Tag: Festa Nazionale

  • 01.12.2024 (aggiornamento)

    01.12.2024 (aggiornamento)

    Elezioni politiche – Oltre 9,2 milioni di romeni, ovvero circa il 51% dei 18 milioni aventi diritto di voto, erano andati alle urne fino alle 20:00 locali, per le elezioni politiche che si svolgono oggi. All’estero, dove i romeni hanno avuto a disposizione anche il sabato per andare alle urne, hanno votato oltre 700.000. Sono in lizza 31 partiti e alleanze, nonchè 19 organizzazioni delle minoranze nazionali. Il 9 giugno scorso, in Romania si sono svolte in contemporanea le amministrative e le europee.

    Dichiarazioni – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato di aver votato per un paese europeo alle elezioni politiche svoltesi oggi. “E’ un voto molto importante, poichè nel Parlamento si votano le leggi in Romania, nel Parlamento si vota il Governo”, ha detto Iohannis, il cui secondo e ultimo mandato scade questo mese. In questo 1 Dicembre si deve scegliere tra stabilità e caos, tra sviluppo e austerità, scrive in un post su Facebook anche il premier socialdemocratico Marcel Ciolacu, pronunciandosi per un Parlamento che “tenesse le cose sotto controllo”, per non slittare “su una discesa pericolosa”. Anche il presidente del Senato, Nicolae Ciucă (PNL, al governo insieme al PSD), ha parlato del dovere di mettere la stabilità, il dialogo e il rispetto per i cittadini al primo posto, in un periodo segnato da sfide e decisioni importanti. Dall’opposizione, la leader dell’USR, Elena Lasconi, ha affermato di aver votato con la fiducia che i romeni resteranno liberi e che il futuro Parlamento adotterà leggi importanti per la prosperità della gente. George Simion, il presidente dell’AUR (opposizione nazionalista), ha dichiarato di aver votato per i figli del paese, per i romeni emigrati e per gli anziani della Romania. Il candidato indipendente alle elezioni presidenziali Călin Georgescu, nazionalista dichiarato, ma accusato di essere filorusso, ha detto di aver votato “per la Romania, per rispetto, per responsabilità politica totale dedicata alla stirpe romena”. Kelemen Hunor, il presidente dell’UDMR, che, lungo gli anni, ha fatto parte dei vari governi di coalizione a Bucarest, di destra o di sinistra, ha dichiarato di aver votato per il futuro della comunità ungherese di Romania e per una sua forte rappresentanza nel Parlamento.

    Riconteggio schede – Il Ministero degli Esteri ha riferito che tutte le schede elettorali registrate nei seggi all’estero al primo turno delle presidenziali, svoltosi il 24 novembre, sono state spedite nel paese. Le missioni diplomatiche e gli uffici consolari di Romania hanno utilizzato le più veloci e sicure soluzioni di trasporto identificate, a seconda delle aree geografiche e del fuso orario, indica il MAE, precisando che domani arriverà a Bucarest oltre il 97% dei voti espressi all’estero. La Corte Costituzionale ha sollecitato giovedì all’Ufficio Elettorale Centrale il riconteggio di tutte le schede validamente espresse e di quelle nulle del primo turno presidenziale, a seguito della notifica relativa a possibili frodi, presentata da uno dei candidati. I giudici costituzionali decideranno domani se convalidano o annullano il primo turno. Se verrà convalidato, il ballottaggio si terrà l’8 dicembre.

    Festa Nazionale – La Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre è stata celebrata in tutto il paese con parate, cerimonie militari e religiose. Nella Capitale si è svolta in mattinata la tradizionale parata alla quale hanno partecipato oltre 2.500 militari romeni e stranieri. Diventata festività ufficiale dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, la data del 1 dicembre segna il completamento, alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, del processo di costituzione dello stato nazionale unitario romeno, quando passarono sotto l’autorità di Bucarest tutte le province con popolazione a maggioranza romena fino allora sotto il dominio degli imperi multinazionali confinanti – zarista e austro-ungarico: Bessarabia (est), Bucovina (nord-est), Transilvania (centro), Banato, Crişana e Maramureş (ovest).

    Messaggi auguri – Il 1 dicembre, rappresentanti delle ambasciate straniere a Bucarest hanno rivolto auguri alla Romania, chiamandola amica e partner affidabile. L’ambasciatore della Germania, Peer Gebauer, ha scritto sulla pagina Facebook della missione diplomatica, che il suo paese e la Romania sono uniti da una meravigliosa amicizia. Giles Portman, l’ambasciatore di Gran Bretagna a Bucarest, ha definito la Romania come un alleato vicino. Da parte sua, l’ambasciatore d’Israele, Lior Ben Dor, ha ricordato che i suoi genitori e nonni provengono dalla Romania. „La Romania ha una ricca storia, paesaggi bellissimi e gente ospitale. Per Israele, la Romania sarà sempre un amico vicino, al quale ci lega una relazione speciale. Sono grato di avere la chance di poter contribuire al consolidamento dei rapporti tra i nostri paesi”, ha detto Lior Ben Dor. Un messaggio di auguri ha rivolto, tramite l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Bucarest, anche il segretario di stato Antony Blinken, il quale ha indicato che „l’impegno della Romania per la sicurezza e la democrazia in Europa rappresenta un modello da seguire per tutte le nazioni”. Il capo della diplomazia americana ha affermato che il suo paese è orgoglioso di collaborare con la Romania, per far fronte alle sfide globali e garantire la prosperità e il benessere dei nostri popoli.

     

     

  • Preparativi per la Festa Nazionale

    Preparativi per la Festa Nazionale

    In Romania si avvicina una domenica elettorale impegnativa. I cittadini sono attesi di nuovo alle urne per scegliere, questa volta, i senatori e i deputati. Inoltre, l’Ufficio Elettorale Centrale dovrebbe annunciare in serata il risultato del riconteggio dei voti del primo turno delle elezioni presidenziali del 24 novembre. Una tensione politica senza precedenti in 35 anni di democrazia romena post-comunista minaccia di eclissare un presunto giorno di concordia, quando si celebra quello che la storiografia ha consacrato come la Grande Unione di tutti i romeni.

