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  • Papa Francesco – Pellegrino in Romania, 3 anni dal viaggio apostolico

    Papa Francesco – Pellegrino in Romania, 3 anni dal viaggio apostolico

    “Vengo in Romania, Paese bello e accogliente, come pellegrino e fratello”: le memorabili parole pronunciate da Papa Francesco in occasione della visita compiuta in Romania dal 31 maggio al 2 giugno 2019, con il motto “Camminiamo insieme”, sono il filo conduttore della mostra inaugurata al Museo Nazionale di Storia della Romania, a tre anni dal viaggio apostolico del Santo Padre.



    Intitolata “Papa Francesco – Pellegrino in Romania, 3 anni dal viaggio apostolico”, la mostra, organizzata dallArcidiocesi Cattolica di Bucarest, in partenariato con il Museo Nazionale di Storia della Romania, riunisce numerose fotografie e oggetti legati alla visita del Santo Padre nel nostro Paese, tra cui il papamobile, la casula, la stola, la mitra e la sedia liturgica della Cattedrale San Giuseppe della Capitale oppure licona dei 7 Vescovi Greco-Cattolici Martiri durante il regime comunista, benedetta da Papa Francesco durante la cerimonia della loro beatificazione a Blaj. Le immagini del viaggio presentate in mostra sono state realizzate da Vatican Media e dai fotografi romeni Adrian Cuba, Alexis Dimcev, Octav Ganea, Alexandru Micsik e Iustin Toma.



    La visita di Papa Francesco in Romania si è svolta 20 anni dopo quella storica di Giovanni Paolo II a Bucarest, dal 7 al 9 maggio 1999, il primo viaggio di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa. Il viaggio di Francesco nel Paese chiamato da Papa Wojtyla “Ponte tra Oriente e Occidente” e “Giardino della Madre di Dio” ha incluso tutte tre le regioni storiche del Paese – Valacchia, Moldavia e Transilvania, con tappe nella capitale Bucarest, nelle città di Iaşi e Blaj, questultima cuore dei cattolici di rito bizantino, nonchè il Santuario Mariano di Şumuleu Ciuc.



    La mostra, che rimarrà aperta al Museo Nazionale di Storia della Romania fino al 17 giugno, è “un modo di mantenere vivo il ricordo e il messaggio del Papa di questa storica visita”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il Nunzio Apostolico in Romania e Moldova, Mons. Miguel Maury Buendía. “Camminiamo insieme, non ognuno per conto suo. Quindi penso che questo è un messaggio perenne, da mantenere: non restare fermi, ma fare tutto insieme, per il bene del Paese”, ha detto il Nunzio, il quale, nel discorso pronunciato in apertura della mostra, ha ricordato che “in questi tempi difficili, in cui il conflitto nella confinante Ucraina ci ricorda che limperialismo, gli estremismi nazionalisti e lescluvisismo populista rappresentano oggi un pericolo per lintero mondo, il messaggio del Papa a favore del rispetto per la diversità e per lintegrazione dei popoli mostra la via da seguire per raggiungere la pace e il progresso”.



    Dal canto suo, lArcivescovo Metropolita di Bucarest, Mons. Aurel Percă, ha spiegato che la mostra “Papa Francesco – Pellegrino in Romania, 3 anni dal viaggio apostolico” ci invita a ricordarci che dobbiamo continuare a camminare insieme. “Il Santo Padre ci ha ricordato, con il motto del viaggio – “Camminiamo insieme” – che qui, in Romania, sono diverse realtà, ma dobbiamo camminare insieme. Sono diverse Chiese, confessioni religiose, diverse etnie, ma tutti siamo insieme, formiamo questo popolo di Dio. Il Santo Padre ha voluto ricordarci che, oltre queste barriere linguistiche o etniche, siamo sempre tutti chiamati a promuovere la Pace, il Bene comune”, ha detto a Radio Romania Internazionale S.E. Mons. Aurel Percă, ricordando che i giorni del viaggio di Papa Francesco hanno trasmesso molto entusiasmo alla popolazione. “Viviamo ancora non soltanto dei ricordi, ma del messaggio trasmesso dal Papa”, ha sottolineato lArcivescovo Metropolita di Bucarest.



    Allinagurazione della mostra sono intervenuti anche il consigliere presidenziale Sergiu Nistor, il segretario di stato per i Culti religiosi, Victor Opaschi, il vescovo greco-cattolico di Bucarest, S.E. Mihai Frăţilă, il direttore generale del Museo Nazionale di Storia della Romania, Ernest Oberländer-Târnoveanu.



