Tag: Gabriel Herea

  • La Moldavia e i suoi monasteri, album fotografico arriva a Viterbo

    La Moldavia e i suoi monasteri, album fotografico arriva a Viterbo

    La Moldavia e i suoi monasteri saranno ancora più vicini al pubblico italiano, ma anche ai romeni che vivono nella Penisola. L’omonimo album fotografico sarà presentato il 25 giugno, dalle ore 20.00, a Piazza San Lorenzo di Viterbo, nell’ambito di Caffeina Festival. Il volume è nato in seguito a un viaggio che l’avvocato Paolo Mariotti di Roma ha fatto da semplice turista in Moldavia e nella sua area settentrionale – la Bucovina, la regione storica della Romania famosa per i suoi monasteri affrescati, di cui otto inclusi dall’UNESCO nel Patrimonio dell’Umanità.



    Le splendide foto scattate da Paolo Mariotti durante il suo soggiorno in Moldavia, particolarmente in Bucovina, corredate dai pregiati e documentati testi firmati da padre Gabriel Herea, il parroco della Chiesa di Pătrăuţi, potranno essere ammirate dal pubblico che sfoglierà le pagine dell’album fotografico bilingue italiano-inglese La Moldavia e i suoi monasteri, pubblicato quest’anno da MM Productions in Italia: Suceviţa, Pătrăuţi – il più vecchio luogo di culto conservato in forma originale tra quelli fondati dal principe Stefano il Grande, Voroneţ – nota come la Sistina dell’Oriente per l’affresco del Giudizio Universale, Moldoviţa, Humor, Agapia, Neamţ, Suceava, Dragomirna, Arbore, Rădăuţi, Putna e Sihastria Putnei. Il libro include anche immagini che raccontano la vita quotidiana degli abitanti della Bucovina e le sue bellezze paesaggistiche.



    L’avvocato Paolo Mariotti ha raccontato a Radio Romania Internazionale come si è arrivati alla pubblicazione dell’album e come ha contattato padre Gabriel Herea, storico dell’arte e parroco della Chiesa di Pătrăuţi, che è anche la più vecchia chiesa ortodossa monumento UNESCO in Romania, nel cui patrimonio è stata inserita nel 1993.



    Da parte sua, padre Gabriel ha spiegato a Radio Romania Internazionale cosa porta di nuovo al lettore l’album fotografico La Moldavia e i suoi monasteri.



    Praticamente, ci viene svelato il modo in cui un turista italiano giunto a scoprire la Romania e quella regione collocata all’est dei Monti Carpazi, si innamora di questi luoghi. E non solo se ne innamora, ma torna a casa sua, a Roma, e decide di legare il suo nome a questo spazio culturale. Paolo Mariotti rivaluta le foto scattate da turista in ferie e contempla l’idea di pubblicare un album per far vedere ai suoi cosa ha sentito lì, all’est dei Monti Carpazi. Un cosa bellissima e interessante, poichè ho notato – come, d’altronde risulta anche dal libro, che lui non solo si appasiona dell’architettura o di un affresco interno, ma ha sentito e avvertito lo spirito dei nostri antenati. Ad esempio, mette in risalto la personalità del principe Stefano il Grande, la cui storia conosceva in modo frammentario. Però, ha capito di sottolineare nella costruzione del volume la necessità di mettere in evidenza il suo ruolo. Mi sembra bello ricordare il principe proprio attorno alla sua celebrazione liturgica del 2 luglio (data della scomparsa di Stefano il Grande, nel 1504, dichiarata festa dal 1992, quando è stato canonizzato dalla Chiesa Ortodossa Romena – ndr): il 25 giugno saremo a Piazza San Lorenzo di Viterbo, poi, sempre in questo periodo, a Suceava si svolge il festival dedicato a Stefano il Grande, che si prefigge si presentarlo sotto profilo culturale e scientifico. Oltre alle chiese antiche, Paolo Mariotti ha visitato anche luoghi di culto costruiti dopo la Rivoluzione del 1989, che si ritrovano nel libro che sarà disponibile anche su Internet. Cosicchè i lettori scopriranno non solo una cultura medioevale, ma anche il modo in cui questa cultura medioevale si rispecchia nella contemporaneità, spiega padre Gabriel Herea, aggiungendo che il libro si rivolge principalmente al pubblico occidentale, ma anche ai connazionali che vivono nella Penisola, che hanno l’occasione di far vedere l’effervescenza culturale del proprio Paese accanto a quella italiana.



  • Usanze di Natale e auguri dalla Bucovina

    Usanze di Natale e auguri dalla Bucovina

    Radio Romania Internazionale vi rivolge i migliori auguri di Buon Natale e vi offre un programma speciale dedicato alla Natività di Cristo e a scoprire le usanze e le tradizioni dei romeni.



    Le Feste Natalizie cominciano in Romania, Paese a maggioranza ortodossa, il 6 dicembre, con la Festa di San Nicola, quando i bambini aspettano Babbo Nicola — la nostra Befana – a riempire gli stivali con dolcetti e regalini. Le celebrazioni, in cui, come vuole la tradizione, la famiglia è tutta riunita attorno allalbero di Natale, passano per la festa di Capodanno, per concludersi con la Festa di San Giovanni, il 7 gennaio. Le tradizioni si sono meglio conservate soprattutto negli ambienti rurali, dove gli auguratori vanno da una casa all’altra per annunciare la Natività.



    Come tradizione gastronomica, a Natale si preparano gli involtini di carne suina tritata, in foglie di verza in salamoia, salsicce, arrosto di maiale, e sottaceti come contorno. Il dolce tradizionale è il panettone al cioccolato e noci, ma spiccano anche le torte e tanti altri dolcetti. In alcune regioni del Paese si prepara anche una immensa ciambella di impasto intrecciato, addobbata in un modo speciale, chiamata “Natale”.



    Una della regioni in cui le usanze natalizie e i costumi si conservano perfettamente e vengono tramandati da una generazione all’altra è la Bucovina, la bellissima contrada del nord della Romania, che vanta i numerosi monasteri patrimonio dell’Unesco, tra cui spiccano quella di Voronet, nota anche come la Sistina dell’Oriente, per il suo affresco raffigurante il Giudizio Universale, ma anche quelle di Patrauti, Humor, Arbore o Sucevita. Una regione “raccontata” agli ascoltatori da Radio Romania e Radio Rai a settembre 2013, sul cammino della “Via dei faggi”, dedicato all85esimo anniversario del servizio pubblico di Bucarest.



    Radio Romania Internazionale è andata a trovare, per via delle onde, padre Gabriel Herea, il parroco della Chiesa di Patrauti, in provincia di Suceava, costruita nel 1487 dal principe moldavo Stefano il Grande, che regnò dal 1457 al 1504.



    La Chiesa Santa Croce di Patrauti è il più vecchio luogo di culto conservato in forma originale tra quelli fondati dal principe Stefano. E’ anche la più vecchia chiesa ortodossa monumento Unesco in Romania, nel cui patrimonio è stata inserita nel 1993, la più vecchia chiesa costruita in stile moldavo e anche la chiesa con i più antichi affreschi interni ed esterni della Moldavia.



    Dal 2003 al 2007, su iniziativa di padre Gabriel Herea e della moglie Anca, in questa casa è stata ripristinata l’atmosfera ottocentesca, e nell’estate del 2007 è stato aperto un museo, dovuto allo sforzo finanziario della famiglia del prete. Successivamente anche altre persone hanno appoggiato il progetto.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, Padre Gabriel Herea ha parlato del significato delle feste natalizie e ha spiegato come si preparano gli abitanti della Bucovina ad accogliere le feste natalizie.