Tag: Dante Alighieri

  • “E questo è forma” in mostra a UNA Galeria di Bucarest

    “E questo è forma” in mostra a UNA Galeria di Bucarest

    “E questo è forma” in 60 lavori plasmati da giovani che studiano le belle arti a Bucarest e Roma, riuniti nella mostra ispirata al Canto I del Paradiso dantesco, inaugurata il 30 marzo presso UNA Galeria della Capitale romena, in prossimità del Dantedì celebrato nei giorni scorsi.



    Liniziativa, nata nel 2021, nel 700/o anniversario della scomparsa del Sommo Poeta, è frutto di un progetto più ampio di collaborazione tra lAccademia di Belle Arti di Roma (ABA) e lUniversità Nazionale dArti di Bucarest (UNARTE), per far avvicinare gli studenti al capolavoro di Dante attraverso le arti visive. Lo spiega a Radio Romania Internazionale la professoressa Nicoleta Silvia Ioana, docente di lingua italiana presso lUNARTE, che ha ideato e coordinato il progetto insieme al direttore del Dipartimento Tecnico-Teorico dello stesso ateneo, Cornel-Florin Moraru, e allartista Veronica Pirracini, docente di pittura e responsabile del Dipartimento di Arti Visive dellABA.



    Partendo da “Le cose tutte quante / hanno ordine tra loro, e questo è forma / che luniverso a Dio fa simigliante” del Canto I del Paradiso dantesco, liniziativa è stata lanciata il 28 maggio 2021 con il seminario-esposizione “Dante e lArte: Parola-Colore-Forma”, tenutosi in contemporanea a Roma e Bucarest. “La sfida era di capire se le nuove generazioni, a distanza di 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, riescono a sensibilizzarsi davanti a questa meraviglia che è la Divina Commedia”, spiega la prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana, particolarmente contenta del modo in cui i giovani artisti hanno scelto di “raccontare” Dante tramite le pitture, le sculture o i lavori tessili realizzati nel giro di un anno, accompagnati da un video.



    Ad esempio, tre “rosoni” di lana e seta raffigurano lInferno, il Purgatorio e il Paradiso immaginati dalla studentessa Nicoleta Bică Bucșaru, sotto la guida della nota artista e sua professoressa Daniela Frumușeanu, docente presso la Facoltà di Arti Decorative e Design dellUNARTE, presente allinaugurazione.



    Un evento particolare, volto ad avvicinare i giovani sempre di più alla cultura, e noi sosteniamo queste iniziative, ha spiegato, a sua volta, a Radio Romania Internazionale, lon. Andi Gabriel Grosaru, il deputato della minoranza italiana nel Parlamento di Bucarest, presente allinaugurazione della mostra insieme alla presidente dellAssociazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT, Ioana Grosaru. Il deputato ha fatto riferimento anche al Dantedì celebrato insieme agli studenti e agli insegnanti del Liceo Dante Alighieri di Bucarest.



    Allinaugurazione della mostra “E questo è forma”, che rimarrà aperta presso UNA Galeria di Bucarest fino al 10 aprile, accanto ai coordinatori del progetto, Nicoleta Silvia Ioana e Cornel-Florin Moraru, erano presenti il Rettore dellUNARTE, prof. univ.dr. Cătălin Bălescu, la prof.ssa Otilia Doroteea Borcia, autrice del volume “La vita e la Passione di Cristo nella pittura italiana dal Trecento al Seicento”, esponenti dellambiente accademico, artisti, critici darte e giornalisti culturali.



  • “La lingua di Dante e l’Italiano moderno”, lezione virtuale del prof. Luca Serianni all’IIC Bucarest

    “La lingua di Dante e l’Italiano moderno”, lezione virtuale del prof. Luca Serianni all’IIC Bucarest

    Per celebrare il Dantedì, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest invitano il pubblico a seguire la lezione La lingua di Dante e l’Italiano moderno, tenuta dal prof. Luca Serianni. L’evento, inaugurato dall’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, e moderato dalla prof.ssa Smaranda Bratu Elian, sarà trasmesso in live streaming il 25 marzo, dalle ore 11.00 (le 10.00 in Italia) sulla pagina Facebook dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. Sono previsti interventi delle prof.sse Oana Sălişteanu, Corina Anton e Anamaria Gebăilă della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bucarest, precisano gli organizzatori.

