Tag: Chiesa cattolica

  • ROASIT, celebrazione Santa Lucia online nel 2020

    ROASIT, celebrazione Santa Lucia online nel 2020

    La Festa di Santa Lucia, celebrata il 13 dicembre, è una
    ricorrenza importante nel calendario religioso della minoranza italiana di
    Romania. Negli anni scorsi, l’Associazione degli Italiani di Romania – ROASIT ha
    sempre organizzato eventi celebrativi a Greci, in provincia di Tulcea, nel
    sud-est della Romania, dove la chiesa cattolica è consacrata a Santa Lucia. Siccome
    quest’anno una simile manifestazione non è stata possibile, a causa della
    pandemia, la ROASIT ha invitato il pubblico a ripercorrere in un video sul suo
    sito l’evento organizzato nel 2019
    . Buona visione!

  • Papa Giovanni Paolo II: Romania, Paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente

    Papa Giovanni Paolo II: Romania, Paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente

    Romania, Paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente, crocevia tra l’Europa Centrale e l’Europa Orientale! Romania, che la tradizione chiama con il bel titolo di Giardino della Madre di Dio! Vengo da te nel nome di Gesù Cristo, figlio di Dio e della Vergine Maria! Alla soglia di un nuovo millennio, continua a fondarti il futuro sulla forza del Vangelo! Con l’aiuto di Cristo sarai protagonista di un nuovo periodo di entusiasmo e coraggio! Sarai una nazione prospera, terra che porta alla luce il bene, un popolo della solidarietà e della pace. Che Dio ti protegga e ti benedica per sempre!



    Con questo commovente messaggio, Papa Giovanni Paolo II, nato esattamente un secolo addietro, si rivolgeva ai romeni che lo hanno accolto con grande entusiamo e calore 21 anni fa. Un momento storico, perchè il suo viaggio a Bucarest, dal 7 al 9 maggio 1999, era la prima visita di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa. E la vita stessa di Giovanni Paolo II fu segnata da primati: è stato il primo papa nato in uno stato comunista, il primo a visitare un Paese a maggioranza ortodossa – la Romania, e il primo ad entrare in una sinagoga e a visitare una moschea.



    Un altro percorso che segnò il suo pontificato fu quello di avvicinare la Chiesa Cattolica alle Chiese sorelle ortodosse. Prima fra tutte, importantissima, la Chiesa Ortodossa Romena, nel corso dello storico viaggio compiuto in Romania dal 7 al 9 maggio 1999. Il Papa ha voluto mostrare che non è solo una bella immagine quella della Chiesa che respira anche con il polmone orientale.



    Sono venuto in questi giorni a rendere omagio al popolo romeno che, nella storia, è segno dell’irradiarsi della civiltà romana in questa parte dell’Europa, ove ha perpetuato il ricordo, la lingua e la cultura. Sono venuto a rendere omaggio a fratelli e sorelle che hanno consacrato questa terra, facendovi fiorire una civiltà ispirata al Vangelo di Cristo. A un popolo cristiano, fiero della sua identità, difesa spesso a caro prezzo nei travagli e nelle vicissitudini che ne hanno segnato l’esistenza. (…) Dopo un lungo inverno di sofferenza, possiamo finalmente regalarci gli uni agli altri l’abbraccio della pace e lodare insieme il Signore. Da questa capitale, abbraccio l’intera Romania. Per me, è una grande gioia spirituale l’essere in terra romena e ringraziare Dio, insieme a voi, per il meraviglioso lavoro compiuto. Alla fine del secondo millennio, le vie che si erano allontanate, cominciano ad avvicinarsi. Assistiamo all’intensificazione del movimento ecumenico, inteso a raggiungere la piena unità. Queste parole di Gesù Cristo, affidate ai discepoli alla vigilia delle Passioni, risuonano oggi per noi come un invito presente a fare dei passi in avanti sul cammino della fedeltà e dell’amore, diceva durante la messa pontificale Papa Giovanni Paolo II-o, canonizzato nel 2014 da Papa Francesco che, 20 anni dopo la storica visita di Karol Woityla, ha compiuto, a sua volta, un viaggio apostolico in Romania dal 31 maggio al 2 giugno 2019, all’insegna di Camminiamo insieme!



    Lungo gli anni, gli ascoltatori di Radio Romania Internazionale dell’intero mondo hanno dichiarato per due volte Papa Giovanni Paolo II la Personalità dell’Anno. Lo stesso riconoscimento dagli amici di Radio Romania Internazionale a Papa Francesco, nominato la Personalità del 2013.


  • Papa Giovanni Paolo II:  Romania, Paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente

    Papa Giovanni Paolo II: Romania, Paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente

    Romania, Paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente, crocevia tra l’Europa Centrale e l’Europa Orientale! Romania, che la tradizione chiama con il bel titolo di Giardino della Madre di Dio! Vengo da te nel nome di Gesù Cristo, figlio di Dio e della Vergine Maria! Alla soglia di un nuovo millennio, continua a fondarti il futuro sulla forza del Vangelo! Con l’aiuto di Cristo sarai protagonista di un nuovo periodo di entusiasmo e coraggio! Sarai una nazione prospera, terra che porta alla luce il bene, un popolo della solidarietà e della pace. Che Dio ti protegga e ti benedica per sempre!



    Con questo commovente messaggio, Papa Giovanni Paolo II, nato esattamente un secolo addietro, si rivolgeva ai romeni che lo hanno accolto con grande entusiamo e calore 21 anni fa. Un momento storico, perchè il suo viaggio a Bucarest, dal 7 al 9 maggio 1999, era la prima visita di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa. E la vita stessa di Giovanni Paolo II fu segnata da primati: è stato il primo papa nato in uno stato comunista, il primo a visitare un Paese a maggioranza ortodossa – la Romania, e il primo ad entrare in una sinagoga e a visitare una moschea.



    Un altro percorso che segnò il suo pontificato fu quello di avvicinare la Chiesa Cattolica alle Chiese sorelle ortodosse. Prima fra tutte, importantissima, la Chiesa Ortodossa Romena, nel corso dello storico viaggio compiuto in Romania dal 7 al 9 maggio 1999. Il Papa ha voluto mostrare che non è solo una bella immagine quella della Chiesa che respira anche con il polmone orientale.



    Sono venuto in questi giorni a rendere omagio al popolo romeno che, nella storia, è segno dell’irradiarsi della civiltà romana in questa parte dell’Europa, ove ha perpetuato il ricordo, la lingua e la cultura. Sono venuto a rendere omaggio a fratelli e sorelle che hanno consacrato questa terra, facendovi fiorire una civiltà ispirata al Vangelo di Cristo. A un popolo cristiano, fiero della sua identità, difesa spesso a caro prezzo nei travagli e nelle vicissitudini che ne hanno segnato l’esistenza. (…) Dopo un lungo inverno di sofferenza, possiamo finalmente regalarci gli uni agli altri l’abbraccio della pace e lodare insieme il Signore. Da questa capitale, abbraccio l’intera Romania. Per me, è una grande gioia spirituale l’essere in terra romena e ringraziare Dio, insieme a voi, per il meraviglioso lavoro compiuto. Alla fine del secondo millennio, le vie che si erano allontanate, cominciano ad avvicinarsi. Assistiamo all’intensificazione del movimento ecumenico, inteso a raggiungere la piena unità. Queste parole di Gesù Cristo, affidate ai discepoli alla vigilia delle Passioni, risuonano oggi per noi come un invito presente a fare dei passi in avanti sul cammino della fedeltà e dell’amore, diceva durante la messa pontificale Papa Giovanni Paolo II-o, canonizzato nel 2014 da Papa Francesco che, 20 anni dopo la storica visita di Karol Woityla, ha compiuto, a sua volta, un viaggio apostolico in Romania dal 31 maggio al 2 giugno 2019, all’insegna di Camminiamo insieme!



    Lungo gli anni, gli ascoltatori di Radio Romania Internazionale dell’intero mondo hanno dichiarato per due volte Papa Giovanni Paolo II la Personalità dell’Anno. Lo stesso riconoscimento dagli amici di Radio Romania Internazionale a Papa Francesco, nominato la Personalità del 2013.




  • L’Associazione Don Orione, da 25 anni a Bucarest

    L’Associazione Don Orione, da 25 anni a Bucarest

    Il 18 maggio, l’Associazione Don Orione di Bucarest-Voluntari ha festeggiato il suo 25/o anniversario di presenza nell’Arcidiocesi Cattolica della capitale romena con un convegno dedicato alla sua opera di curare gli anziani e le persone con disabilità. La Congregazione orionina è entrata in Romania nel 1991, dopo il crollo del comunismo, aprendo il primo centro a Oradea, per arrivare nel 1994 a Bucarest, con don Belisario Lazzarin. E’ seguita, nel 1998, l’apertura della terza comunità a Iasi.



    Al Centro di Voluntari si trovano una casa di riposo, un centro per bambini e giovani con disabilità e un centro diurno per bambini autistici. Il direttore dell’Associazione Don Orione di Voluntari, padre Marius Bereşoaie, ha riassunto a Radio Romania Internazionale i 25 anni dell’opera per la gente in difficoltà.



    Da parte sua, don Valeriano Giacomelli, il parroco della comunità italiana di Bucarest, che ha diretto per parecchi anni l’Associazione Don Orione di Voluntari, ha spiegato che i 25 anni hanno rappresentato un’opportunità di arricchirsi come congregazione di una cultura dell’est europeo, al quale Don Orione guardava.



    Don Orione ha capito il cuore del messaggio di Cristo, e lo ha portato in pratica, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il Nunzio Apostolico in Romania, Mons. Miguel Maury Buendía, sottolineando che quest’opera è riconosciuta da tutti, perchè è aperta a tutti. Da rappresentante di Papa Francesco, la cui visita è attesa a breve in Romania, Mons. Miguel Maury Buendía ha ricordato che il Santo Padre ha accolto a Piazza San Pietro decine di migliaia di anziani. Sottolineando che nel 1992 l’ONU ha dichiarato il 3 dicembre come Giornata mondiale delle persone con disabilità, il Nunzio Apostolico ha ricordato il messaggio trasmesso dal Santo Padre nel 2018, in occasione di questa giornata: Quante persone disabili e sofferenti si riaprono alla vita appena scoprono di essere amate!



    Don Orione è una realtà conosciuta per la sua dimensione spirituale, ma anche per il ruolo che svolge nella società, ha sottolineato, a sua volta, l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi.



    All’evento dedicato al 25/o anniversario dell’Associazione Don Orione di Voluntari è intervenuta anche la terapista occupazionale Camelia Platt, direttrice dell’ong Light into Europe, che ha collaborato con il Centro nella cura dei bambini con disabilità multiple. Dal 2003, Light into Europe è un partner sociale per i non vedenti e non udenti di Romania, che aiuta menare una vita normale nella comunità. Negli ultimi 15 anni, Light into Europe ha portato in Romania dei servizi essenziali, che consentono l’accesso all’educazione per bambini o adulti non vedenti o non udenti. Abbiamo introdotto dei corsi di linguaggio mimico-gestuale, sia per i genitori che hanno dei figli sordi, nonchè per i loro insegnanti, corsi di orientamento e mobilità, per consentire alle persone non vedenti di utilizzare in sicurezza il bastone bianco e spostarsi ogni giorno a fare la spesa, al lavoro o a scuola, o a trovare gli amici. Non in ultimo, abbiamo introdotto il primo servizio di cani guida per non vedenti che sono praticamente i loro occhi, ha spiegato Camelia Platt a Radio Romania Internazionale.



    Presente all’evento, il medico Gabriel Dina, corporate affairs presso una grande compagnia farmaceutica, ha fatto riferimento alla responsabilità sociale delle imprese.



    Al convegno erano presenti anche il Superiore Vicario Provinciale, Don Gianni Giarolo, il presidente della Commissione Pubblica Sanità del Senato romeno, Attila Laszlo, il suo collega senatore Emanuel-Gabriel Botnariu, il Presidente della Camera di Commercio Italiana per la Romania, Roberto Musneci, il Presidente di Confindustria Romania, Giovanni Villabruna, il medico Wargha Enayati, fondatore di una grande rete ospedaliera privata di Romania, Alexandru Miron, manager presso una grande compagnia farmaceutica. esponenti dell’Associazione degli Italiani di Romania – ROASIT. Anche il deputato della minoranza italiana di Romania, Andi-Gabriel Grosaru, ha trasmesso un messaggio in cui ha messo in risalto l’impegno dell’Associazione Don Orione in Romania.





  • Papa Francesco in Romania: fervore ed emozione, intervista al Rev. Prof. Wilhelm Dancă

    Papa Francesco in Romania: fervore ed emozione, intervista al Rev. Prof. Wilhelm Dancă

    Il Santo Padre verrà in Romania per promuovere la comunione tra tutti i cristiani. Lo sottolinea, in un’intervista a Radio Romania Internazionale, Rev. Prof. Wilhelm Dancă, Preside della Facoltà di Teologia Cattolica di Bucarest e responsabile nazionale per i mass-media nella Commissione incaricata all’organizzazione del viaggio apostolico che Papa Francesco compirà in Romania dal 31 maggio al 2 giugno. Camminiamo insieme! è il messaggio che il Sommo Pontefice rivolgerà al Paese in cui c’è tutt’una diversità di riti e di lingue: ortodossi (maggioritari), cattolici, greco-cattolici, protestanti.



    Fervono i preparativi per la visita del Santo Padre, atteso con tanta emozione, spiega don Wilhelm Dancă, precisando che tutto è in orario affinchè il viaggio si svolga in ottime condizioni. Un viaggio che avviene nel ventennale di quello storico compiuto da Papa Giovanni Paolo II a Bucarest, dal 7 al 9 maggio 1999, la prima visita di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.



    Il viaggio di Francesco nel Paese chiamato da Papa Wojtyla Ponte tra Oriente e Occidente e Giardino della Madre di Dio comincia proprio in un giorno mariano: il 31 maggio, quando la Chiesa Cattolica celebra la Visitazione della Beata Vergine Maria. Questo primo giorno sarà particolarmente intenso: Papa Francesco vedrà le massime cariche istituzionali, il corpo diplomatico, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena e il Santo Sinodo Permanente, dopo di che incontrerà i suoi fratelli e le sue sorelle di fede cattolica alla Cattedrale San Giuseppe di Bucarest, ha spiegato don Wilhelm Dancă a Radio Romania Internazionale.



    Da Bucarest, il Sommo Pontefice si recherà a Iaşi, la più grande città dell’est, dove vive una cospicua comunità cattolica, e al Santuario Mariano di Şumuleu Ciuc, nella Romania centrale, regione abitata da popolazione a maggioranza ungherese. Il viaggio apostolico si concluderà il 2 giugno nella città di Blaj, il cuore dei cattolici di espressione bizantina, dove Papa Francesco celebrerà la beatificazione di sette vescovi greco-cattolici, martiri nelle carceri comuniste.



    (foto Soundcloud: don Wilhelm Dancă, Preside della Facoltà di Teologia Cattolica di Bucarest e responsabile nazionale mass-media per la visita di Papa Francesco in Romania, fonte www.wilhelmdanca.ro).


  • Il Nunzio Apostolico in Romania, Mons. Miguel Maury Buendía, a Radio Romania Internazionale

    Il Nunzio Apostolico in Romania, Mons. Miguel Maury Buendía, a Radio Romania Internazionale

    Grande attesa per la visita di Papa Francesco in Romania, che si svolgerà dal 31 maggio al 2 giugno, 20 anni dopo quella storica di Giovanni Paolo II a Bucarest, dal 7 al 9 maggio 1999, il primo viaggio di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.



    Il viaggio di Francesco nel Paese chiamato da Papa Wojtyla Ponte tra Oriente e Occidente e Giardino della Madre di Dio comincia proprio in un giorno mariano: il 31 maggio, quando la Chiesa Cattolica celebra la Visitazione della Beata Vergine Maria. Anche Papa Francesco mette sotto la protezione della Madonna il suo viaggio in Romania, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Sua Eccellenza, Mons. Miguel Maury Buendía, Nunzio Apostolico in Romania.



    Sua Eccellenza ha spiegato l’essenza del motto del viaggio – Camminiamo insieme! e ha fatto riferimento al significato delle tappe della visita: la capitale Bucarest, le città di Iaşi e Blaj, quest’ultima cuore dei cattolici di rito bizantino, nonchè il Santuario Mariano di Şumuleu Ciuc.



    Un messaggio di unità per il popolo romeno, ha spiegato il Nunzio Apostolico, nell’intervista rilasciata a Radio Romania Internazionale nel Giovedì Santo del mondo cattolico. Sua Eccellenza, Mons. Miguel Maury Buendía, ha fatto riferimento al significato di questo giorno nell’insegnamento della Chiesa, e ha rivolto un messaggio di Pasqua ai nostri amici e ascoltatori dell’intero mondo.