Tag: Giornata Mondiale della Radio

  • World Radio Day 2024

    World Radio Day 2024

    Nel 2011, l’UNESCO ha proclamato il 13 febbraio come World Radio Day, per celebrare questo mezzo di comunicazione e rafforzare la cooperazione internazionale tra le varie emittenti. E’ stato scelto il 13 febbraio perchè in quel giorno del 1946 nasceva la radio delle Nazioni Unite. La Radio: un secolo di informazione, intrattenimento ed educazione è il tema scelto nel 2024. Un’edizione che punta, quindi, sul notevole passato della radio, il presente rilevante e la promessa di un futuro dinamico, come indica l’UNESCO.

    Sul sito dell’organizzazione si legge che l’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani recita: Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di avere opinioni senza interferenze e di cercare, ricevere e condividere informazioni e idee attraverso qualsiasi media, a prescindere dalle frontiere.

    La Giornata Mondiale della Radio 2024 segna 100 anni di radiofonia, un periodo in cui è diventata il mezzo probabilmente più vicino ai cuori e alle menti umane, fornendo notizie, intrattenimento ed educazione in tutti gli angoli del mondo. Soddisfa la nostra esigenza di essere informati sia nelle decisioni quotidiane che nei momenti di emergenza e di crisi. Nel corso dell’ultimo secolo, la radio si è rivelata un mezzo cruciale per il mantenimento della libertà di opinione e di espressione, spesso essendo l’unico ancora attivo e funzionante in tempi di crisi, precisa l’UNESCO.

    Gli studi hanno ripetutamente dimostrato che la radio gode della massima fiducia e la maggior parte dei cittadini la valuta al di sopra della televisione, di Internet, dei social network o della stampa scritta. La radio è un trionfo dell’accessibilità, dell’immediatezza e dell’intimità, ed esiste un forte interesse pubblico per proteggere la radio e il nostro accesso a questo mezzo. Riteniamo che rimanere facilmente accessibile a tutte le persone, in ogni luogo, indipendentemente da come ricevono la radio, utilizzando le reti di trasmissione terrestre (sia analogiche che digitali) – su cui ancora fa affidamento la maggior parte degli ascoltatori a livello globale – e favorire l’accesso online alla radio, sia altrettanto democratico e aperto.

    Le automobili rappresentano un interessamento particolare, essendo costantemente tra i luoghi più popolari per l’ascolto della radio. Che si tratti di trasmissione terrestre o Internet, la radio in auto non deve essere solo facile da trovare, anzi deve essere impossibile da mancare. L’informazione è un bene pubblico e una risorsa condivisa per tutta l’umanità. La radio ha il suo posto nella trasformazione digitale dell’ecosistema dell’informazione, integrando Internet e le piattaforme digitali. L’evoluzione delle tecnologie di comunicazione dovrebbe consolidare il diritto delle persone a ricevere informazioni e idee attraverso qualsiasi media, invece di regredirlo.

    Chiediamo ai governi, agli organismi di regolamentazione, alle industrie tecnologiche e automobilistiche e a tutti i membri della comunità radiofonica globale di mettere in atto misure di salvaguardia per garantire che la radio continui a prosperare; tutelare il libero e illimitato accesso della radio alla pluralità delle opinioni e all’informazione attendibile; consentire alla radio di continuare ad aiutare le comunità e i parlanti di lingue minoritarie a ricevere informazioni e a partecipare ai processi democratici; e garantire che la radio rimanga disponibile a tutte le persone indipendentemente dai loro mezzi finanziari o dalle condizioni personali, conclude l’UNESCO.

    Ringraziamo tutti gli ascoltatori dell’intero mondo per la loro amicizia e lunga vita a tutte le emittenti! Buona Giornata Mondiale della Radio!

