Tag: Angel Tîlvăr

  • La Romania e la sicurezza regionale

    La Romania e la sicurezza regionale

    Il consolidamento della cooperazione nel campo della sicurezza regionale, con particolare attenzione alla missione EUFOR Althea, nella quale la Romania ha assunto un ruolo significativo, è stato inserito all’ordine del giorno dei colloqui svolti ieri a Sarajevo dal ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, con il suo omologo della Bosnia ed Erzegovina, Zukan Helez. Alla luce delle sfide alla sicurezza sempre più complesse nella regione dei Balcani occidentali, il ministro Tîlvăr ha ribadito il fermo impegno di Bucarest a contribuire attivamente agli sforzi per il mantenimento della pace e della stabilità nella regione.

    “La Romania è sempre stata un fermo sostenitore della sicurezza nei Balcani occidentali e del percorso europeo della Repubblica di Bosnia ed Erzegovina, e la missione EUFOR Althea, alla quale attualmente contribuiamo con il contingente più importante, rappresenta un pilastro centrale negli sforzi internazionale a questo livello. Siamo orgogliosi del nostro costante contributo e siamo pronti ad assumere il comando dell’EUFOR nel 2025, un impegno che riflette la nostra determinazione in questa direzione”, ha dichiarato Angel Tîlvăr.

    L’accordo bilaterale di cooperazione in materia di difesa, firmato a giugno 2024, è stato un altro tema importante discusso dai due ministri. Il documento stabilisce il quadro per l’approfondimento della collaborazione militare tra i due stati, compresi gli aspetti di addestramento congiunto, scambio di esperienze e supporto logistico. Allo stesso tempo, Angel Tîlvăr ha inviato un messaggio di solidarietà alle popolazioni colpite dalle recenti inondazioni in Bosnia ed Erzegovina e ha informato che gli aiuti inviati dal Governo della Romania a questo paese, a titolo di sostegno umanitario, saranno seguiti da altri.

    In precedenza, il ministro Angel Tîlvăr si è recato in Kosovo, dove ha incontrato la squadra di comando NATO per il mantenimento della pace – KFOR, alla quale la Romania fornisce un importante contributo con militari in missione in questo teatro operativo. L’Alleanza Nord Atlantica svolge l’operazione multinazionale di mantenimento della pace KFOR dal 1999, quando è stata decisa la presenza internazionale di sicurezza in Kosovo.

    “Come membro della NATO e dell’Unione Europea, la Romania è pronta ad onorare i suoi obblighi e ad appoggiare gli sforzi alleati per mantenere la sicurezza e promuovere la pace nella regione dei Balcani occidentali”, ha sottolineato il ministro romeno. Angel Tîlvar ha incontrato anche i militari romeni schierati nelle basi Camp Film City e Camp Novo Selo a Pristina. Il ministro ha sottolineato l’eccellente cooperazione tra le forze romene e quelle degli alleati nell’operazione KFOR. “La lezione appresa dalla Romania negli ultimi tre decenni in cui ha contribuito alle missioni e alle operazioni volte a imporre e a mantenere la pace, è che la sicurezza si ottiene contrastando le sfide laddove si manifestano, per non permettere all’instabilità di arrivare a casa”, ha concluso il ministro Angel Tîlvar.

  • L’UE e la regione del Mar Nero

    L’UE e la regione del Mar Nero

    “L’approccio strategico dell’UE verso la regione del Mar Nero deve includere anche il sostegno agli stati della regione che si trovano ad affrontare le minacce ibride e le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, incontrando ieri il capo ad interim della Rappresentanza della Commissione Europea in Romania, Mara Roman. Un comunicato stampa del competente Ministero indica che gli sviluppi europei nel campo della difesa e le prospettive di Bucarest in questo contesto sono stati i principali argomenti di discussione tra le due autorità.

    Angel Tîlvăr e Mara Roman hanno discusso anche del ruolo dell’Unione Europea nel sostenere l’Ucraina e la Repubblica di Moldova, confinanti con la Romania. In questa occasione, il ministro della Difesa ha sottolineato il sostegno offerto da Bucarest ai due stati, sia in termini di sforzi di integrazione europea che di consolidamento della resilienza. Angel Tîlvăr e Mara Roman si sono riferiti anche alle principali iniziative e strumenti europei rilevanti nel campo della difesa, quali il Fondo europeo per la difesa, la mobilità militare, la strategia europea sull’industria della difesa, nonchè la necessità di consolidare la base tecnologica e industriale nel campo della difesa.

    “È importante che l’industria europea della difesa si sviluppi in un modo geograficamente equilibrato e che le piccole e medie imprese, così come le start-up di tutta Europa, siano integrate nell’ecosistema industriale”, ha precisato Angel Tîlvăr. Inoltre, aggiunge il ministro, “la cooperazione UE-NATO su questo tema è essenziale per utilizzare il potenziale degli strumenti che le due organizzazioni hanno a disposizione”. Stando al comunicato, l’incontro ha evidenziato il ruolo sempre più importante della Commissione Europea nell’appoggiare gli stati membri in termini di sicurezza e difesa, essendo sostenuta la necessità di continuare lo sviluppo sinergico delle relazioni UE-NATO.

    D’altronde, nel corso di un forum specializzato svoltosi lo scorso mese a Bucarest, il capo della diplomazia, Luminița Odobescu, dichiarava che il Mar Nero è essenziale dal punto di vista della sicurezza e della connettività per l’Europa e che è necessario essere un mare aperto e libero. “Quando pensiamo al Mar Nero, parliamo di due parole chiave: sicurezza e connettività”, ha precisato Luminița Odobescu.

    La ministra ha anche sottolineato che la Romania contribuisce alla sicurezza nel Mar Nero attraverso azioni nazionali, bilaterali, ma anche attraverso progetti e formati di cooperazione regionale, nonché attraverso azioni a livello dell’UE e della NATO. “Ripristinare la pace e la sicurezza nel Mar Nero è essenziale per la sicurezza di tutti noi”, ha puntualizzato Luminița Odobescu. La stessa idea è stata espressa ripetutamente da autorità europee, sottolineando l’impegno comune a mantenere la stabilità e la sicurezza in quest’area di notevole importanza strategica.