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  • ROASIT: Confluenze, Festival interetnico internazionale, edizione 2020 online

    ROASIT: Confluenze, Festival interetnico internazionale, edizione 2020 online

    La diversità è una precondizione dell’evoluzione. Lo ha sottolineato il capogruppo delle minoranze nazionali al Parlamento di Bucarest, on. Varujan Pambuccian, in apertura della XIII edizione del Festival interetnico internazionale Confluenze, organizzato dall’Associazione degli Italiani di Romania – ROASIT dal 20 al 30 ottobre, in un’edizione tutta virtuale a causa della crisi sanitaria. Per tutti i popoli rappresentati in Romania, è molto importante conservare e sviluppare il proprio DNA culturale. E’ questo aspetto che rende la nazione romena capace di evolversi, ha detto ancora l’on. Varujan Pambuccian, mettendo in risalto l’importanza e il ruolo del festival Confluenze nella conoscenza reciproca tra popoli e culture.

    Da parte sua, il deputato della minoranza italiana, on. Andi-Gabriel Grosaru ha ricordato i messaggi di sostegno trasmessi lungo gli anni a questo progetto di successo della ROASIT dal capo dello stato romeno Klaus Iohannis e dal suo consigliere per affari culturali e religiosi, Sergiu Nistor. Ringraziando le autorità di Iași, capoluogo dell’omonima provincia della Romania orientale e capitale storica della regione della Moldavia, che ha ospitato le precedenti edizioni, il deputato Andi-Gabriel Grosaru ha auspicato la ripresa del festival in presenza con i prossimi appuntamenti.

    Nel 2020, il festival Confluenze propone in un concetto inedito una retrospettiva delle performance di ensemble e artisti nelle precedenti edizioni. Per dieci giorni, a partire dalle 18.00 (ora romena), il pubblico virtuale può seguire l’intero programma sul canale Youtube della ROASIT, sul sito festivalconfluente.ro e sulla pagina facebook dell’Associazione, ha spiegato la presidente della ROASIT, Ioana Grosaru, precisando che i video sono realizzati da Anca Filoteanu.

    Si tratta di spettacoli e performance che hanno come protagonisti 47 ensamble in rappresentanza di 17 minoranze nazionali di Romania, nonchè della popolazione maggioritaria, con ospiti dall’Italia e dalla confinante Moldova. Dal programma non mancano gli artisti Antonio Furnari, Sorin Ursan Deraclit, Yilmaz Turkoglu (Turchia), Bianca Manoleanu e Irina Moșu-Velciu (accompagnate al pianoforte da Remus Manoleanu e Roman Manoleanu), nonchè il gruppo vocale romeno Amicii, Bluesette Duo, la Fanfara Hasnaș (Moldova) e, non in ultimo, Parpaiun del Piemonte e il Coro Folk Rio di Roccavivi, come si legge sul sito della ROASIT.

    Un festival di eccezione: così ha definito Confluenze il deputato dell’Unione Ellenica di Romania, on. Dragoș Zisopol, intervenendo sempre in apertura dell’evento. Si tratta di un’idea eccezionale che dovremmo seguire in tanti. Noi, come minoranze nazionali, abbiamo potuto portare la nostra cultura accanto a quella della maggioranza, in quanto la cultura è la punta di lancia di qualsiasi nazione, ha detto ancora l’on. Dragoș Zisopol, congratulandosi con la ROASIT per questa iniziativa portata avanti da tanti anni.

    Nel suo intervento virtuale da Iași, il professore e coreografo Petre Șușu ha notato che, lungo gli anni, i giovani si sono dimostrati ottimi portatori dei valori tradizionali. Un messaggio di augurio è arrivato anche dalla giovane Laura Târnoveanu, a nome dell’ensemble di danze tradizionali greche di Iași, una presenza attiva a quasi tutte le edizioni del festival.

    All’apertura virtuale del Festival Confluenze 2020 hanno presenziato anche Serin Turkoglu, la presidente della Commissione Cultura del Consiglio delle Minoranze Nazionali e Maurizio Passerotti, ex direttore del Centro Culturale Italiano di Oradea e già console onorario di Romania a Trento.

