Tag: cucina

  • Mucenici, il dolce che ricorda i 40 Martiri di Sebaste

    Mucenici, il dolce che ricorda i 40 Martiri di Sebaste

    Il 9 marzo, la Chiesa fa memoria ai Quaranta Martiri di Sebaste. In Romania, Paese a maggioranza ortodossa, a questa giornata è legata la tradizione di un dolce chiamato Mucenici (in romeno Martiri): un impasto modellato nella forma della cifra 8, che ricorda l’abbraccio dei soldati cristiani per non morire di freddo nell’acqua gelida del lago in cui il governatore romano li aveva buttati come punizione per la loro fede cristiana. Secondo l’usanza, le donne preparano 40 mucenici, mentre gli uomini bevono 40 bicchieri di vino rosso.

    In Romania, questo dolce si prepara in due modi. Nella regione storica della Moldavia (est) primeggia quello a base di impasto lievitato. Servono un chilo di farina, 200 g di zucchero, un bicchiere di latte, 100 g di burro, 6 uova, lievito di birra, scorza di limone, noci e miele. Mescolate il lievito con il latte caldo e la farina, e aggiungete i tuorli d’uovo e il burro fuso. Lavorate l’impasto per circa 20 minuti e fatelo riposare finchè il volume raddoppia. Dividete l’impasto in pezzi da modellare in cordoncini e poi nella forma della cifra 8. Disponeteli in una teglia imburrata e fate cuocere nel forno preriscaldato finchè diventano dorati. Bagnateli subito di miele e cospargete noci tritate. Sono saporitissimi sia caldi che freddi, accompagnati da un bicchiere di vino.

    Invece, nel sud del Paese, nelle regioni della Valacchia e della Dobrugia, la ricetta è diversa. Servono un chilo di farina, qualche cucchiaio di miele o 250 g di zucchero, scorza di limone, estratto di rum, 250 g di noci tritate e un pizzico di sale. Lavorate la farina con acqua e sale e dividete l’impasto in pezzetti da modellare a forma di 8. Fateli essicare per qualche ora. Versate 2 litri di acqua in una pentola, aggiungete lo zucchero o il miele, vaniglia e portate all’ebolizione. Aggiungete i mucenici e mescolate occasionalmente. Una volta bolliti, aggiungete la scorza di limone e l’estratto di rum. Fate dorare un po’ i gherigli di noce nel forno e schiacciateli. Servite i mucenici cospargendo sopra le noci e cannella in polvere. Buon appetito!

  • Zacusca

    Zacusca

    Misto di verdure alla griglia tritate, la zacusca è un ottimo antipasto, che viene servito su fette di pane. Zacusca è una parola di origine slava, che si potrebbe tradurre con spuntino, però nella lingua romena significa il misto di melanzane, peperoni, pomodori e cipolla.

    La preparazione è semplice, però richiede molto tempo. Servono 5 chili di melanzane, 3 chili di peperoni, 3 chili di cipolle, un barattolo di passata di pomodoro, olio, sale, pepe e foglie di alloro, qualche spicchio d’aglio.

    Fate cuocere le melanzane e i peperoni alla griglia, sbucciateli e togliete i torsoli, e fate scolare. Rosolate in una grossa pentola la cipolla e l’aglio, aggiungete le melanzane schiacciate a purea e i peperoni tagliati a fettine. Aggiungete la passata di pomodoro, l’alloro, salate e pepate.

    Fate cuocere al forno per un’ora e mezzo all’incirca. Versate la zacusca in barattoli asciutti, chiudeteli per bene e, per una buona conservazione, fateli bollire per una mezz’oretta. Nella zacusca potete aggiungere funghi o pesce fritto. Servitela spalmata su fette di pane. Buon appetito!

  • Piatti della Quaresima: polpette di funghi

    Piatti della Quaresima: polpette di funghi

    Nella tradizione ortodossa, dall’inizio della Quaresima, celebrata quest’anno in rito bizantino il 19 aprile, la regola prevede che non si mangiano la carne e i suoi derivati, prodotti lattiero-caseari e uova. Il pesce è consentito solo per la Festa dell’Annunciazione e la Domenica delle Palme. Tra i romeni che osservano il digiuno, molti lo fanno anche per ragioni di salute, oltre a quelle religiose.