  • La Festa della Comunità

    La Festa della Comunità

    La Festa della Comunità è la coproduzione frutto della tre giorni di iniziative organizzate dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona sul finire dell’ottobre 2021. Eventi che hanno unito le celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri a percorsi storici e artistici dedicati ai giornalisti e agli operatori delle emittenti che aderiscono alla Comunità. Una visita nello splendore delle sale del Quirinale e alla caserma del Reggimento Corazzieri, la partecipazione alla Serata ProGrammatica, un incontro su Dante e un Poetry Slam per cogliere la modernità degli stimoli del Sommo Poeta. Tutto questo ha portato alla promozione di una coproduzione radiofonica che ha ricevuto tantissime adesioni e una varietà di contributi diffusi dalle radio dell’associazione:

    HRT Croazia Radio Fiume – Tradizione, orgoglio e passione: i cavalieri che affascinano l’Italia
    Radio Atene – Il Reggimento Corazzieri e Moto Guzzi. Settant’anni di sinergia
    Radio ICN New York – Dante Rap e Trap
    Radio Romania Internazionale – Il Quirinale, la Casa degli Italiani aperta al mondo
    Radio Vaticana – Il cuore in alto
    Rai Radio3 – Dante. Un’epopea pop
    Rai Alto Adige – La traduzione: ponte tra culture
    Rai Friuli Venezia Giulia – Il Reggimento Corazzieri e il Friuli Venezia Giulia
    Rai Sardegna – Due guide speciali: gli Angeli del Quirinale
    Rai Sicilia – Le calzature della Regina
    RSI Radiotelevisione Svizzera Italiana – Poeti di frontiera a singolar tenzone per celebrare la Vita Nova…e la nuova vita
    San Marino RTV – La virtù del servizio: le guardie d’onore della Repubblica da Roma a San Marino

    Visitate il sito della Comunità Radiotelevisiva Italofona per tutti i dettagli.

    Fonte: Comunità Radiotelevisiva Italofona

  • La tre giorni di iniziative organizzate a Roma dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona

    La tre giorni di iniziative organizzate a Roma dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona

    Dopo la lontananza obbligata per l’emergenza sanitaria e gli incontri a distanza, i membri della Comunità Radiotelevisiva Italofona di nuovo insieme a Roma per un ricco programma di iniziative.

    La tre giorni romana ha preso il via il 20 ottobre con la partecipazione dei rappresentanti delle radio italofone dell’associazione alla Serata ProGrammatica di Rai Radio 3 – La Lingua Batte, organizzata in collaborazione con la Comunità, il Ministero dell’Istruzione, l’Accademia della Crusca e Skuola.net. Una serata in diretta dalla Sala A di via Asiago, condotta da Paolo Di Paolo, ricca di testimonianze, performance e musica dal vivo. Un’occasione per il presidente della CRI, Maurizio Canetta, per illustrare il programma delle iniziative della Comunità.

    La mattina del 21 ottobre la CRI nei luoghi simbolo: il Palazzo del Quirinale – la Casa degli italiani, e la Caserma del Reggimento dei Corazzieri, guardia d’onore del Presidente della Repubblica Italiana. Due i percorsi individuati e dedicati ai giornalisti e agli operatori delle radio italofone della Comunità, Un appuntamento che porterà alla realizzazione di un programma coprodotto tra le radio della Comunità. Sono già al lavoro per condividere con gli ascoltatori la bellezza, il valore e la storia di questi luoghi: HRT Croazia, Radio Atene, Radio ICN NY, RAI con RAI Radio3, Rai Alto Adige, Rai FVG, Rai Sardegna, Rai Sicilia, Radio Romania, Radio Vaticana, RSI, RTSH Albania, San Marino RTV.

    La sera del 21 ottobre al Teatro Monk è andata in scena La vita nuova, AnDante con moto, seconda edizione del poetry slam italo-svizzero, organizzato con l’Ambasciata di Svizzera in Italia. Un momento per cogliere la modernità degli stimoli della Divina Commedia e della Vita Nuova attraverso la voce di poeti contemporanei. Otto poeti – quattro dall’Italia e quattro dalla Svizzera – si sono sfidati in versi secondo le regole del Poetry Slam: due interventi poetici, una giuria scelta tra il pubblico, due maestri di cerimonia, la direzione artistica di Lello Voce.

    Una serata ricchissima che si è aperta con le performance poetico-musicali di Marthia Carrozzo con Frank Nemola, e di Meloe Gennai, e che ha avuto come ospite d’onore Giuliano Logos, campione mondiale di Poetry Slam 2021. I poeti in gara: Franco Barbato, Rodolfo Ceré, Anna Maria Di Brina, Sergio Garau, Francesca Genti, Paolo Gentiluomo, Marco Jäggli e Julian Zhara. Vincitrice della seconda edizione – la poetessa Anna Maria Di Brina.

