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  • Nicola d’Arco alla Fiera Internazionale d’Arte Bucarest

    Nicola d’Arco alla Fiera Internazionale d’Arte Bucarest

    (di Eugen Cojocariu e Iuliana Anghel) Dal 19 al 28 maggio, il capannone per aerei Romaero Băneasa, diventato padiglione espositivo, ha ospitato la prima edizione della MoBU, la Fiera Internazionale d’Arte di Bucarest. La rassegna, che ha riunito oltre 30 gallerie d’arte e quasi 200 artisti visivi, ha offerto al pubblico una retrospettiva Daniel Spoerri, celebre artista e scrittore svizzero novantenne nato in Romania, l’ideatore della della corrente della Eat Art come performance interattiva. Assieme a Jean Tinguely e Yves Klein, Daniel Spoerri ha gettato le basi del movimento artistico del Nouveau Réalisme.



    Una corrente alla quale appartiene anche l’artista italiano Nicola d’Arco, che vive in Romania da quasi 15 anni, presente alla fiera che ha appena chiuso i battenti a Bucarest. Intervistato da Eugen Cojocariu per Radio Romania Internazionale, l’artista ha parlato dei lavori esposti alla MoBU, creati tramite la tecnica del décollage, da lui prediletta per esprimere idee, messaggi e sentimenti. Nicola d’Arco ha spiegato anche come ha trovato il livello artistico della fiera e come ha interagito con altri creatori d’arte.




  • “Oltre la pittura” di Nicola d’Arco, in mostra a Bucarest

    “Oltre la pittura” di Nicola d’Arco, in mostra a Bucarest

    (di Eugen Cojocariu e Iuliana Anghel) Un viaggio nel mondo del cinema, attraverso manifesti e locandine di film degli anni ’50 e ’60 del Novecento, tutto condito dalla tecnica del décollage. L’artista italiano Nicola d’Arco, che vive in Romania da quasi 15 anni, invita il pubblico Oltre la pittura nello spazio espositivo dell’Università di Urbanistica e Architettura Ion Mincu di Bucarest, a scoprire la sua mostra personale inaugurata l’11 febbraio, che raggruppa lavori plasmati nell’arco di 20 anni di carriera.



    L’artista ha spiegato a Radio Romania Internazionale, in un’intervista rilasciata a Eugen Cojocariu, cosa rivela Oltre la pittura. La mostra è articolata in una sezione che include i lavori creati dall’artista tramite la tecnica del décollage, da lui prediletta per esprimere idee, messaggi e sentimenti, accanto ad un’impressionante collezione di manifesti e locandine di film originali. I lavori raffigurano prevalentemente celebrità leggendarie del cinema italiano e mondiale – Elisabeth Taylor, Marilyn Monroe o Marcello Mastroianni.



    Nella stessa intervista a Radio Romania Internazionale, Nicola d’Arco confessa che, se non avesse scelto la strada dell’arte nella sua carriera, un’alternativa sarebbe stato il mondo del cinema. E spiega anche in che cosa consiste il décollage, creato negli anni ’60 da Jacques Villeglé e Mimmo Rotella come genere molto associato alla pop-art. Una tecnica che va riconosciuta come arte, perchè è un’arte che si propone a tutte le generazioni, conclude l’artista, che intende portare i suoi lavori anche in altri paesi.



    La mostra Oltre la pittura di Nicola d’Arco, organizzata da Galeria Arhiva de Artă, in collaborazione con l’Università di Urbanistica e Architettura Ion Mincu di Bucarest, rimarrà aperta fino al 18 febbraio.



  • La Cinemagia dell’artista Nicola D’Arco, in mostra a Bucarest

    La Cinemagia dell’artista Nicola D’Arco, in mostra a Bucarest

    Celebrità leggendarie come Elvis Presley, Claudia Cardinale, Monica Bellucci, Humphrey Bogart e Ingrid Bergman o Sophia Loren in Cinemagia – una mostra di manifesti e locandine di film altrettanto celebri, plasmati dall’artista italiano Nicola D’Arco, che vive in Romania da quasi 12 anni. Una vera pinacoteca hollywoodiana inaugurata il 14 novembre presso la Galleria Rotenberg Uzunov di Bucarest dall’artista napoletano che predilige la tecnica del décollage, ricreando l’atmosfera degli anni in cui sono stati girati film come Casablanca, Il Gattopardo o King Creole, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale Eduard Uzunov, uno dei fondatori della galleria, in un’intervista rilasciata a Eugen Cojocariu.


    Ho accolto subito l’idea, in quanto si tratta della tecnica artistica del décollage, che è, praticamente, l’opposto del collage. Quindi, una tecnica speciale, e vi invitiamo a scoprire questa mostra alla nostra galleria (Via Constantin Esarcu 1) fino al 25 novembre. I lavori sono speciali: si tratta di manifesti e locandine di film, che ci riportano nell’atmosfera degli anni in cui sono stati girati. Un’altra cosa speciale, messa in risalto dal critico cinematografico Irina Margareta Nistor, è che la mostra si articola come un’archeologia del cinema degli anni ’70-’80. Vediamo manifesti con Elvis Presley, Humphrey Bogart, Elizabeth Taylor, Monica Bellucci e tanti altri. La mostra è come una macchia di colore e di bellissimi ricordi del cinema mondiale. Quando l’artista Nicola D’Arco, che conosco da un anno e mezzo, è venuto da me per farmi vedere a cosa stava lavorando, mi è sembrato di aver scoperto una nicchia difficilmente ripetibile nel paesaggio artistico romeno ed europeo, ha spiegato Eduard Uzunov.


    Dopo aver adoperato la tecnica del collage su tela, dal 2003 Nicola D’Arco ha cominciato a sperimentare anche il décollage, attratto dalla corrente del Neorealismo degli anni ’60, fondato da artisti francesi e italiani, tra cui anche Mimmo Rotella, dal quale ha imparato il senso del linguaggio espressivo, come spiega lui stesso. E’ stato attratto dalla creatività e dallo spazio che la galleria che ospita la mostra Cinemagia dà ai giovani emergenti come artisti, ha detto l’artista in un’intervista rilasciata sempre a Eugen Cojocariu di Radio Romania Internazionale.


    Nicola D’Arco ha definito anche la sua tecnica: si incollano diversi manifesti sovrapposti e si va fino in fondo, alla scoperta di un’immagine dimenticata. Quei manifesti rieccheggiano nella nostra memoria un film o qualcosa che noi abbiamo già vissuto, spiega l’artista. D’altronde, come ricordato anche da Eduard Uzunov, Irina Margareta Nistor, rinomata critica cinematografica romena, ha paragonato questo tipo di lavoro ad una vera archeologia artistica per la memoria dei cinefili mondiali. Nicola D’Arco sceglie sempre dei personaggi che hanno dato uno stile.


    L’artista ha anche passato in rassegna alcune delle sue mostre personali e collettive. E siccome si tratta di mostre che toccano il cuore e trasmettono certi messaggi, questi lavori riescono sempre a commuovere la gente fino alle lacrime. I prossimi lavori saranno dedicati sempre al cinema, ha svelato l’artista Nicola D’Arco nella stessa intervista a Radio Romania Internazionale. Intanto, per dirla con Irina Margareta Nistor, buon viaggio nell’universo dei sogni ricomposti da Nicola D’Arco!