    Il progetto Confluenze 2020, finanziato dal Ministero della Cultura di Bucarest, e’ organizzato con l’appoggio del Governo della Romania, tramite il Dipartimento per le Relazioni Interetniche.

  • Gaudeamus: il volume “Gli etruschi” di Coleta De Sabata, presentato dalla ROASIT

    Gaudeamus: il volume “Gli etruschi” di Coleta De Sabata, presentato dalla ROASIT

    “Scrivere come se vivessi una grande avventura”: così intitola la scrittrice Coleta De Sabata, già rettore del Politecnico di Timisoara, lintroduzione al suo volume “Gli etruschi”, pubblicato questanno dallAssociazione degli Italiani di Romania – ROASIT e presentato il 14 novembre alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania. Ledizione 2018 riveste un significato speciale, alla luce di tre grandi ricorrenze: il Centenario della Grande Unione del 1918, il 90/o anniversario di Radio Romania e il 25/o di Gaudeamus. Come ogni anno, la ROASIT presenta il suo biglietto da visita alla fiera, accanto alle altre associazioni delle minoranze nazionali di Romania, con uno spazio generoso presso lo stand del Dipartimento delle Relazioni Interetniche del Governo di Bucarest. Infatti, allo stand della ROASIT, i visitatori scoprono tutta la storia della comunità italiana di Romania, soprattutto attraverso libri e pubblicazioni.



    “E un anno in cui tutti celebriamo eventi importanti per il Paese, ma anche per Gaudeamus, che festeggia il 25/o anniversario. Anche la nostra associazione corona più di 25 anni di impegni e attività culturali, per portare avanti lidentità di una bella comunità come quella italiana. E con orgoglio che la ROASIT si fa carico di questo compito di presentare le sue attività e le sue pubblicazioni. Tutto per mettere in luce una comunità storica e la brava gente che la rappresenta”, ha detto la Presidente della ROASIT, Ioana Grosaru, presentando il volume “Gli etruschi” e le pubblicazioni dellassociazione, “Siamo di nuovo insieme” e “Piazza Romana”. Con “Gli etruschi”, Coleta De Sabata ci propone nuove modalità di guardare la storia, ha aggiunto Ioana Grosaru.



    Nata nel 1935 ad Arad, capoluogo dellomonima provincia della Romania occidentale, oltre allattività accademica, Coleta De Sabata ha dedicato molto tempo anche a quella letteraria. E autrice di romanzi, ma anche di presentazioni di diverse personalità e performance nel campo della tecnica raggiunti nella regione del Banato. Lo scorso anno, sempre alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, la ROASIT presentava la sua saga “Il clan dei De Niro”, che racconta la storia delle migrazione italiana nelle regioni storiche del Banato e della Transilvania, a partire dalla fine dellOttocento. “Il clan dei De Niro” e “Gli etruschi” sono stati ristampati col sostegno finanziario della ROASIT. Lautrice è diventata particolarmente interessata degli etruschi negli anni 70 del Novecento, dopo il suo primo viaggio a Roma, cosicchè ha voluto raccontare la loro storia.



    La direttrice della rivista “Siamo di nuovo insieme”, Gabriela Tarabega, ha parlato a Radio Romania Internazionale del libro firmato da Coleta De Sabata, ma anche delle pubblicazioni della ROASIT.



    Ospite dellevento organizzato dallAssociazione degli Italiani di Romania alla Fiera Gaudeamus, il segretario di stato al Dipartimento per le Relazioni Interetniche del Governo romeno, Aledin Amet, ha fatto riferimento, in dichiarazioni a Radio Romania Internazionale, allintensa attività svolta dalla ROASIT e al contributo delle minoranze nazionali alla costruzione dello stato nazionale unitario romeno.



