Tag: Carnevale

  • “Al Carnevale con Giacomo Casanova!” anche al Collegio Ion Neculce di Bucarest

    “Al Carnevale con Giacomo Casanova!” anche al Collegio Ion Neculce di Bucarest

    Gli studenti del Collegio presenteranno momenti di geostoria settecentesca, ma anche le sue passioni per la scrittura, la musica, o la matematica, spiega a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana, presidente del Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri, organizzatore dell’evento, in partenariato con il Collegio Ion Neculce, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, e l’Associazione degli Italiani di Romania – ROASIT.

    Tutto accompagnato dalla musica di flauto che ricorderà la Serenissima ai tempi del grande avventuriero e, naturalmente, da tanti dolci da carnevale!

     

  • Carnevale di Venezia, Romania porta lo spettacolo “Teatrul Măştilor”

    Carnevale di Venezia, Romania porta lo spettacolo “Teatrul Măştilor”

    Il 17 e il 18 febbraio, Piazza San Marco di Venezia ospiterà lo spettacolo Teatrul Măştilor (Teatro delle Maschere), diretto dal regista Michele Modesto Casarin. Si tratta di una produzione del Teatro Drammatico Elvira Godeanu di Târgu Jiu, capoluogo della provincia di Gorj, nella Romania sud-occidentale, con la partecipazione degli attori Mădălina Ciobanuc, Adrian Serban, Radu Tudosie, Ana-Maria Negrescu, Mihai Rădulea. Assistente alla regia è Andreea Chirițescu, mentre le maschere sono di Stefano Perocco di Meduna.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con la Compagnia Teatrale Pantakin.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, il regista Michele Modesto Casarin ha spiegato come ha preso vita lo spettacolo Teatrul Măştilor, nato a ottobre 2022, per far conoscere al pubblico di Târgu Jiu la commedia dell’arte, un genere talmente importante per la cultura europea. Una storia nata a Venezia, che passa per la Romania e torna quest’anno nella Serenissima per il Carnevale, a testimoniare ancora una volta l’universalità del linguaggio del teatro, che unisce popoli e culture.




  • Carnevale: festa in maschera con la ROASIT

    Carnevale: festa in maschera con la ROASIT

    Un pezzo del Carnevale veneziano alla Casa d’Italia di Bucarest, dove, il 5 marzo, l’Associazione degli Italiani di Romania – ROASIT ha regalato ai suoi membri e amici un bel momento di gioia e divertimento. Un’atmosfera veramente particolare, grazie anche ai raffinati costumi e maschere che hanno fatto il delizio della serata. Tutto condito da dolci di carnevale, tra castagnole, frittelle e tante chiacchere…



    La ROASIT ha voluto iniziare la primavera con l’atmosfera magica del Carnevale, ha detto a Radio Romania Internazionale il deputato della minoranza italiana nel Parlamento di Bucarest, Andi Grosau.



    Ospite dell’evento, il segretario di stato al Dipartimento per le Relazioni Interetniche del Governo romeno, Aledin Amet, ha espresso apprezzamenti per i progetti promossi dall’Associazione degli Italiani di Romania. Un nuovo evento portato nei nostri cuori dalla comunità italiana, che riesce ad attirare tantissimi simpatizzanti, tra cui sono felice di annoverarmi, perchè ammiro molto la cultura italiana. La ROASIT organizza da molti anni eventi di rilievo e qualità, e questa festa rientra in questa rosa. Io sono veramente felice di trovarmi, in primo luogo, tra amici: ne ho sempre trovati tanti in seno alla comunità italiana. Mi congratulo con l’impegno della ROASIT di mettere in risalto il percorso di questa comunità anche attraverso simili iniziative artistiche. E’ una cosa straordinaria perchè, in fin dei conti, è un atto culturale, cosicchè auguro successo all’Associazione. Assicuro la ROASIT che il Dipartimento per le Relazioni Interetniche del Governo romeno continuerà ad essere vicino a questa comunità, ha detto Aledin Amet a Radio Romania Internazionale.



    Un’atmosfera di carnevale accompagnata perfettamente dalla performance dell’artista Alex Tomaselli e della sua chitarra. La serata si è conclusa in bellezza, con l’assegnazione dei premi: per la categoria costumi, il primo riconoscimento è andato a Vasile Floristean, membro della ROASIT, nei panni di Abraham Lincoln, mentre quello per il travestimento alla vicepresidente dell’Associazione, Mihaela Profiriu.