    Venerdì 22 ottobre si è tenuto alla Casa delle Letterature Infinito Dante, in collaborazione con Biblioteche di Roma, un incontro per raccontare il viaggio dei traduttori di Dante e dei diffusori della poetica dantesca, con incursioni nel mondo della beat generation, Pasolini e Borges. Sono intervenuti Damiano Abeni, Corina Anton, Ernesto Assante, Maria Grazia Calandrone, Karina Laterza, Gašper Malej, Alejandro Patat, Eric Salerno, Umberto Todini, Zosi Zografidou. Ha chiuso l’appuntamento Versi in LIS, con l’intensa l’interpretazione di Daniele Latagliata del sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare. Rai Pubblica Utilità ha garantito l’interpretariato dell’evento.

    Ringraziamo l’Accademia di Romania con la Professoressa Oana Boșca-Mălin, e la dottoressa Francesca di Meo dell’ISSR per il loro prezioso aiuto.

    Vi segnaliamo è che possibile rivedere Infinito Dante sulla pagina Facebook della Comunità Radiotelevisiva Italofona all’indirizzo: https://bit.ly/2ZdcBrX, su Rai Accessibilità all’indirizzo https://rb.gy/qc4csm. Sul canale YouTube di Biblioteche di Roma potrete vedere la prima parte dell’incontro all’indirizzo https://rb.gy/lsfvv7 e la seconda parte all’indirizzo https://rb.gy/ugrumu.

    La Vita nuova, AnDante con moto e Infinito Dante rientrano nelle iniziative della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri, e godono del patrocinio della Rai. Il Poetry Slam ha ricevuto il patrocinio anche da RSI, dalla LIPS – Lega italiana Poetry Slam e da WOW! Incendi spontanei e il sostegno del Dipartimento Federale degli Affari Esteri svizzero.

    Un grande successo, conseguito grazie all’entusiasmo, alla professionalità, alla creatività e alla sapienza di tutti i soggetti coinvolti a diverso titolo nell’intenso programma messo a punto dalla nostra Segretaria Generale Maria du Bessé.

    Comunicato Comunità Radiotelevisiva Italofona

  • Idalberto Fei, intervista immaginaria a Dante Alighieri

    Idalberto Fei, intervista immaginaria a Dante Alighieri

    Affrontare Dante è come affrontare lEverest. Lo dice a Radio Romania Internazionale il famoso regista e scrittore Idalberto Fei, che a 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, immagina un ricco e denso di significato dialogo con il genio fiorentino. Unintervista che non segue il filone politico o teologico, bensì lessere umano in crisi, ambientata nella Biblioteca del Palazzo Caetani di Roma, legato alla figura di Papa Bonifacio VIII, al quale Dante attribuisce il suo esilio, spiega Idalberto Fei.



    Lintervistatore arriva in studio, dove trova un signore in abiti moderni che legge, scoprendo con soddisfazione una preziosa versione della Divina Commedia nella casa che ricorda il grande nemico. “Poi si scopre che, in realtà, questo signore è Dante Alighieri che, per arrivare di nuovo fra noi, ha chiesto in prestito a un attore il suo corpo. Non poteva andare in giro vestito alla maniera antica, come se lo immaginano tutti. E poi rivela che, in realtà, lui non è come ce lhanno sempre rappresentato. Lui è come lha descritto Boccaccio: piccolo, col mento sfuggente, barba e capelli neri ricci”, aggiunge il maestro Fei.



    Perchè Dante fra tanti inviti ha accettato quello di questo strano intervistatore? “Non perchè lo conosca, non lha mai sentito nominare! Ma è stato incuriosito dalle sue parole: “Io non credo al Paradiso; ma vorrei andare nel Paradiso!” Questa cosa incuriosisce Dante per la sua umanità, in fondo è un problema che tante persone si pongono. E davanti allumanità dellintervistatore, scopre il lato più umano egli stesso, cioè racconta la sua vita, racconta di come lui, in realtà, prima ancora dellesilio, fosse in difficoltà, si era troppo buttato allesterno e alle cose del mondo, e aveva finito veramente per smarrire la via”, puntualizza Idalberto Fei.



