Tag: Bucarest

  • Mercatini di Natale in Romania

    Mercatini di Natale in Romania

    Nel centro del Paese, la città di Sibiu si propone di diventare nuovamente la “Capitale del Natale” attraverso il mercatino a Piaţa Mare (Piazza Grande), nel centro storico. Con il tema “Christmas Unboxed”, il mercatino di Sibiu, inaugurato il 15 novembre, offre attrazioni memorabili per tutte le età. Le 120 casette accolgono i visitatori con prelibatezze per tutti i gusti, dal cozonac (il panettone tradizionale romeno) al cioccolato di Dubai, e con numerosi souvenir e regali speciali. L’apertura festiva è stata segnata dallo spettacolo “Magia di Natale”. La 17a edizione del Mercatino di Natale di Sibiu, aperto fino al 5 gennaio 2025, auspica di portare centinaia di migliaia di visitatori e turisti nell’ex Capitale Europea della Cultura.

    Quest’anno, il Mercatino di Natale di Sibiu si espande in altri due luoghi del centro storico, Piaţa Mică (Piazza Piccola) e Piaţa Huet. La Casa di Babbo Natale con l’Ascensore Incantato è una delle nuove attrazioni, dove i visitatori vengono trasportati in un mondo magico, a casa di Babbo Natale. Un’altra nuova esperienza è a Piaţa Mică, dove è stato collocato un enorme chalet di legno tradizionale tirolese, costruito in una bottega austriaca. Sempre a Piaţa Mică si trova la Terra di Babbo Natale, dove ci sono attrazioni per bambini, come il trenino e la giostra, oltre a proiezioni colorate sugli edifici storici. Per la prima volta, i cittadini di Bucarest possono raggiungere il Mercatino natalizio di Sibiu con autobus appositamente ersi disponibili. Sibiu Christmas Shuttle parte da Bucarest nei primi due fine settimana di dicembre.

    Il 15 novembre, migliaia di persone hanno partecipato all’accensione delle luci natalizie e all’apertura del Mercatino di Natale a Craiova, nel sud della Romania. Le luminarie sono state accese a Piazza Mihai Viteazul e ci sono state proiezioni di luci dinamiche sul Palazzo Amministrativo, giochi pirotecnici e video mapping sull’edificio del Collegio Carol I. Premiato per quattro volte tra i migliori d’Europa, il mercatino natalizio di Craiova si stende quest’anno su una superficie più ampia, porta elementi inediti, molti dei quali unici in Romania.

    La slitta volante più alta dell’Europa dell’Est, l’ascensore di Babbo Natale, casette ispirate ai film di fantascienza, ambientazioni da favola, oltre due milioni di luci, spettacoli, prodotti tradizionali romeni e tante sorprese sono state preparate per i visitatori fino al 5 gennaio 2025. 90 commercianti hanno messo in vendita diversi prodotti specifici della stagione. Tante sorprese e luoghi appositamente allestiti per i bambini: giostrine, ruota panoramica, trenini, roller-coaster, pista di pattinaggio, film VR.

    Infine, Bucarest si è unita ai Mercatini di Natale il 29 novembre, quando a Piazza della Costituzione è stato inaugurato uno dei più grandi e spettacolari in Romania. Resterà aperto fino al 26 dicembre.

  • Referendum per Bucarest

    Referendum per Bucarest

    Il 24 novembre, giorno del primo turno delle elezioni presidenziali in Romania, i cittadini di Bucarest sono stati chiamati alle urne anche ad un referendum promosso dal sindaco generale Nicusor Dan. Gli iscritti nelle liste elettorali dovevano rispondere a due domande proposte dal sindaco e, su iniziativa del PSD (al governo), a una terza domanda, che faceva riferimento alla lotta al consumo di droga nelle scuole. Alla prima domanda, i bucarestini dovevano rispondere se sono d’accordo che la distribuzione dei soldi tra il Comune della Capitale e il Governo debba essere effettuata dal Consiglio Generale e non dal Governo e dal Parlamento come finora. La seconda domanda era se sono d’accordo che il Comune della capitale conceda tutti i permessi di costruzione della città e i documenti di pianificazione urbana. L’ultima domanda chiedeva agli abitanti di Bucarest se vogliono che il Comune si occupi della prevenzione del consumo di droga nelle scuole.

     

    Secondo i dati forniti dall’Autorità Elettorale Permanente, hanno votato al referendum 731.990 cittadini, ovvero il 40,96% del numero degli iscritti nelle liste elettorali. La consultazione popolare ha quindi superato la soglia di convalida del 30% e, come mostrano i risultati, ha ottenuto la maggioranza dei voti a favore delle tre proposte. Secondo l’indagine CURS, il 97% degli elettori ha votato SÌ alla centralizzazione dei permessi di costruizione nella Capitale, il 64% è d’accordo con la proposta di distribuzione dei soldi tra il Comune Generale e quelli dei rioni, mentre l’82% ha votato a favore del programma di prevenzione del consumo di droga nelle scuole. Il voto deve essere confermato dal Parlamento.

     

    “Voglio ringraziare i cittadini di Bucarest che sono venuti così numerosi al referendum, ringrazio loro per aver compreso l’enorme posta in gioco per la città di questo esercizio democratico”, ha dichiarato in una conferenza stampa il sindaco generale Nicușor Dan. Il sindaco ha detto che, attraverso la loro volontà, la città sta tornando alla normalità e alla ragione da cui i giochi politici fatti 20 anni fa l’hanno deviata, portando l’organizzazione della città all’assurdo. Allo stesso tempo, il sindaco ha avvertito i cittadini di Bucarest che i grandi lavori di cui la città ha bisogno richiedono tempo per le procedure amministrative.

