Tag: Fianco Orientale NATO

  • Riunione B9 a Bucarest

    Riunione B9 a Bucarest

    La NATO deve avere una risposta forte e coordinata alle ripetute intrusioni di droni e missili russi nello spazio aereo dell’Alleanza, ha dichiarato il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr. Durante la Riunione B9 dei ministri della Difesa degli stati alleati sul Fianco orientale della NATO, svoltasi a Bucarest, Angel Tîlvăr ha affermato che la situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero rimane preoccupante, a causa delle minacce generate dalle azioni aggressive della Russia, anche attraverso la disinformazione e gli attacchi informatici.

    “Gli stati B9 sono profondamente preoccupati per le ripetute incursioni di droni e missili della Federazione Russa nello spazio aereo della NATO in Polonia, Romania, Lettonia, nonché per l’escalation delle tensioni lungo i confini della NATO. Ecco perché è necessaria una risposta forte e coordinata a livello alleato, nonché l’attuazione quanto prima possibile del modello rotazionale della difesa aerea e antimissile integrata della NATO”, ha dichiarato Angel Tîlvăr.

    In questo contesto, il ministro romeno ha richiamato l’attenzione anche sulla Repubblica di Moldova, che si trova ad affrontare le sfide della Federazione Russa. Ha ribadito il sostegno necessario all’integrazione europea dello stato confinante, un investimento sicuro, dice il ministro, per la sicurezza della regione del Mar Nero e dell’Europa.

    Da parte sua, il viceministro della Difesa polacco, Pavel Zalewsky, ha sottolineato che nella prossima riunione dei ministri della Difesa degli stati alleati è importante stabilire misure concrete per individuare i droni e distruggere gli obiettivi nemici. ​​“Quando diciamo che nemmeno un centimetro del territorio della NATO può essere attaccato dalla Russia e deve essere difeso, ci riferiamo anche allo spazio aereo. Abbiamo parlato anche di iniziative essenziali in questo contesto, vale a dire European Sky Shield Initiative e l’Iniziativa dello Scudo Orientale. La prima mira a rafforzare la cooperazione e ad aumentare i finanziamenti, mentre la seconda a consolidare i confini con Russia e Bielorussia”, ha dichiarato Pavel Zalewsky.

    In visita ieri a Bucarest, il ministro degli Esteri ucraino, Andrij Sybiha, ha chiesto alla Romania di valutare la possibilità di abbattere droni e missili russi in prossimità dello spazio aereo romeno. Nell’incontro con l’omologa Luminiţa Odobescu, Sybiha ha espresso apprezzamenti per il sostegno alla difesa dell’indipendenza dell’Ucraina attraverso la decisione della Romania di donare il sistema Patriot.

    “È uno scudo non solo per l’Ucraina, ma anche per l’Europa. Pertanto, questo sistema, soprattutto sotto l’inverno, ci consentirà di rafforzare le nostre capacità di difesa. Voglio chiedervi di analizzare la possibilità di abbattere droni e missili russi in prossimità dello spazio aereo romeno”, ha detto il ministro ucraino. Da parte sua, il capo della diplomazia romena ha ribadito il pieno appoggio della Romania alla difesa dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale della confinante Ucraina.

  • Comando Multinazionale della Divisione Sud-Est, alla guida dell’esercitazione Dacian Strike 24

    Comando Multinazionale della Divisione Sud-Est, alla guida dell’esercitazione Dacian Strike 24

    L’esercitazione di tipo congiunto di comando, con truppe sul campo, si è svolta simultaneamente nei poligoni di Smârdan nella provincia di Galați (est), Capu Midia nella provincia di Constanța (sud-est) e Novo Selo in Bulgaria. All’addestramento hanno preso parte militari della Brigata Multinazionale Sud-Est, dell’82/a divisione aviotrasportata americana, del Battle Group NATO in Romania, del Brigade Forward Command Element francese schierato nel nostro paese, del 52/o Reggimento Artiglieria e della 282/a Brigata Corazzata. Nell’esercitazione sono stati coinvolti aerei IAR 99 Şoim (Sparviero) e IAR 330 Puma Socat della 95/a Base Aerea e caccia britannici Eurofighter Typhoon.

    “Dacian Strike 24 ha dimostrato che le truppe alleate schierate in questa parte d’Europa sono un deterrente per qualsiasi potenziale nemico”, ha dichiarato il tenente colonnello canadese Kris Callaerts del Comando Multinazionale della Divisione Sud-Est. Alla luce della presenza avanzata della NATO sul Fianco Orientale alleato, il Comando Multinazionale della Divisione Sud-Est coordina da oltre due anni e mezzo l’addestramento e l’integrazione delle forze sotto il suo controllo operativo, con l’obiettivo di dissuadere qualsiasi aggressione nell’area della sua responsabilità.

    Il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, ha ricevuto la visita della delegazione dell’azienda Thales Alenia Space e dell’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni. L’agenda dei colloqui ha incluso argomenti relativi ai principali programmi di dotazione dell’Esercito Romeno, in corso o in preparazione, e sono state passate in rassegna le fasi, le procedure richieste dalla legislazione romena, nonchè il ruolo delle strutture responsabili nel processo di motivazione e approvazione dei programmi di dotazione con tecniche ed equipaggiamenti militari moderni.

    Sempre a Bucarest, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Gheorghiță Vlad, ha incontrato il suo omologo della Grecia, generale Dimitrios Choupis. Le discussioni si sono concentrate sulla situazione della sicurezza, con particolare attenzione alla regione del Mar Nero, sulle misure alleate per rafforzare l’architettura difensiva sul Fianco Orientale, nonché sulla diversificazione dell’addestramento congiunto. Le due alte cariche hanno affrontato anche temi nella prospettiva della Conferenza dei capi di stato maggiore della Difesa dei paesi balcanici su questioni di cooperazione militare.

    Il generale Vlad ha espresso apprezzamenti per il contributo dei militari romeni e greci alla stabilità regionale, tramite la partecipazione a missioni e operazioni della NATO e dell’Unione Europea nei Balcani occidentali. Il capo della difesa romeno ha spiegato che “la presenza dei colleghi greci nelle strutture alleate nel nostro Paese, così come la partecipazione di capability aeree e navali dei due eserciti ad esercitazioni multinazionali sono costanti di un’eccellente cooperazione militare”.

    D’altro canto, ricordiamo che più di 400 produttori di equipaggiamenti e tecnica militare provenienti da quasi 30 stati membri o partner della NATO hanno partecipato alla nona edizione del Black Sea Defence and Aerospace, il più grande evento regionale dedicato alla difesa e alla sicurezza. Sulla piattaforma Romaero Băneasa a Bucarest, assieme alle aziende espositrici sono arrivati oltre 300 delegati stranieri di alto livello e rappresentanti di 55 paesi di tutti i continenti. Nella mostra sono stati rappresentati tutti i 5 ambiti operativi militari: terrestre, aereo, navale, cibernetico e spaziale, e l’attrattiva principale è stato l’aereo multiruolo F-35 di quinta generazione che le Forze Aeree degli Stati Uniti hanno portato per la prima volta in una mostra in Europa.