    Dante risponde alle tante domande riguardanti la sua poesia, Beatrice, la famiglia, i figli. “Ma quando alla fine lintervistatore gli chiede cosa gli consiglia, Dante risponde: “Fosse un credente, Le consiglierei di pregare. Ma Lei credente non è, perchè – se no, questa domanda non me lavrebbe fatta. Quello che Le posso consigliare è cercare di raggiungere un momento di calma e serenità, magari quando meno se lo aspetta”, aggiunge Idalberto Fei.



    Alla fine del dialogo, Dante ritorna nel Paradiso che lui stesso ammette di aver conquistato con difficoltà, anche perchè è stato un credente molto strano: il dono del perdono, che sarebbe la prima arma di un cristiano, lui veramente non ce lha avuta, osserva ancora il noto regista e scrittore. Il racconto dantesco è cosparso di citazioni, soprattutto dalla “Divina Commedia” e dalla “Vita Nova”, ma anche dal “Trattatello in laude di Dante” di Boccaccio. Perdere la stella polare e ritrovarla è il messaggio dantesco che vale anche nei nostri giorni, puntualizza Idalberto Fei, che, lungo gli anni, ha svolto una proficua collaborazione con Radio Romania, in particolare con il Teatro Nazionale Radiofonico. Nel 2014, è stato anche il presidente della giuria del Festival Internazionale di Teatro Radiofonico Grand Prix Nova, organizzato da Radio Romania.




  • Dante 700: viaggio nell’arte inglese insieme al prof. Maurizio Patti

    Dante 700: viaggio nell’arte inglese insieme al prof. Maurizio Patti

    L’arte al tempo del Sommo Poeta nelle collezioni inglesi, ma anche i suoi echi in William Blake e nei Preraffaelliti, sono stati i temi proposti dagli eventi virtuali che hanno aperto le attività del Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri, inaugurato il 25 marzo scorso, proprio nel DanteDì. Il protagonista delle videoconferenze L’arte al tempo di Dante nelle collezioni inglesi del 15 aprile e Dante, William Blake e i Preraffaelliti del 21 aprile, con una nuova puntata in programma il 6 maggio, è il professore Maurizio Patti, docente d’inglese, traduttore e guida specializzata in itinerari a Londra, grande appassionato di arte.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, il prof. Patti spiega che il 700/o anniversario dantesco ha rappresentato l’occasione di esplorare ancora più profondamente quello che le grandi collezioni d’arte inglesi conservano del periodo artistico che coincide grosso-modo con la vita di Dante. Si tratta di lavori di Duccio di Buoninsegna, Cimabue o Giotto. Invece, la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento rappresentano un’epoca completamente diversa. Si ha il passaggio dal razionalismo illuminstico al Romanticismo, affiorano le figure di letterati e artisti che si sentono più coinvolti in una dinamica e tematica romantica, spiega il nostro ospite.



    Ma William Blake – poeta, pittore e incisore – è un personaggio difficile da classificare. In un mondo abbastanza statico, lui è un esempio del ribelle, affronta tematiche legate all’immaginazione, realizzando una mitologia tutta sua, aggiunge il prof. Maurizio Patti, spiegando come, verso il 1825, due anni prima di spegnersi, accettò la proposta dell’amico John Linnell di illustrare la Divina Commedia.



    Con i Preraffaelliti, si è consolidato il nuovo modo di riapprezzare il passato, puntualizza il nostro ospite, osservando che, nell’ambito di questa corrente, la voce forse più fedele al richiamo dell’opera di Dante sia stata quella proprio quella di Dante Gabriel Rossetti. D’altronde, il padre italiano aveva voluto che il figlio portasse questo nome così impegnativo, come lo definisce il nostro ospite.



    Il prof. Maurizio Patti proseguirà la sua presentazione nell’incontro virtuale proposto al pubblico il 6 maggio dal Comitato di Bucarest della Dante Alighieri, che vede il notevole impegno della Scuola Italiana Aldo Moro di Bucarest, della sua preside Tina Savoi e della sua squadra.



  • CON DANTE, nuova coproduzione della Comunità Radiotelevisiva Italofona

    CON DANTE, nuova coproduzione della Comunità Radiotelevisiva Italofona

    Nell’anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, la Comunità Radiotelevisiva Italofona promuove una nuova coproduzione radiofonica. Le radio della Comunità accompagneranno ascoltatrici e ascoltatori in un ideale viaggio Con Dante in tante tappe quante sono le radio che hanno dato vita a questa iniziativa.

    Traduzioni, tradizioni, leggende, preziosi manoscritti, l’influenza di Dante nella letteratura di tanti paesi e territori e molto altro. Un racconto variegato per temi, testimonianze e tagli narrativi alla scoperta delle tracce del Sommo Poeta nello spazio e nel tempo.

