Tag: Festival Internazionale George Enescu

  • Preparativi per il Festival George Enescu 2025

    Preparativi per il Festival George Enescu 2025

    Il Festival Internazionale George Enescu si terrà quest’anno dal 24 agosto al 21 settembre. “Ogni festival e la creazione del festival stesso sono stati volti a inserire ad un livello globale più importante e più visibile la musica e il genio di Enescu, e noi continuiamo a farlo. Quest’anno abbiamo molte composizioni di Enescu. Al festival saranno presentate anche delle novità tratte dalle composizioni di Enescu”, ha sottolineato il direttore artistico del festival, Cristian Măcelaru. Secondo il celebre direttore d’orchestra, gli organizzatori si propongono che gli eventi culturali e i concerti della 27a edizione arrivino il più possibile in tutta la Romania e a tutti i romeni.

    D’altra parte, si annuncia un’edizione di anniversari e commemorazioni: 50 anni dalla morte di Shostakovich, 150 anni dalla nascita di Maurice Ravel, 100 anni dalla nascita del direttore d’orchestra Marin Constantin, creatore del Coro Madrigal, 100 anni anni di attività dell’Orchestra Simfonica Nazionale della Danimarca, 45 anni dalla fondazione della Filarmonica da Camera di Bremen e 70 anni dalla creazione dell’Orchestra Filarmonica Transilvania a Cluj-Napoca.

    Il Festival Internazionale George Enescu rappresenta un punto di riferimento internazionale per l’eccellenza artistica, ha detto, a sua volta, il ministro della Cultura, Natalia Intotero. Lei considera che il Festival George Enescu sia molto più di un semplice evento artistico: è un simbolo del valore culturale romeno, un’occasione per celebrare l’eredità di un genio della musica classica, George Enescu. Il ministro della Cultura ha espresso soddisfazione per il sostegno alle attività educative rivolte a studenti, alunni e giovani artisti, attraverso programmi di tirocinio, sessioni di formazione e masterclass anche nell’edizione di quest’anno.

    Il sindaco della Capitale, Nicuşor Dan, ha dichiarato che è una grande gioia per Bucarest ospitare questo festival. “Uno dei nostri interessamenti è quello di stimolare eventi culturali, accademici e sportivi, affinché Bucarest diventi un marchio per questo tipo di eventi. Il Festival Enescu è necessario nel panorama culturale romeno perché impone uno standard e obbliga, in rapporto a questo standard, gli altri operatori culturali”, ha dichiarato il sindaco della Capitale.

    La 27a edizione del Festival Enescu si annuncia come una delle più impegnative dal punto di vista organizzativo. A Bucarest e nel paese arriveranno 80 ensemble sinfonici, cameristici, corali, strumentali, provenienti da 28 paesi, di cui 18 dalla Romania, 9 dalla Germania, 6 sono ensemble di progetti europei, seguiti da ensemble di Francia, Gran Bretagna, Italia, Svizzera, Spagna, Polonia, Austria, Danimarca, Estonia, Lituania o Lettonia. Nell’ambito del festival si terranno anche circa 50 concerti e recital nel Paese.

  • “Il Giardino Armonico” diretto da Giovanni Antonini al Festival Internazionale George Enescu

    “Il Giardino Armonico” diretto da Giovanni Antonini al Festival Internazionale George Enescu

    Il 21 settembre, il pubblico di Bucarest è atteso al concerto che sarà tenuto allAteneo Romeno di Bucarest dalla famosa orchestra da camera italiana “Il Giardino Armonico”, sotto la bacchetta del suo direttore e fondatore Giovanni Antonini, nellambito del Festival Internazionale “George Enescu”. Il programma include “Le stagioni”, il secondo grande oratorio di Joseph Haydn. Si tratta di un pezzo che non è molto eseguito rispetto al suo primo oratorio – La Creazione, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il direttore dorchestra Giovanni Antonini, parlando anche della bella collaborazione con il team di artisti.