    Come istituzione apolitica, l’Esercito va avanti con il suo lavoro. La prova generale per la Parata militare dedicata alla Festa Nazionale del 1° dicembre, inizialmente prevista per giovedì, è stata spostata a sabato – rende noto il Ministero della Difesa. Vi parteciperanno circa 2.500 militari e specialisti del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Interni, del Servizio Romeno di Informazioni, del Servizio di Telecomunicazioni Speciali, dell’Amministrazione Penitenziaria e dell’Autorità Doganale Romena, con circa 190 mezzi tecnici e 45 aerei.

    Accanto ai militari romeni, sfileranno circa 240 colleghi stranieri, in distaccamenti dei paesi alleati: Albania, Belgio, Repubblica Ceca, Croazia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Turchia. I distaccamenti stranieri comprendono circa 21 mezzi tecnici, compresi aerei da combattimento, precisa il Ministero della Difesa. Per la prima volta, passeranno sotto l’Arco di Trionfo di Bucarest le donne dell’Esercito della confinante Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona).

    Anche le rappresentanze dell’Istituto Culturale Romeno all’estero hanno programmato eventi speciali in occasione della Festa Nazionale. L’ICR Varsavia, ad esempio, insieme al “Festival Internazionale del Film Watch Docs. I diritti umani nel cinema”, invita il pubblico a una retrospettiva romena nella sezione “Documentari di grande formato”, dedicata alle produzioni più importanti del genere. Quest’anno, la sezione è dedicata alla Romania e durerà fino al 1 dicembre. I documentari romeni ricordano alcune produzioni d’archivio degli anni ’60-’70-’80 dello scorso secolo, ma presenta in prima polacca anche una nuova creazione di Radu Jude, uno dei cineasti contemporanei più apprezzati in Polonia.

    Diventata festa ufficiale dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, il 1 dicembre segna il completamento, alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, del processo di costituzione dello stato nazionale unitario romeno. Fu allora che passarono sotto l’autorità di Bucarest tutte le province con popolazione a maggioranza romena che si trovavano sotto il dominio dei confinanti imperi multinazionali – zarista e austro-ungarico: Bessarabia (est), Bucovina (nord-est), Transilvania (centro), Banato, Crişana e Maramureş (ovest).

  • Romania – Italia, un partenariato strategico sempre più forte

    Romania – Italia, un partenariato strategico sempre più forte

    L’ambasciatore ha annunciato la visita che il presidente Sergio Mattarella effettuerà a breve a Bucarest. “La sua visita dimostra la forza del legame che unisce i nostri paesi, un filo che attraversa i secoli, dalle comuni radici latine alle tante dimensioni della nostra relazione privilegiata che quest’anno ha visto una forte accelerazione sul piano politico”, ha detto Alfredo Durante Mangoni. L’ambasciatore ha ricordato “l’attiva collaborazione anche nei fori internazionali di riferimento: dall’Unione Europea, con la convergenza su tanti dossier cruciali, alla NATO, nella cui cornice l’Italia resta impegnata ad assicurare il proprio contributo ad una sicurezza a 360 gradi, anche in Romania e sul Fianco Est, in generale, all’OCSE”.

    Alfredo Durante Mangoni ha fatto riferimento anche al forte partenariato economico tra i due paesi, spiegando che, con un interscambio di circa 20 miliardi di euro, l’Italia è il secondo partner commerciale della Romania. Prossimamente sarà presentato anche uno studio condotto dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest con l’Università Babeș Bolyai di Cluj-Napoca, per spiegare come negli anni la presenza italiana ha contribuito a far crescere l’economia romena. Alfredo Durante Mangoni ha evidenziato, in ugual misura, il ruolo della comunità romena in Italia e di quella italiana in Romania, nel consolidamento dei legami tra i due paesi.

    Dal canto suo, il capo della diplomazia romena, Luminiţa Odobescu, ha ricordato il terzo vertice tra i Governi di Bucarest e Roma, svoltosi a febbraio nella Capitale italiana, nel corso del quale sono stati firmati la Dichiarazione aggiornata sul Partenariato Strategico Consolidato e numerosi accordi bilaterali. “Lungo i 145 anni di relazioni bilaterali, l’Italia è diventata un’amica stretta della Romania e un partner strategico, con cui condividiamo legami storici profondi e affinità culturali. Lungo gli anni, abbiamo costruito una relazione fondata su una solida cooperazione, fiducia reciproca e intesa”, ha dichiarato Luminiţa Odobescu.

    Il ministro ha sottolineato, a sua volta, le intense relazioni economiche e il ruolo delle comunità romena in Italia e di quella italiana in Romania nel rafforzamento dei rapporti bilaterali. Il ministro ha sottolineato anche l’importanza degli scambi culturali tra i due paesi, ricordando la mostra “Dacia. L’ultima frontiera della Romanità”, aperta da novembre 2023 ad aprile 2024 alle Terme di Diocleziano a Roma.

    In ugual misura, il capo della diplomazia romena ha ricordato le grandi sfide alla sicurezza dei nostri giorni. “Da stati membri dell’UE e alleati all’interno della NATO, la Romania e l’Italia condividono molti obiettivi comuni nel contesto di sfide creato dall’aggressione russa illegale e non provocata contro l’Ucraina. I nostri paesi hanno compiuto degli sforzi congiunti per sostenere la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina e il diritto di questo paese di scegliere il proprio futuro”, ha detto inoltre Luminiţa Odobescu.