    La coproduzione si avvale dei contributi di:
    HRT Croazia – Radio Fiume
    ICN New York
    Radio Atene
    Radio Romania
    Radio Vaticana
    RAI Radio3
    RAI Friuli-Venezia Giulia
    RAI Sardegna
    RSI Radiotelevisione Svizzera Italiana
    RTSH Albania – Radio Tirana
    RTV Slovenia – Radio Capodistria
    San Marino RTV

    Tutte le informazioni sulle messe in onda nei diversi palinsesti saranno disponibili sul sito www.comunitaitalofona.org che verrà costantemente aggiornato per permettere agli ascoltatori di seguire le trasmissioni.

    Ascolteremo l’intervista all’italianista Giulio Ferroni che in collaborazione con la Società Dante Alighieri ha pubblicato L’Italia di Dante. Viaggio nel paese della Commedia (La Nave di Teseo). Una speciale guida di viaggio che conta ben duemila toponimi (Rai Radio3).

    Con il linguista Simone Pisano ci soffermeremo sui personaggi e sui riferimenti alla Sardegna presenti nella Divina Commedia e sul giudizio espresso da Dante sulla lingua dei Sardi nel De Vulgari eloquentia (Rai Sardegna).

    Risalendo la penisola faremo tappa, grazie al contributo di Radio San Marino, nei luoghi romagnoli dell’esilio dantesco, dalla Pieve di Polenta, casa di Francesca, a Ravenna dove Dante fu sepolto. In questo viaggio in Romagna le voci del poeta Davide Rondoni e di Carlo Romeo.

    In Friuli-Venezia-Giulia, con Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera e autore di A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia (Mondadori), si parlerà di confini, missione e nascita dell’Italia di Dante, per spaziare poi da Nazario Sauro a Ungaretti fino alla musica dei cantautori italiani.

    Alla scoperta del prezioso Codice Florio custodito nella biblioteca dell’Università di Udine e recentemente digitalizzato, delle traduzioni in friulano della Divina Commedia con il Professor Andrea Tilatti e il ricercatore Gabriele Zanello (Rai Friuli Venezia Giulia)

    Varcando i confini italiani seguiremo le tracce dantesche in Slovenia (Radio Capodistria) soffermandoci sui Codici danteschi trascritti a Isola d’ Istria nel XIV secolo dal cancelliere tropeano Petrus Campenni con la dantista Valentina Petaros Jeromela presidente del Comitato Dante Alighieri di Capodistria.

    Tappa in Svizzera dove con Paolo Di Stefano, giornalista del Corriere della Sera, scrittore, inventore del Dantedì, si parlerà della traduzione e degli studi di Luigi Scartazzini, della pittura di Heinrich Füssli e delle letture, interpretazioni e studi di Giorgio Orelli (RSI)

    Rintracceremo Dante in Romania, 700 anni dopo la sua scomparsa, con Scuola, traduzione e tradizione con le professoresse Smaranda Bratu Elian dell’Università di Bucarest, Daniela Ducu, della sezione bilingue del Liceo Dante Alighieri di Bucarest e la lettrice Isabella Chiais (Radio Romania Internazionale).

    Ritornando verso sud, di nuovo sul mare: in Croazia, con il contributo di Radio Fiume dell’HRT con la professoressa Ljiljana Avirovic sulle traduzioni in croato e la presenza degli Alighieri a Zagabria.

    In Albania, si offrirà, partendo dal grande poeta Ismail Kadare, una panoramica sull’ influenza di Dante nella letteratura albanese (RTSH – Radio Tirana) e in Grecia, faremo il punto con la professoressa Zosi Zografidou sulla presenza e la risonanza di Dante nella letteratura greca e sui tanti riferimenti alla filosofia e alla grecità nell’opera dantesca (Radio Atene).

    Oltreoceano, la freschezza e l’originalità dei ragazzi del liceo Guglielmo Marconi di New York alla ricerca dei luoghi danteschi nel centro di Manhattan (ICN NY).

    L’universalità umana e poetica di Dante ancor più tangibile nella toccante testimonianza del regista Franco Palmieri organizzatore di una lettura di Dante nel carcere fiorentino di Sollicciano (Radio Vaticana).

