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  • 11.04.2021 (aggiornamento)

    11.04.2021 (aggiornamento)

    Covid-19 – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi 3.302 nuovi contagi dal Covid-19, a fronte di quasi 21.000 test processati, e 129 decessi. Degli oltre 13.000 pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie, più di 1.500 stanno in gravi condizioni nelle terapie intensive. La Romania ha superato un milione di contagi e 25.000 decessi dall’inizio della pandemia. Sempre più ospedali annunciano di aver raggiunto la capienza massima. Intanto, prosegue la campagna vaccinale, con quasi 2,3 milioni di persone che hanno già ricevuto almeno una dose. Il premier Florin Cîţu ha annunciato oggi che altri 171 centri vaccinali saranno aperti nei giorni prossimi e che, dal 15 aprile, si arriverà a 100.000 somministrazioni giornaliere. Una nuova consegna di oltre 511.000 dosi Pfizer/BioNTech arriverà domani in Romania agli aeroporti Bucarest-Otopeni, Cluj-Napoca (nord-ovest) e Timişoara (ovest).

    Difesa – Unità di artiglieria dello Stato Maggiore delle Forze Terrestri Romene e delle forze militari americane dislocate in Europa hanno partecipato ieri all’esercitazione RAPID FALCON II alla base aerea Mihail Kogălniceanu, nel sud-est della Romania. L’esercitazione è stata volta a consolidare la cooperazione militare sia bilaterale che all’interno della NATO. Le forze militari americane hanno partecipato con due sistemi mobili HIMARS. Il capo dello Stato Maggiore delle Forze Terrestri Romene, maggior generale Iulian Berdilă, ha dichiarato a Radio Romania che l’esercitazione ha riconfermato l’agilità e l’interoperabilità degli artiglieri americani e romeni, sottolineando la capacità del sistema HIMARS a livello tattico operativo.

    Migrazione – La polizia di confine della provincia di Mehedinţi (sud della Romania) ha fermato 30 migranti provenienti da Siria, Afghanistan e Iraq, che hanno attraversato il Danubio a bordo di un’imbarcazione, per passare illegalmente dalla Romania in Serbia. La Polizia di Confine riferisce che si tratta di 27 adulti, in età comprese tra i 18 e i 47 anni, e di tre minorenni, tra i 3 e i 15 anni. I cittadini stranieri hanno dichiarato di aver pagato tra i 1.200 e i 1.500 euro a testa ai due conducenti siriani dell’imbarcazione a motore, per raggiungere parenti in Paesi dell’Europa occidentale. La Polizia di confine romena sta indagando sull’accaduto e procederà all’applicazione dei provvedimenti legali.

    Canottaggio – Due medaglie d’oro e quattro d’argento per la Romania agli Europei di canottaggio di Varese. Nicoleta-Ancuţa Bodnar e Simona Geanina Radiş, campionesse europee anche lo scorso anno a Poznan, in Polonia, hanno vinto l’oro nel due di coppia anche questa volta. Oro per la Romania a Varese anche nell’otto con femminile. L’argento femminile per la Romania è stato aggiudicato da Adriana Ailincăi e Iuliana Buhuş nel due senza e da Gianina-Elena Beleagă nel singolo pesi leggeri. Argento per il nostro Paese anche nel quattro senza senior e nell’otto maschile. Nel medagliere, la Romania si piazza al quarto posto, dopo Gran Bretagna, Italia e Paesi Bassi.

  • Mostre a Sibiu e Oradea

    Mostre a Sibiu e Oradea

    La Divina Commedia di Salvador Dali è in mostra al Museo Brukenthal di Sibiu, capoluogo dell’omonima provincia della Romania centrale. In prima nel nostro Paese, l’esposizione invita il pubblico ad ammirare oltre 100 xilografie a colori del grande artista, che illustrano il capolavoro dantesco. La mostra rimarrà aperta fino al 15 settembre e, secondo quanto hanno spiegato gli organizzatori, nel 2015 arriverà anche a Timisoara e Cluj.