    Nel loro menu prevalgono le zuppe di verdure e legumi, a base di verza, patate, fagioli, cipolla, carote, prezzemolo e sedano. Come secondo, vanno benissimo i piatti a base di patate, verza, fagioli, riso, e persino di cotogne o prugne secche e affumicate.

    Vi proponiamo le polpette di funghi. Servono mezzo chilo di funghi, due cipolle, qualche spicchio d’aglio, un ciuffo di anetto, farina, sale e pepe. Mescolate nel tritatutto i funghi puliti e lavati, la cipolla e l’aglio. Aggiungete nel composto l’aneto finemente tritato, un po’ di farina e un pizzico di lievito in polvere. Modellate le polpette, infarinatele e fatele soffriggere in abbondante olio.

    Queste polpette vanno bene con un contorno di pilaf, il risotto della tradizione balcanica e orientale. Servono due tazze di riso, 2-3 cipolle, una carota, 1-2 pomodori o passata, un ciuffo di prezzemolo e poco olio. Fate rosolare la cipolla tagliata a fette, aggiungete la carota, sempre sottilmente affettata, il riso, i pomodori a dadini, acqua e fate cuocere per mezz’ora. A cottura ultimata cospargete di prezzemolo tritato.

    Un altro contorno a base di riso è il pilaf alle prugne secche, che si fanno bollire insieme al riso. Buon appetito!

  • Piatti della Moldavia

    Piatti della Moldavia

    Ogni provincia romena vanta i suoi piatti specifici. Radio Romania Internazionale vi apre la porta della cucina in Moldavia, la regione dell’est del Paese, famosa per le sue prelibatezze gastronomiche. Nelle comunità tradizionali, si fa colazione con uova fritte, ciccioli e formaggio grattugiato. A pranzo sono preferiti i piatti a base di patate, fagioli o verza. Saporitissima la ciorba de potroace, il borsch di rigaglie di pollo, con carote bollite, cipolle, riso e prezzemolo, consigliato soprattutto dopo una festa spruzzata da abbondante vino. D’altronde, la Moldavia ha una generosa offerta di vini, con tante varietà romene: Galbena de Odobeşti e Şarba nella regione di Vrancea, il più grande vigneto di Romania, la Busuioaca di Bohotin nell’area di Husi, per non parlare di Grasa, Feteasca e Frâncuşa che escono dai vigneti di Cotnari, in provincia di Iaşi.

    Un piatto tipico della Moldavia sono le polpette chiamate pârjoale, che vengono modellate molto più grandi rispetto a quelle preparate in altre regioni della Romania o in altri Paesi. Servono un chilo di carne macinata, 2-3 fette di pane, due cipolle, 4 uova, aneto fresco, sale, pepe. Unite alla carne il pane precedentemente ammollato in acqua e poi strizzato. Aggiungete la cipolla e l’aneto tritati, sale, pepe, due uova intere e mescolate perbene. Modellate le polpette, fatele passare nella farina, nelle uova sbattute e nel pangrattato, e friggetele nell’olio. Come contorno, sposano benissimo una purea di patate.

    E siamo arrivati anche ad un dessert specifico della Moldavia: le saporitissime poale-n brâu, una specie di piccole torte ripiene di formaggio fresco. Il nome ricorda l’abitudine delle donne di una volta che, mentre facevano il bucato o altri lavori, sollevavano il lembo (in romeno poale) della gonna, attaccandolo alla vita (in romeno brâu). L’impasto a base di farina, uova, zucchero, latte, lievito di birra e un po’ di olio e sale, si divide in quadrati che poi vengono riempiti di formaggio fresco di mucca mescolato con uova e zucchero. Prima di essere infornate, vengono spalmate con tuorlo d’uovo.

    Un soggiorno in Moldavia, che potreste vincere partecipando al concorso Iași – capitale storica della Romania, indetto da Radio Romania Internazionale, vi svelerà sicuramente tanti segreti della cucina di questa bella regione del Paese! Buon appetito!