    Fonte: Comunità Radiotelevisiva Italofona

  • Dante in musica all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    Dante in musica all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    Luniverso dantesco incontra Franz Liszt il 25 marzo allIstituto Italiano di Cultura di Bucarest in un recital di pianoforte tenuto dai maestri Orietta Luporini e Luca Pieruccioni, con la grandiosa Dante-Symphonie. Levento dedicato al sommo poeta nel 700/o della sua morte sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dellIstituto nello stesso giorno dalle ore 19.00 (le 18.00 in Italia). Il 25 marzo è stato individuato come data simbolo delle celebrazioni dedicate al padre della lingua italiana perchè, secondo molti studiosi, sarebbe il giorno esatto in cui Dante si perde nella famosa “selva oscura” della Commedia, spiega il direttore dellIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, Maria Luisa Scolari, anticipando il Dantedì 2021 in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



    Dal Rinascimento fino alle avanguardie del Novecento, luniverso dantesco è stato uninesauribile fonte dispirazione per le arti figurative e plastiche, e anche per la musica. Intellettuale eclettico e cosmopolita, Franz Liszt compose nel 1857 limponente poema sinfonico “Eine Symphonie zu Dantes Divina Commedia” ossia la Dante-Symphonie. Il progetto originario prevedeva unarticolazione della sinfonia in tre movimenti, in corrispondenza delle tre cantiche – Inferno, Purgatorio e Paradiso. Liszt sottopose il progetto a Richard Wagner, al quale ha dedicato questo capolavoro – che lo dissuase dalla rappresentazione in musica del Paradiso, con la motivazione che nessun essere umano sarebbe stato in grado di rendere in musica le gioie del Paradiso, il cui splendore, in qualsiasi espressione artistica, poteva essere soltanto contemplato con gli occhi dellanima, sottolinea Maria Luisa Scolari.



    Il recital di Orietta Luporini e Luca Pieruccioni invita il pubblico a seguire lintera Dante-Symphonie di Franz Liszt nella versione per pianoforte a quattro mani realizzata da Arthur Hahn. Nel corso della stessa serata, verranno inoltre proiettate le incisioni del geniale artista francese Gustave Doré, che illustrò la Divina Commedia con immagini famosissime e indimenticabili, come quella che ritrae Paolo e Francesca, riportata anche dalla locandina del concerto.



    “Un concerto in cui letteratura, musica e arti figurative si fondono, consentendo di fruire realmente e attivamente della bellezza di questa composizione che raramente viene inserita nelle programmazioni concertistiche”, dice ancora il direttore dellIICBucarest, passando in rassegna alcuni riferimenti essenziali della ricchissima rosa di eventi ufficiali organizzati in occasione del Dantedì in Italia e allestero: mostre, convegni, seminari, incontri, spettacoli teatrali, concerti e lettura.



    Un momento carico di significati sarà quello in cui Roberto Benigni leggerà un canto della Divina Commedia al Quirinale, alla presenza del presidente Sergio Mattarella, in un evento che andrà in diretta su Rai 1. Inoltre, a ottobre, alle Scuderie del Quirinale sarà inaugurata unimportante mostra dedicata allInferno, che racconta la sua fortuna iconografica, passando dal Medioevo sino ai nostri giorni, aggiunge Maria Luisa Scolari, ricordando che Firenze, Verona e Ravenna, le città che più di tutte sono legate a Dante, organizzeranno diversi eventi durante tutto lanno.



    “La cosa interessante è che queste manifestazioni hanno un carattere non solo accademico e specialistico, ma anche popolare, perchè la forza innovativa dei versi di Dante, le contrastate vicende della sua avventura umana, la vastità del materiale contenuto nelle sue opere, ne hanno determinato unimmensa fortuna”, spiega Maria Luisa Scolari. Dante è stato un uomo del suo tempo alla fine del Medioevo, ma i temi dellamore, la passione politica, lamicizia, il “pane altrui” che “sa di sale”, la condanna ingiusta e le pene dellesilio, la speranza di gloria e la ricerca della salvezza “a riveder le stelle” sono sentimenti eterni ed esperienze di vita emblematiche, dice ancora il direttore dellIstituto Italiano di Cultura di Bucarest. Buon Dantedì e buon ascolto!




  • CON DANTE, nuova coproduzione della Comunità Radiotelevisiva Italofona

    CON DANTE, nuova coproduzione della Comunità Radiotelevisiva Italofona

    Nuova coproduzione radiofonica promossa dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona nell’anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri. Le radio della Comunità accompagneranno ascoltatrici e ascoltatori in un ideale viaggio Con Dante in tante tappe quante sono le radio che hanno dato vita a questa iniziativa, come indica la CRI in un comunicato stampa.