     

  • Romania-Italia, una storia comune

    Romania-Italia, una storia comune

    I rapporti tra l’Italia e la Romania hanno radici profonde, una storia comune che risale a Traiano. Così l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, nel suo intervento al ricevimento offerto in occasione della Festa Nazionale del 2 giugno, al quale hanno partecipato il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, e il premier Nicolae Ciucă, accanto a esponenti dell’ambiente diplomatico, politico, accademico e culturale e della comunità italiana di Romania. Tra pochi giorni, una delegazione del Senato di Roma verrà a Bucarest per rafforzare il dialogo sotto il profilo della diplomazia parlamentare, ha precisato l’ambasciatore.



    Stiamo ultimando una rinnovata dichiarazione sul Partenariato Strategico Consolidato, cornice di una collaborazione sempre più ampia in molti ambiti: dall’istruzione alla salute, dal lavoro all’ambiente e alla transizione energetica, passando per la cooperazione giudiziaria e di polizia, la difesa e i vari settori economici, ha aggiunto Alfredo Durante Mangoni, sottolineando la collaborazione con la Romania per realizzare i suoi obiettivi strategici, che si tratti dell’ingresso in Schengen o nell’OCSE, come anche l’impegno comune per i temi di attualità internazionale, soprattutto alla luce della guerra di aggressione della Russia in Ucraina. L’ambasciatore ha inoltre ricordato il potenziamento della presenza italiana in Romania per rafforzare il fianco orientale della NATO.

    L’interscambio commerciale si avvicina a 20 miliardi di euro, mentre oltre 23.000 imprese a capitale italiano sono presenti in Romania nei più vari settori: energia nucleare e rinnovabile, infrastruttura, agricoltura e tanti altri. La nostra eccellente cooperazione è sostenuta dal Partenariato Strategico Rafforzato, istituito 15 anni fa e basato su relazioni bilaterali dinamiche e su un’eccellente collaborazione settoriale, ha sottolineato, dal canto suo, il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, mettendo in risalto la tendenza ascendente dell’intescambio e ricordando il notevole potenziale di sviluppo delle relazioni economiche e degli investimenti italiani in Romania.



    Qui penso soprattutto al settore delle costruzioni, che sarà uno dei settori strategici per noi nel prossimo periodo. Abbiamo a disposizione importanti fondi europei, sulla base dei quali svilupperemo le nostre infrastrutture negli anni a venire. Per questo motivo, invito le imprese italiane a impegnarsi attivamente nel nostro Paese. Credo che anche le aziende romene possano essere maggiormente coinvolte nel mercato italiano, ha detto il presidente della Camera, sottolinendo il ruolo importante dei romeni che vivono in Italia e degli italiani presenti in Romania, un ponte che conferisce un carattere unico ai legami tra i due paesi.



    Sono orgoglioso dell’importante comunità romena in Italia e del modo in cui si è integrata. Ciò dà valore aggiunto e rende onore ad entrambi i Paesi. Inoltre, il nostro rapporto privilegiato è confermato dall’esemplare coordinamento all’interno dell’UE e della NATO, soprattutto nella gestione delle molteplici crisi che stiamo affrontando, in particolare nel contesto di sicurezza altamente volatile, segnato dall’aggressione della Russia in Ucraina, ha detto ancora Marcel Ciolacu.



    L’Italia è un partner strategico e un amico molto vicino alla Romania, ha sottolineato, da parte sua, il premier Nicolae Ciucă. Negli anni, abbiamo costruito una relazione di profonda amicizia e fiducia reciproca. La profondità e la forza del rapporto bilaterale si basa su forti legami storici e affinità culturali, valori e obiettivi condivisi, costantemente sviluppati dall’instaurarsi delle relazioni bilaterali. In questo contesto, vorrei sottolineare che quest’anno celebriamo i 150 anni dall’apertura a Roma della sede del primo Agente Diplomatico Romeno in Italia, un momento simbolico di particolare rilevanza per le nostre relazioni bilaterali. Oggi lavoriamo a stretto contatto per aggiornare il Partenariato Strategico Rafforzato. Vogliamo adattare la nostra cooperazione alle attuali sfide che dobbiamo affrontare. È la prova più evidente che siamo impegnati a rafforzare il dialogo, adattare la nostra cooperazione e trovare i modi ideali per migliorare la relazione bilaterale, ma anche a portare il nostro contributo per rispondere alle complesse e molteplici prove che l’Europa e il mondo intero stanno affrontando, ha detto il premier.



    In veste di Stati membri dell’Unione Europea e alleati nella NATO, la Romania e l’Italia promuovono obiettivi comuni in numerose aree politiche. Nel contesto delle sfide poste dall’aggressione non provocata della Russia contro l’Ucraina, i nostri Paesi hanno unito i loro sforzi per sostenere l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina e il suo diritto di scegliere liberamente la propria politica estera, ha sottolineato Nicolae Ciucă.




  • Italia-Romania, Paesi partner e alleati

    Italia-Romania, Paesi partner e alleati

    La profonda amicizia e fiducia tra la Romania e lItalia e i forti legami che uniscono i due popoli sono stati ribaditi dallambasciatore dItalia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, nel discorso pronunciato al ricevimento ospitato alla sua Residenza in occasione della Festa Nazionale del 2 giugno. Erano presenti il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, il premier Nicolae Ciucă, il ministro della Salute, Alexandru Rafila, senatori e deputati, altre autorità, rappresentanti del corpo diplomatico e della comunità italiana, personalità politiche e culturali, imprenditori e giornalisti.



    “Se questamicizia ha le sue radici in un terreno solido e fertile, nutrito da storia e cultura condivise, il presente ci parla di un rapporto ricco e articolato tra Paesi partner e alleati, uno a fianco allaltro nelle sfide e opportunità per la famiglia europea ed atlantica. E vogliamo preparare insieme il futuro”, ha detto lambasciatore, ricordando le visite effettuate questanno nel nostro Paese dai ministri degli Esteri, della Difesa e del Lavoro, come anche dalla delegazione del Gruppo parlamentare di amicizia con la Romania. Alfredo Durante Mangoni ha fatto riferimento anche al prossimo aggiornamento della Dichiarazione congiunta sul Partenariato Strategico, di cui nel 2022 ricorre il 25/o anniversario, “per farne uno strumento utile e lavorare insieme per rafforzare la nostra sicurezza e resilienza”.



