Tag: arte

  • “Tratti di seta” dell’artista Teodor Buzu, in mostra a Venezia

    “Tratti di seta” dell’artista Teodor Buzu, in mostra a Venezia

    Curata da Vasile Sarcă e organizzata dall’’Istituto, in collaborazione con l’Unione degli Artisti Visivi della Romania e il Gruppo Artistico Internazionale “Volarism”, la mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 20 dicembre.

    Si tratta di 20 dipinti, eseguiti nella tecnica dell’acquerello su carta artigianale o su seta, opere di varie dimensioni, lavori originali nella maggior parte realizzati per questa mostra personale. Il messaggio promosso dalla mostra sintetizza la creatività dell’autore in chiave avanguardistica, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno/ Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • “The Red Line”, mostra d’arte contemporanea a Venezia

    “The Red Line”, mostra d’arte contemporanea a Venezia

    Curata da Ana Negoiţă, sarà inaugurata il 12 ottobre, dalle ore 16:00, nella Piccola Galleria dell’Istituto (Cannaregio 2211), con ingresso libero. Saranno esposte installazioni in ceramica di Georgiana Cozma e Andrea Éva Szőcs e sculture in metallo piroinciso di Gabriela Tofan, precisa l’Istituto in un comunicato.

    Georgiana Cozma ha studiato ceramica presso l’Università di Belle Arti di Bucarest ed è membro dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania. Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e rassegne collettive in Romania e all’estero.

    A sua volta, Andrea Éva Szőcs, ha studiato presso l’Università di Belle Arti di Cluj-Napoca, conseguendo la laurea magistrale nel 1997, ed è dottore di ricerca in arti visive dell’Università di Pécs. Vanta una notevole attività internazionale in mostre personali e collettive, ma anche una significativa e pluripremiata attività didattica e di ricerca universitaria.

    Gabriela Tofan ha studiato all’Università di Belle Arti di Bucarest e all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Nel 2007, ha vinto il Premio di Debutto dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania. Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e rassegne collettive in Romania e all’estero ed ha organizzato numerosi eventi artistici, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nelle schede biografiche.

    Ana Negoiţă è storica e critica d’arte, laureata presso l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, dottore di ricerca in arti visive, docente associato presso CESI – Centro di Eccellenza per gli Studi sull’Immagine dell’Università di Bucarest e curatrice specializzata in arte contemporanea. Ricercatrice specializzata in arte e civiltà islamica, Ana Negoiţă ha usufruito anche di uno stage dottorale presso il Dipartimento di Studi Orientali dell’Università La Sapienza di Roma. Attualmente svolge una complessa attività editoriale che include saggi pubblicati in varie riviste specializzate e diverse pubblicazioni accademiche, precisa ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • “In-Extenso” di Beti Vervega, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “In-Extenso” di Beti Vervega, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Re-Connect, la serie espositiva di cui fa parte la mostra “In-Extenso”, è la riconnessione con il mondo esterno ed interno di ognuno di noi. Il segno diventa freccia e fa scattare l’impulso della forza creatrice nella cinetica dell’opera, si moltiplica frattalmente e genera l’immagine dello spazio infinito. Il segno, la freccia, il triangolo racchiudono il DNA di questa serie di opere che hanno la caratteristica di poter produrre nuove creazioni artistiche”, spiega Beti Vervega, citata dall’Istituto.

    Nata nel 1958, Beti Vervega ha studiato pittura con il prof. Teodor Moraru all’Accademia di Belle Arti “Luceafărul” di Bucarest. Dal 1997 è membro dell’Unione degli Artisti Visivi di Romania. Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e rassegne collettive in Romania e all’estero, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica nella sua scheda biografica.

    La mostra “In-Extenso” rimarrà aperta al pubblico fino all’8 ottobre nella Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Cannaregio 2211). L’ingresso è libero.

  • Mostra “7+” a Bucarest

    Mostra “7+” a Bucarest

    La curatrice Adina Rențea ha offerto maggiori dettagli a Radio Romania Internazionale. “Prima di tutto, è la terza edizione di questo progetto. “7” è stata l’idea di partenza, ora sono praticamente 14 artisti, più o meno, perché purtroppo Lucian Liciu ci ha lasciato. Lo abbiamo ancora presente in mostra perché è stato accanto a noi fin dall’inizio. Sono 14 gli artisti di fama internazionale, direi, che hanno raggiunto, dal mio punto di vista, la piena maturità artistica e concettuale”, dice la curatrice, spiegando anche come è strutturata la mostra “7+”.