    Accanto al Giardino Armonico, sul palcoscenico saliranno il Coro NFM (National Forum of Music) di Wroclaw, il cui direttore artistico è Lionel Sow, il soprano Anett Fritsch, il tenore Maximilian Schmitt e il basso-baritono Florian Boesch. “Nella combinazione di queste tre parti – il coro, lorchestra Il Giardino Armonico” e questi tre solisti, mi pare che si cia una grande “complicità” musicale, che mi rende molto contento”, sottolinea il maestro Giovanni Antonini, definendo il Festival George Enescu come un riferimento di assoluto primo piano nel panorama europeo.




  • Cameristi della Scala al Festival Internazionale George Enescu a Bucarest

    Cameristi della Scala al Festival Internazionale George Enescu a Bucarest

    Presenti al Festival Internazionale George Enescu, in corso a Bucarest fino al 24 settembre, i famosi Cameristi della Scala, sotto la bacchetta del loro direttore ospite principale, Wilson Hermanto, hanno invitato il pubblico a due concerti ospitati il 3 e il 4 settembre dall’Ateneo Romeno.



    Il programma del primo concerto, svoltosi il 3 settembre, che ha avuto come solista il pianista romeno Daniel Ciobanu, ha incluso la Suite Pelléas e Mélisande di Gabriel Fauré, il Concerto per pianoforte e orchestra nr.4 di Beethoven e la Serenata n.1 in Re Maggiore di Brahms.



    Nel secondo concerto, in programma oggi, assieme ai Cameristi della Scala, sul palscocenico dell’Ateneo saliranno il violoncellista tedesco Daniel Müller-Schott, nonchè il violinista romeno Ştefan Aprodu e il connazionale pianista George Todică, entrambi premiati lo scorso anno al Concorso Internazionale George Enescu.



    In un’intervista a Radio Romania Internazionale, il direttore d’orchestra Wilson Hermanto ha spiegato con quali pensieri è tornato al Festival Internazionale George Enescu e come vive la musica del grande compositore romeno, che ha avuto modo di suonare lungo gli anni.



    D’altronde, proprio un brano di Enescu – Aria e Scherzino per violino e orchestra – apre il concerto che si terrà stasera. Il programma include anche la Romanza in fa maggiore per violoncello e orchestra di Richard Strauss, le Variazioni su un tema rococo di Tchaikovskij, e la Sinfonia n.3 in la minore Scozzese di Mendelssohn.




  • Presenze italiane al Festival Internazionale “George Enescu”

    Presenze italiane al Festival Internazionale “George Enescu”

    Sette orchestre e ensemble italiani saranno presenti al Festival Internazionale George Enescu, che dal 27 agosto al 24 settembre porta a Bucarest oltre oltre 3.500 artisti di fama internazionale. Ad aprire la rosa di concerti italiani nel prestigioso evento saranno l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, che saliranno sul palcoscenico della Sala del Palazzo il 28 e il 29 agosto, sotto la bacchetta di Zubin Mehta, presidente onorario del Festival, e di Lorenzo Fratini.

    Il 2 settembre tocca all’Ensemble Zefiro, che invita il pubblico all’Ateneo Romeno, seguito dai Cameristi della Scala, nello stesso Auditorium, il 3 e il 4 settembre, e dall’Europa Galante, con un concerto in programma il 10 settembre. L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia terrà due concerti alla Sala del Palazzo, il 15 e il 16 settembre. Il Giardino Armonico e la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna saliranno sul palcoscenico dell’Ateneo Romeno rispettivamente il 21 e il 23 settembre.

    Generosità attraverso la musica è il tema dell’edizione 2023 del Festival intitolato al grande compositore, pianista, violinista e direttore d’orchestra romeno George Enescu. Tra gli ensemble presenti in festival si annoverano la Filarmonica di Vienna, l’Orchestra Reale del Concertgebouw di Amsterdam, l’Orchestra Nazionale di Francia, London Symphony Orchestra o l’Orchestra Filarmonica Ceca.

    L’Orchestra Nazionale, l’Orchestra da Camera, il Coro Accademico e il Coro delle Voci Bianche sono i quattro ensemble di Radio Romania presenti in otto concerti al Festival Enescu, sui palcoscenici della Sala del Palazzo, dell’Ateneo Romeno, della Sala Concerti di Radio Romania o del Teatro Odeon. A Zubin Mehta e Cristian Măcelaru, il quale è anche il direttore artistico del Festival, si uniranno altri direttori d’orchestra di fama internazionale quali Sir Simon Rattle, Wilson Hermanto, Paavo Jarvi, Delyana Lazarova, Lawrence Foster o Vladimir Jurowski.

    Il Governo di Romania, attraverso il Ministero della Cultura, è il produttore dell’edizione 2023 del Festival George Enescu, che si svolge sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Romania ed è organizzato da ARTEXIM. I coproduttori dell’evento sono la Società Romena di Radiodiffusione (Radio Romania), la Società Romena di Televisione e il Comune di Bucarest.

    Scoprite il programma integrale sul sito festivalenescu.ro e su Facebook!

  • Festival Enescu: Santa Cecilia a Bucarest, intervista al direttore d’orchestra Daniele Gatti

    Festival Enescu: Santa Cecilia a Bucarest, intervista al direttore d’orchestra Daniele Gatti

    “LOrchestra di Santa Cecilia è una famiglia per me, lAccademia nella sua totalità e soprattutto nel suo significato”. Così il direttore dorchestra Daniele Gatti, in unintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale prima del secondo concerto tenuto a Bucarest con la famosa orchestra il 24 settembre, nellambito del Festival Internazionale George Enescu. Un concerto che ha avuto in programma la Sinfonia n.3 in Re maggiore di Schubert e la Sinfonia n.4 di Mahler, e il soprano Rachel Harnisch come solista, con un clamoroso successo, come quello della serata precedente, con brani di Enescu, Ravel e Debussy.



    Lincontro con il pubblico di Bucarest è definito come meraviglioso dal maestro Daniele Gatti, che ha fatto riferimento anche ai precedenti concerti tenuti nel passato in Romania, con lOrchestra del Concertgebouw e lOrchestre National de France. “Un pubblico estremamente attento, sensibile e molto caloroso con gli artisti, direi ancora forse di più, perchè stiamo tutti passando un periodo della nostra vita che ci sta segnando”, dice Daniele Gatti.



    Una particolarità del Festival è che tutte le orchestre hanno eseguito un brano del compositore George Enescu. E il maestro Daniele Gatti ha scelto la meno conosciuta Simfonia n.4, non compiuta da Enescu e completata dal compositore Pascal Bentoiu. “Ho avuto il piacere di poterla studiare e conoscere anche in fase di preparazione, con i musicisti dellorchestra abbiamo notato cose molto particolari: cè uninternazionalità del compositore, non soltanto il fatto di poterlo limitare allespressione della musica più popolare legata alla vostra tradizione. Quindi, un compositore che ha avuto esperienze europee, che è stato accolto a Parigi, e in questa sinfonia si sentono chiaramente influssi del sapore musicale della Parigi del XX secolo, quindi labbinamento con gli altri due brani del repertorio francese mi sembrava obbligato”, spiega il maestro Daniele Gatti, parlando anche del programma del secondo concerto tenuto a Bucarest e del filo conduttore tra Schubert e Mahler.




  • Programma Radio Romania Internazionale 24.09.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 24.09.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Terra Verde; Musica: lOrchestra dellAccademia Nazionale di Santa Cecilia al Festival George Enescu – intervista al primo violino di spalla, Andrea Obiso

  • L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al Festival George Enescu

    L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al Festival George Enescu

    Grande emozione stasera tra i melomani di Bucarest, in attesa del primo concerto che l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta dal maestro Daniele Gatti, tiene nell’ambito del Festival Internazionale George Enescu, che si conclude nel fine settimana. E’ la seconda presenza italiana nel prestigioso evento, dopo i concerti tenuti dalla Filarmonica della Scala il 2 e il 3 settembre. “Ci sentiamo molto fortunati che la ripartenza sta andando molto bene per moltissime orchestre del mondo”, spiega a Radio Romania Internazionale il primo violino di spalla della famosa orchestra, Andrea Obiso, considerato dai critici un “enfant prodige”, ricordando che il contatto con il pubblico non è mai stato perso durante la pandemia, grazie alle piattaforme web.



    Le prove con il maestro Daniele Gatti vanno benissimo, dice l’artista. “Mi sento così fortunato e non vedo l’ora di incontrare il pubblico”, confessa il violinista dalle mani d’oro prima di salire per la prima volta sul palcoscenico ad un Festival Enescu. Il programma del 23 settembre include la Simfonia nr.4 in Mi minore del grande compositore al quale è intitolato il festival, mai compiuta da lui e completata da Pascal Bentoiu, il Concerto in Sol maggiore per pianoforte ed orchestra di Ravel e “La Mer, trois esquisses symphoniques pour orchestre” di Debussy. Solista della serata è il noto pianista Jean Yves Thibaudet.



    “Un’atmosfera che ci ricorda molto la Francia, l’abbinamento è perfetto. La “transizione” a Ravel e Debussy è come un adagiarsi”, aggiunge Andrea Obiso, che ci ha letteralmente fatto immergere nell’atmosfera del concerto. La seconda performance dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, che si terrà il 24 settembre sempre alla Sala del Palazzo della Capitale, sotto la stessa bacchetta del direttore Daniele Gatti, include la Simfonia n.3 in Re maggiore di Schubert e la Simfonia n.4 di Mahler, avendo come solista il soprano Rachel Harnisch.



    L’edizione 2021 del Festival Enescu, dedicata al 140/o anniversario della nascita del compositore, si è svolta in condizioni pandemiche, con l’osservanza delle norme sanitarie di protezione. Insieme alla tv pubblica di Bucarest, Radio Romania è stata coproduttore dell’evento che ha riunito 32 orchestre di 14 Paesi.



  • Festival Enescu: il maestro Nicola Piovani a Radio Romania Internazionale

    Festival Enescu: il maestro Nicola Piovani a Radio Romania Internazionale

    Il canto dei neutrini e la Fellini Suite: i bambini prodigio che il famoso pianista, compositore e direttore d’orchestra Nicola Piovani che nel 1999, con La vita è bella di Roberto Benigni, ha vinto l’Oscar per la migliore colonna sonora, ha portato in Romania, al Festival Internazionale George Enescu. Accanto a Reimagining Vivaldi di Max Richter, sotto la direzione di Marco Angius, le composizioni di Nicola Piovani sono state presentate il 18 settembre a Timisoara e il 20 settembre alla Sala concerti di Radio Romania, nelle serie dedicata alla Musica del XXI/o secolo.



    I protagonisti sono stati l’Orchestra della Filarmonica Banatul di Timisoara, accompagnata per il Vivaldi rivisitato dalla violinista di origini romene Anna Tifu, premiata al Concorso Internazionale George Enescu nel 2007. Nella seconda parte del concerto, sotto la bacchetta di Nicola Piovani stesso, accanto alla stessa orchestra si è esibito il violoncellista Yibai Chen, premiato, a sua volta, al Concorso Enescu nel 2018.



    Il canto dei neutrini ha una musica più densa e complessa, ha spiegato il maestro Piovani a Radio Romania Internazionale pochi minuti prima del concerto. Quando si scrive pensando a uno spettatore della sala da concerto, si ha il dovere di essere più densi, di dire qualcosa in più, mentre quando di scrive per il cinema, si ha il dovere opposto di essere molto comunicativi, ha detto l’artista, il quale ha notato il fermento del festival. Quando vedo un gran fermento sull’arte, sulla musica, sono sempre felice, ha aggiunto il maestro Nicola Piovani nella stessa intervista a Radio Romania Internazionale.



  • Festival Enescu: Vivaldi riletto da Max Richter, incontro con il direttore d’orchestra Marco Angius

    Festival Enescu: Vivaldi riletto da Max Richter, incontro con il direttore d’orchestra Marco Angius

    “Reimagining Vivaldi”: le celebri “Quattro Stagioni” rilette in un modo minimalista dal noto compositore britannico di origini tedesche, Max Richter, seguite da “Il canto dei neutrini” e la “Fellini Suite” del famoso pianista, compositore e direttore dorchestra, Nicola Piovani. Un eccezionale incontro musicale nellambito del Festival Internazionale George Enescu, ospitato il 18 settembre dalla città di Timisoara, nellestremità occidentale della Romania, con un bis il 20 settembre a Bucarest, nelle serie dedicata alla “Musica del XXI/o secolo”, alla Sala concerti di Radio Romania.



    I protagonisti sono lOrchestra della Filarmonica Banatul di Timisoara – nel primo tempo sotto la magica bacchetta del maestro Marco Angius e accompagnata dalla violinista di origini romene Anna Tifu, premiata al Concorso Internazionale George Enescu nel 2007. La seconda parte del concerto, che ha come solista il violoncellista Yibai Chen, premiato, a sua volta, alla stessa gara internazionale intitolata al grande compositore romeno nel 2018, sarà diretta dal maestro Nicola Piovani stesso.



    Quindi, “un omaggio allItalia”, ha detto il direttore dorchestra Marco Angius in unintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale prima del concerto segnato anche dal fatto che sia Max Richter che Nicola Piovani sono entrambi in piena attività e vicini alla musica per film.



    “Max Richter reinventa il passato e immagina come potrebbe suonare oggi qualcosa che noi non possiamo più raggiungere”, ha spiegato il maestro Marco Angius. Praticamente, i processi compositivi vengono moltiplicati e visti come in un sogno, ha aggiunto il maestro, particolarmente soddisfatto della calorosa accoglienza del pubblico a Timisoara e auspicando lo stesso successo anche a Bucarest. Lartista ha definito come “elettrizzante” laria che si respira nella capitale romena in questi giorni del festival.


  • Festival Enescu: laBarocca e il maestro Ruben Jais portano serenata di Händel a Bucarest

    Festival Enescu: laBarocca e il maestro Ruben Jais portano serenata di Händel a Bucarest

    “Aci, Galatea e Polifemo”: la splendida serenata composta nel 1708 da Händel segna il debutto del famoso ensemble laBarocca diretto dal maestro Ruben Jais al Festival Internazionale “George Enescu”, in programma fino al 22 settembre.



    Il 19 settembre, laBarocca salirà sul palcoscenico dellAuditorium di Bucarest (Atheneul Român), sotto la bacchetta del direttore dorchestra Ruben Jais, accanto al soprano Roberta Mameli, al mezzosoprano Sonia Prina e al basso Luigi De Donato.



    “Anche se siamo un ensemble italiano, noi eseguiamo moltissimo Bach e Händel”, ha spiegato il maestro Ruben Jais in unintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale alla vigilia di questo nuovo concerto di mezzanotte del Festival Enescu. “Abbiamo scelto questa serenata perchè è legata allItalia”, ha aggiunto il direttore, ricordando che Händel la compose a Napoli, probabilmente per un matrimonio.



    Nella stessa intervista, Ruben Jais si è detto particolarmente impressionato delleffervescenza del Festival a Bucarest, e ha anticipato anche la prossima tournée dellensemble laBarocca in Italia.




  • Festival Enescu: il soprano Anna Caterina Antonacci, nuovamente a Bucarest

    Festival Enescu: il soprano Anna Caterina Antonacci, nuovamente a Bucarest

    Dopo Ifigenia in Tauride di Gluck, con l’Orchestra of the Age of Enlightenment, diretta dal maestro Laurence Cummings all’Auditorium di Bucarest il 6 settembre, nell’ambito del Festival Internazionale George Enescu, il famoso soprano e mezzosoprano Anna Caterina Antonacci torna sullo stesso palcoscenico.



    Un nuovo regalo eccezionale che offrirà il 14 settembre al pubblico del Festival, accanto all’Orchestra Filarmonica Reale di Liegi, diretta da Tiberiu Soare, come protagonista della tragedia lirica La voce umana di Francis Poulenc. Una partitura che ha interpretato per tante volte sui grandi palcoscenici del mondo.



    Sono molto felice di presentare questo pezzo, perchè comunica moltissimo al publico – di me, ma anche, in generale, del personaggio, ha spiegato il famoso soprano in un’intervista rilasciata a Radio Romania Internazionale alla vigilia del nuovo incontro con il pubblico. Un pubblico che ha ringraziato per la calorosa accoglienza nei suoi confronti al precedente incontro del 6 settembre, con Ifigenia in Tauride.



    Particolarmente soddisfatta dell’ottima collaborazione con la Filarmonica Reale di Liegi e con il direttore d’orchestra romeno, Tiberiu Soare, Anna Caterina Antonacci si è detta impressionata anche della febbre musicale che ha avvolto Bucarest in questi giorni: un’atmosfera paragonabile ai festival cinematografici di Cannes o di Venezia, ha detto ancora il soprano a Radio Romania Internazionale.


  • Festival George Enescu 2019: l’agenda del 4 settembre

    Festival George Enescu 2019: l’agenda del 4 settembre

    L’edizione 2019 del Festival Internazionale George Enescu è continuata il 3 settembre con un nuovo concerto della London Symphony Orchestra, diretta dal maestro Gianandrea Noseda alla Sala Grande del Palazzo di Bucarest: The Hidden Place per soprano e orchestra di Iain Bell, Quattro interludi marini e Passacaglia dell’opera Peter Grimes di Benjamin Britten, la final scene dell’opera Capriccio di Richard Strauss e il poema Vox Maris, un lavoro vocale-simfonico di Enescu, con la partecipazione del Coro Accademico di Radio Romania e del soprano Diana Damrau. L’agenda del 3 settembre ha invitato il pubblico anche ad un concerto che l’Orchestra Nazionale della Radiodiffusione Polacca, diretta dal famoso Lawrence Foster, ha tenuto all’Auditorium di Bucarest, accanto al pianista Szymon Nehring, con Concerto n.1 in mi minore di Frédéric Chopin, il lavoro Solstice per orchestra del compositore contemporaneao romeno Adrian Pop e il Concerto per orchestra di Witold Lutoslawski.

    Il 4 settembre, l’Orchestra della Radiodiffusione Polacca, con la collaborazione di due notevoli artisti romeni – il direttore d’orchestra Cristian Mandeal e il solista Daniel Petrică Ciobanu, premiato al Concorso Internazionale di Pianoforte Arthur Rubinstein di Tel Aviv – propongono il Concerto n.3 in Do maggiore per pianoforte di Sergei Prokofiev, e una performance multimediale con Il Castello di Barbablù di Bela Bartok, che avrà come protagonisti il noto mezzosoprano scozzese Allison Cook e il gettonato basso baritono australiano Derek Welton.

    Il 4 settembre segna anche il primo concerto dell’Orchestra della Radiodiffusione di Berlino al Festival Enescu. Sotto la bacchetta del maestro Vladimir Jurowski, direttore artistico del Festival, il pubblico seguirà La donna senz’ombra di Richard Strauss in versione concertistica, con la partecipazione del Coro della Radiodiffusione di Berlino e del Coro delle Voci Bianche di Radio Romania. Tra i solisti della serata – i tenori Torsten Kerl e Michael Pflumm, i soprani Anne Schwanewilms, Nadezhda Culitskaya e Sophie Klussmann, il mezzosoprano Komlosi Ildiko, il baritono Nikolay Didenko, l’altista Karolina Gumos e il basso baritono Thomas Mayer.

  • L’agenda del Festival Internazionale George Enescu

    L’agenda del Festival Internazionale George Enescu

    L’edizione 2019 del Festival Internazionale George Enescu è stata aperta il 31 agosto a Bucarest dalla Filarmonica di Berlino diretta da Kiril Petrenko, con un programma che ha incluso la Rapsodia Romena n.2 in Re maggiore del grande compositore romeno al quale è intitolato il festival, e la Simfonia n.9 in Re minore di Ludwig van Beethoven, con la partecipazione del Coro della Filarmonica George Enescu di Bucarest. Solisti della prima serata – il soprano Marlis Petersen, il mezzosoprano Elisabeth Kulman, il tenore Benjamin Bruns e il basso Kwangchul Youn. Nello stesso giorno, La Cetra d’Orfeo e il Coro Madrigal hanno inaugurato la serie dei Concerti di mezzanotte, ospitati dall’Auditorium di Bucarest (Atheneul Român).

    Il 1 settembre, i concerti mattinieri sono stati inaugurati da Monte Piano Trio alla Sala Auditorium del Museo Nazionale d’Arte di Romania, con brani di George Enescu, Ernest Chausson e Arnold Schonberg. La stessa serie dei Recital e concerti da camera è proseguita nel pomeriggio con il soprano Diana Damrau e l’arpista Xavier de Maistre e lied di Felix Mendelssohn-Bartholdy, Franz Liszt, Sergei Rachmaninov, Aleksandr Vlasov, Reynamdl Hahn e Francis Poulenc. Sempre il 1 settembre, la Sala concerti di Radio Romania ha dato il via alla serie intitolata Musica del XXI secolo con un concerto della Camerata Regale diretta da Constantin Adrian Grigore, mentre l’Auditorium ha ospitato i 12 violoncellisti della Filarmonica di Berlino, sempre nella serie dei Concerti di mezzanotte, con lavori di Gabriel Fauré, James Horner, Astor Piazzolla e Julius Klengel.

    L’agenda del 2 settembre ha incluso un recital tenuto alla Sala Auditorium del Museo Nazionale d’Arte dalla violinista Luminita Petre e dal pianista Mihai Ungureanu, con un programma di arie popolari romene di George Enescu, la Sonata di Cesar Franck e le Drei Romanzen di Clara Wieck Schumann. Sempre il 2 settembre, la London Symphony Orchestra, diretta dal maestro Gianandrea Noseda, con La leggenda dell’invisibile città di Kitež di Rimskij-Korsakov, la Simfonia n.6 di Shostakovic, e il Concerto per pianoforte n.2 in sol minore di Prokofiev.

    Nuovo concerto della stessa London Symphony Orchestra diretta sempre da Gianandrea Noseda anche il 3 settembre alla Sala Grande del Palazzo di Bucarest, con The Hidden Place per soprano e orchestra di Iain Bell, Quattro interludi marini e Passacaglia dell’opera Peter Grimes di Benjamin Britten, la final scene dell’opera Capriccio di Richard Strauss e il poema Vox Maris, un lavoro vocale-simfonico di Enescu, con la partecipazione del Coro Accademico di Radio Romania preparato da Ciprian Ţuţu, e del soprano Diana Damrau.

    L’agenda del 3 settembre propone anche un concerto che l’Orchestra Nazionale della Radiodiffusione Polacca, diretta dal famoso Lawrence Foster, terrà all’Auditorium di Bucarest, accanto al pianista Szymon Nehring, con Concerto n.1 in mi minore di Frédéric Chopin, il lavoro Solstice per orchestra di Adrian Pop e il Concerto per orchestra di Witold Lutoslawski, importante compositore polacco dello scorso secolo.

  • Il maestro Gelmetti e la Filarmonica di Monte Carlo, al Festival Enescu a Bucarest

    Il maestro Gelmetti e la Filarmonica di Monte Carlo, al Festival Enescu a Bucarest

    Dal 30 agosto al 20 settembre, 2.500 artisti stranieri e 500 romeni si danno appuntamento a Bucarest per la XXII/a edizione del Festival Internazionale George Enescu, intitolato al grande compositore romeno di fama mondiale.



    A Bucarest arriveranno prestigiose orchestre, tra cui la Israel Philharmonic, diretta dal celebre Zubin Mehta, la Filarmonica din Vienna, l’Orchestra dell’Opera di Monaco di Baviera o la London Symphony Orchestra. Sarà presente anche la Filarmonica di Monte Carlo, diretta dal maestro Gianluigi Gelmetti, che ha studiato con Franco Ferrara, Sergiu Celibidache e Hans Swarowski.


    Il 15 settembre, accanto al famoso direttore d’orchestra italiano e alla sua Filarmonica di Monte Carlo, sul palcoscenico salirà anche il violinista David Garrett, con brani di Enescu, Bruch e Ravel.



    In un’intervista a Radio Romania, il maestro Gelmetti ha raccontato tutto sulle aspettative dal Festival, ma anche sulla sua carriera.