    Esprimendo lapprezzamento per la solidarietà della Romania ai profughi ucraini, lambasciatore Mangoni ha menzionato il primo convoglio italiano di aiuti, arrivato allhub umanitario di Suceava, nel nord-est della Romania, proprio il 9 marzo, quando è diventato funzionale. Ricordando le ottime relazioni economiche, e la notevole presenza imprenditoriale italiana nel nostro Paese, con investimenti di 9 miliardi di euro, e un interscambio commerciale che nel 2021 ha raggiunto i 16,55 miliardi di euro, lItalia è al fianco della Romania sotto molti aspetti, ha puntualizzato lambasciatore.



    “Il vostro ingresso nello Spazio Schengen non può essere ulteriormente rinviato. Vi sosteniamo nel percorso di adesione allOCSE e nel quadro del comune sforzo della NATO per garantire sicurezza e stabilità nel fianco sud-orientale. In prima linea per servire gli obiettivi di deterrenza, dal dicembre scorso la Forza Aerea Italiana sta contribuendo alla missione di polizia aerea sul Mar Nero. La decisione de Governo italiano di estendere la missione e raddoppiare il numero di caccia, come pure la nostra disponibilità a dispiegare assetti navali in quadro NATO per lo sminamento del Mar Nero, attestano lattenzione a questo Paese e alla regione, porta dEuropa e primo bastione per proteggere la comunità delle democrazie”, ha sottolineato lambasciatore.



    Presente al ricevimento, il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, ha sottolineato, a sua volta, i valori europei convidisi da Romania e Italia e il loro stretto coordinamento. “La relazione tra i nostri Paesi è unica e dovuta in modo particolare ai forti ponti creati tra noi dagli italiani che vivono in Romania e dalla numerosa comunità romena in Italia. Allo stesso tempo, siamo legati dalla comunanza di valori europei e dallo stretto coordinamento allinterno della NATO, soprattutto alla luce dellattuale cambiamento di paradigma riguardante la sicurezza regionale ed europea, come anche dal Partenariato Strategico Consolidato”, ha detto il presidente della Camera, evidenziando le relazioni bilaterali dinamiche, lintegrazione dei due sistemi economici e leccellente collaborazione settoriale. Inoltre, Marcel Ciolacu ha fatto riferimento alla dimensione parlamentare del dialogo Romania-Italia, e ha recato un omaggio alla personalità di David Sassoli, venuto a mancare allinizio dellanno, poco prima della scadenza del suo mandato di presidente dellEurocamera.



    Leccellenza delle relazioni Italia-Romania è stata sottolineata anche dal premier Nicolae Ciucă, il quale ha ricordato che, nel 25/o anniversario del Partenariato Strategico, i rapporti tra i due Paesi continuano a svilupparsi in modo esponenziale. “La cooperazione bilaterale è eccellente in numerosi settori strategici: economia, energia, difesa, giustizia e affari interni, affari sociali, per ricordarne solo alcuni. Italia e Romania sono connesse, in maniera profonda e autentica, da vedute e interessi simili a livello europeo ed euroatlantico. Insieme sosteniamo attivamente una convergenza economica e sociale rafforzata nellUE”, ha puntualizzato il primo ministro, ricordando le generose opportunità di cooperazione bilaterale offerte dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza. In riferimento alla guerra in Ucraina, Nicolae Ciucă ha ricordato che il sostegno comune per lo stato confinante è “piu che evidente”. “LItalia è stata il primo Paese ad aver utilizzato lhub umanitario di Suceava”, ha ricordato il primo ministro, ringraziando le autorità e il popolo italiano per la solidarietà. “Per la Romania, lItalia rimane un partner affidabile e la nostra cooperazione strategica è rafforzata dallazione solidale allinterno dellUE e della NATO”, ha detto ancora il premier.




  • 2 giugno: Auguri, Italia!

    2 giugno: Auguri, Italia!

    “Oggi celebriamo la Festa Nazionale a Bucarest e in altre località della Romania per sottolineare la ricchezza e la vastità dei rapporti bilaterali tra lItalia e la Romania.” Così lambasciatore dItalia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, in un messaggio rivolto agli ascoltatori di Radio Romania in occasione della Festa Nazionale del 2 giugno. “Non sono soltanto rapporti di carattere storico, linguistico e culturale, ma che danno vita ad un importante partenariato di carattere economico e ad un forte dialogo politico, rilanciato in questi ultimi mesi”, sottolinea lambasciatore, ricordando le visite effettuate questanno in Romania dai ministri degli Esteri, della Difesa e del Lavoro, come anche dalla delegazione del Gruppo parlamentare di amicizia con la Romania.



    “Siamo vicini al Governo e al popolo romeno in un periodo di grandi difficoltà a causa della guerra di aggressione russa in Ucraina. LItalia partecipa allo sforzo per tutelare e difendere i confini della Romania attraverso la missione di Air Policing sullo spazio aereo romeno e sul Mar Nero”, puntualizza lambasciatore Alfredo Durante Mangoni, ricordando anche il contributo dellItalia con aiuti umanitari allassistenza ai profughi ucraini, attraverso lhub logistico di Suceava. “Le nostre associazioni, ong e imprese si sono mobilitate per offrire assistenza, supporto e anche, in alcuni casi, opportunità lavorative”, aggiunge il diplomatico.