    “Questo incontro viene a completare la rosa di eventi dedicati al Centenario. Sono stato molto felice di essere accanto ai nostri amici italiani della ROASIT, sempre impegnati nella promozione dei valori spirituali della comunità, che costituiscono la più preziosa dote. Quando parliamo di valori spirituali, facciamo riferimento in primo luogo alla promozione della lingua materna, della storia e delle tradizioni e della religione. Ed è proprio quello che fa la ROASIT: promuove la propria identità attraverso simili eventi culturali. E un anno particolare per tutti noi romeni, a prescindere dalletnia: festeggiamo il Centenario della Grande Unione della Romania, diventata un Paese di tutte le comunità etniche. I nostri antenati hanno combattuto per questo Paese durante le due guerre mondiali, recando un prezioso contributo alla costruzione dellodierna Romania. Siamo insieme da centinaia di anni proprio perchè siamo riusciti a comprenderci tra di noi, a capire la cultura degli altri. Il nostro messaggio va non solo alle minoranze, ma anche alla popolazione maggioritaria, poichè è la comprensione reciproca il fattore che garantisce una continuità alla nostra vita”, ha detto il segretario di stato Aledin Amet.


  • Confluenze, Festival internazionale interetnico a Iaşi

    Confluenze, Festival internazionale interetnico a Iaşi

    Diventato già una tradizione, il Festival internazionale Confluenze, organizzato dall’Associazione degli Italiani di Romania – ROASIT e finanziato dal Ministero della Cultura e dell’Identità Nazionale, è stato dedicato quest’anno al Centenario della Grande Romania. Dal 5 al 7 ottobre, l’XI/a edizione del Festival ha riunito a Iaşi, capoluogo dell’omonima provincia della Romania orientale e capitale storica della Moldavia, rappresentanti delle minoranze nazionali. Giovani italiani, greci, ebrei, polacci, turchi, russi di antico rito ortodosso, ruteni, tedeschi, croati, serbi, ucraino o macedoni, ma anche romeni, hanno voluto condividere le proprie tradizioni, all’insegna della comunanza e del dialogo interculturale.



    Ad aprire ufficialmente il festival è stata la tavola rotonda dal tema Confluenze e interferenze culturali, svoltasi il 6 ottobre, con la partecipazione di rappresentanti delle minoranze nazionali e del Dipartimento per le Relazioni Interetniche del Governo romeno. E’ stato presentato anche un documentario ROASIT sulla minoranza italiana di Romania, realizzato da Anca Filoteanu. La ROASIT è stata rappresentata dalla sua presidente, Ioana Grosaru, vicepresidente della Commissione Cultura, Affari religiosi e Media del Dipartimento delle Relazioni Interetniche. La presidente della Commissione, Serin Turkoglu, che dirige anche la Commissione Cultura dell’Unione Democratica Turca di Romania, ha parlato a Radio Romania Internazionale del contributo delle minoranze nazionali allo sviluppo della Romania. Al significato del Festival Confluenze nel Centenario della Grande Unità ha fatto riferimento anche il deputato della minoranza italiana nel Parlamento di Bucarest, Andi Grosaru.



    A seguire, nello stesso giorno, una parata degli ensemble tradizionali delle minoranze e uno spettacolo ospitato dalla Centro culturale degli studenti di Iaşi. La ROASIT è stata rappresentata dal suo complesso Di nuovo insieme, ma anche dall’ensemble Parpaiun di Mondovì (provincia di Cuneo). La comunità ebraica ha portato l’ensemble Or Neurim di Oradea, sia alla parata dei costumi tradizionali che allo spettacolo. A Iaşi era presente anche Robert Schorr, il direttore del Dipartimento Arti, Cultura e Media della Federazione delle Comunità Ebraiche di Romania e il suo rappresentante nella Commissione Cultura, Affari religiosi e Media del Consiglio delle Minoranze Nazionali del Dipartimento per le Relazioni Interetniche. Robert Schorr ha parlato a Radio Romania Internazionale anche dei progetti dedicati al Centenario che la comunità ebraica organizzerà nel successivo periodo.



    Il contributo delle minoranze nazionali allo sviluppo dello stato romeno moderno costituisce un progetto di portata avviato dal Dipartimento per le Relazioni Interetniche del Governo romeno nel Centenario della Grande Unità, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Liliana Barbulescu, la responsabile dell’Ufficio Programmi, rapporti con la società civile e organizzazioni internazionali.