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  • Campagne elettorali in Romania

    Campagne elettorali in Romania

    La campagna elettorale per le politiche è iniziata la scorsa settimana, a mezzanotte tra giovedì e venerdì, e si concluderà il 30 novembre. Durante questo periodo, i partiti, le alleanze o gli indipendenti in gara per un seggio nel nuovo Parlamento bicamerale devono convincere l’elettorato a concedere loro il voto il 1° dicembre. Attualmente, la Camera dei Deputati conta 330 membri, mentre il Senato 136. Anche nei prossimi quattro anni, i seggi parlamentari da occupare dovrebbero essere sempre 466.

    Nel Paese, il voto per le politiche si terrà proprio nel giorno della Festa Nazionale, tra le 7:00 e le 21:00 locali. Si potrà votare al seggio dove gli elettori sono iscritti nelle liste permanenti. Se al momento della chiusura delle urne ci saranno elettori in fila o all’interno, il presidente del seggio elettorale può disporre la proroga della votazione fino alle 23:59, quando il sistema si chiuderà automaticamente. I cittadini romeni con domicilio o residenza all’estero possono votare sia per corrispondenza, se hanno scelto questa opzione, sia in qualsiasi seggio organizzato fuori confine.

    Il presidente dell’Autorità Elettorale Permanente, Toni Greblă, ha offerto maggiori dettagli. ʺSono stati istituiti 950 seggi, affinché i romeni che si trovano fuori del territorio della Romania possano esercitare il loro diritto di voto. All’estero, il periodo di voto è più lungo, cioè sabato e domenica, dalle ore 7:00 alle 21.00, con la stessa possibilità che domenica, ripeto, solo la domenica, se ci sono ancora cittadini all’interno del seggio elettorale, possano esercitare il loro diritto di voto fino alle 23:59 locali”, ha spiegato Toni Greblă.

    Sempre 950 seggi elettorali saranno allestiti all’estero anche per le presidenziali, il cui primo turno si svolgerà il 24 novembre, seguito l’8 dicembre dal secondo. Questo calendario elettorale fa sì che, attualmente, le due campagne per il Parlamento e per la carica più alta dello Stato si sovrappongano.

    Iniziata il 24 ottobre, la campagna per il primo turno delle elezioni presidenziali si concluderà il 23 novembre. I 14 candidati – 10 proposti dai partiti politici e 4 indipendenti – cercheranno di massimizzare le loro chances di accedere al secondo turno. Alla fine della giornata dell’8 dicembre, dopo tre domeniche consecutive di chiamate alle urne, i romeni chiuderanno la serie di tutti i tipi di elezioni che hanno segnato il 2024. A giugno, in Romania si sono svolte in contemporanea anche le amministrative e le europee.

  • Al via campagna elettorale per le presidenziali

    Al via campagna elettorale per le presidenziali

    In Romania è inziata oggi la campagna elettorale per il primo turno delle elezioni presidenziali, che si concluderà il 23 novembre alle ore 7:00. Il primo turno presidenziale si terrà il 24 novembre, mentre il secondo l’8 dicembre. Tra i due turni, cioè il 1° dicembre, Festa Nazionale della Romania, si svolgeranno le elezioni politiche. Dopo due decenni, la Romania vede nel 2024 tutte le elezioni possibili. Il 9 giugno, i cittadini hanno eletto i rappresentanti della Romania al Parlamento Europeo, nonché i dirigenti dei comuni, dei consigli locali e provinciali. L’8 dicembre, con la tornata decisiva della corsa alla carica suprema, si conclude anche la maratona elettorale del 2024.

    14 candidati, 10 di partiti politici e 4 indipendenti, aspirano al seggio presidenziale. Come in ogni gara di questo tipo, i candidati che hanno dei partiti alle spalle hanno anche le migliori chances. D’altronde, essi sono anche i leader delle rispettive formazioni. Il Partito Socialdemocratico (PSD) propone Marcel Ciolacu, il primo ministro in carica, mentre il Partito Nazionale Liberale (PNL), alleato del PSD al governo, si presenta con il presidente del Senato, Nicolae Ciucă. Il governo social-liberale funziona ancora tecnicamente, ma i rapporti tra i due partiti e tra i loro leader si sono deteriorati negli ultimi mesi, in un contesto elettorale.

    L’Alleanza per l’Unione dei Romeni (sovranista, nazionalista), la terza forza politica della Romania secondo i risultati delle elezioni europee e amministrative, ha inviato in questa competizione il suo presidente, George Simion. Lo stesso vale per la terza forza del Parlamento, l’Unione Salvate Romania, rappresentata nella gara presidenziale da Elena Lasconi. Anche l’Unione Democratica Magiari di Romania, formazione parlamentare come le precedenti, ha come candidato il suo leader, Hunor Kelemen.

    La lista dei candidati presidenziali comprende anche alcuni nomi di risonanza sulla scena politica, anche se alcuni sono ora indipendenti. L’ex leader socialdemocratico Mircea Geoană si candida di nuovo, questa volta come indipendente. Fino a poco tempo fa vicesegretario generale della NATO, nel 2009 è stato vicino a diventare capo dello stato. Nella lista dei candidati figurano anche gli ex ministri Ana Birchall e Cristian Diaconescu, entrambi indipendenti, nonché l’ex leader del PNL e primo ministro Ludovic Orban, in rappresentanza di una coalizione di piccole formazioni conservatrici di destra.

    Gli elettori romeni domiciliati o residenti all’estero hanno potuto registrarsi fino al 10 ottobre per votare per corrispondenza alle elezioni presidenziali. Quasi 7.000 persone hanno scelto questa modalità. Entro il 30 ottobre, verranno inviate loro le buste contenenti le schede elettorali. Le autorità promettono di aprire più di 900 seggi elettorali all’estero, come è successo anche alle elezioni per il Parlamento Europeo.