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    Lunghi applausi ieri sera al Museo del Contadino di Bucarest, dove il noto duo comico musicale Dosto&Yesvki e il mezzosoprano Donna Olimpia hanno regalato al pubblico unautentica festa da carnevale. Una vera “RAP-sodia” per divertirsi tra gli amici, nello spettacolo comico-musicale offerto dallIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, che anche questanno ha voluto portare in Romania qualcosa dellatmosfera magica dei carnevali che hanno animato il Bel Paese in questo periodo.



    In un intreccio esplosivo di musica e comicità, tutto suoni e gesti, Dosto al pianoforte e Yevski al contrabbasso si sono esibiti in un incandescente mix di opera e tango, classico e ritmi africani, passando attraverso sambe, jazz e tante canzoni, che hanno anticipato in una chiaccherata con Radio Romania Internazionale prima dello spettacolo.



    Tutto “condito” dalla presenza di Donna Olimpia, con numeri di irresistibile comicità. Il divertimento era garantito, cosicchè la gente ha anche indossato maschere, costumi e travestimenti. E poi, tutti sono stati viziati dai tradizionali dolci di carnevale – chiacchiere, castagnole, struffoli o coriandoli – grazie alla Federazione Italiana Cuochi – Delegazione Romania.



    Dal 1991, quando è nato, il duo Dosto&Yevski si è esibito in numerosi spettacoli in Italia e allestero: dallArgentina, Perù e Uruguay o Corea, alla Francia, Svizzera, Lussemburgo, Grecia, Spagna, Romania. Dal 1999 è con loro anche il mezzosoprano Donna Olimpia. Sono stati protagonisti di numerose trasmissioni radiotelevisive, soprattutto della RAI. Dal 1993 al 2001 hanno lavorato con il regista Pino Ferrara, che ha contribuito in maniera determinante a formare il loro stile. Dal 2015, Dosto&Yevski hanno realizzato su commissione del Teatro Massimo di Palermo 3 opere per ragazzi e famiglie: “Singerella”, una rilettura di “Cenerentola” (dicembre 2015), “Follie! Follie!”, che riprende la Traviata (gennaio 2017) e “Il giro del mondo in 80 quarti” (novembre 2017), come si legge sul loro sito.



    Ad aprile 2018, sempre al Teatro Massimo, ha debuttato con grande successo “Il Mago di Oz”, un nuovo lavoro col quale gli artisti si sono lanciati nel mondo del musical. Dopo Bucarest, la prossima tappa sarà il Parco della Musica a Roma, come hanno spiegato a Radio Romania Internazionale.


  • Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Il 14 febbraio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico al concerto “ENESCU 60 — Enescu: l’amore in sepia”, tenuto dal violinista Vlad Maistorovici e dalla pianista Diana Ionescu. In programma opere del grande musicista romeno George Enescu, dalla cui scomparsa ricorrono 60 anni nel 2015, accanto a brani di Arcangelo Corelli ed Ernest Chausson. L’evento, organizzato in partenariato con l’Ateneo Veneto, rientra nel programma ufficiale del Carnevale di Venezia (http://www.carnevale.venezia.it/event/enescu-lamore-in-sepia/), come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il responsabile del progetto Mihai Stan, dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.



    Il violinista Vlad Maistorovici, che vanta tanti riconoscimenti, ha tenuto numerosi concerti in Inghilterra Francia, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Italia, Croazia, Romania, Russia, Israele, Stati Uniti, Brasile, insieme all’Orchestra da Camera dell’Unione Europea, l’Orchestra da Camera di Losanna, South Bank Sinfonia di Londra, l’Orchestra da Camera di Radio Romania. Ha collaborato con musicisti importanti, tra cui Pierre Amoyal, Bruno Canino, Dora Schwartzberg, Jeremy Menuhin, Ivry Gitlis o Gordan Nikolich. Nel 2003 ha vinto il Gran Premio del Concorso Internazionale George Enescu a Bucarest. La sua musica è stata eseguita e registrata da orchestre importanti come London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, European Union Chamber Orchestra, Britten-Pears Orchestra.



