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  • “Peer Out”, terzo album del Paolo Profeti European Collective

    “Peer Out”, terzo album del Paolo Profeti European Collective

    “Peer Out” è il nuovo album del Paolo Profeti European Collective, in uscita a marzo 2024 con la prestigiosa casa discografica italiana Tosky Records. Sarà disponibile in formato digitale sulle più importanti piattaforme di streaming, compresa Spotify. “Waiting for Bucharest” e “Glide”, i precedenti due album del Paolo Profeti European Collective, usciti rispettivamente nel 2015 e 2019, hanno riscosso un grande successo. Protagonisti sono Paolo Profeti (sassofono alto, flauto, composizioni, arrangiamento), Siegmar Brecher (clarinetto basso), Michele Bonifati (chitarra), Giacomo Papetti (basso) e Ale Rossi (tamburi).

    Italiano di nascita, che vive nella Capitale romena dal 2013, il sassofonista Paolo Profeti, primo alto e capo sezione della Big Band di Radio Romania e professore associato al Dipartimento Jazz dell’Università Nazionale di Musica di Bucarest, ha dato vita ad una formazione crossover, cercando di creare un ponte immaginario tra musicisti di vari paesi europei, da qui il nome di European Collective, come spiega l’artista stesso in un’intervista a Radio Romania Internazionale.

    Il sound veramente unico della formazione è frutto del mix tra musica originale scritta ed  arrangiata dall’autore stesso, sonorità contemporanee, interplay e spontaneità nel gesto musicale, una sezione ritmica in veste elettrica ampiamente collaudata di tre musicisti tra i più sensibili della nuova generazione del Jazz italiano.

    “Peer Out”, che nasce da una riflessione sulla società attuale, ha anche quattro ospiti romeni: l’attrice internazionale Ana Ularu, presente in uno spoken word di grande effetto (con testo di Massimiliano Nardulli), Marina Arsene alla voce, Sebastian Burneci alla tromba e Sorin Romanescu alla chitarra moog. Una musica non solo da ascoltare, ma pensata e progettata per essere un mezzo di sensibilizzazione, spiega Paolo Profeti, svelando anche il messaggio di alcuni brani.

    “Silent Shouting” è una riflessione sui poteri nascosti che ordiscono trame in modo oscuro, mentre “Destroying The Wall” spera in un mondo senza barriere. “(R)Evolution”, un gioco di parole tra Revolution ed Evolution appunto, così come “Hopefulness”, canzone di liberazione e speranza e “Healing Dance”, una sorta di danza rituale salvifica.

    Paolo Profeti European Collective vanta numerose partecipazioni in festival e clubs in Italia, Romania, Germania, Turchia, Finlandia e Norvegia.

    Paolo Profeti ha iniziato lo studio del saxofono a 13 anni, dopo essere rimasto ammaliato ascoltando John Coltrane, nell’album Interstellar Space. Ha studiato presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e l’Accademia Internazionale della Musica del capoluogo lombardo. Ha partecipato inoltre ad una Masterclass al CMDL (Centre des Musiques Didier Lockwood) vicino a Parigi, e a workshops e seminari con: Jesse Davis, Rosario Giuliani, Billy Harper e molti altri. Come sideman, ha all’attivo oltre dieci album.

     

  • Paolo Profeti e European Collective, Italia e Romania in jazz

    Paolo Profeti e European Collective, Italia e Romania in jazz

    Un nuovo progetto culturale Romania – Italia sta nascendo ai primi di maggio a Bucarest. Protagonisti sono il noto jazzista Paolo Profeti e European Collective, assieme al compositore, selezionatore e programmatore di festival Massimiliano Nardulli. Il sassofonista Paolo Profeti, che fa parte della Big Band di Radio Romania e insegna anche allUniversità Nazionale di Musica di Bucarest, registra nella Capitale il suo terzo album musicale con European Collective, coinvolgendo musicisti romeni, italiani e di altri paesi europei.



    Il 7 maggio, Paolo Profeti – European Collective (Paolo Profeti – sassofono contralto, flauto, composizione, arrangiamento, Siegmar Brecher – clarinetto basso, Michele Bonifati – chitarra elettrica, Giacomo Papetti – basso, Alessandro Rossi – tamburi) apriranno il Summit Musicale Europeo 2023 alla Sala Thalia di Sibiu, in un concerto organizzato dalla Filarmonica di questa città, in partenariato con lUnione di Creazione Interpretativa dei Musicisti di Romania (UCIMR). La squadra tornerà a Bucarest per eseguire le registrazioni dellalbum ed esibirsi il 10 maggio in un altro concerto.



    Una rosa di eventi dalla quale prede lo spunto anche il documentario che il compositore, selezionatore e programmatore di festival Massimiliano Nardulli vuole dedicare alla carriera di Paolo Profeti, al quale è legato da una grande amicizia. Anche Massimiliano Nardulli ha scelto di vivere in Romania, dopo esperienze in altri paesi europei, ma anche del Sudamerica. Nel 2019 ha vinto il Premio GOPO e il Premio dellUnione dei Cineasti di Romania per la musica originale del film “Charleston”, il lungometraggio di debutto del regista Andrei Creţulescu. Attualmente insegna sceneggiatura allUniversità Nazionale di Arte Teatrale e Cinematografica di Bucarest e collabora a vari progetti come sceneggiatore e musicista.



    Paolo Profeti e Massimiliano Nardulli hanno parlato a Radio Romania Internazionale di questa bella impresa culturale romeno-italiana.