    Intanto, l’oro e l’argento antico della Romania sono in mostra a Muzeul Tarii Crisurilor (Il Museo della Contrada dei fiumi Cris) di Oradea, capoluogo della provincia di Bihor, nell’ovest della Romania. Fino al 31 agosto, il pubblico potrà ammirare oltre mille reperti rappresentativi di oro e argento, tra gioielli, monete o vasi romano-bizantini, che illustrano un periodo di tempo di oltre 6000 anni. Il Museo cutodisce anche una collezione di stampe veneziane e un lavoro appartenente alla scuola di Botticelli, intitolato “Della natura”, donato dall’artista italiano Paolo Tait.

  • Giacimenti: Rosia Montana – questione di sicurezza nazionale

    Giacimenti: Rosia Montana – questione di sicurezza nazionale

    Il 1 ottobre ricorre un mese dall’avvio dell’ondata di proteste a Bucarest e in altre città romene e straniere contro il ddl sullo sfruttamento di oro e argento a Rosia Montana.



    Controverso e in stand by da 15 anni, il nuovo progetto è visto dagli oppositori come una minaccia per l’ambiente, a causa dei metodi di estrazione a base di cianuri, nonchè per le vestigia storiche.



    Invece, i sostenitori, soprattutto abitanti del posto, sono del parere che l’apertura della miniera creerebbe posti di lavoro e risolverebbe i problemi economici e sociali della zona.



    Intanto, da un paio di settimane le commissioni parlamentari competenti stanno ascoltando tutte le parti coinvolte. Il capo del Servizio Romeno di Informazioni, George Maior, ha dichiarato davanti alla Commissione per la vigilanza dell’Intelligence che Rosia Montana costituisce un problema di sicurezza nazionale, ma che non si può pronunciare sull’opportunità dell’attuazione del progetto.



    “Per la sua complessità e per le notevoli implicazioni sia su piano economico, sia su piano sociale, ambientale e patrimoniale, senza omettere alcuni echi anche per quanto riguarda le relazioni internazionali della Romania, Rosia Montana costituisce, dal punto di vista del Servizio Romeno di Informazioni, un problema di sicurezza nazionale. Da gennaio 1999 a settembre 2013, il Servizio ha trasmesso oltre 500 note informative ai decidenti legali competenti a livello centrale e locale. Il Servizio Romeno di Informazioni ha concesso attenzione alle azioni interessante volte a influire sull’atto decisionale, nonchè ai tentativi di alcune strutture estremiste eco-anarchiche di sfruttare o dirottare i movimenti protestatari, peraltro legittimi”, ha dichiarato George Maior.



    Parallelamente sono continuate le udizioni nell commissione parlamentare incaricata a esaminare il progetto dello sfruttamento di Rosia Montana. Il ministro incaricato a gestire i progetti infrastrutturali e gli investimenti stranieri, Dan Sova, ha spiegato che, nell’elaborazione della legge, il governo ha contemplato i massimi vantaggi per lo Stato romeno.



    Il ministro ha sostenuto che, in mancanza di questa normativa, l’investitore canadese potrebbe fare causa contro lo Stato romeno presso tribunali internazionali, e ottenere il diritto di sfruttare il giacimento di Rosia Montana in condizioni molto più sfavorevoli per la Romania.



    “Può succedere che l’investitore al quale viene rifiutato il rilascio del permesso ambientale o di altri avvisi, si rivolga a un tribunale arbitrale, come la Corte di Vienna o la Corte arbitrale di Washington, e sollecitare che lo Stato romeno sia costretto a rilasciare l’avviso che manca per avviare lo sfruttamento”, ha detto Dan Sova.



    Presente alle stesse udizioni, il Guardasigilli Robert Cazanciuc ha dichiarato che il Ministero della Giustizia ha dato un avviso favorevole al ddl, in quanto non viola nessun testo imperativo.