    Ambasciatrice della cultura romena all’estero e premiata per il suo contributo alle relazioni romeno-britanniche, la pianista Diana Ionescu è considerata una delle più affascinanti interpreti della sua generazione. Vanta numerosi riconoscimenti vinti nei concorsi internazionali, tra cui il I° Premio al Concorso “George Enescu”, Bucarest 2001, o il Premio “Alexis Weissenberg”, The Glass Sellers Trophy, Londra 2010, come anche le straordinarie partecipazioni nell’ambito di grandi festival (George Enescu 2001, Verbier Festival 2006, Progetto Martha Argerich 2008, St Prex Classics 2010-2011). Durante gli studi presso la Guildhall School of Music and Drama, con Joan Havill e Ronan OHora, ha tenuto numerosi concerti in Gran Bretagna, su palcoscenici di prestigio come Wigmore Hall, Barbican Hall, Queen Elizabeth Hall, Purcell Room, LSO St Lukes, St Martin-in-the-Fields, CBSO Birmingham, Covent Garden. Le sue collaborazioni con musicisti come Belcea Quartet, Transylvan Quartet, il violinista e compositore Vlad Maistorovici, il soprano Teodora Gheorghiu, e con orchestre famose — Orchestra Nazionale di Radio Romania, Orchestra della Filarmonica di Bucarest, Guildhall School Orchestra — hanno garantito l’altissimo livello dei suoi concerti e delle sue registrazioni. Nel 2011, le è stato conferito il “Diploma degli Ambasciatori” per il suo contributo al partenariato culturale romeno-britannico, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



  • Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Enescu: l’amore in sepia, in concerto a Venezia

    Il 14 febbraio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico al concerto “ENESCU 60 — Enescu: l’amore in sepia”, tenuto dal violinista Vlad Maistorovici e dalla pianista Diana Ionescu. In programma opere del grande musicista romeno George Enescu, dalla cui scomparsa ricorrono 60 anni nel 2015, accanto a brani di Arcangelo Corelli ed Ernest Chausson. L’evento, organizzato in partenariato con l’Ateneo Veneto, rientra nel programma ufficiale del Carnevale di Venezia (http://www.carnevale.venezia.it/event/enescu-lamore-in-sepia/), come precisa l’Istituto in un comunicato.



    Il violinista Vlad Maistorovici, che vanta tanti riconoscimenti, ha tenuto numerosi concerti in Inghilterra Francia, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Italia, Croazia, Romania, Russia, Israele, Stati Uniti, Brasile, insieme all’Orchestra da Camera dell’Unione Europea, l’Orchestra da Camera di Losanna, South Bank Sinfonia di Londra, l’Orchestra da Camera di Radio Romania. Ha collaborato con musicisti importanti, tra cui Pierre Amoyal, Bruno Canino, Dora Schwartzberg, Jeremy Menuhin, Ivry Gitlis o Gordan Nikolich. Nel 2003 ha vinto il Gran Premio del Concorso Internazionale George Enescu a Bucarest. La sua musica è stata eseguita e registrata da orchestre importanti come London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, European Union Chamber Orchestra, Britten-Pears Orchestra.



    Ambasciatrice della cultura romena all’estero e premiata per il suo contributo alle relazioni romeno-britanniche, la pianista Diana Ionescu è considerata una delle più affascinanti interpreti della sua generazione. Vanta numerosi riconoscimenti vinti nei concorsi internazionali, tra cui il I° Premio al Concorso “George Enescu”, Bucarest 2001, o il Premio “Alexis Weissenberg”, The Glass Sellers Trophy, Londra 2010, come anche le straordinarie partecipazioni nell’ambito di grandi festival (George Enescu 2001, Verbier Festival 2006, Progetto Martha Argerich 2008, St Prex Classics 2010-2011). Durante gli studi presso la Guildhall School of Music and Drama, con Joan Havill e Ronan OHora, ha tenuto numerosi concerti in Gran Bretagna, su palcoscenici di prestigio come Wigmore Hall, Barbican Hall, Queen Elizabeth Hall, Purcell Room, LSO St Lukes, St Martin-in-the-Fields, CBSO Birmingham, Covent Garden. Le sue collaborazioni con musicisti come Belcea Quartet, Transylvan Quartet, il violinista e compositore Vlad Maistorovici, il soprano Teodora Gheorghiu, e con orchestre famose — Orchestra Nazionale di Radio Romania, Orchestra della Filarmonica di Bucarest, Guildhall School Orchestra — hanno garantito l’altissimo livello dei suoi concerti e delle sue registrazioni. Nel 2011, le è stato conferito il “Diploma degli Ambasciatori” per il suo contributo al partenariato culturale romeno-britannico, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • Un carnevale tutto da ridere a Bucarest

    Un carnevale tutto da ridere a Bucarest

    Anche nel 2015 l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest invita i romeni a riscoprire qualcosa dell’atmosfera magica delle feste di carnevale che animano in questi giorni tutto il Bel Paese.



    “Un carnevale tutto da ridere” sono le parole d’ordine del terzo appuntamento del genere organizzato al Museo del Contadino di Bucarest dall’Istituto Italiano di Cultura, che avrà come protagonisti i famosi Luca Regina e Tino Fimiani, noti come i divertentissimi Lucchettino, che hanno tenuto spettacoli in tutto il mondo.



    Il torinese Luca Regina passa la sua vita facendo ridere e intrattenendo il pubblico. Non vede l’ora di incontrare anche i bucarestini. Il duo Lucchettino è nato dopo il suo incontro con il genovese Tino Fimiani, che a sua volta, ha invitato i romeni a divertirsi.



    Anche il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro ci consiglia di dimenticare le preoccupazioni quotidiane, almeno per il carnevale.



    Il divertimento è garantito, assicurano gli organizzatori. Meglio ancora se la gente indossa una maschera, un costume o un travestimento! Comunque, tutti saranno viziati dai tradizionali dolci di carnevale, tipici per le varie regioni d’Italia.




  • Festa di Carnevale a Bucarest

    Festa di Carnevale a Bucarest

    Una mostra di eleganti, raffinate e allo stesso tempo intriganti maschere artigianali veneziane, porta il 7 marzo al Museo dei Contadino di Bucarest un pezzo della magica atmosfera delle feste di Carnevale, che stanno per finire in Italia.



    Il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro, organizzatore dell’evento, assicura che l’inaugurazione della mostra sarà una vera festa di carnevale, “condita” da dolci tipici delle varie regioni italiane, anche questi artigianalmente preparati per l’occasione. Il pubblico assisterà anche alle esibizioni dei giocolieri della Fondazione Parada Romania.



    E’ il secondo incontro del pubblico romeno con questa tradizione che l’Istituto Italiano di Cultura intende proporre ogni anno, ha spiegato a Radio Romania il direttore Ezio Peraro.



  • Successo del Carnevale italiano a Bucarest

    Successo del Carnevale italiano a Bucarest


    Un pezzo del Carnevale portato dalla Penisola a Bucarest, su iniziativa dell’Istituto Italiano dei Cultura della nostra capitale, che ha invitato il pubblico anche alla mostra “Maschere a Venezia”, in collaborazione con l’Associazione degli Italiani di Romania, Ro.As.It.




    Un’atmosfera rinascimentale e barocca, grazie alle maschere e ai costumi che hanno fatto il delizio della serata ospitata dal Museo del Contadino Romeno di Bucarest, che ha riunito centinaia di bucarestini, curiosi di scoprire questa bella tradizione italiana, e ascoltare musiche di Vivaldi, Albinoni e altri musicisti veneziani.




    Tutto condito da dolci di carnevale, tra castagnole, frittelle e tante chiacchere…Contento il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro.


  • Festa di Carnevale a Bucarest

    Festa di Carnevale a Bucarest


    Dal 18 al 28 febbraio, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, in collaborazione con l’Associazione degli Italiani di Romania, Ro.As.It, invita il pubblico alla mostra fotografica “Maschere a Venezia”, ospitata dal Museo del Contadino della capitale.




    La mostra, che riunisce una sessantina di fotografie di vari autori, vuole presentare ai romeni la ricchezza e la vivacità del favoloso mondo del Carnevale di Venezia.




    Inoltre, il 21 febbraio, l’Istituto Italiano di Cultura invita il pubblico anche a una grande festa di carnevale, per riprodurre l’atmosfera delle piazze della Penisola, per ascoltare musiche di Vivaldi, Albinoni e altri musicisti veneziani, ma anche per assaggiare i dolci tipici di carnevale, come ha spiegato a Radio Romania, partner media dell’evento, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro.




  • Invito al Carnevale delle lole

    Invito al Carnevale delle lole


    È tempo di carnevale anche in Romania. Presto partirà il Carnevale delle Lole, antica usanza che fa rivivere le tradizioni delle corporazioni degli artigiani della Transilvania, regione storica nel centro della Romania. Questo carnevale, risalente al XII-esimo secolo, preannuncia, in un contesto umoristico, l’arrivo della primavera. La Transilvania fu colonizzata nel XII-esimo secolo dai sassoni, grazie ai quali conobbe a partire dal Medio Evo un continuo sviluppo economico. Le sette principali citadelle della Transilvania abitate dai sassoni, note come “Siebenburgen”, erano Bistrita, Brasov, Cluj, Medias, Orastie, Sibiu e Sighisoara. Se nel 14-esimo secolo, in Transilvania c’erano circa 19 corporazioni, nella seconda metà del 16-esimo secolo il loro numero era salito a 29 e verso il 1780 ce nerano 40. Ogni anno, l’ultima domenica di gennaio, si tenevano le elezioni delle corporazioni. Occasione in cui veniva consegnato il baùle con tutti i documenti della corporazione al nuovo capo mastro e ai nuovi garzoni di bottega. La consegna era assecondata dalle “lole”, personaggi umoristici in maschera che avevano la missione di proteggere e scortare i bauli e che sfilavano per le vie della città. Nel 2008, su iniziativa del Centro Culturale romeno “Petre Tutea”, è stato avviato un progetto culturale di rinvigorimento del Carnevale delle lole, che sarà riportato alla ribalta questo mese in tre città: Bucarest, Medias e Sighisoara.


