. E’ inammissibile che nel XXI secolo avvengano ancora dei disboscamenti illegali, ha detto ancora Klaus Iohannis.

    Mi appello al primo ministro e ai membri del Governo per individiuare nuovi strumenti in grado di proteggere le foreste in Romania. Gli strumenti creati e adoperati sotto i precedenti governi sono stati scarsi e insufficientemente bene applicati, ha dichiarato il capo dello stato.

    La campagna è stata lanciata in seguito ai tagli illegali di milioni di metri cubi di legno, avvenuti negli ultimi anni in Romania. Quasi ogni giorno vengono riferiti decine di furti che, purtroppo, sono finiti anche con guardie forestali uccise, di cui due nel 2019. Inoltre, 650 operatori forestali sono stati malmenati, attaccati con asce e coltelli o fucilati mentre coglievano in flagrante i taglialegna illegali.

    Visto che il fenomeno non è stato fermato, le ong ambientaliste hanno sporto denunce per la distruzione delle foreste presso la Commissione Europea, che a febbraio ha avviato la procedura di infrazione nei confronti della Romania. La misura è stata presa a causa delle legislazione difettosa, che non consente alle autorità di gestire e controllare le grandi quantità di legname tagliate illegalmente nel Paese.

  • La qualità dell’aria a Bucarest

    La qualità dell’aria a Bucarest

    Inquinamento in crescita a Bucarest e nelle grandi città della Romania. Le stazioni indipendenti di monitoraggio della qualità dell’aria nella capitale indicano un inquinamento superiore a quello riferito dai dati ufficiali. Il piano di misure per risanare e tutelare la qualità dell’aria nella capitale esiste, ma non viene applicato come si dovrebbe, ammonisce il ministro dell’Ambiente, Costel Alexe, il quale ha reso noto che disporrà lo stanziamento di maggiori fondi per incoraggiare il trasporto pubblico elettrico nelle grandi città. Sempre per avere un’aria più pulita, anche il Comune di Bucarest ha annunciato che da marzo scatta una tassa applicabile alle auto altamente inquinanti.

    L’intera pubblica amministrazione di Romania deve capire che deve mettere in pratica i piani di misure volte a risanare la qualità dell’aria. Bucarest è sotto procedimento contenzioso con la Commissione Europea, e l’unica cosa che possiamo fare in questo momento è quello di aspettare la sentenza. Attualmente, quasi nessuna delle misure previste dal piano di lotta all’inquinamento è stata applicata. Se fossero state applicate, avremmo avuto livelli inferiori, ovviamente. Come ministro e come dicastero, trasmettiamo chiaramente a tutte le autorità di Romania che l’amicizia esistita finora non ci sarà più, in quanto io non prendo in giro la salute della popolazione. Informo i sindaci di Bucarest, Iasi e Brasov, ma anche delle altre città del Paese, che gli enti subordinati al Ministero dell’Ambiente – l’Ente Nazionale per la Tutela Ambientale, le Guardie Ambientali – saranno sul campo ogni settimana, per sanzionare qualsiasi trasgressione che segnaliamo e prendere le dovute misure, ha detto il ministro Costel Alexe, nel corso di una visita ad una stazione di monitoraggio della qualità dell’aria al centro di Bucarest.

    Circa 12.000 persone muoiono ogni anno nella capitale romena a causa dell’inquinamento. Lo scorso anno, un rapporto della Corte dei conti indicava che l’aspettativa media di vita a Bucarest è di 22 mesi inferiore rispetto al resto del Paese, proprio a causa dell’inquinamento. Ai sensi della legislazione comunitaria, gli stati membri devono monitorare i valori della concentrazione di inquinanti nell’atmosfera, soprattutto negli ambienti urbani, e adoperarsi tramite piani di risanamento qualora venissero raggiunti certi limiti. La Commissione Europea ha ammonito ripetutamente la Romania sulla mancata osservanza delle misure comunitarie relative alla qualità dell’aria, per cui il Paese rischia delle multe di fino ai 400.000 euro al giorno.