Tag: decesso

  • È morto l’eroe di Siviglia

    È morto l’eroe di Siviglia

    È morto all’età di 65 anni il leggendario portiere di calcio Helmut Duckadam, vincitore della Coppa dei Campioni Europei nel 1986 con la squadra Steaua Bucarest. Lo annuncia in lutto la stampa sportiva romena, riportando che, negli ultimi anni ha dovuto affrontare diversi problemi di salute e a settembre 2024 è stato sottoposto a un intervento a cuore aperto.

     

    Nato il 1 aprile 1959 a Semlac, in provincia di Arad, da una famiglia di svevi (etnia tedesca della Romania occidentale), Duckadam ha esordito nel 1978 nella Divisione A, con la squadra-ammiraglio della provincia, UTA. Dopo quattro stagioni, venne trasferito a Steaua Bucarest, club dipartimentale, patrocinato dal Ministero della Difesa, secondo un modello sovietico diffuso all’epoca in tutti i paesi dell’ex Cortina di ferro.

     

    Duckadam è stato soprannominato l’Eroe di Siviglia dopo che, il 7 maggio 1986, nella finale di Coppa dei Campioni con FC Barcelona, ​​ha parato tutti e quattro i calci di rigore eseguiti dai giocatori catalani. Il punteggio era rimasto 0-0 dopo 120 minuti di gioco. Ai rigori, Marius Lăcătuș e Gavrilă Balint hanno segnato per la squadra campione di Romania, e la finale è finita 2-0. Composta esclusivamente da calciatori romeni,  Steaua Bucarest è stata la prima squadra di un paese comunista a vincere il più importante trofeo continentale di calcio interclub.

     

    Tra gli autori di quella performance, unica nella storia del calcio romeno, sono venuti a mancare anche il centrocampista Lucian Bălan e il difensore Ilie Bărbulescu. La performance di Duckadam è entrata nel Guinness dei Primati. Ma, non appena raggiunto l’apice della gloria, i problemi di salute lo costrinsero a rinunciare definitivamente al calcio professionistico a soli 27 anni. Tre anni dopo la finale di Siviglia, nel 1989, Duckadam tornò in campo, per le ultime due stagioni, alla squadra Vagonul Arad di Divisione B. In totale conta 133 presenze nella Divisione A, 13 in Coppa di Romania e 9 in Coppa dei Campioni. Nel record – due titoli di campione nazionale, uno di campione continentale e una Coppa di Romania.

     

    C’è vita dopo il calcio e Duckadam ha lavorato alla Polizia di frontiera nella sua città natale di Semlac. E’ stato maggiore di polizia, ma andò in pensione sempre per malattia. Nel 2003, l’ex portiere vinse al Diversity Visa, ricevendo il diritto di emigrare legalmente negli Stati Uniti, ma tornò nel paese in breve tempo. Per un decennio, Duckadam ha ricoperto la carica di presidente per l’immagine del club FCSB della capitale. È stato dichiarato cittadino onorario di Bucarest e la Presidenza della Romania gli ha conferito l’Ordine al Merito Sportivo.

     

    Negli ultimi anni, Helmut Duckadam era diventato analista sportivo di una rete specializzata di Bucarest. Nelle trasmissioni, era sempre caloroso, loquace, con un una buona dose di umorismo, preferiva gli elogi alle critiche, non si arrabbiava mai ed era incapace di offendere qualcuno. Alla partenza finale di questo mite gigante, i suoi colleghi sul set hanno titolato, all’unisono con l’intero respiro del calcio romeno: Grazie, Helmut!

  • Lo scrittore e attivista anticomunista Paul Goma, morto per coronavirus a Parigi

    Lo scrittore e attivista anticomunista Paul Goma, morto per coronavirus a Parigi

    Lo scrittore e attivista anticomunista romeno Paul Goma è morto, all’età di 84 anni, in un ospedale di Parigi, dove era stato ricoverato in seguito al contagio dal nuovo coronavirus. Paul Goma è nato nel 1935 in Bessarabia (est), in una famiglia di insegnanti che, cinque anni dopo, si è rifugiata in Romania in seguito all’annessione dei territori orientali romeni all’URSS. Per la sua posizione ostile nei confronti della dittatura comunista, Paul Goma è stato arrestato nel 1956 e condannato a due anni di reclusione, seguiti dal domicilio coato fino al 1963. Nel 1977, la Securitate, la polizia politica del regime, lo ha arrestato, indagato e torturato di nuovo, per critiche rivolte alla dittatura di Nicolae Ceausescu. E’ stato praticamente espulso in Francia e gli è stata ritirata la cittadinanza romena. A Parigi, è stato bersaglio di un tentato omicidio, con un pacco bomba, organizzato dal regime di Bucarest. Paul Goma ha scritto oltre 30 volumi di narrativa, memorialistica e storiografia.

  • Coronavirus: MAE conferma decesso romeno in Italia, connazionali rimpatriati con volo militare

    Coronavirus: MAE conferma decesso romeno in Italia, connazionali rimpatriati con volo militare

    In seguito agli iter avviati dall’Ambasciata di Romania a Roma e del Consolato Generale di Romania a Milano, le autorità italiane hanno confermato il decesso di un cittadino romeno contagiato dal nuovo coronavirus. Lo riferisce in un comunicato il Ministero degli Esteri di Bucarest, precisando che il connazionale era affetto da patologie preesistenti.

    Intanto, in seguito all’azione congiunta dei Ministeri degli Esteri, dell’Interno e della Difesa di Bucarest, otto cittadini romeni sono stati rimpatriati dall’Italia a bordo di un aereo militare, attrezzato per il trasporto in biocontenimento. Il MAE precisa in un comunicato che gli otto connazionali, che si trovavano in Italia come turisti oppure per cure mediche di emergenza, non avevano un’alternativa reale di continuare il soggiorno nella Penisola.

    Arrivati a Bucarest, sono stati accompagnati da rappresentanti della Direzione di Pubblica Sanità in una struttura di quarantena della capitale, conformemente alle misure adottate dalle autorità romene nei confronti delle persone che rientrano dall’Italia, precisa ancora il MAE. Altri nove cittadini romeni saranno rimpatriati oggi dall’Italia nelle stesse condizioni. Intanto, in Romania sono stati accertati 99 contagi dal COVID-19.