    “La mostra è strutturata in un modo molto speciale, per così dire. C’è un’area dedicata a ciascuno dei 14 artisti, individualmente, con le proprie opere, ma è un’area in cui tutti i lavori comunicano. Praticamente, si conoscono e non si rifiutano. Questo è molto importante e l’approccio, da questo punto di vista, non è stato per niente facile. La mostra non ha un tema, ma proprio perché non ha un tema, abbiamo cercato di rimanere vicini allo stile individuale di ciascuno degli artisti, ma anche di dare un’idea generale di ciò che è rappresentativo nell’arte contemporanea romena”, aggiunge Adina Rențea, offrendo anche maggiori dettagli sulla selezione degli artisti presenti a “7+”.

    “Perché abbiamo scelto questi artisti? Innanzitutto molti di loro sono stati accanto a noi fin dall’inizio. Li conosco, ho fatto per loro anche mostre personali, li ho avuti ospiti lungo il tempo in innumerevoli mostre e penso che comunichino molto bene il fatto che il modo principale di essere di un vero artista è l’arte. E per me questo significa molto, essendo attiva in questo campo da oltre 30 anni. Per me significa questo: non poter respirare, non poter vivere, non potersi esprimere, non poter essere se stessi senza l’arte. Questo è il simbolo. Questo è il messaggio di questa mostra”, puntualizza la curatrice.

    Adina Rențea ci racconta anche come convivono le opere di 14 artisti diversi, riuniti in una mostra congiunta, senza un tema prestabilito. “Si completano sia cromaticamente che dal punto di vista del ‘nessun tema’, per così dire. Dicevo che questo approccio non è affatto facile, percepire l’artista come un’individualità separata, ma allo stesso tempo stare insieme nel gioco, raccontare questa idea. È stata un’idea che mi è piaciuta e molti artisti hanno aderito, e da questo punto di vista non posso che essere felice”, spiega ancora Adina Rențea, raccontando anche come si è formato il gruppo di 14 artisti espositori e da dove è nata l’idea della mostra.

    “È un gruppo in cui molti artisti hanno la pittura come passione. Non sono pittori di professione, bensì architetti, ma si sono affermati molto bene nel mondo pittorico da moltissimo tempo. Hanno dei certificati dal punto di vista dell’integrazione nel mondo artistico, nel mondo figurativo romeno, e da questo punto di vista non c’è stato nessun problema. È così che abbiamo iniziato. L’idea è partita dagli architetti, perché accanto a me ho avuto Lucian Păiș, che è un architetto, un pittore, un grande amante del genere e molto vicino, ed è rimasto comunque in questo campo. Ed è così che è nata l’idea. Giunti alla terza edizione, abbiamo solo artisti che lavorano nel vero senso della parola”, conclude Adina Rențea.

  • “Constantin Udroiu – I colori della memoria”, mostra d’arte a Bucarest

    “Constantin Udroiu – I colori della memoria”, mostra d’arte a Bucarest

    Organizzata con il contributo della consorte del compianto artista, la professoressa Luisa Valmarin, già titolare di Lingua e letteratura romena presso l’Università La Sapienza di Roma e nota traduttrice, la mostra è patrocinata dall’Ambasciata di Romania in Italia, dall’Ambasciata d’Italia in Romania e dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

    Nato il 9 febbraio 1930 a Bucarest, Constantin Udroiu si è stabilito in Italia nel 1970. Il suo destino è stato segnato da gravi persecuzioni politiche, culminate con la detenzione nelle prigioni comuniste di Poarta Albă e Aiud, negli anni ’50-’60 dello scorso secolo. Constantin Udroiu ha studiato alla Facoltà di Arti Figurative di Bucarest, impegnandosi attivamente anche nella creazione e nel restauro di affreschi nelle chiese romene. D’altronde, la critica italiana lo considera un “espressionista bizantino”. E’ stato membro dell’Unione degli Artisti Figurativi di Romania e senatore dell’Accademia Internazionale d’Arte Moderna.

    Fino alla scomparsa avvenuta nel 2014, ha aperto oltre 200 mostre personali in Italia, ma anche a Parigi, Avignone, Bordeaux, Atene, Barcellona o Lisbona. Dopo il 1989, Constantin Udroiu è tornato nel paese natio con mostre personali a Târgoviște e Cluj Napoca, precisa l’Istituto Culturale Romeno, ricordando che, nel 2010, in occasione dell’80/o anniversario dell’artista, l’Accademia di Romania ha organizzato una retrospettiva con i suoi più rappresentativi lavori.