     

    Dopo aver appreso i risultati, il sindaco generale Nicușor Dan ha dichiarato che i partiti politici non possono ignorare la volontà di 500.000 abitanti di Bucarest e ha chiesto che la loro volontà venga trasposta nella legislazione. “Nel dibattito che avremo tra qualche settimana sulla legge di bilancio dello Stato, va incluso il risultato del referendum. Nel dibattito che avremo nella prima metà del 2025 sul Codice Urbanistico, va incluso il risultato del referendum e il Codice Fiscale dovrebbe essere modificato in base all’esito del referendum nella prima metà del 2025”, ha dichiarato Nicușor Dan, sostenendo che, dopo il referendum locale, i soldi verranno assegnati meglio e, in termini di pianificazione urbana, le autorizzazioni verranno rilasciate legalmente.

  • Bucarest, dai prezzi delle case al traffico

    Bucarest, dai prezzi delle case al traffico

    I grandi progetti infrastrutturali in corso – la nuova tangenziale A0 della Capitale e la linea metropolitana M6 che collegherà l’Aeroporto Internazionale Bucarest – Otopeni alla Stazione Ferroviaria Nord (Gara de Nord) – sposteranno l’interesse degli investitori su Ilfov, ma la pressione sul traffico a Bucarest aumenterà, a causa della mancanza delle facilitazioni educative, mediche e di servizi nella rispettiva zona, spiegano gli specialisti.

    Lo stipendio medio netto a Bucarest è superiore del 25% alla media nazionale, mentre la Capitale raccoglie quasi il 20% del numero totale di dipendenti a livello nazionale, il che porta ad una forte domanda di alloggi moderni. Negli ultimi 10 anni, i prezzi degli appartamenti nuovi sono aumentati del 74%, la domanda dell’85% e le transazioni del 69%. Rispetto al 2014, la domanda di appartamenti nuovi per l’affitto è aumentata del 340%, gli affitti del 220%, mentre gli affitti sono cresciuti del 37%. L’evoluzione del nuovo settore residenziale si basa su un decennio di crescita economica. Il PIL della Romania è aumentato di 2,5 volte nel periodo 2013-2023.

    Con una popolazione di 2,2 milioni di abitanti, negli ultimi 10 anni a Bucarest e Ilfov sono state consegnate quasi 152.000 abitazioni. Il patrimonio immobiliare resta in gran parte obsoleto e, secondo Eurostat, la Romania è uno dei paesi con il più alto tasso di sovraffollamento delle abitazioni, superiore al 40%. A Tunari, Otopeni o Corbeanca, località in prossimità di Bucarest, i prezzi dei terreni sono aumentati da 100 euro al metro quadrato nel 2022, a 250 euro al metro quadrato nel 2024 per posizioni con buon accesso e agevolazioni.

    Inoltre, i complessi residenziali tipo gated-community rappresentano una soluzione sempre più apprezzata, grazie ai vantaggi sociali e di sicurezza offerti. Si tratta di comunità o complessi residenziali con un perimetro chiuso di mura e recinzioni. Il prezzo medio delle nuove case a Bucarest è aumentato a 1.709 euro per metro quadrato utilizzabile, nel primo semestre del 2024, in aumento di quasi il 30% rispetto al primo semestre del 2019. Gli appartamenti nuovi sono diventati più costosi in tutti i quartieri di Bucarest. In alcuni casi, gli aumenti si sono avvicinati all’80%-90% in 5 anni. Persino nel quartiere più economico i prezzi richiesti sono più alti di quasi il 50% rispetto al 2019. Gli esperti ammoniscono che ci sono zone dove persino 20 potenziali acquirenti si contendono, a causa della mancanza di offerta, ogni immobile messo in vendita.

    Gli acquirenti pagano di più per trasferirsi in case nuove situate nelle zone del nord e nel centro. In due zone ultracentrali, il prezzo richiesto supera i 3.000 euro al metro quadrato utile. Nonostante l’aumento dei prezzi, l’interesse per gli immobili premium nella zona nord di Bucarest, altamente sviluppata, continua a crescere. La richiesta di ville che superano i 500.000 euro e persino il milione di euro, è in aumento, il mercato degli immobili premium e premium plus essendo in continuo sviluppo.

  • Affitti appartamenti in aumento

    Affitti appartamenti in aumento

    I prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili nella prima metà di agosto, rispetto a quelli richiesti a luglio. Alcuni aumenti sono stati osservati puntualmente a Bucarest, Cluj-Napoca (nord-ovest) e Braşov. Gli esperti sottolineano che il prezzo degli affitti è aumentato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I proprietari hanno aumentato del 7-14% gli importi richiesti per l’affitto di monolocali nelle grandi città, mentre per i bilocali l’aumento è stato al massimo del 16%, e per i trilocali tra il 5% e il 17%.

    Secondo la fonte citata, il quartiere ultracentrale Primăverii di Bucarest è al primo posto nella classifica degli affitti più cari a livello nazionale, con una media di 1.500 euro al mese per un appartamento. Al secondo posto troviamo un’altra zona ultracentrale, Aviatorilor – Kiseleff, con una tariffa di 1.250 euro/mese, mentre nella posizione successiva si collocano le vicinanze del Parco Herăstrău (Parco Re Michele I di Romania), ultracentrale a sua volta, dove gli affitti arrivano a 1.150 euro/mese. Al contrario, nei quartieri a sud della città, come Ferentari e Giurgiului, l’affitto medio per gli appartamenti è di 350 euro/mese.

    Nel paese, i proprietari di Braşov hanno aumentato gli affitti, e le somme richieste in alcune delle zone più costose della città rivaleggiano con quelle richieste dai proprietari di Bucarest e Cluj-Napoca. Calea Poienii (verso Poiana Braşov, una delle destinazioni montane più gettonate in Romania) è la quarta zona più cara del paese in termini di affitti, dopo i tre quartieri citati di Bucarest, con un importo medio di 1.000 euro al mese. La tariffa supera di gran lunga quella richiesta nel centro di Cluj-Napoca, dove gli appartamenti vengono affittati a 650 euro al mese.