    Presenti anche il vescovo vicario patriarcale Ieronim Sinaitul, in rappresentanza della Chiesa Ortodossa Romena, il sottosegretario di stato al Ministero della Cultura, Irina Sanda Marin Cajal, il presidente della Federazione delle Comunità Ebraiche di Romania, on. Silviu Vexler, lambasciatore dAustria, Adelheid Folie, lambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta, Roberto Musneci, numerosi altri rappresentanti del corpo diplomatico, tra cui il responsabile dellUfficio Stampa, Affari Culturali e Sociali dellAmbasciata dItalia, Vincenzo Tamarindo, esponenti delle Chiese Armena, Luterana, Calvinista, del Muftiato del Culto Musulmano in Romania di Costanza, sacerdoti e altre autorità.



    Un evento che riporta alla memoria tutti i concetti fondamentali che il Papa ha espresso durante il viaggio compiuto tre anni addietro, ha detto a Radio Romania Internazionale lambasciatore dellOrdine di Malta nel nostro Paese, Roberto Musneci.



    La mostra “Papa Francesco – Pellegrino in Romania, 3 anni dal viaggio apostolico” è un progetto iniziato dallUfficio per i Beni Culturali Ecclesiastici dellArcidiocesi Cattolica di Bucarest, con la consulenza artistica del lettore univ.dr. Anna-Mária Orbán dellUniversità Nazionale di Belle Arti di Bucarest, e il concetto espositivo e la regia artistica di Dan Michael Schlanger.




  • Ordine di Malta in Romania, impegno e solidarietà per dare frutti anche nel 2022

    Ordine di Malta in Romania, impegno e solidarietà per dare frutti anche nel 2022

    Solidarietà, carità, volontariato sono le parole dordine dellattività pluridecennale svolta in Romania dallOrdine di Malta, dedicata interamente al servizio dei bisognosi, dei poveri e degli ammalati, seguendo costantemente limpegno della missione Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (Difesa della Fede e Aiuto ai Poveri). Dopo il 2021, che ha segnato 30 anni di presenza del Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese (Malteser Relief Service) nel nostro Paese, il 2022 celebra il 90/o anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Romania e il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta. Allacciate nel 1932, le relazioni diplomatiche bilaterali vennero interrotte nel 1948, in seguito allinsediamento del comunismo in Romania, e riprese nel 1991, dopo la caduta del regime.



    Con il ritorno graduale alla normalità dopo il complicatissimo biennio della pandemia, che ha visto unintensificazione delle attività per il bene dei simili, insieme al Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese e in collaborazione con le autorità locali e centrali, lOrdine porta avanti i suoi progetti in Romania. Il 5 marzo, il Malteser Relief Service ha inaugurato il suo secondo centro a Bucarest, che, grazie allimpegno e alla dedizione dei suoi volontari, offrirà unopportunità di educazione a decine di bambini sfavoriti, che faranno qui il doposcuola, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale lAmbasciatore dellOrdine di Malta in Romania, Roberto Musneci.



    Collocata accanto alla Chiesa Cattolica di SantAntonio di Padova della Capitale, per 25 anni la sede ha ospitato la Congregazione delle Suore Francescane dei Sacri Cuori, che per ragioni oggettive si è trovata nellimpossibilità di continuare lattività. Con il “passaggio di consegne” al Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese, la sua missione dedicata alle opere di carità resta immutata. “Si tratta di uniniziativa pianificata da circa 7-8 mesi, fatta con laccordo di S.E. Aurel Percă, lArcivescovo della Diocesi di Bucarest, e della Superiora Generale delle Suore Francescane dei Sacri Cuori, Madre Amabile Galatà, e grazie al supporto non soltanto finanziario, ma anche di leadership di S.E. Franz Salm-Reifferscheidt, lAmbasciatore dellOrdine di Malta per tutte le attività relative alla comunità rom”, spiega lAmbasciatore Roberto Musneci.



    “Il passaggio del centro al Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese è una garanzia che qui si farà sempre del bene, come si è fatto fino adesso. I bambini, in particolare, avranno il beneficio di godere di una presenza sotto la tutela della Chiesa, ma anche di unazione di ispirazione cristiana. Noi siamo sempre molto aperti a questo aspetto sociale di recupero dei bambini, dei senzatetto provenienti da famiglie che hanno dei problemi, e penso che, qui, i bambini troveranno sempre accoglienza e un cuore aperto”, ha detto, da parte sua, lArcivescovo Aurel Percă.



    “Lungo i 25 anni di attività nel quartiere Colentina di Bucarest, il centro ha accolto donne in difficoltà, bambini e per diversi anni una scuola materna. La carità deve sempre abbracciare tutti”, sottolinea la Superiora Generale delle Suore Francescane dei Sacri Cuori, Madre Amabile Galatà, particolarmente lieta che il Servizio di Aiuto Maltese continua lopera della Chiesa.