    Traduzioni, tradizioni, leggende, preziosi manoscritti, l’influenza di Dante nella letteratura di tanti paesi e territori e molto altro. Un racconto variegato per temi, testimonianze e tagli narrativi alla scoperta delle tracce del Sommo Poeta nello spazio e nel tempo, precisa ancora la fonte.

    La coproduzione si avvale dei contributi di:
    HRT Croazia – Radio Fiume
    ICN New York
    Radio Atene
    Radio Romania
    Radio Vaticana
    RAI Radio3
    RAI Friuli-Venezia Giulia
    RAI Sardegna
    RSI Radiotelevisione Svizzera Italiana
    RTSH Albania – Radio Tirana
    RTV Slovenia – Radio Capodistria
    San Marino RTV

    Tutte le informazioni sulle messe in onda nei diversi palinsesti saranno disponibili sul sito www.comunitaitalofona.org che verrà costantemente aggiornato per permettere agli ascoltatori di seguire le trasmissioni, indica ancora la CRI nel comunicato.

  • The Sky Over Kibera e la Divina Commedia reinventata, Romania incontra il regista Marco Martinelli

    The Sky Over Kibera e la Divina Commedia reinventata, Romania incontra il regista Marco Martinelli

    The Sky Over Kibera: il film girato nel 2019 dal regista Marco Martinelli nelle periferie di Nairobi, dove ha reinventato la Divina Commedia insieme a 150 ragazzi, intitola anche lincontro virtuale che lIstituto Italiano di Cultura di Bucarest propone al pubblico sulla sua pagina Facebook il 17 febbraio, dalle ore 18.00 (le 17.00 in Italia). Accanto al regista, parteciperanno la moglie Ermanna Montanari, entrambi fondatori e direttori artistici del Teatro delle Albe di Ravenna, la critica teatrale e giornalista Irina Wolf e la critica teatrale Daniela Silindean.



    Limpresa africana a Kibera, avviata su invito della Fondazione AVSI, si ricollega al volume “Nel nome di Dante. Diventare grandi con la Divina Commedia”, pubblicato da Marco Martinelli nel 2019 presso leditrice Ponte alle Grazie, con una seconda ristampa nel 2020. Una rilettura di Dante in cui il regista racconta come si è avvicinato al Padre della lingua italiana grazie allinsegnamento del proprio padre, Vincenzo Martinelli. Un brillante racconto in cui abbina le parole e le vicende dei tempi di Dante con memorie personali ed eventi recenti.



    “E una doppia biografia, perchè, per raccontare il nostro Sommo Poeta, sono partito dalla vita e dallinsegnamento di mio padre, Vincenzo Martinelli, il mio primo grande maestro rispetto alla cultura, al sentire la lettura, la pittura, il teatro come elementi fondamentali per la vita”, spiega il regista a Radio Romania Internazionale, anticipando lincontro del 17 febbraio e indicando anche come si collega la rilettura di Dante al film “The Sky Over Kibera”.



    “Euna sorta di passaggio di testimone, perchè, se mio padre me lha trasmessa quando io ero bambino-adolescente, in questi anni mi sono trovato in situazioni come quella di Kibera, in cui avevo davanti a me 150 bambini che, tra laltro, non sapevano minimamente non solo chi è Dante Alighieri, ma neanche dove era lItalia. Quindi, la prima lezione è stata di geografia”, spiega il regista, ricordando anche come hanno reagito i ragazzi protagonisti del film in inglese e swahili.



    La storia della Divina Commedia parte dalla “selva oscura” in cui luomo è smarrito. E il bosco delle sue paure, della sua disperazione, dei suoi errori e fallimenti. Per i ragazzi di Kenya, la selva oscura era proprio Kibera, che, peraltro, significa proprio “selva”. “Abbiamo fatto quello che Ermanna e io chiamiamo la “messa in vita” più che “messa in scena”, cioè arrivare allo spettacolo partendo anche dalla vita degli attori, in questo caso i ragazzini che vivono una condizione disumana”, aggiunge Marco Martinelli. Una condizione infernale negli slum di tutto il mondo, non solo a Kibera.



    Da oltre 25 anni, al Teatro delle Albe di Ravenna, Marco Martinelli ed Ermanna Montanari hanno dato vita alla “non-scuola”, una pratica teatrale che mette in contatto gli adolescenti con i grandi classici del teatro. Cosa ha da dirci oggi Dante? Cosa dovrebbe dire soprattutto ai giovani e come avvertono loro il suo messaggio? Dobbiamo far vedere tutta lumanità della Divina Commedia, risponde Marco Martinelli.