    Alfredo Durante Mangoni ha fatto riferimento anche al 25/o anniversario del Partenariato Strategico tra la Romania e lItalia che ricorre nel 2022. “I due Ministeri degli Esteri sono impegnati a rilanciare questo Partenariato e adattarlo alle nuove sfide della realtà cotemporanea, in modo che i due Paesi, nellUE e nella NATO, possano offrire contributi costruttivi per la risoluzione delle grandi sfide globali”, ha detto ancora lambasciatore che oggi celebra il suo primo 2 giugno a Bucarest, a quasi un anno dallinizio della missione in Romania. Alfredo Durante Mangoni ha espresso tutta la soddisfazione per lo svolgimento di questo importante mandato, rivolgendo i migliori auguri in occasione della Festa Nazionale.



  • Programma Radio Romania Internazionale 02.12.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 02.12.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Attualità: Festa Nazionale, il Mausoleo Candia di Aquileia illuminato con i colori della bandiera romena; Società




  • Festa Nazionale: il Mausoleo Candia di Aquileia, illuminato con i colori della bandiera romena

    Festa Nazionale: il Mausoleo Candia di Aquileia, illuminato con i colori della bandiera romena

    “Una testimonianza dellunione che esiste fra il popolo italiano, e in particolare quello del Friuli Venezia Giulia e di Aquileia, e il popolo romeno”. Così Emanuele Zorino, il sindaco di Aquileia, la storica città in provincia di Udine, presente allilluminazione del monumentale Mausoleo Candia con i colori della bandiera della Romania – rosso, giallo, blu – in occasione della sua Festa Nazionale, celebrata il 1 dicembre. Levento è stato organizzato dal Consolato Generale di Romania a Trieste e dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con le autorità locali. Un momento particolare che rispecchia uneredità “che ci viene da unenorme storia che accomuna le nostre due civiltà e culture, che oggi, nellattualità, si può riscoprire in progetti per il futuro”, ha puntualizzato il sindaco Emanuele Zorino.



    Da parte sua, il console generale di Romania a Trieste, Cosmin Victor Lotreanu ha parlato dellevento di Aquileia, una tra le più grandi città dellImpero Romano, come di un “simbolo della nostra latinità e cristianità”. “Da qui sono partiti non solo le vie, ma anche lesercito romano che ha partecipato alle campagne sul Danubio”, ha detto il console generale, parlando delle radici comuni e del rilevante ruolo svolto oggi dalla comunità romena di Aquileia e del Friuli Venezia Giulia nel consolidamento delle relazioni tra i due popoli. Quindi, presente e futuro insieme, ha detto ancora Cosmin Victor Lotreanu, sottolineando limportanza del del Partenariato Strategico Consolidato tra la Romania e lItalia. Alla rilevanza storica di Aquileia e alla presenza della forte e operosa comunità comunità romena, che lavora insieme alla comunità locale italiana, ha fatto riferimento anche il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu.



    Sempre in occasione della Festa Nazionale della Romania, la prestigiosa istituzione culturale romena e il Consolato Generale di Trieste hanno organizzato il concerto tenuto il 25 novembre dal Quartetto dellOrchestra Giovanile Romena (Romanian Youth Orchestra) nella Sala Capitolare della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia.



    Radio Romania Internazionale ringrazia il Consolato Generale di Romania a Trieste e lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica per il supporto concesso alla realizzazione di questo servizio.





    Riportiamo anche in servizio in lingua romena.





  • Festa Nazionale della Romania: cerimonie ristrette nel Paese e all’estero

    Festa Nazionale della Romania: cerimonie ristrette nel Paese e all’estero

    Cerimonie ristrette segnano quest’anno, nel Paese e nelle comunità dei connazionali all’estero, la Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre. In quel giorno del 1918, l’unione della Transilvania con la Romania, alla fine della Grande Guerra, sanciva la creazione dello Stato nazionale unitario. Alla breve cerimonia organizzata oggi senza pubblico a Piazza dell’Arco di Trionfo di Bucarest, dove normalmente si svolge la tradizionale parata, hanno partecipato circa 150 militari. Accanto al presidente Klaus Iohannis, al premier Ludovic Orban, e al presidente ad interim del Senato, Robert Cazanciuc, erano presenti medici, operatori sanitari e ambasciatori stranieri.

    Cari romeni, ugualmente ai momenti importanti ai quali rendiamo onore in occasione della Festa Nazionale, oggi serve l’impegno di ognuno di noi, ha detto Klaus Iohannis nel suo intervento, ricordando che abbiamo visto in tutta la Romania storie sconvolgenti di gente che si dà la mano per aiutare i simili, che fa volontariato e che dona continuamente per gli ospedali in difficoltà. E’ questa l’Unità dei romeni nel 2020!, ha sottolineato il capo dello stato.

    Klaus Iohannis ha deposto una corona di fiori al monumento che ricorda la vittoria della Romania nella Grande Guerra, e, insieme ai partecipanti, ha osservato un minuto di raccoglimento alla memoria degli eroi romeni immolatisi sui campi di battaglia, ma anche delle vittime del nuovo coronavirus. Simili cerimonie si svolgono oggi anche nelle grandi città, solo in presenza delle autorità locali.

    Il Ministero degli Esteri celebra la Festa Nazionale con un progetto di diplomazia digitale, tramite la rete di missioni diplomatiche e consolari. Si tratta di uno spazio di incontro e di dialogo virtuale dedicato agli amici e ai partner della Romania, alle comunità romene e ai cittadini residenti all’estero, in un formato unico adattato alle sfide imposte dalla situazione sanitaria globale. A sua volta, l’Istituto Culturale Romeno, insieme alle sue rappresentanze all’estero, dedica alla Festa Nazionale una serie di eventi online, volti a promuovere la cultura e la civiltà romena.

  • Festa Nazionale della Romania: cerimonie ristrette nel Paese e all’estero

    Festa Nazionale della Romania: cerimonie ristrette nel Paese e all’estero

    Cerimonie ristrette segnano quest’anno, nel Paese e nelle comunità dei connazionali all’estero, la Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre. In quel giorno del 1918, l’unione della Transilvania con la Romania, alla fine della Grande Guerra, sanciva la creazione dello Stato nazionale unitario. Alla breve cerimonia organizzata oggi senza pubblico a Piazza dell’Arco di Trionfo di Bucarest, dove normalmente si svolge la tradizionale parata, hanno partecipato circa 150 militari. Accanto al presidente Klaus Iohannis, al premier Ludovic Orban, e al presidente ad interim del Senato, Robert Cazanciuc, erano presenti medici, operatori sanitari e ambasciatori stranieri.

    Cari romeni, ugualmente ai momenti importanti ai quali rendiamo onore in occasione della Festa Nazionale, oggi serve l’impegno di ognuno di noi, ha detto Klaus Iohannis nel suo intervento, ricordando che abbiamo visto in tutta la Romania storie sconvolgenti di gente che si dà la mano per aiutare i simili, che fa volontariato e che dona continuamente per gli ospedali in difficoltà. E’ questa l’Unità dei romeni nel 2020!, ha sottolineato il capo dello stato.

    Klaus Iohannis ha deposto una corona di fiori al monumento che ricorda la vittoria della Romania nella Grande Guerra, e, insieme ai partecipanti, ha osservato un minuto di raccoglimento alla memoria degli eroi romeni immolatisi sui campi di battaglia, ma anche delle vittime del nuovo coronavirus. Simili cerimonie si svolgono oggi anche nelle grandi città, solo in presenza delle autorità locali.

    Il Ministero degli Esteri celebra la Festa Nazionale con un progetto di diplomazia digitale, tramite la rete di missioni diplomatiche e consolari. Si tratta di uno spazio di incontro e di dialogo virtuale dedicato agli amici e ai partner della Romania, alle comunità romene e ai cittadini residenti all’estero, in un formato unico adattato alle sfide imposte dalla situazione sanitaria globale. A sua volta, l’Istituto Culturale Romeno, insieme alle sue rappresentanze all’estero, dedica alla Festa Nazionale una serie di eventi online, volti a promuovere la cultura e la civiltà romena.

  • Festa Nazionale della Romania: recital online della pianista Ramona Elena Munteanu a Venezia

    Festa Nazionale della Romania: recital online della pianista Ramona Elena Munteanu a Venezia

    Capolavori della musica romena e universale: tra Enescu, Schumann, Silvestri e Chopin. E con questo recital virtuale tenuto il 25 novembre dalla nota pianista romena Ramona Elena Munteanu, che vive in Italia da più di 14 anni, che lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, con il supporto dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest, e il Consolato Generale di Romania a Trieste hanno segnato, nellattuale contesto di crisi sanitaria, la Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre.



    Levento è stato aperto da un intervento sul significato del 1 dicembre nella storia dei romeni, tenuto dal console generale di Romania a Trieste, Cosmin Lotreanu, presente al recital accanto al direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. dr. Grigore Arbore Popescu.



    Il programma ha incluso brani di George Enescu (Melodia op.18 n.1, Carillon notturno op.18 n.7, Pavana suite op.10 n.3) Robert Schumann (Fantasiestücke op. 12 n.1 Des Abends, Fantasiestücke op. 12 n.5 In der Nahct), Constantin Silvestri (Brano da concerto op.25 n.3) e Frédéric Chopin (Vals op.postum n.19, Vals op.34 n.1, Mazurka op.68 n.2, Studio op.10 n.12, Studio op.5 n.12).



    Ospite a Radio Romania Internazionale in occasione della Festa Nazionale, con un augurio di speranza e fiducia nel futuro, lartista ha raccontato anche il suo percorso artistico e professionale nel Bel Paese. Definisce come unesperienza inedita e molto bella questo suo primo recital online come pianista, esprimendo la gratitudine allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e al Consolato Generale di Romania a Trieste per averla invitata ad essere la protagonista dellevento dedicato alla Festa Nazionale.



    “Il mio messaggio per i romeni è di avere fiducia nella vita e nel futuro, essendo un popolo con grandi qualità e potenzialità, e avendo ambasciatori culturali importanti nel mondo, che fanno onore al nostro Paese. Basta pensare a tre nomi importanti quali Enescu, Brancusi e Cioran, ma il numero di artisti prestigiosi che hanno vissuto o vivono allestero e in Romania è molto consistente”, dice Ramona Elena Munteanu.



    Nata a Cluj-Napoca e borsista Erasmus, ha seguito un master presso lAccademia di Musica Gheorghe Dima di questa città della Romania nord-occidentale, per proseguire gli studi del Biennio specialistico in pianoforte presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, dove si è laureata nel 2010. “Un momento speciale durante gli ultimi anni del Biennio è stato il concerto come solista con lOrchestra del Teatro La Fenice di Venezia, con il terzo concerto di Beethoven”, ricorda lartista.



    Come solista e musicista da camera, Ramona Elena Munteanu è salita su prestigiosi palcoscenici: Teatro La Fenice, Teatro Malibran, Teatro Goldoni, Ateneo Veneto, Teatro Verdi (Padova), Teatro di Marcello (Roma). Nel 2017, è stata invitata dallAccademia di Romania in Roma a tenere un recital durante la nota rassegna artistica degli “Spazi Aperti”.



    La nostra ospite svolge anche unintensa attività didattica presso varie associazioni e istituzioni statali. Ha lavorato per due anni come pianista accompagnatore presso i Conservatori di Padova e Udine e al momento insegna pianoforte presso lIstituto Comprensivo “Daniele Manin” di Ca Savio.



    “Sono convinta che lArte, la Cultura e la Musica siano fonti inesauribili di Bellezza e Umanità, di cui in questo momento ne abbiamo tantissimo bisogno”, ha concluso Ramona Elena Munteanu il suo collegamento con Radio Romania Internazionale, rivolgendo ai romeni e agli italiani i migliori auguri di salute, serenità, speranza e fiducia.




  • 2 giugno: Ambasciatore Marco Giungi, collaborazione internazionale è necessità vitale

    2 giugno: Ambasciatore Marco Giungi, collaborazione internazionale è necessità vitale

    Nell’affrontare la crisi del nuovo coronavirus, la collaborazione e la solidarietà hanno giocato un ruolo vitale. Così l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi, nel suo messaggio in occasione della Festa Nazionale del 2 giugno, ricordando che, da domani, l’Italia entra in una nuova fase della lotta all’epidemia. Non è ancora la vittoria definitiva e il virus non è ancora debellato. Ma le misure adottate e i sacrifici sofferti dalla popolazione stanno dimostrando risultati incoraggianti, spiega l’Ambasciatore, aggiungendo che in questi mesi terribili abbiamo imparato molto. Abbiamo misurato le nostre debolezze e valutato le nostre forze.



    Per l’Italia, il sostegno e la vicinanza dei partner nei momenti più bui sono stati fondamentali. Gesti concreti quali l’invio in Italia da parte della Romania di un team medico, o simbolici – quali l’illuminazione del Palazzo Cotroceni con i colori della nostra bandiera – rimarranno per sempre nella nostra memoria e nella nostra riconoscenza, rileva il diplomatico, ricordando che, accanto agli sforzi per contenere l’infezione, è stato vitale altresì garantire l’operatività degli scambi in un mondo in cui nessuno più è autosufficiente.



    L’interconnessione è ormai tale che nessuna nazione, per quanto florida, può sopravvivere senza le altre. Anche in questo settore abbiamo sempre trovato nei nostri amici romeni sintonia e collaborazione, e la massima disponibilità a discutere e concordare misure che garantissero gli scambi essenziali, ha detto ancora l’Ambasciatore, sottolineando che la vicinanza e l’identità di vedute registrate tra i nostri due Paesi nel pieno della crisi sono il miglior vaticinio per il futuro. Un futuro che è ancora in buona parte da disegnare e che deve necessariamente essere pensato sulla base delle lezioni imparate nell’emergenza.



    La collaborazione internazionale è una necessità vitale, rileva ancora Marco Giungi. Abbiamo imparato che la solidarietà non è una via a senso unico, ma neanche una strada a doppio senso di marcia. E’ piuttosto una circonvallazione, un cerchio che raggiunge e raccoglie tutti i membri di una società integrata. Come nella migliore delle parabole cristiane, non c’è reciprocità, c’è un circuito in cui tutti partecipano senza nessun calcolo se non quello della consapevolezza di essere parte di un gruppo e che l’interesse di un membro è l’interesse di tutti. La mia speranza e il mio augurio per tutti in questa giornata densa di storia e significato per l’Italia e per gli italiani, è che questa consapevolezza guidi le nostre azioni di oggi, quando stiamo tutti costruendo un futuro post-Covid. Viva l’Italia, viva la Romania!, ha concluso l’Ambasciatore Marco Giungi.




  • Festa Nazionale di Romania: parata a Bucarest, presenti anche militari italiani

    Festa Nazionale di Romania: parata a Bucarest, presenti anche militari italiani

    Quasi 4.000 militari, di cui 500 di oltre Paesi alleati o partner, hanno sfilato oggi a Bucarest alla parata militare dedicata alla Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre. Le cerimonie sono state aperte alla Piazza dell’Arco di Trionfo dal presidente Klaus Iohannis, con i saluti alla Bandiera e alla Guardia d’Onore, seguiti dall’esecuzione dell’inno nazionale, accompagnata da 21 salve di cannone. Come ricorda l’agenzia Agerpres, i migliaia di spettatori hanno ammirato 50 aerei militari in sorvolo e circa 200 mezzi tecnici.

    Erano presenti i presidenti del Senato e della Camera, rispettivamente Teodor Meleşcanu e Marcel Ciolacu, membri del Governo – il ministro della Difesa, Nicolae Ciucă, il ministro dell’Interno, Marcel Vela, il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, il ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu, il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, o il ministro dell’Istruzione, Monica Anisie, accanto al vicesegretario generale della NATO, Mircea Geoană, cariche istituzionali, rappresentanti del corpo diplomatico, tra cui l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi, e l’addetto per la Difesa, il colonnello Andrea Tiveron, esponenti dei culti religiosi, politici, veterani di guerra.

    Il premier Ludovic Orban ha partecipato alle cerimonie ospitate dalla città di Alba Iulia, dove il 1 dicembre 1918, alla fine della Grande Guerra, veniva proclamata l’unione della Transilvania al Regno di Romania.

    Alla parata di Bucarest, l’Italia è stata rappresentata da un plotone della Compagnia d’Onore dell’Aeronautica Militare, sotto il comando del tenente Danilo Mari.

  • Festa Nazionale: la Compagnia d’Onore dell’Aeronautica Militare Italiana sfila a Bucarest

    Festa Nazionale: la Compagnia d’Onore dell’Aeronautica Militare Italiana sfila a Bucarest

    Sarà un plotone della Compagnia d’Onore dell’Aeronautica Militare a rappresentare l’Italia alla Parata che si terrà il 1 dicembre a Bucarest, in occasione della Festa Nazionale della Romania.

    I circa 4000 militari e specialisti romeni dei Ministeri della Difesa, dell’Interno, dell’Intelligence e di altre strutture, saranno affiancati da 500 colleghi di stati alleati o partner: USA, Italia, Francia, Germania, Canada, R.Ceca, Croazia, Montenegro, Slovenia, Lituania, Lettonia, Polonia, Grecia, Portogallo, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Moldova, Turchia, Ucraina, Bulgaria e Georgia, come si legge sul sito del Ministero della Difesa di Bucarest.

    Siamo, ovviamente, onorati di partecipare alla Parata Militare del 1 dicembre, in considerazione soprattutto dei profondi legami storico-culturali tra i nostri due Paesi, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il tenente Danilo Mari, il comandante della Compagnia d’Onore dell’Aeronautica Militare e del plotone presente a Bucarest con la bandiera del 72/o Stormo di Frosinone.

    Una presenza quella dei militari italiani diventata una tradizione alla Parata del 1 dicembre, ha dichiarato, a sua volta, a Radio Romania Internazionale, l’addetto per la Difesa dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, il colonnello Andrea Tiveron. La Romania è una nazione alleata e un Paese amico, ha aggiunto l’addetto per la Difesa, ricordando che, nel corso del tempo, le forze armate italiane e romene hanno raggiunto un ottimo grado di collaborazione e interoperabilità.

    Il colonnello ha fatto riferimento anche al fatto che, nel 2019 l’aeronautica militare italiana ha partecipato per quattro mesi, al fianco dei colleghi romeni, alla missione di Enhanced Air Policing in Romania. Uno dei compiti della NATO è quello di preservare l’integrità dello spazio aereo alleato e le missioni di Air Policing derivano proprio da questa esigenza, ha aggiunto il colonnello Andrea Tiverno, rivolgendo, accanto al tenente Danilo Mari, i migliori auguri alla Romania in occasione della sua Festa Nazionale. (photo gallery Romania – Italia, Paesi amici e alleati, fonte Ufficio Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia a Bucarest: il colonnello Andrea Tiveron e l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi)



  • Festa Nazionale: Auguri all’Italia, jet italiani e romeni in sorvolo a Bucarest

    Festa Nazionale: Auguri all’Italia, jet italiani e romeni in sorvolo a Bucarest

    Una relazione bilaterale quella tra l’Italia e la Romania che si sta consolidando all’insegna della fiducia. E’ il messaggio trasmesso dall’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi, al ricevimento dedicato alla Festa Nazionale, ospitato dalla sua Residenza il 5 giugno.

    L’Ambasciatore ha ricordato – in lingua romena – le parole pronunciate dal presidente Sergio Mattarella, in occasione della visita di stato che l’omologo romeno, Klaus Iohannis, ha effettuato in Italia lo scorso ottobre: La Romania ha fortemente voluto, quindi, essere europea – in quanto latina – sin dalla sua graduale affermazione come Stato. La lunga e dolorosa esperienza del regime comunista ha frustrato per quasi mezzo secolo questa naturale inclinazione, che ha potuto trovare piena realizzazione soltanto dopo la rivoluzione, con il compimento del cammino che ha portato la Romania, tra il 2004 e il 2007, a entrare nella famiglia atlantica e in quella europea. Marco Giungi ha fatto riferimento anche alla collaborazione militare tra i due Paesi, sottolineando l’impegno comune per la difesa dell’Europa e della NATO.

    Siamo grati per il sostegno concesso dall’Italia al nostro ingresso nell’Unione Europea, siamo grati per la cooperazione militare, ha detto, da parte sua, il ministro con delega agli Affari europei nel Governo di Bucarest, George Ciamba, sottolineando l’eccellenza dei rapporti tra i due Paesi e l’ottima collaborazione durante il semestre romeno di Presidenza al Consiglio dell’UE.

    D’altronde, la particolarità dei festeggiamenti ospitati quest’anno dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest è stata la presenza di due Eurofighter appartenenti alla Task Force italiana dello 4° Stormo, di stanza alla Base Militare Mihail Kogalniceanu di Costanza, seguiti da due MiG-21 LanceR delle Forze Aree Romene, che hanno sorvolato la Residenza, accompagnati dai lunghi applausi dei quasi mille ospiti.

    Gli Eurofighter italiani sono qui, sotto egida NATO, per condurre missioni di Enhanced Air Policing, volando a fianco dei MiG-21 delle Forze Aeree della Romania per sorvegliare i cieli sopra la Romania. L’operazione, con il nome in codice Back Shield, è, naturalmente, un’operazione di pace, che mira a preservare la sicurezza dello spazio aereo dell’Alleanza, assicurandosi che il cielo sopra la Romania rimanga libero, ha spiegato nel suo discorso l’Addetto per la Difesa dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, il Colonnello Andrea Tiveron.

    Un compito collettivo, che comporta la presenza continua – 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno – di aerei da combattimento e equipaggi, pronti a reagire rapidamente a qualsiasi violazione dello spazio aereo, ha aggiunto il Colonnello, sottolineando che le missioni congiunte alleate dimostrano la determinazione collettiva degli alleati e le capacità e prontezza flessibili della NATO, e precisando che questo è il primo dispiegamento italiano, di questo tipo, in Romania.

    La Task Force italiana, forte di circa 130 uomini e donne, guidata dal Colonnello Andrea Fazi, è sicuramente nelle migliori condizioni per svolgere questa importante attività, anche perché può attingere all’esperienza acquisita durante i 7 anni di dispiegamento di Air Policing in diversi altri paesi, ha detto ancora l’Addetto per la Difesa. L’Aeronautica militare italiana partecipa alle operazioni di Air Policing dal 2012. I Paesi che, in precedenza, hanno visto operare l’Air Force italiana comprendono Islanda, Lituania, Bulgaria ed Estonia, ha concluso il Colonnello Andrea Tiveron.

    Al ricevimento ospitato dall’Ambasciatore Marco Giungi erano presenti anche la vicepresidente della Camera dei deputati, Carmen Ilona Mihălcescu, la quale ha definito l’Italia un partner economico strategico della Romania, il ministro della Salute, Sorina Pintea, altre autorità, rappresentanti del corpo diplomatico e della comunità italiana, personalità politiche e culturali, imprenditori e giornalisti.

    In occasione del ricevimento, l’Ambasciatore Marco Giungi ha consegnato ai professori Otilia Doroteea Borcia e Ştefan Damian, l’Onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia, nel grado di Cavaliere, conferito dal Presidente della Repubblica Italiana.