    Uniniziativa lanciata in un momento in cui, dal 24 febbraio, i volontari del Malteser Relief Service Romania sono stati impegnati nellaprire tre campi profughi al confine con lUcraina per dare supporto ai rifugiati dopo linvasione russa, aggiunge lAmbasciatore dellOrdine di Malta. “E una situazione totalmente inattesa alla quale il nostro Ordine ha risposto immediatamente, in totale coordinamento con le autorità locali e centrali”, spiega Roberto Musneci, sottolineando la collaborazione con il Dipartimento per le Situazioni di Emergenza guidato da Raed Arafat.



    I volontari sono presenti a Sighetu Marmației, Satu Mare e Siret, spiega, a sua volta, a Radio Romania Internazionale il vicepresidente di rito cattolico del Malteser Relief Service Romania, Ferenc Tischler. “Stiamo offrendo assistenza ai rifugiati 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In collaborazione con il Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, abbiamo deciso che il nostro intervento si svolga su due piani: accoglienza dei rifugiati e attività per i bambini nei campi profughi. Per ora siamo nella prima tappa e ogni giorno forniamo assistenza a circa 1000-1500 rifugiati, offrendo loro informazioni utili e, naturalmente, cibo, acqua, dolci. Abbiamo creato anche delle aree per i bambini, cosicchè mentre alcuni di noi aiutano gli adulti, gli altri giochiamo con i piccoli, per distogliere la loro attenzione dalla guerra”, spiega Ferenc Tischler.



    Sempre il 5 marzo, la Cappella della Nunziatura Apostolica di Bucarest ha ospitato un altro momento di rilievo per lOrdine di Malta, con lingresso di due nuovi membri: il Mons. Mario Codamo, ex consigliere presso la stessa Nunziatura, investito Cappellano Magistrale, e la Signora Marialaura Ciampoli Musneci, entrata nel terzo ceto come Dama di Grazia Magistrale. Inoltre, ha preso il voto di obbedienza, passando dal terzo al secondo ceto delle Dame di Grazia, la Signora Ilona Fari Palkó, impegnata con massima dedizione nellattività del Malteser Relief Service sin dagli inizi della sua attività in Romania, e oggi a capo della succursale di Aiud.



    “Siamo ormai nel tempo quaresimale e le letture della liturgia di questa Prima Domenica ci presentano il primato di Dio su ogni cosa”, ha detto nellOmelia S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, il Nunzio Apostolico in Romania e nella Repubblica di Moldova, celebrante principale della cerimonia, svoltasi nellosservanza delle norme sanitarie vigenti. Erano presenti lAmbasciatore dellOrdine di Malta, Roberto Musneci, lAmbasciatore di Spagna a Bucarest, Manuel Larrotcha Parada, e i dirigenti del Malteser Relief Service Romania. A concelebrare è stato padre Gabriel Daniel Popa dellArcidiocesi di Bucarest, cappellano principale dellAssociazione Romena dellOrdine di Malta.



    “Il Santo Padre Francesco, nellAngelus della Prima Domenica di Quaresima dellanno scorso, ci invitava a rispondere alle proprie tentazioni della carne, del potere e dellorgoglio, come Gesù fece nel deserto”, ha detto il Nunzio, sottolineando che “non è dunque sulla nostra forza, intelligenza e furbizia sulle quali possiamo contare per intraprendere la via dellautorealizzazione umana, ma sulla Grazia di Dio”.



    “Una grande gioia accogliere oggi due nuovi membri nellOrdine. E molto rallegrante. Inoltre, la Signora Ilona Fari Palkó ha preso il voto di obbedienza, passando al secondo ceto delle Dame di Grazia. E lunica in Romania ad aver preso questo voto nel nostro Ordine”, spiega Mihály Dénes, vicepresidente dellAssociazione Romena dellOrdine di Malta e presidente del Malteser Relief Service Romania.



    Ilona Fari Palkó ha dedicato la sua vita allopera dellOrdine di Malta in Romania ed è un esempio illuminante, ci dice con emozione Marialaura Ciampoli Musneci, che assume con tanta responsabilità e impegno totale lentrata nellOrdine.



    Quindi, una giornata piena quella del 5 marzo, segnando lavvio di nuove iniziative, che a breve dovrebbero dare frutti, come la riassume il vicepresidente di rito cattolico del Malteser Relief Service Romania, Ferenc Tischler. “La giornata è iniziata con la cerimonia di benedizione del centro che accoglierà i bambini, e auspichiamo di individuare dei talenti tra di loro e coltivarli. Lingresso dei due nuovi membri significa che lOrdine si sta consolidando. E si sta consolidando tramite preghiera e lavoro, il che è ottimo per la nostra organizzazione”, ha concluso Ferenc Tischler.