    Il mercato degli affitti sta vivendo un notevole aumento della domanda, generato dal grande flusso di studenti in cerca di alloggio. Con l’inizio del nuovo anno accademico, il 1° ottobre, la domanda supera l’offerta, determinando una forte competizione per trovare un affitto conveniente e ben posizionato. Durante questo periodo, i prezzi possono essere di fino al 20% più alti. Gli appartamenti più ricercati sono i monolocali e i bilocali. Gli appartamenti nuovi suscitano maggiore interesse, ma molto importante è anche la zona e la vicinanza alle facoltà, soprattutto nei grandi centri universitari – Bucarest, Cluj-Napoca, Braşov, Timişoara (ovest), Constanţa (sud-est) e Iaşi (nord-est).

  • Concorso Internazionale George Enescu 2024

    Concorso Internazionale George Enescu 2024

    L’ultimo giorno del calendario estivo porta l’apertura del Concorso Internazionale George Enescu presso l’Auditorium di Bucarest (Ateneul Român). Giunto alla 19esima edizione, l’evento è tra i più famosi e prestigiosi nel mondo della musica classica a livello internazionale. Per quasi un mese, alcuni degli interpreti più noti, ma anche artisti e orchestre particolarmente promettenti all’inizio della loro carriera, si riuniranno nel cuore della Capitale.

    Fino al 27 settembre si svolgeranno diversi concorsi per giovani talenti, concerti e masterclass tenuti da importanti artisti del mondo della musica classica. Sabato 31 agosto, nel primo giorno del festival, si svolgeranno il concerto inaugurale e il Galà di Premiazione per la sezione Composizione. Da domenica 1 settembre si svolgeranno le fasi del concorso, a cui parteciperanno alcuni tra i giovani più promettenti del mondo della musica classica.

    Saranno organizzati tre concorsi: violoncello, violino e pianoforte. La novità dell’edizione 2024 sono le masterclass. Si svolgeranno il 23 e 27 settembre e consistono in laboratori di direzione d’orchestra, violino, pianoforte e violoncello, che saranno coordinati dal Maestro Cristian Măcelaru. Il rinomato artista romeno gode di ampio riconoscimento e apprezzamento a livello internazionale: è, tra l’altro, direttore musicale dell’Orchestra Nazionale di Francia e dell’Orchestra Sinfonica di Cincinnati.

    Il concerto di apertura, le tre finali con l’orchestra, 5 recital eseguiti da membri della giuria e dai vincitori delle edizioni precedenti, nonché il concerto di chiusura saranno trasmessi in diretta da Radio Romania Muzical. L’emittente continua così la collaborazione con una tradizione di 66 anni che esiste tra il Concorso George Enescu e il servizio pubblico Radio Romania. I concerti di apertura e chiusura del Concorso potranno essere ascoltati anche su Radio Romania Cultural.

    Su proposta di Radio Romania Muzical, il concerto di apertura del Concorso George Enescu 2024 fa parte anche della Stagione Estiva di Euroradio, uno dei progetti più importanti dell’European Broadcasting Union, che include concerti e recital tenuti nei più grandi festival europei. Nella stagione estiva dell’EBU è inserito anche il recital che sarà tenuto da Liviu Prunaru e Valentin Şerban il 13 settembre all’Auditorium.

    Nell’ambito del Concorso Internazionale George Enescu, l’Editrice Casa Radio lancia un album firmato dal violinista Valentin Şerban e dalla pianista Daria Tudor, nella collana “Moştenitorii României muzicale”/ “Gli eredi della Romania musicale”, proposta da Radio Romania Muzical.

    Il Concorso George Enescu è stato lanciato a settembre 1958. La gara musicale, che si alterna all’omonimo Festival Internazionale, è diventata in breve tempo uno degli eventi europei più apprezzati del genere, e dal 2002 è membro di World Federation of International Music Competition.

  • In treno fino a Istanbul

    In treno fino a Istanbul

    I biglietti per queste destinazioni partono da 31 euro, informa CFR Călători (il Reparto Viaggiatori delle Ferrovie Romene). Pertanto, i viaggiatori che desiderano raggiungere Varna in treno, sulla costa bulgara del Mar Nero, pagheranno 31 euro/tratta per un biglietto di seconda classe, con il seguente orario: partenza dalla Stazione Bucarest Nord (Gara de Nord) alle 10:47 e arrivo a Varna alle 20:55; partenza da Varna alle 7:45 e arrivo a Bucarest Nord alle 17:17.

    Per la destinazione Sofia, capitale della Bulgaria, il biglietto di seconda classe costa 32 euro/tratta, con partenza da Bucarest Nord alle 10:47 e arrivo alle 20:21, e al ritorno partenza alle 7:00 con arrivo alle 17:17. Per raggiungere Istanbul/Halkali, i passeggeri pagheranno 56 euro a tratta per un biglietto per carrozza letto da 4 posti. Il treno internazionale “Romania” partirà per questa destinazione alle 10:47 dalla Stazione Bucarest Nord e arriverà alle 6:34. Per il ritorno, la partenza è prevista alle 20:00, con arrivo a Bucarest alle 17:17.

    I biglietti per i viaggi internazionali in treno si possono acquistare con 90 giorni di anticipo presso le stazioni e le agenzie di viaggio CFR Călători aperte al traffico internazionale, nonché online sul sito bileteinternationale.cfrcalatori.ro/ro con ritiro del biglietto dalla stazione ferroviaria o consegna tramite corriere. Per il viaggio in Bulgaria o Turchia è possibile utilizzare l’offerta Interrail, con biglietti acquistati presso le biglietterie delle stazioni e i punti vendita all’estero.