    “E veramente Divina perchè è umana integralmente. Il grande poeta americano Ezra Pound ha dato una definizione di Dante icastica e definitiva: “the everyman”, ogni uomo, cioè lUmanità che cerca di uscrire da uno stato di tenebra, di disperazione e di dolore, per approdare alla luce del Paradiso. Questo è, in fondo, il viaggio della Divina Commedia”, puntualizza Marco Martinelli. La speranza è possibile, soprattutto nei tempi che stiamo vivendo. E forse un caso della storia, ma il VII centenario di Dante avviene nel pieno di una pestilenza, di una “selva oscura” planetaria, e a soffrire di più sono proprio gli adolescenti che attraversano, comunque, un momento della vita di grande fragilità, spiega ancora il regista.



    Marco Martinelli ha fatto riferimento anche alla sua esperienza romena: nel 2019, era venuto più volte a Timisoara insieme a Ermanna Montanari per preparare il megaspettacolo “Paradiso”, sempre rimuovendo le barriere tra artisti e semplici cittadini. La messa in scena era prevista per questanno, quando la città della Romania occidentale doveva essere Capitale Europea della Cultura, progetto che slitta al 2023. Il “Paradiso” proposto dal Teatro della Albe di Ravenna nel programma Dante21, insieme allAssociazione Timisoara 2021, sposava perfettamente lo slogan “Shine your light – Light up your city!” e il regista si augura di portarlo a compimento ad un certo momento.



    Autore, drammaturgo e regista, Marco Martinelli, è fondatore e direttore artistico del Teatro delle Albe di Ravenna insieme alla moglie Ermanna Montanari, attrice e regista pluripremiata. Da anni, stanno portando avanti regie e progetti danteschi di respiro internazionale, dalla Romania agli Stati Uniti, tra cui ledizione integrale della Divina Commedia per Ravenna Festival, 2017-2021. Insignito di numerosi premi nazionali e internazionali, ha firmato oltre cinquanta regie e i suoi testi sono pubblicati e messi in scena in Italia, Francia, Belgio, Germania, Romania, Slovacchia, Cile, Brasile, Senegal, Russia e Stati Uniti, ricorda lIstituto Italiano di Cultura di Bucarest nella sua scheda biografica.



  • Celebrazioni dantesche a Bucarest

    Celebrazioni dantesche a Bucarest

    Il 750/o anniversario della nascita di Dante Alighieri (1265-1321) sarà celebrato dallIstituto Italiano di Cultura di Bucarest con tre eventi speciali, che si uniscono alle numerose manifestazioni in Italia e allestero.



    Mostre, letture, convegni e conferenze, concerti di musica classica e contemporanea, spettacoli di teatro e danza, video installazioni e proiezioni, lectio magistralis con i massimi protagonisti della scena culturale nazionale e internazionale, accanto a studiosi della letteratura dantesca, hanno arricchito un calendario che ha visto impegnate in prima fila le città più legate al sommo poeta italiano: Firenze, Ravenna, Verona e Roma.



    Il 25 novembre, lIstituto Italiano di Cultura di Bucarest invita i romeni a una serata di musica e di poesia con lEnsemble di musica medievale Canavisium. Laltro protagonista della serata sarà Franco Palmieri, lideatore e direttore artistico della grande performance “Allimprovviso Dante, 100 canti per Firenze”, giunta questanno alla XV edizione.



    Dalla prima edizione (2006) ad oggi hanno partecipato più di 8000 persone fra cui personalità dello spettacolo e della vita pubblica, come Matteo Renzi, Lucio Dalla, Sandro Veronesi, Brunello Cucinelli.



    Sempre nella serie delle celebrazioni del sommo poeta italiano, lIstituto Italiano di Cultura invita i bucarestini “A cena con Dante”, “condita” da una mostra fotografica che illustra le località visitate da Dante nel suo peregrinare e che contengono precisi riferimenti nella Divina Commedia. Sarà proiettato anche un breve documentario sulla figura di Dante.



    Fra una portata e laltra, ci saranno brevi intermezzi con la recita di terzine accompagnate dalla musica soave di flauti e liuti. La cena consiste in antipasti, primi, secondi e dolci basati su ricette tradizionali toscane (crostini, salumi, ribollita, pollo alla cacciatora, spezzatino di cinghiale, schiacciata fiorentina, cantucci, vini bianchi e rossi e tante altre prelibatezze, come ha spiegato a Radio Romania il direttore dellIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro.