Tag: cittadini romeni

  • Coronavirus: altri 365 romeni rimpatriati dall’Italia

    Coronavirus: altri 365 romeni rimpatriati dall’Italia

    365 cittadini romeni sono stati rimpatriati ieri sera dall’Italia, con due voli charter di una compagnia privata, provenienti da Venezia. Lo riferisce il Ministero degli Esteri romeno in un comunicato diramato stamattina. Come i precedenti voli, che ultimamente hanno portato centinaia di romeni da Torino, Venezia e Roma, anche quelli di ieri sera sono stati organizzati dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dei Trasporti di Bucarest, per facilitare il rientro in Patria dei connazionali non residenti, assunti come lavoratori stagionali, colpiti dalle drastiche restrizioni delle attività economiche in Italia, nonchè di coloro che si trovano in situazioni particolari in questo momento nella Penisola, senza possibilità reali di prolungare la permanenza, indica il comunicato.

    Il MAE romeno rinnova i precedenti appelli ai connazionali di evitare qualsiasi viaggio all’estero che non è assolutamente necessario. Ai connazionali residenti o domiciliati all’estero viene sollecitato di rispettare strettamente le raccomandazioni delle autorità dei rispettivi Paesi. Il MAE sottolinea che i viaggi in Romania sono sconsigliati, in quanto sempre più intaccati dalle restrizioni imposte dai Paesi di transito, che riducono notevolmente le possibilità delle autorità romene di concedere assistenza, oltre al rappresentare un fattore in più nella diffusione del COVID-19.

  • Coronavirus: MAE prosegue rimpatri dall’Italia, altri 190 connazionali rientrati in Romania

    Coronavirus: MAE prosegue rimpatri dall’Italia, altri 190 connazionali rientrati in Romania

    190 cittadini romeni sono stati rimpatriati stasera dall’Italia, con un volo charter della compagnia di bandiera Tarom, proveniente da Roma. Lo riferisce il Ministero degli Esteri romeno in un comunicato diramato stasera. Come i precedenti voli, arrivati nei giorni scorsi da Torino e Venezia, anche quello di oggi è stato organizzato dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dei Trasporti di Bucarest, per facilitare il rientro in Patria dei connazionali non residenti, assunti come lavoratori stagionali, colpiti dalle drastiche restrizioni delle attività economiche in Italia, nonchè dei romeni che si trovano in situazioni particolari in questo momento nella Penisola, senza possibilità reali di prolungare la permanenza, indica il comunicato.

    Il MAE romeno rinnova i precedenti appelli ai connazionali di evitare qualsiasi viaggio all’estero che non è assolutamente necessario. Ai connazionali residenti o domiciliati all’estero viene sollecitato di rispettare strettamente le raccomandazioni delle autorità dei rispettivi Paesi. Il MAE sottolinea che i viaggi in Romania sono sconsigliati, in quanto sempre più intaccati dalle restrizioni imposte dai Paesi di transito, che riducono notevolmente le possibilità delle autorità romene di concedere assistenza, oltre al rappresentare un fattore in più nella diffusione del COVID-19.

  • Coronavirus: MAE conferma decesso romeno in Italia, connazionali rimpatriati con volo militare

    Coronavirus: MAE conferma decesso romeno in Italia, connazionali rimpatriati con volo militare

    In seguito agli iter avviati dall’Ambasciata di Romania a Roma e del Consolato Generale di Romania a Milano, le autorità italiane hanno confermato il decesso di un cittadino romeno contagiato dal nuovo coronavirus. Lo riferisce in un comunicato il Ministero degli Esteri di Bucarest, precisando che il connazionale era affetto da patologie preesistenti.

    Intanto, in seguito all’azione congiunta dei Ministeri degli Esteri, dell’Interno e della Difesa di Bucarest, otto cittadini romeni sono stati rimpatriati dall’Italia a bordo di un aereo militare, attrezzato per il trasporto in biocontenimento. Il MAE precisa in un comunicato che gli otto connazionali, che si trovavano in Italia come turisti oppure per cure mediche di emergenza, non avevano un’alternativa reale di continuare il soggiorno nella Penisola.

    Arrivati a Bucarest, sono stati accompagnati da rappresentanti della Direzione di Pubblica Sanità in una struttura di quarantena della capitale, conformemente alle misure adottate dalle autorità romene nei confronti delle persone che rientrano dall’Italia, precisa ancora il MAE. Altri nove cittadini romeni saranno rimpatriati oggi dall’Italia nelle stesse condizioni. Intanto, in Romania sono stati accertati 99 contagi dal COVID-19.

  • Memorandum tra il Ministero per i Romeni all’estero, INCA-CGIL e ITACA

    Memorandum tra il Ministero per i Romeni all’estero, INCA-CGIL e ITACA

    Il 15 gennaio, il Ministero per i Romeni all’estero ha firmato un Memorandum d’Intesa con l’Istituto Nazionale Confederale di Assistenza (INCA) del sindacato CGIL e l’associazione transnazionale ITACA. Il documento, in base al quale le due grandi organizzazioni diventano i partner del Ministero per i Romeni all’estero nell’impegno di informare e proteggere i connazionali che lavorano in Italia e in altri stati europei, è stato firmato a Bucarest dalla ministra Natalia-Elena Intotero e i presidenti dell’INCA – CGIL, Morena Piccinini, e dell’ITACA, Andrea Malpassi.

    Con l’appoggio di queste forti organizzazioni, bene rappresentate nell’intera Europa, il Ministero per i Romeni all’Estero si propone di raggiungere un numero quanto maggiore di connazionali, affinchè conoscano i propri diritti, le modalità di esercitarli e le facilitazioni nei Paesi ospitanti, soprattutto in Italia (pensioni, indennità, assistenza medica, sussidio disoccupazione ecc.) e non diventino più vittime della schiavitù moderna e del lavoro in nero, si legge in un comunicato del Ministero, citato dall’agenzia Agerpres.

    Sempre in base al Memorandum firmato il 15 gennaio, il Ministero collaborerà con INCA-CGIL e ITACA per tenere informati in materia di Brexit i connazionali che vivono nella Gran Bretagna. I partner italiani hanno espresso apprezzamenti per l’interessamento del Governo di Romania nei confronti di tutti i cittadini romeni, compresi quelli che si trovano all’estero, attraverso un dicastero a loro dedicato.