  • Prelibatezze al mirtillo

    Prelibatezze al mirtillo

    Nelle zone montane della Romania è iniziata la raccolta dei mirtilli, prelibatissimi sia consumati freschi che sotto forma di confettura, succo o “afinată”, tipica bevanda alcolica preparata sopratutto in Bucovina e Transilvania e aprezzatissima dai turisti in visita in queste due province storiche romene.



    Per preparare questa bevanda, occorrono 2 chili di mirtilli, uno di zucchero e una “damigiana”, il tradizionale vaso in vetro rivestito in vimini. I mirtilli e lo zucchero si fanno riposare nella damigiana per qualche giorno, dopo di che si agita bene per far sciogliere lo zucchero e omogeneizzare il contenuto. L’intera operazione va ripetuta ogni due-tre giorni, ma la damigiana va lasciata aperta per consentire il processo di fermentazione. Dopo circa due settimane, sopra i mirtilli, che ormai sono coperti dal succo, si versa alcol alimentare, poi la damigiana va chiusa bene e conservata al buio in un luogo fresco. L’afinata è raccomandata a chi soffre di distrubi di stomaco o intestino, ma va consumata con moderazione. Un simile bevanda si può ottenere anche dalle fragoline che crescono sempre nelle zone montane, ma ai margini delle foreste, in zone più assolate.



    Con i mirtilli si possono preparare anche succhi e sciroppi. Per ottenere, ad esempio, uno sciroppo di mirtilli, occorrono un chilo di mirtilli e due di zucchero. Dopo aver lavato i mirtilli, schiacciateli e mischiate il succo ottenuto con lo zucchero in un vaso per farlo sciogliere a fiamma bassa. Dal momento in cui inizia a bollire, si lascia ancora sul fuoco per mezz’ora, e vi si aggiunge un po’ di succo di limone. Poi, lo sciroppo si mette in bottiglie ben chiuse che si lasciano raffreddare. Lo sciroppo di mirtilli può essere consumato in acqua naturale o gassata.



    Sempre con i mirtilli si può preparare anche una confettura, secondo la classica ricetta, che tutti conosciamo, confettura che si può usare, ad esempio, come farcitura per crespelle. (trad. Adina Vasile)

  • Piatti a base di zucchine

    Piatti a base di zucchine

    La più popolare ricetta romena a base di questa verdura è quella delle zucchine fritte. Servono 2-3 zucchine piccole, due uova, sale, pepe, 2-3 spicchi d’aglio e 100 grammi di farina. Pulite e affettate le zucchine, cospargetele di sale e fatele riposare su un piatto per circa 20 minuti. Sbattete bene le uova, col sale, il pepe e l’aglio schiacciato. Asciugate con un fazzoletto le fette di zucchine, infarinatele e poi passatele nell’uovo. Friggetele nell’olio su entrambe le parti e poi mettetele su un fazzoletto assorbente per eliminare l’eccesso di grasso. Servite con salsa all’aglio o allo yogurt e aglio.



    Un’altra ricetta interessante è quella di zucchine ripiene. Scegliete 3 zucchine più grandi, pulitele, mettetele a lessare in acqua salata per qualche minuto. Lasciatele scolare, poi tagliatele a metà e svuotatele, così da fare delle barchette. Schiacciate la polpa con una forchetta. Tagliate finemente una cipolla grande e fatela rosolare con 50 millilitri di olio. Aggiungetene 200 grammi di funghi affettati. Lasciate lessare a fuoco basso, finché scompare il liquido lasciato dai funghi. Aggiungete 50 grammi di riso e 250 millilitri di acqua e fatte bollire il riso per circa 20 minuti. Aggiungete poi la polpa di zucchine schiacciata, un po’ di aneto, sale, pepe e un pizzico di paprika. Riempite le zucchine con la pasta ottenuta e grattugiate un po’ di formaggio sopra. Potete aggiungere anche un cubetto di burro. Mettete nel forno a 160 gradi per 10-15 minuti.



    Buon appetito!