    La mostra “Constantin Udroiu – Culorile memoriei/ I colori della memoria”, che rimarrà aperta fino all’8 giugno alle Gallerie d’Arte dell’Accademia Romena, fa seguito alla rassegna “Constantin Udroiu – l’artista di due culture” svoltasi nel 2023 all’Accademia di Romania in Roma.

    Radio Romania Internazionale ha anticipato l’evento in un dialogo con la professoressa Luisa Valmarin, che sarà presente all’inaugurazione, accanto al presidente dell’Unione degli Artisti Figurativi di Romania, prof. Petre Lucaci, nonchè al prof. Mihai Zamfir, alla curatrice Luiza Barcan e al prof. Bogdan Tătaru-Cazaban, come precisa l’ICR.

     

  • “Palinsesto” di Daniela Frumuşeanu, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Palinsesto” di Daniela Frumuşeanu, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Si tratta di opere d’arte uniche su supporto tessile, realizzate con tecniche sia sperimentali che convenzionali: collage tessile, ricamo a mano e meccanico, stampa transfer, monotipo, stampa con timbri di linoleum, stampa a stencil e serigrafia senza disegno, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    “La mostra è la quintessenza dei ricordi di un viaggio a Venezia. “Palinsèsto” è l’immagine di un labirinto dei pensieri contenuti nelle pagine di un libro metaforico, spiegati, come strisce verticali flessibili, che parlano della misteriosa bellezza dei luoghi, della storia delle pareti su cui si leggono le texture create dall’acqua, la presenza di licheni e conchiglie”, spiega l’artista.

    Membro dell’Unione degli Artisti Visivi di Romania, Daniela Frumuşeanu è docente presso il Dipartimento Arti e Design Tessili e della Facoltà di Arti Decorative e Design dell’Università Nazionale delle Arti di Bucarest. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Romania, Italia e altri paesi. E’ autrice di numerosi cataloghi di mostre, articoli e libri specializzati, pubblicati da editrici di Bucarest, ricorda ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Ospitata dalla Piccola Galleria dell’Istituto (Cannaregio 2211, Venezia), la mostra “Palinsesto” rimarrà aperta fino al 12 maggio.

     

     

  • “Reenactment. Ricostituire il passato” e “Doppia Ombra” a Roma

    “Reenactment. Ricostituire il passato” e “Doppia Ombra” a Roma

    “Reenactment. Ricostituire il passato” è il titolo della creazione monumentale degli artisti romeni Cristian Rusu e Șerban Savu, che il pubblico potrà ammirare dal 14 marzo presso la Galleria d’Arte dell’Accademia di Romania in Roma. Un’opera monumentale che entra in dialogo con un’altra opera monumentale – il mosaico della fabbrica “Steagul Roşu” (Bandiera Rossa) della città di Brașov, nella Romania centrale. Si tratta di un mosaico del tutto appartenente come stile, come ideologia al regime comunista, con il quale i due artisti entrano in dialogo e polemica, spiega a Radio Romania Internazionale vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin.

    La mostra, che rimarrà aperta fino al 31 marzo prossimo, svelerà ai visitatori anche un prezioso assaggio dello stile di Șerban Savu, che rappresenterà la Romania quest’anno alla Biennale di Venezia. Sarà disponibile anche un catalogo realizzato con il contributo di Erminia Di Biase.

    “Reenactment. Ricostituire il passato” è curata da Pier Paolo Pancotto e Ciprian Mureșan, il quale, a sua volta,  inaugura il 13 marzo, proprio alla vigilia, la personale  “Doppia Ombra” presso  presso l’Istituto centrale per la grafica. Si tratta di 24 lavori su carta di diversi formati, oltre a nove lavori fotografici e una scultura.

    Saranno esposti anche alcuni dei disegni originali da cui l’artista Ciprian Mureșan ha tratto ispirazione, tra cui Pontormo, Tintoretto e Botticelli, aggiunge Oana Boşca-Mălin. Curata dallo stesso Pier Paolo Pancotto e dalla direttrice dell’Istituto, Maura Picciau, la mostra è realizzata in collaborazione con l’Accademia di Romania – Istituto Culturale Romeno e con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia.