Tag: Finanziaria

  • Finanziaria 2013: un nuovo passo verso l’approvazione

    Finanziaria 2013: un nuovo passo verso l’approvazione


    Rinviata alla fine dello scorso anno dopo l’insediamento del nuovo governo, in seguito alle elezioni politiche svoltesi il 9 dicembre in Romania, la bozza della Finanziaria per il 2013 è, praticamente, pronta, e andrà nei giorni prossimi al dibattito del Parlamento.




    Il bilancio sarà accompagnato da modifiche al Codice fiscale, che dovrebbero entrare in vigore dal 1 febbraio. Si tratta della tassazione per le imprese con un giro d’affari inferiore ai 65.000 euro, di un’imposta aggiuntiva al fatturato nello sfruttamento delle risorse naturali, ma anche alle compagnie energetiche. Dovranno pagare una tassa anche i farmers che ricevono sussidi e non dichiarano profitto.




    “Si tratta di una tassa speciale per le imprese che sfruttano le risorse naturali, oro, greggio, gas. Per quanto riguarda l’imposta agricola, faremo sicchè praticamente tutti quanti ricevono sussidi dall’Agenzia per i pagamenti e gli interventi nell’agricoltura, paghino un’imposta inferiore a quella attuale, applicabile, però, a un numero quanto più alto. La misura interessa i proprietari di superficie superiori ai due ettari e, nel settore zootecnico, sarà applicata per un certo numero di capi bestiame, ma non per quelli allevati per il consumo proprio”, ha spiegato il premier Victor Ponta.




    Tutte le misure sono state discusse con i rappresentanti del Fondo monetario internazionale, in missione congiunta a Bucarest con esponenti della Commissione europea e della Banca mondiale, per valutare l’accordo di tipo preventivo. Il FMI ritiene che l’intenzione di aumentare le tasse nel campo delle risorse naturali, anche se giustificata al fine di aumentare le entrate alle casse dello stato, potrebbe diminuire gli investimenti nel settore energetico.




    D’altra parte, gli esperti del FMI sostengono anche il mantenimento dei finanziamenti pubblici per le strutture ospedaliere private, che il governo contempla di diminuire. Discusse anche la questione degli arretrati nel sistema sanitario e la necessità che lo Stato paghi le fatture in tempo, soprattutto alla luce dell’entrata in vigore di una direttiva europea in tal senso, a partire dal mese di marzo.




    Tra le misure annunciate dal governo Ponta, anche la crescita graduale dello stipendio minimo, che il 1 luglio salirà a 800 lei, cioè più di 180 euro. Il programma governativo dell’Unione social-liberale prevede la crescita dello stipendio minimo ai 1.000 lei entro il 2016.

  • Crisi: la Finanziaria 2013, in attesa del FMI

    Crisi: la Finanziaria 2013, in attesa del FMI


    Una delegazione del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca mondiale sarà dal 15 gennaio a Bucarest, per una nuova valutazione dell’accordo di tipo preventivo firmato con la Romania a marzo 2011.


    Per due settimane, gli esperti internazionali esamineranno le evoluzioni recenti dell’economia romena e la bozza della Finanziaria per il 2013.


    Nei giorni scorsi, il premier Victor Ponta aveva presentato alcune previsioni del nuovo bilancio, sottolineando di voler chiudere il cerchio degli ultimi quattro anni estremamente difficili per i romeni, di cui due di recessione severa, e riportare il Pil al livello anteriore allo scoppio della crisi nel 2008.


    Il Governo propone una disciplina fiscale e di bilancio, risparmi alla spesa pubblica e investimenti efficaci.


    La bozza della Finanziaria è stata concepita tenendo in considerazione un Pil stimato a 140 miliardi di euro, un tasso di cambio pari ai 4,5 lei per un euro, una crescita economica prudente dell’1,8% e un deficit di bilancio del 2,1%, che sarà finanziato ugualmente da fonti interne ed esterne.


    Per il 2013, il governo anticipa entrate alle casse dello stato di 46 miliardi di euro e spese totali di 49 miliardi di euro.


    I settori ai quali andranno i maggiori stanziamenti dal budget nel 2013 sono le assicurazioni e l’assistenza sociale (16,5 miliardi di euro), la sanità (6,2 mld), i trasporti ( 4,9 mld) e l’istruzione (4,4 mld).


    Il premier ha annunciato che il 2013 non consente crescite salariali e pensionistiche in più rispetto a quanto previsto già dalla bozza della Finanziaria sull’aumento delle pensioni del 4% e sul ripristino degli stipendi nel settore pubblico al livello anteriore ai tagli del 25% imposti a luglio 2010, come misura di austerità.


    La maggior parte della spesa va al pagamento dei salari (10,2 mld euro) e delle pensioni (11,1 mld). La bozza della Finanziaria prevede inoltre investimenti di 7,8 miliardi di euro, di cui un terzo cofinanziato da fondi europei.


    Quest’anno, la Romania deve rimborsare i debiti giunti alla scadenza per un valore di 14,4 miliardi di euro. Il suo debito ammonta al 34,7% del Pil, tra i più bassi nell’Ue.


    Per rientrare nel target di deficit concordato col Fondo monetario internazionale, il Governo romeno si è prefisso di riorganizzare la raccolta delle tasse, rafforzare la lotta all’evasione fiscale e, ovviamente, tagliare le spese.


    Per risparmiare di più, il governo ha annunciato che il budget stanziato al Parlamento resterà al livello del 2012, nonostante la crescita notevole del numero di deputati e senatori, dopo le elezioni del 9 dicembre.


    Inoltre, sarà ridotto anche il numero dei consiglieri, dei dipendenti dei ministeri e delle cariche dirigenziali, e sarà anche avviata una dura riforma nelle compagnie statali.

  • Le notizie del giorno 13.01.2013

    Le notizie del giorno 13.01.2013


    Bucarest — Una missione congiunta del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca mondiale verrà a Bucarest il 15 gennaio per esaminare, insieme alle autorità, le recenti evoluzioni economiche, la bozza della Finanziaria per il 2013, e i progressi in materia di riforme strutturali e politiche monetarie. Nel 2009, per far fronte alla crisi, la Romania aveva firmato un accordo col FMI, la CE e la BM, per un valore complessivo di circa 20 miliardi di euro, impegnandosi ad applicare durissime misure di austerità. Due anni dopo, la Romania ha continuato l’intesa tramite un accordo di tipo preventivo, per un valore di circa cinque miliardi di euro. Di recente, il premier Victor Ponta ha annunciato che Bucarest contempla un nuovo accordo col FMI. La Romania si è impegnata a tenere sotto controllo la spesa pubblica e a ristrutturare o passare in mani private più compagnie statali operanti nel campo energetico e in quello dei trasporti.


    Bucarest — Le strutture sanitarie pubbliche di Romania potrebbero ricevere fondi in più dal bilancio dello stato dal 1 marzo, dopo che cesserà il finanziamento a quelle private. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Eugen Nicolaescu, spiegando che il 10% finora stanziato dal budget al settore privato, sarà destinato al sistema pubblico, insieme ai fondi già concessi ai reparti di terapia intensiva.


    Bruxelles — La città francese di Marsiglia sarà per un anno Capitale della cultura europea, titolo che condividerà con quella slovacca di Kosice. Per un anno, vi si svolgeranno centinaia di eventi culturali, ai quali le autorità delle due città auspicano di attirare milioni di visitatori.