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  • Dal deficit di bilancio al salario minimo europeo

    Dal deficit di bilancio al salario minimo europeo

    Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita dell’economia romena quest’anno, dal 2,8% anticipato ad aprile, all’1,9% secondo il suo più recente rapporto. L’inflazione media annua dovrebbe raggiungere il 5,3% alla fine del 2024 e il 3,6% l’anno prossimo, mentre la disoccupazione dovrebbe rimanere al 5,6% e scendere nel 2025 al 5,4%. Il disavanzo delle partite correnti è stimato al 7,5% del PIL quest’anno e al 7% l’anno prossimo.

    Quasi contemporaneamente alle previsioni del FMI, l’Eurostat pubblica dati che indicano un aumento del deficit pubblico nell’Unione Europea dal 3,2% del PIL nel 2022 al 3,5% nel 2023, con i livelli più alti registrati lo scorso anno in Italia (-7,2%), Ungheria (-6,7%) e Romania (-6,5%). Nel caso della Romania, i dati Eurostat mostrano che il deficit pubblico è aumentato da un valore di oltre 88 miliardi di lei nel 2022 a quasi 105 miliardi di lei lo scorso anno (1 euro = circa 5 lei – n. ndr). Ciò considerando che la spesa pubblica è scesa dal 40,4% del PIL nel 2022 al 40,3% dello scorso anno e le entrate sono calate dal 34% al 33,7%.

    In precedenza, l’Agenzia internazionale di valutazione finanziaria Standard & Poor’s aveva riconfermato il buon rating del debito pubblico e le prospettive stabili della Romania. L’agenzia ha tuttavia avvertito che il rating della Romania potrebbe essere declassato se il deficit continuasse a superare le previsioni e se persistessero altri squilibri, come l’alta inflazione o il deficit di conto corrente, cioè la differenza tra elevate importazioni e basse esportazioni.

    Standard & Poor’s prevede inoltre che l’attuale spesa pre-elettorale, caratterizzata dall’aumento delle pensioni e degli stipendi nel settore pubblico, spingerà il deficit della Romania al 7,3% quest’anno. Dato che le statistiche macroeconomiche non impressionano granchè molti romeni, ancora poveri, e ai quali l’inflazione galoppante degli ultimi anni ha eroso drammaticamente il potere d’acquisto, i politici hanno deciso di offrire loro una misura di consolazione.

    Poco più di un mese prima delle elezioni presidenziali e politiche, la Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato, in quanto organo decisionale, il disegno di legge sul salario minimo adeguato. La legge recepisce una direttiva europea che mira a migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei dipendenti. Il documento prevede che lo stipendio lordo minimo garantito venga stabilito annualmente, mediante aggiornamento periodico, a seguito della consultazione delle organizzazioni sindacali e patronali rappresentative a livello nazionale, tenendo conto del costo della vita e degli indicatori economici e sociali. Il valore del salario minimo lordo dovrebbe essere compreso tra il 47 e il 52% del salario medio.