    D’altro canto, l’Autorità per la Riforma Ferroviaria ha informato che intende migliorare la mobilità dei cittadini in due aree metropolitane, Bucarest e Giurgiu (Romania meridionale), che contribuiranno allo sviluppo sostenibile delle aree vicine alla Capitale.

    Dal 13 luglio è entrato in vigore un nuovo sistema tariffario nell’area metropolitana, comprese Bucarest e Giurgiu, che comporta l’introduzione del titolo valido per un viaggio su un’unica linea sul treno di qualsiasi operatore (secondo il modello implementato con successo nel progetto pilota Bucarest Nord – Aeroporto Internazionale “Henri Coandă” Bucarest) o di biglietti e abbonamenti metropolitani validi per 3 ore, un giorno, 3 giorni, 7 giorni, 15 giorni e 30 giorni indipendentemente dal treno e dall’operatore (valido tra le stazioni del territorio di un’area metropolitana), nonché quello relativo al trasporto delle biciclette.

    In questo contesto, ricordiamo che il prezzo del biglietto per un viaggio andata e ritorno sulla tratta Stazione Bucarest Nord – Aeroporto Internazionale “Henri Coandă”, il principale aeroporto della Romania, è di 5,5 lei (circa 1,1 euro), e i treni partono ogni 40 minuti.

  • Riunione dei Comitati Olimpici Europei

    Riunione dei Comitati Olimpici Europei

    I leader del Movimento Olimpico Europeo si sono incontrati a Bucarest, nell’ambito dell’Assemblea Generale dell’Associazione dei Comitati Olimpici Europei (EOC), presieduta dai membri del Comitato Esecutivo e da Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), ospite d’onore dell’Assemblea. L’incontro è stato organizzato dal Comitato Olimpico e Sportivo Romeno, il cui presidente, Mihai Covaliu, ha parlato in apertura delle performance del suo paese.

    “La Romania è tra le prime 20 nazioni al mondo con 309 medaglie olimpiche. I nostri campioni sono diventati universali attraverso le loro performance e hanno messo la Romania sulla mappa olimpica. Nadia Comăneci o Elisabeta Lipă, Ivan Patzaichin o Iolanda Balaș rappresentano modelli che hanno superato i confini della Romania e hanno creato un’eredità incommensurabile per ogni generazione che ha voluto eguagliarli o superarli”, ha detto Covaliu.

    Nel corso dell’incontro, sono stati discussi i progressi compiuti dall’ultima riunione avvenuta a Istanbul, secondo l’Agenda Strategica 2030. Allo stesso tempo, sono stati presentati degli aggiornamenti sugli eventi dell’Associazione dei Comitati Olimpici Europei nel 2025, tra cui il Festival Olimpico Europeo della Gioventù Invernale ed Estivo e i Giochi dei Piccoli Stati d’Europa.

    Un punto importante all’ordine del giorno dell’Assemblea Generale è stata una sessione dedicata all’impatto dell’Intelligenza Artificiale sullo sport. Thomas Bach ha sottolineato l’importanza di rispettare e seguire l’Agenda 2020+5 del Comitato Olimpico Internazionale e ha sottolineato la solidarietà e la responsabilità dimostrate dal Movimento Olimpico durante la pandemia. Bach ha espresso apprezzamenti per gli sforzi compiuti da tutti i Comitati Olimpici Nazionali europei nell’attuazione delle raccomandazioni del CIO.

    Anche il presidente dell’EOC, Spyros Capralos, ha parlato dell’importanza della collaborazione tra il CIO e l’Associazione da lui guidata, sottolineando l’orgogliosa e profonda storia di successi olimpici della Romania ed esprimendo la sua gioia che l’Assemblea dell’EOC sia ospitata da Bucarest, soprannominata la “Piccola Parigi”.

    Il presidente del CIO, Thomas Bach, è stato ricevuto anche dal capo dello stato romeno Klaus Iohannis. Durante l’incontro è stato discusso il ruolo essenziale dei Giochi Olimpici nel promuovere la pace, il dialogo, la cooperazione e la solidarietà tra le nazioni. Nell’attuale contesto di sicurezza, è stato evidenziato il potenziale unificante dello sport attraverso i Giochi Olimpici estivi, che si svolgeranno dal 26 luglio all’11 agosto in Francia.

    Il presidente della Romania ha sottolineato l’importanza del movimento fisico nello sviluppo della società, così come l’impatto dello sport su uno stile di vita sano. Da parte sua, il presidente del CIO, Thomas Bach, ha detto che il Movimento Olimpico ha compiuto notevoli progressi nell’attrarre le giovani generazioni verso lo sport e ha sottolineato la necessità di incoraggiare lo sport di massa, nonché la sua importanza per la salute mentale. Un altro tema affrontato ha riguardato le notevoli performance degli atleti romeni che parteciperanno ai Giochi Olimpici.

  • Mostra “7+” a Bucarest

    Mostra “7+” a Bucarest

    La curatrice Adina Rențea ha offerto maggiori dettagli a Radio Romania Internazionale. “Prima di tutto, è la terza edizione di questo progetto. “7” è stata l’idea di partenza, ora sono praticamente 14 artisti, più o meno, perché purtroppo Lucian Liciu ci ha lasciato. Lo abbiamo ancora presente in mostra perché è stato accanto a noi fin dall’inizio. Sono 14 gli artisti di fama internazionale, direi, che hanno raggiunto, dal mio punto di vista, la piena maturità artistica e concettuale”, dice la curatrice, spiegando anche come è strutturata la mostra “7+”.

    “La mostra è strutturata in un modo molto speciale, per così dire. C’è un’area dedicata a ciascuno dei 14 artisti, individualmente, con le proprie opere, ma è un’area in cui tutti i lavori comunicano. Praticamente, si conoscono e non si rifiutano. Questo è molto importante e l’approccio, da questo punto di vista, non è stato per niente facile. La mostra non ha un tema, ma proprio perché non ha un tema, abbiamo cercato di rimanere vicini allo stile individuale di ciascuno degli artisti, ma anche di dare un’idea generale di ciò che è rappresentativo nell’arte contemporanea romena”, aggiunge Adina Rențea, offrendo anche maggiori dettagli sulla selezione degli artisti presenti a “7+”.

    “Perché abbiamo scelto questi artisti? Innanzitutto molti di loro sono stati accanto a noi fin dall’inizio. Li conosco, ho fatto per loro anche mostre personali, li ho avuti ospiti lungo il tempo in innumerevoli mostre e penso che comunichino molto bene il fatto che il modo principale di essere di un vero artista è l’arte. E per me questo significa molto, essendo attiva in questo campo da oltre 30 anni. Per me significa questo: non poter respirare, non poter vivere, non potersi esprimere, non poter essere se stessi senza l’arte. Questo è il simbolo. Questo è il messaggio di questa mostra”, puntualizza la curatrice.

    Adina Rențea ci racconta anche come convivono le opere di 14 artisti diversi, riuniti in una mostra congiunta, senza un tema prestabilito. “Si completano sia cromaticamente che dal punto di vista del ‘nessun tema’, per così dire. Dicevo che questo approccio non è affatto facile, percepire l’artista come un’individualità separata, ma allo stesso tempo stare insieme nel gioco, raccontare questa idea. È stata un’idea che mi è piaciuta e molti artisti hanno aderito, e da questo punto di vista non posso che essere felice”, spiega ancora Adina Rențea, raccontando anche come si è formato il gruppo di 14 artisti espositori e da dove è nata l’idea della mostra.

    “È un gruppo in cui molti artisti hanno la pittura come passione. Non sono pittori di professione, bensì architetti, ma si sono affermati molto bene nel mondo pittorico da moltissimo tempo. Hanno dei certificati dal punto di vista dell’integrazione nel mondo artistico, nel mondo figurativo romeno, e da questo punto di vista non c’è stato nessun problema. È così che abbiamo iniziato. L’idea è partita dagli architetti, perché accanto a me ho avuto Lucian Păiș, che è un architetto, un pittore, un grande amante del genere e molto vicino, ed è rimasto comunque in questo campo. Ed è così che è nata l’idea. Giunti alla terza edizione, abbiamo solo artisti che lavorano nel vero senso della parola”, conclude Adina Rențea.

  • Alloggi più costosi in Romania

    Alloggi più costosi in Romania

    I prezzi sono sostenuti da un forte aumento della domanda. A Bucarest, il prezzo medio per metro quadrato utile è di 1.850 euro, con una crescita del 5% osservata nell’ultimo mese. L’interesse per gli immobili nuovi nella Capitale è aumentato nel primo trimestre del 2024 del 22% rispetto allo stesso periodo del 2023, a un ritmo più rapido di quello per le case vecchie.

    Cluj-Napoca, nel nord-ovest, è la città più cara del paese per gli acquirenti interessati ad un appartamento nuovo. Il prezzo medio richiesto ha raggiunto i 2.874 euro al metro quadrato utile. Chi vuole comprare una casa nuova paga 164 euro in più al metro quadrato rispetto a una vecchia casa. L’interesse degli acquirenti punta anche a Cluj sulle proprietà nuove. Tuttavia, le vecchie case stanno recuperando, e si osserva una domanda maggiore in questo caso.

    A Braşov, nella Romania centrale, gli acquirenti pagano prezzi più alti del 12% rispetto al corrispondente periodo del 2023. In media, si può acquistare un appartamento in un edificio costruito negli ultimi cinque anni per 2.211 euro al metro quadrato utile. Anche se le abitazioni nuove costano di più, i proprietari hanno aumentato di più i prezzi nel caso delle vecchie case, con crescite superiori al 18%. Con tali prezzi, Braşov mantiene la terza posizione nella classifica delle città più care del paese.

    A Timişoara (ovest), gli appartamenti nuovi sono in vendita a prezzi che superano quelli della Capitale, dopo un aumento del 15% in 12 mesi. Sul mercato residenziale locale, si osserva il secondo più elevato aumento dei prezzi nelle grandi città del paese, superato solo da Bucarest. A Timişoara, un appartamento a lavori ultimati negli ultimi 5 anni può essere acquistato a 1.885 euro al metro quadrato utile.

    Il prezzo medio richiesto per i nuovi appartamenti a Costanza (sud-est) ha registrato la variazione più piccola negli ultimi 12 mesi, raggiungendo i 1.733 euro per metro quadrato utilizzabile. L’interesse per nuovi immobili in città ha seguito una forte tendenza in salita nella prima parte del 2024, rispetto alla situazione del corrispondente periodo del 2023.

    I nuovi appartamenti a Iaşi (nord-est) costano ora mediamente 1.629 euro al metro quadrato utile, dopo un aumento del 12% in 12 mesi. Anche se le case nuove vengono ancora vendute a prezzi più alti di quelle vecchie, il ritmo di crescita per le ultime è più accelerato, pari al 13%. L’inizio dell’anno ha portato un aumento della domanda del 15% sul mercato locale, Iaşi superando in questo senso tutte le grandi città del paese. Anche questa volta l’attenzione dei potenziali acquirenti si è concentrata principalmente su case e appartamenti nuovi.

  • Notte dei Musei atipica in Romania

    Notte dei Musei atipica in Romania

    La Notte dei Musei, che si tiene contemporaneamente in diversi paesi europei, è diventata, negli ultimi due decenni, uno dei marchi culturali più forti e un vero e proprio fenomeno sociale in Romania, con numeri di pubblico impressionanti. L’edizione anniversaria 2024 – la 20esima – è stata, però, segnata dal boicottaggio di diverse istituzioni culturali, i cui dipendenti sono insoddisfatti dei bassi salari e dello scarso finanziamento della cultura e i quali hanno protestato a Bucarest, sotto lo slogan “Notte nei musei della Romania”.

    Tuttavia, alla Notte dei Musei hanno aderito numerosi musei, gallerie, ma anche altre istituzioni culturali, spazi creativi, teatri, teatri d’opera, filarmoniche, hub di innovazione artistica o festival delle arti, che hanno presentato centinaia di mostre, interventi culturali, sperimentazioni artistiche, proiezioni, installazioni urbane, performance, laboratori, animazioni di strada e indoor, concerti o tour interattivi.

    A Bucarest, nonostante la mancata partecipazione di alcuni prestigiosi musei, come il Museo Nazionale d’Arte, il Museo di Storia, il Museo di Storia Naturale “Grigore Antipa” o il Museo del Municipio di Bucarest, le istituzioni che hanno risposto all’appello degli organizzatori hanno offerto al pubblico esperienze uniche. I visitatori sono stati tanti, soprattutto giovani e turisti stranieri, ma meno rispetto alle edizioni precedenti.

    Nel cortile interno del Comune della Capitale, dove sono state organizzate visite guidate, mostre, musica dal vivo e proiezioni di film, sono risuonate canzoni famose che illustrano la diversità culturale nazionale, mentre l’Associazione Ivan Patzaichin – Mila 23, in collaborazione con Nod Makerspace e ARCUB, ha presentato, per la prima volta, l’installazione d’arte contemporanea “Il patrimonio di Ivan Patzaichin”, il modello del museo e il film documentario sul progetto partecipativo Dâmboviţa Delivery, il cui risultato è stata la creazione di una scultura dedicata al grande atleta.

    Tra l’altro, al Mercato Contadino, nel cortile interno del Museo Nazionale del Contadino Romeno, artigiani e antiquari provenienti da tutte le zone del paese, hanno portato oggetti nuovi o da collezione, e il Museo Nazionale della Letteratura Romena ha proposto un programma di mostre, spettacoli teatrali, letture e tanti atélier per bambini e famiglie. Al Museo Militare Nazionale “Re Ferdinando I”, gli amanti della cultura hanno potuto visitare la mostra permanente a tema storico e tre mostre temporanee: “100 anni – 100 oggetti”, “Romania – NATO. 20 anni” e il reperto del mese di maggio – “La pistola che salvò una vita”, mentre l’Ateneo Romeno ha proposto una visita guidata e un recital.

    Nel centro del Paese, a Sibiu, Capitale Europea della Cultura nel 2007, sono stati oltre 26.000 i visitatori. L’attrattiva principale è stato il Palazzo Brukenthal, dove la gente si è messa in fila un’ora prima dell’apertura della Galleria d’arte europea e della mostra “La forza del leu. La storia del denaro in Romania”. I musei di Timişoara, Capitale Europea della Cultura nel 2023, sono rimasti chiusi. Tuttavia, nel Cortile del Bastione Maria Teresa è stato organizzato il tradizionale evento con spettacoli di ricostituzione storica, presentazione di armi antiche o musica antica.

  • Info Romania in Schengen

    Info Romania in Schengen

    Dal 31 marzo 2024, la Romania e la Bulgaria fanno parte dell’Area Schengen, lo spazio europeo di libera circolazione, per ora con le frontiere aeree e marittime. Dalla stessa data, le rappresentanze diplomatiche e consolari della Romania rilasciano Visti Schengen uniformi, per soggiorni di breve durata, che consentono ai cittadini terzi di viaggiare direttamente dalla Romania e senza pratiche aggiuntive a scopo turistico o d’affari verso gli altri stati dell’Area Schengen. I soggiorni in Romania saranno considerati soggiorni nello spazio Schengen e inclusi nel calcolo del soggiorno massimo di 90 giorni su un periodo di 180 giorni.

    Dal 31 marzo alle ore 00:00, all’Aeroporto Internazionale Otopeni – Henri Coandă, il più grande in Romania, è avvenuta la separazione dei flussi Schengen e non Schengen e, allo stesso tempo, sono stati revocati i controlli della Polizia di Frontiera sui voli da e verso verso destinazioni dei paesi Schengen. Il segretario di stato al Ministero dell’Interno, Bogdan Despescu, ha dichiarato che le squadre della Polizia di Frontiera, della Polizia Romena e della Gendarmeria Romena effettuano verifiche casuali, dopo il controllo di sicurezza, fino alle d’imbarco in area Schengen. Per l’area extra Schengen, così come per i viaggiatori minori, le condizioni per uscire dalla Romania ed entrare in Romania restano invariate.

    Proprio prima dell’ingresso della Romania in Schengen con le frontiere aeree e marittime, è stato inaugurato il Terminal Partenze Schengen a Timisoara (ovest). Il terminal si stende su 1.200 metri quadrati, può operare 8 voli contemporaneamente, con oltre 1.550 passeggeri, dispone di 6 filtri di sicurezza, 8 porte d’imbarco, 18 banchi check-in.

    Un nuovo terminal, il T4, è stato inaugurato anche all’aeroporto internazionale di Iași (nord-est), che dispone di 7 gate d’imbarco e 20 banchi check-in. È anche l’unico terminal della regione dotato di 3 porte d’imbarco aereo per i passeggeri. Il Terminal T4 ha una capacità di trattamento di 950 passeggeri all’ora. La capacità annua di trattamento passeggeri è di 3,5 milioni. Il nuovo parcheggio dell’aeroporto internazionale di Iași dispone di 600 posti.

    Il secondo aeroporto della Romania per traffico, l’Aeroporto Internazionale “Avram Iancu” di Cluj-Napoca (nord-ovest), ha adeguato i flussi di imbarco/sbarco dei passeggeri per i voli Schengen e non Schengen. Al momento sono disponibili 6 gate per l’imbarco verso destinazioni nell’area Schengen e 4 gate d’imbarco per i voli verso paesi non Schengen. L’Aeroporto Internazionale di Cluj sta effettuando lavori di ampliamento e ammodernamento del Terminal Partenze e, una volta completato il progetto, la superficie del terminal aumenterà di circa 7.200 metri quadrati. Nella nuova configurazione, il Terminal Partenze avrà 11 porte d’imbarco: 7 per le destinazioni Schengen e 4 per l’area extra Schengen.

  • Art Safari – Segreti e Tesori

    Art Safari – Segreti e Tesori

    All’inizio di marzo, il Padiglione Art Safari ha aperto a Bucarest i battenti all’edizione “Segreti e Tesori”, che presenta opere di alto valore dell’arte romena, storie straordinarie, collezioni impressionanti e grandi maestri. La direttrice di Art Safari, Ioana Ciocan, ha offerto  maggiori dettagli a Radio Romania Internazionale.

     

    “Si tratta di sei mostre estremamente interessanti e molto diverse, ospitate dal Palazzo Dacia-Romania in Via Lipscani: dagli impressionanti ritratti firmati da Eustațiu Stoenescu, ad un “Museo Segreto”, opere di grandi maestri portate da una collezione dimenticata e perduta da qualche parte in riva al mare. Si tratta del villaggio di Topalu. Naturalmente, accanto al “Museo Segreto” ci sono i “Giardini del Palazzo”: un’esposizione che dovrebbe regalarci il miracolo della fioritura di tutti gli alberi e i giardini della città, con un lavoro centrale firmato da Ştefan Luchian, uno dei più pregiati firmati dall’artista. Abbiamo anche una mostra d’arte contemporanea dedicata alla compianta Ruxandra Garofeanu, che comprende artisti che hanno lavorato negli studi che si trovano in Via Pangrati (sede della tv pubblica – ndr). Un hub culturale che, dagli anni ’60 e ’70, ha dato il tono all’arte contemporanea in Romania. E, naturalmente, una mostra estremamente difficile da realizzare a causa dei molteplici oggetti, si tratta di circa 400. Una mostra dedicata alla storia della Romania in 100 ritratti”, spiega Ioana Ciocan, rivelando anche maggiori dettagli in merito.

     

    “100 personalità selezionate con massima attenzione e reperti estremamente speciali che possono essere visti per la prima volta. “Risvegliati, romeno!” di Andrei Mureșanu (l’inno nazionale della Romania – ndr), l’operetta “Crai Nou”/ “Luna Nuova” di Ciprian Porumbescu o “Edipo” di George Enescu. Vi si aggiungono anche cose molto interessanti che appartengono ad atleti romeni, i trofei di Nadia Comăneci o la tuta spaziale di Dumitru Prunariu, o la maschera di Ana-Maria Brânză, il casco che indossava alle Olimpiadi di Rio 2016. È una mostra imperdibile!”, assicura Ioana Ciocan, ricordando anche l’orario di apertura e le prime impressioni dei visitatori.

     

     

    “Art Safari è aperto, come sempre, dal giovedì alla domenica. Le mostre sono visitabili fino al 28 luglio, ad eccezione di quelle temporanee, ovvero la mostra “Alma Redlinger” e “Giardini del Palazzo”, che si potranno vedere solo fino a maggio. Devo dire che in testa alla classifica, in questo momento, si trova la mostra di storia, curata da Cornel Ilie, realizzata in collaborazione con il Museo di Storia della Romania e con il Museo Nazionale d’Arte della Romania”, ha concluso la direttrice di Art Safari, Ioana Ciocan.

  • Il mercato immobiliare in Romania

    Il mercato immobiliare in Romania

    A febbraio 2024, in Romania sono stati venduti quasi 53.800 immobili, oltre 16.500 in più rispetto a gennaio. Il numero di case, terreni e appartamenti oggetto di transazioni a febbraio 2024 è di oltre 6.500 in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Il maggior numero di vendite immobiliari è stato registrato a febbraio a Bucarest (oltre 9.100) e nelle province di Ilfov (sud), quasi 3.500, e Iaşi (nord-est), oltre 3.200.

    Le province con il minor numero di immobili venduti nello stesso periodo sono quelle meno sviluppate, Teleorman (sud), con quasi 240 immobili venduti, Covasna (centro), oltre 330, e Sălaj (nord-ovest), oltre 410. Inoltre, le province in cui è stata venduta la maggior parte dei terreni agricoli nel secondo mese di quest’anno sono Dolj (sud), quasi 900, Botoşani (nord), oltre 620, e Timiş (ovest), 610 terreni.

    D’altra parte, più del 70% dei romeni in cerca di casa predilige gli appartamenti, e il prezzo è l’indicatore principale nella decisione finale di acquisto, secondo i risultati di uno studio specializzato. Nell’ultimo trimestre del 2023, la domanda totale di case e appartamenti nuovi e vecchi a livello nazionale è stata di 124.700, di cui 105.800 vecchi e 45.100 nuovi. Nel quarto trimestre del 2023, la maggior parte dei potenziali acquirenti cercava un appartamento o una casa a Bucarest.

    Negli ultimi tre mesi del 2023, si sono registrati a livello nazionale 145.200 potenziali acquirenti, del 21,7% in più rispetto al 2022. Avevano a disposizione 116.600 proprietà residenziali (case, appartamenti), del 25% in meno rispetto all’anno precedente. Sul totale delle ricerche di alloggi, il 20-25% dei clienti mirava alle zone centrali, il 30-40% alle periferie e il resto ai quartieri. I principali mercati residenziali in Romania si trovano a Bucarest e in altre grandi città altamente sviluppate: Cluj-Napoca (nord-ovest), Timişoara (ovest), Iaşi (nord-est), Braşov (centro) e Costanza (sud-est).

    Per quanto riguarda i clienti che scelgono una casa, si tratta generalmente di famiglie con bambini che desiderano avere un cortile e uno spazio abitativo più ampio. La sfida sta nell’ubicazione, perché le persone disponibili a trasferirsi in periferia non sono molte e cercano la vicinanza delle scuole. In generale, secondo lo studio citato, questi clienti sono imprenditori, liberi professionisti o lavorano in posizioni di top management e hanno un orario flessibile.

    Gli specialisti immobiliari stimano che quest’anno circa un milione di romeni cercheranno casa, e chi desidera un appartamento o una casa tiene conto non solo del prezzo, ma anche dell’ubicazione dell’immobile.

  • La Casa Kerim di Bucarest

    La Casa Kerim di Bucarest

    Nel quartiere che si stende dietro la Piazza Unirii verso est, sopravvivono ancora oggi le case della Bucarest storica eretta e sviluppata sulla riva sinistra del fiume Dâmbovița. Nella stessa zona si trovava anche il vecchio quartiere ebraico, con edifici la cui architettura e dimensione variavano a seconda delle possibilità materiali di questa minoranza che, ad un certo momento, era arrivata a rappresentare l’11% della popolazione della capitale. Purtroppo, in seguito alle demolizioni e alla sistematizzazione del periodo comunista, questa zona ha cambiato aspetto parecchio. Tuttavia, alcune oasi storiche si sono conservate, come è anche la via Parfumului (del Profumo) dove si trova una delle case cariche di cultura. Si tratta della Casa Kerim, soprannominata anche la Profumeria dalla sua più conosciuta proprietaria, la scrittrice, giornalista e realizzatrice di programmi radiofonici Silvia Kerim. Nata nel 1931, Silvia Kerim è stata conosciuta soprattutto per le drammatizzazioni destinati al teatro radiofonico per bambini, ma anche grazie alle sue interviste a diverse personalità culturali, del mondo del teatro e del cinema. Il suo stile boemo è ancora visibile nella casa in cui ha abitato per tutta la sua vita, per un certo periodo anche con suo marito, il regista cinematografico Mircea Veroiu. Uno dei grandi registi-intellettuali del cinema romeno, Mircea Veroiu si è fatto notare per i suoi addattamenti al grande schermo estremamente personali di opere letterarie famose di Ioan Slavici, Garabet Ibrăileanu e Mateiu Caragiale.

    Scomparso prima di Silvia Kerim, nel 1997, Mircea Veroiu può essere riscoperto anche lui nell’intimità della Profumeria, racconta Doina Dogăroiu, rappresentante dell’associazione culturale Hearth, che gestisce oggi la Casa Kerim: Silvia Kerim è nata in questo casa dove è vissuta per tutta la sua vita, tranne un periodo molto breve in cui non l’ha abitata. Però, per il resto, ha vissuto qui per tutta la sua vita. Si è spenta sempre in questa casa. Ha abitato con Mircea Veroiu solo per un periodo di nove anni, ma la casa ha acquisito la forma che ha adesso in quel periodo, in cui Mircea Veroiu vi ha investito il denaro ottenuto dai film realizzati negli anni 1970. Quindi la casa ha la forma di oggi anche grazie a Mircea Veroiu. Lui ha lasciato il Paese nel 1981 e in questa casa è rimasta solo Silvia Kerim, fino alla sua morte, nel 2016. 

    Sebbene il matrimonio tra Silvia Kerim e Mircea Veroiu sia finito con un divorzio ad un certo punto, l’amore del regista per la casa sulla via Parfumului non si è spento neanche dopo la sua emigrazione a Parigi nel 1981. Le modifiche apportate da lui all’edificio sono consistite, soprattutto, nella sua estensione, tramite la costruzione di un’ala dove poi è stata poi collocata la camera da letto. Tuttavia, questi cambiamenti non hanno danneggiato l’aspetto della casa, anzi: sono stati realizzati in conformità con lo specifico architettonico dell’edificio e del quartiere, spiega Doina Dogăroiu: Ci troviamo nell’ex quartiere ebraico, che era anche un quartiere di mercanti allo stesso tempo. Sì, è una casa tipica appartenente ai mercanti abbienti della classe media dell’inizio dello secolo scorso. E’ stata la casa della famiglia Kerim, il padre di Silvia, di origine turca, che l’aveva comprata all’asta. Inizialmente era appartenuta a un avvocato e ha una storia che è stata raccontata da Silvia Kerim nei suoi libri. Era appartenuta a un’avvocato. Sua moglie ha giocato ai giochi d’azzardo al casinò di Sinaia ed ha perso semplicemente la casa alla roulette. La casa è stata venduta all’asta in seguito a questo avvenimento sfortunato per la famiglia dell’avvocato. Sempre Silvia Kerim racconta che l’avvocato amava così tanto sua moglie che, sebbene fosse stata la sua casa preferita, non se l’è presa con lei. Il padre di Silvia Kerim ha acquistato la casa in seguito a quell’asta. Lei è nata qui, come pure suo fratello. Purtroppo suo padre è morto molto presto ed è rimasta con la madre, e poi con Mircea Veroiu, con il quale ha avuto una relazione di nove anni qui nella casa. 

    Al momento, la Casa Kerim o la Profumeria è amministrata dall’Associazione Hearth che vi organizza diversi progetti culturali, tra cui spettacoli di teatro sperimentale, serate di lettura e proiezioni di film. Di recente, la casa ha ospitato una cine-maratona in cui sono stati visionati, ovviamente, i film di Mircea Veroiu.