    “La tradizione del carnevale è stata portata nel nostro paese dai coloni sassoni provenienti dall’ovest della Germania, dal sud-est dell’Olanda e dal Lussemburgo. Il nome di “lole” viene dal verbo tedesco lallen- balbettare e accenna al modo di parlare sotto la maschera. L’usanza delle lole, originaria della città transilvana di Agnita, attestata ufficialmente nei documenti nel XVII-esimo secolo, si è andata perdendo con l’emigrazione massiccia dei sassoni transilvani dopo la rivoluzione anticomunista del 1989. Fu rinvigorita ufficialmente nelle comunità sassoni della Transilvania con la designazione di Sibiu a capitale europea della cultura nel 2007. È una tradizione tutt’ora molto viva ad Agnita. È da cinque anni che il Centro culturale Petre Tutea organizza questo carnevale con tappe in diverse città. L’edizione 2013 farà tappa, il 17 febbraio, nella capitale Bucarest, il 23 febbraio a Medias e il 24 a Sighisoara. La prima edizione del carnevale delle lole, del 2008, ha segnato la riapertura al traffico pedonale della strada Smardan (ex Strada tedesca), la prima ristrutturata del centro storico di Bucarest, il quale racchiude tante strade intitolate alle corporazioni degli artigiani. Qui vendevano le proprie merci anche i negozianti sassoni ed è per questo che abbiamo scelto la capitale per inaugurare questo progetto. Anche all’edizione di quest’anno, oltre alla chiassosa sfilata delle lole, che indossano costumi neri e maschere dipinte e sono munite di fruste per cacciare via gli spiriti maligni, ci saranno piccole sorprese. Il pubblico avrà l’occasione di vedere, ad esempio, come si confezionano i costumi e le maschere delle lole e di assaggiare prelibatezze culinarie sassoni”, ha raccontato a RRI Mirel Remescu, direttore del Centro culturale “Petre Tutea”.


    Con lo scioglimento delle corporazioni nel 1882, il Carnevale delle lole fu messo al bando. Fu poi ripreso con delle interruzioni a causa dei vari avvenimenti storici. A partire dal 1969, per 30’anni, durante il regime comunista, fu rinvigorito, ma, durante la sfilata storica erano presentati i prodotti artigianali locali fatti nelle fabbriche sorte al posto dei vecchi laboratori artigianali.


    Le lole hanno sempre una sorpresa pronta per i passanti. “Durante la sfilata, coinvolgono il pubblico in una danza tradizionale e chi si lascia coinvolgere e riesce ad indovinare chi è la persona che si nasconde dietro la maschera riceve in premio una frittella calda”, racconta Mirel Remescu.


    Le lole sfilano a seconda dell’importanza rivestita nel passato dalla corporazione che rappresentano. La sfilata è aperta dal capomastro della corporazione degli stivalai, seguita dalla corporazione dei sarti e da quella dei pellicciai. L’ultima a sfilare è la corporazione dei bottai. Il momento culminante è quello in cui tutte le lole si tolgono le maschere. Per tradizione, dopo il tramonto la gente rientra a casa per continuare a festeggiare fino all’alba.

  • Maschere e costumi popolari romeni al Carnevale di Venezia

    Maschere e costumi popolari romeni al Carnevale di Venezia


    La Romania è di nuovo presente al Carnevale di Venezia, che quest’anno ha come parola d’ordine “Vivi in colori”.




    Dal 2 al 14 febbraio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, con il sostegno del Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest e in collaborazione con la Scuola Grande di San Teodoro — Venezia e Venezia Marketing & Eventi, organizzatori ufficiali del Carnevale, invita il pubblico alla mostra intitolata “Romania: costumi e maschere popolari da cerimonia”.




    L’evento sarà ospitato dalla Scuola Grande di San Teodoro di Venezia – San Marco 4810.




    Il responsabile del progetto, Mihai Stan dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ha offerto tutti i dettagli in un collegamento con Radio Romania Internazionale.