  • Giornata Mondiale della Radio 2023

    Giornata Mondiale della Radio 2023

    Nel 2011, lUNESCO ha proclamato il 13 febbraio come World Radio Day, per celebrare questo mezzo di comunicazione e rafforzare la cooperazione internazionale tra le varie emittenti. E stato scelto il 13 febbraio perchè in quel giorno del 1946 nasceva la radio delle Nazioni Unite. “La radio e la pace”, il tema delledizione 2023, mette in risalto il ruolo della radio nella prevenzione dei conflitti e nel consolidamento della pace, partendo dallidea che la guerra, come il contrario della pace, presuppone un conflitto armato tra paesi o gruppi, ma si può tradurre anche tramite un conflitto delle narrazioni mediatiche. La narrazione può potenziare le tensioni oppure fornire le condizioni per mantenere la pace in un certo contesto.



    Per apprendere maggiori dettagli sul tema scelto per il 2023 e sulla storia di questa giornata, visitate il sito dellUNESCO. Ma prima vi invitiamo a condividere alcune delle opinioni inviate dagli ascoltatori di Radio Romania Internazionale. Dalltalia abbiamo ricevuto messaggi da Nico Genovese, Dimitri Breoni, Guido Panebianco, Marco Paglionico, Donato Riccardi, Roberto Chiuderoli.



    Nel 2023, per sottolineare il ruolo della radio nel superare i momenti difficili e nel costruire ponti di comunicazione, Radio Romania ha deciso di esprimere attraverso la musica la forza di coesione di questo mezzo. La canzone scelta è “Heal the World” nella variante #AllStarsSong, che ha come protagonisti artisti romeni della nuova generazione accanto a cantanti di notorietà, al Coro delle Voci bianche di Radio Romania e al Big Band della Radio, che hanno portato un sound del tutto particolare alla celebre canzone di Michael Jackson, unesortazione a pace e armonia.



    Ringraziamo tutti gli ascoltatori dellintero mondo per i numerosi messaggi inviati e lunga vita a tutte le emittenti! Buona Giornata Mondiale della Radio!



  • Giornata Mondiale della Radio 2023

    Giornata Mondiale della Radio 2023

    Giornata Mondiale della Radio 2023Nel 2011, lUNESCO ha proclamato il 13 febbraio come World Radio Day, per celebrare questo mezzo di comunicazione e rafforzare la cooperazione internazionale tra le varie emittenti. E stato scelto il 13 febbraio perchè in quel giorno del 1946 nasceva la radio delle Nazioni Unite. “La radio e la pace”, il tema delledizione 2023, mette in risalto il ruolo della radio nella prevenzione dei conflitti e nel consolidamento della pace, partendo dallidea che la guerra, come il contrario della pace, presuppone un conflitto armato tra paesi o gruppi, ma si può tradurre anche tramite un conflitto delle narrazioni mediatiche. La narrazione può potenziare le tensioni oppure fornire le condizioni per mantenere la pace in un certo contesto.



    Per apprendere maggiori dettagli sul tema scelto per il 2023 e sulla storia di questa giornata, visitate il sito dellUNESCO. Ma prima vi invitiamo a condividere alcune delle opinioni inviate dagli ascoltatori di Radio Romania Internazionale. Dalltalia abbiamo ricevuto messaggi da Nico Genovese, Dimitri Breoni, Guido Panebianco, Marco Paglionico, Donato Riccardi, Roberto Chiuderoli.



    Nel 2023, per sottolineare il ruolo della radio nel superare i momenti difficili e nel costruire ponti di comunicazione, Radio Romania ha deciso di esprimere attraverso la musica la forza di coesione di questo mezzo. La canzone scelta è “Heal the World” nella variante #AllStarsSong, che ha come protagonisti artisti romeni della nuova generazione accanto a cantanti di notorietà, al Coro delle Voci bianche di Radio Romania e al Big Band della Radio, che hanno portato un sound del tutto particolare alla celebre canzone di Michael Jackson, unesortazione a pace e armonia.



    Ringraziamo tutti gli ascoltatori dellintero mondo per i numerosi messaggi inviati e lunga vita a tutte le emittenti! Buona Giornata Mondiale della Radio!





  • 13 febbraio, Giornata Mondiale della Radio

    13 febbraio, Giornata Mondiale della Radio

    Proclamata dall’UNESCO per il 13 febbraio di ogni anno, la Giornata Mondiale della Radio è incentrata nel 2022 su Radio e fiducia. La radio è un potente mezzo di informazione di massa, costituisce una piattaforma per la democrazia e si riconferma come il mezzo di comunicazione più diffuso a livello globale.

    Questa capacità unica di raggiungere il più ampio pubblico possibile significa che la radio può plasmare l’esperienza della diversità di una società, essere un’arena per tutte le voci, essere rappresentativa ed ascoltata. Le stazioni radio dovrebbero servire comunità diverse, offrendo un’ampia varietà di programmi, punti di vista e contenuti, e riflettere la diversità del pubblico, afferma l’UNESCO.

    Diversi rapporti internazionali riconfermano la radio come uno dei più affidabili e utilizzati strumenti di comunicazione nel mondo e il tema dell’edizione 2022 della Giornata Mondiale è proprio Radio e fiducia. Uno studio condotto dall’EBU a settembre 2021 indica che la radio è il mezzo di comunicazione di massa più affidabile in Europa, piazzandosi al primo posto nel 65% dei Paesi in cui è stata effettuata la ricerca. Il 58% della popolazione europea si fida della radio, lo strumento di comunicazione che evidenzia una differenza di +23 tra le persone che se ne fidano e non se ne fidano (indice netto di fiducia). A confronto, l’indice si attesta a +9 per la stampa, a +6 per le tv, ma a -19 per l’Internet e a -49 per le reti sociali.

    In occasione della Giornata Mondiale della Radio, il direttore generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, dichiara che festeggiamo l’indipendenza e l’affidabilità della radio. Ci rivolgiamo alla radio, più che a qualsiasi altro mezzo, quando dobbiamo informarci, in quanto la radio è l’unica che raggiunge ovunque, soprattutto nelle zone più remote. In tempi di pandemia, la radio resta una delle modalità più sicure per informarsi su cosa fare, senza controversie in grado di generare confusione.

    La radio è spesso il mezzo tramite cui la didattica prosegue anche quando le scuole sono chiuse, ha aggiunto Audrey Azoulay. Un mezzo di comunicazione vecchio di più di 100 anni, la radio è oggi più rilevante che mai. Lunga vita alla radio!, ha concluso il direttore generale dell’UNESCO.

  • Speciale WRD 2021: storia della Radio, storia di contatto tra persone e comunità

    Speciale WRD 2021: storia della Radio, storia di contatto tra persone e comunità

    La storia della Radio è storia di contatto tra persone e comunità. Lo sottolinea a Radio Romania Internazionale Maurizio Canetta, presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, e direttore della Radiotelevisione Svizzera Italiana, in un messaggio in occasione della Giornata Mondiale della Radio, che nel 2021 è incentrata su tre temi: evoluzione, innovazione e connessione. Nel 2011, lUNESCO ha proclamato il 13 febbraio come World Radio Day, per celebrare questo mezzo di comunicazione e rafforzare la cooperazione internazionale tra le varie emittenti. E stato scelto il 13 febbraio perchè in quel giorno del 1946 nasceva la radio delle Nazioni Unite.



    “Il mondo e il mondo dei media sono oggi totalmente stravolti, ma quel senso profondo di esistenza della radio cè ancora. E vero che oggi il video domina la comunicazione e il digitale sta avanzando a passi da gigante. La radio, però, resta un elemento di contatto senza pari, perchè la radio è voce, e la voce è calore. Cè un rapporto diretto tra chi parla al microfono e chi ascolta, un flusso che determina relazione e la diretta amplifica la sensazione. Ecco perchè le radio continuano ad esercitare un fascino e unattrazione speciali”, spiega il presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, sottolineando che anche la radio deve sapersi adeguare.



    “La radio si sta evolvendo verso forme di comunicazione digitale, come i podcast o gli audio illustrati con immagini. Sono cambiamenti imperativi, pena la sopravvivenza. Ma la forza della voce che ti parla e ti comunica e oggi, grazie a messaggi, telefonate e internet, ti ascolta e ti mette in comunicazione con gli altri, è insostituibile”, conclude Maurizio Canetta, presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona, e direttore della Radiotelevisione Svizzera Italiana.



    “Faccio parte della generazione che è cresciuta con la radio, con le voci e la musica che potevano essere un sottofondo alla vita quotidiana, oppure un partner o un amico. La radio dà voce agli individui, ma parla a ciascuno di noi, offrendo, quindi, un senso di costante intimità”, dice, a sua volta, a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice responsabile per i programmi di promozione culturale dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, sottolineando che questo mezzo di comunicazione avvicina agli ascoltatori la diversità e la multiculturalità delle società.



    “Nella “giostra” della vita contemporenea, la radio segue linnovazione e la rispecchia, ci rende familiari le realtà di zone diverse, in cui non possiamo essere personalmente presenti da molto tempo”, aggiunge la prof.ssa Oana Boşca-Mălin. La radio è storia ed evoluzione, è tradizione e innovazione, è comunicazione e condivisione, conclude la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma.



  • Speciale WRD 2020: la radio e la diversità

    Speciale WRD 2020: la radio e la diversità

    Per la Comunità Radiotelevisiva Italofona, la diversità è sempre stata un valore. Così la sua segretaria generale, Maria du Bessé, del Dipartimento Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI, in collegamento con Radio Romania Internazionale in occasione della Giornata Mondiale della Radio, che nel 2020 celebra la diversità. Nel 2011, l’UNESCO ha proclamato il 13 febbraio come Giornata Mondiale della Radio, per celebrare questo mezzo di comunicazione e rafforzare la cooperazione internazionale tra le varie emittenti. E’ stato scelto il 13 febbraio perchè in quel giorno del 1946 nasceva la radio delle Nazioni Unite. Quest’anno, tutti i Paesi sono incoraggiati a festeggiare World Radio Day tramite la diversità: sostenere il pluralismo alla radio, in modo che vi sia una combinazione di media pubblici, privati e comunitari, e promuovere la diversità dei contenuti editoriali e dei tipi di programmi per riflettere la varietà del pubblico.



    La Comunità Radiotelevisiva Italofona è un ottimo esempio di unità nella diversità, raggruppando emittenti provenienti da vari Paesi, collegate tra di esse dal filo magico della lingua italiana: Radio Rai, Radio Vaticana, Radiotelevisione Svizzera Italiana, Radio Capodistria, RTV San Marino, TV 2000, Radio Romania Internazionale, Radio Colonia, PBS Malta, le emittenti pubbliche di Croazia, Albania e Montenegro, Radio Atene, Radio ICN New York, RAE Argentina, accanto a Italradio e Osservatorio Balcani Caucaso e tanti amici, tra cui l’Accademia della Crusca, la Società Dante Alighieri e le Università per stranieri di Perugia e Siena. La radio stessa è sempre un mezzo magico, grazie alla capacità tutta sua di creare immagini attraverso le parole, il che porta ad un contatto speciale e immediato con chi ascolta, dice ancora la segretaria generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Maria du Bessé, ricordando che Radio Romania, attraverso Radio Romania Internazionale, rappresenta un membro storico dell’associazione, partecipando in maniera molto attiva alle sue iniziative.



    E World Radio Day costituisce un’ottima opportunità di passare in rassegna i progetti della CRI con la sua segretaria generale. Nel 2019, hanno riscosso grande successo le due coproduzioni – Poesia ultim’ora: la poesia alla radio e In cammino nel Parco dell’Appia Antica – un palcoscenico unico al mondo. I progetti andranno avanti, assicura Maria du Bessé, anticipando alcune iniziative che verranno lanciate nel 2020 e rivolgendo, a nome della CRI e del presidente Maurizio Canetta, i migliori auguri in occasione della Giornata Mondiale della Radio.



    Una diversità di approccio è vissuta nel proprio quotidiano anche da Swissinfo, la rete online internazionale della radiotelevisione pubblica della Svizzera, che vanta una lunga storia, risalente al 1935: dieci redazioni con dieci lingue e culture diverse, che forniscono in maniera equilibrata informazioni sulla Svizzera al pubblico straniero e agli oltre 700.000 svizzeri che vivono all’estero, dando voce a tutte le parti, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale Daniele Mariani, giornalista della redazione italofona di Swissinfo. Quindi, un piccolo mondo in miniatura, che permette una diversità dei punti di vista su quello che accade in Svizzera. Il plurilinguismo e la struttura federalista di questo Paese conferiscono diversità anche al paesaggio mediatico, aggiunge Daniele Mariani, accennando anche al progetto editoriale Sounds of…, realizzato in partenariato da Swissinfo, Radio Romania Internazionale, Radio Praga, Radio Polonia e Radio Canada International.



    Si tratta di un’altra iniziativa che vede coinvolta Radio Romania Internazionale per far meglio conoscere il Paese nel mondo, rendendola una realtà irrinunciabile sotto profilo culturale ed educativo, come la definisce il direttore dell’Accademia di Romania in Roma, prof.univ.dr. Rudolf Dinu. Rivolgendo i migliori auguri alla nostra emittente, a nome della prestigiosa istituzione culturale, il prof. Rudolf Dinu ha fatto riferimento all’ottima collaborazione con Radio Romania Internazionale che, attraverso i suoi programmi, riflette le iniziative delle rappresentanze dell’Istituto Culturale Romeno all’estero, che hanno la missione fondamentale di promuovere la cultura romena e l’immagine del Paese nel mondo.



    Un messaggio di auguri per World Radio Day ci arriva anche dal direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. univ.dr. Grigore Arbore Popescu, collaboratore di lunga data del servizio pubblico di Bucarest. Dopo il 1989, nel nuovo contesto democratico, Radio Romania è diventata l’istituzione princeps nella diffusione dell’informazione di primissima ora, di grande importanza politica, sociale e culturale, ha detto il prof. Grigore Arbore nel suo messaggio.



    Da parte sua, Luigi Cobisi, segretario generale di Italradio, il portale della radiofonia internazionale in lingua italiana, ha ricordato che Radio Romania Internazionale mantiene tutti i modi di diffusione, sia quelli nuovi come l’internet o le reti sociali, che le onde corte che definisce come un backup, in quanto sono in funzione anche in casi di calamità o altre difficoltà. Italradio, che nel 2020 ha scelto di celebrare il 13 febbraio con un evento ospitato dall’Università di Pisa, raddoppia gli auguri anche per la voce del suo coordinatore scientifico, Paolo Morandotti.



    Buona Giornata Mondiale della Radio a tutti e grazie per la profonda e proficua amicizia!




  • Radio: messaggi per Giornata Mondiale 2015

    Radio: messaggi per Giornata Mondiale 2015

    Sin da quando è apparsa, la radio ha affascinato un mondo intero. A cominciare dal 2012, in segno di apprezzamento per questa fonte di informazione e cultura così accessibile, in tutto il mondo si celebra il 13 febbraio la Giornata Mondiale della Radio – World Radio Day. Il tema scelto dall’UNESCO per il 2015 è “Innovazione e gioventù alla radio”.



    Anche quest’anno, Radio Romania Internazionale ha scelto di festeggiare nuovamente l’evento accanto a voi. Abbiamo ricevuto molti vostri messaggi in cui ci avete parlato del ruolo della radio e della sua importanza. Abbiamo letto e apprezzato tutte le vostre risposte, ma visto che il tempo non ci permette di presentarle tutte, abbiamo scelto alcune fra le più interessanti.



    Andreas Mücklich, dalla Germania ci scrive: Per me la radio rappresenta soprattutto un mezzo per ascoltare emittenti radio straniere, come RRI. Così vengo a conoscere notizie più dettagliate rispetto a quelle offerte dai media tedeschi.”



    La radio non ha confini — costruisce dei ponti”, è del parere Michael Lindner, dalla Germania. Mentre Andreas Pawelczyk, sempre dalla Germania, ne apprezza l’accessibilità e il ruolo educativo. La radio, come mezzo di comunicazione, può arrivare oggi molto facilmente al pubblico giovane che si trova a casa, a scuola, al lavoro o a guidare l’automobile. Se si vuole informare i giovani sui nuovi prodotti o servizi esistenti sul mercato, la radio è lo strumento più adeguato.”



    La radio, un apparecchio dai mille volti e forme ma sempre attuale e sempre rinnovabile, scrive Adriano Micallef di Malta. E’ per questo motivo che piace ai giovani, anche se ci sono tanti che ascoltano solo musica, scaricabile su vari formati. Ma chi vuole esprimersi, provare una nuova attività di lavoro in radio e’ la sua meta. Molti giovani ancora oggi sono interessati a lavorare come dj o giornalisti o in altri settori ma sempre in radio. Sia sul telefonino, dall’i-pad, dal computer o dal dab+, la radio informa, intrattiene, fa da punto di riferimento e tiene compania. Da parte mia, io sono tradizionalista, mi piace ascoltare la radio dai miei fedelissimi radio apparecchi, ne faccio collezione. Molti dei miei amici rimangono di sasso: ma come da qua ascolti la radio trassmessa dalla Romania o dall’America? ma come e’ possibile? Si’, e’ possibile, io ascolto tutti i giorni e quando dico che ascolto piu’ di 20 stazioni radio al giorno molti giovani mi dicono ma come fai? Sono molto interessati.”



    Volodimir Satnikov, dall’Ucraina, rimpiange il fatto che, in assenza di una attiva campagna di promozione, non esistono nuove forze tra i radioamatori, motivo per cui si sentono sempre più raramente voci giovani alla radio. I giovani sono molto più attivi e usano intensamente i mezzi di comunicazione per cui non hanno bisogno di laurea. A volte appaiono voci giovani anche su onde corte. E certamente, alle emittenti radio FM, soprattutto quelle musicali, lavorano soprattutto giovani. Sarebbe molto bello se succedesse lo stesso anche tra i radioamatori, nel caso dei viaggi su onde corte …”



    Luminita Taranu, dall’Italia, sottolinea come è interattiva la radio come mezzo di comunicazione. “Come potremmo immaginarci il mondo senza queste meravigliose “scatole” che accendono, attraverso la ricchezza di informazioni, la nostra immaginazione? Il pensiero scatta, la mente completa l’idea afferrata con un’immagine costruita personalmente e soggettivamente, da ognuno di noi. La radio è interattiva.”



    Roman Lausberg, moderatore presso più emittenti radio in Germania e Belgio, smentisce quello che dicono gli esperti, insicuri sul futuro della radio. Forse sarà la televisione a morire un giorno, ma non la radio! Se penso ai settori mainstream, penso che dobbiamo lottare per la radio, ma sicuramente non morirà. In molti Paesi, la radio è anche nel 2015 il mezzo di informazione n.1, per cui a buona ragione la Radio fa parte del patrimonio culturale dell’ UNESCO.”



    Grazie a voi tutti per la fedeltà con la quale ci seguite! Auguri per la Giornata Mondiale della Radio 2015! (traduzione di Gabriela Petre)

  • Speciale WRD 2015: Radio Romania – Radio Rai

    Speciale WRD 2015: Radio Romania – Radio Rai

    La Giornata Mondiale della Radio, celebrata il 13 febbraio, costituisce una nuova opportunità di riflettere insieme ai legami tra Radio Romania e Radio Rai, diventati molto stretti a partire dal 2012, che ha segnato anche l’inizio dei progetti editoriali congiunti, coordinati dal Vice Direttore del servizio pubblico radiofonico italiano, Sergio Valzania.



    “La Via Francigena del Sud: Roma — Gerusalemme” nel 2012, insieme alla Comunità Radiotelevisiva Italofona, seguito nel 2013 dalla “Via Tolosana — verso Santiago, sulla strada dei trovatori” e la “Via dei faggi in Bucovina”, quest’ultimo cammino dedicato all’85esimo anniversario di Radio Romania, “La Via Francigena del Nord — l’Europa, a piedi, verso Roma” nel 2014 sono stati altrettanti progetti che hanno unito i due servizi pubblici. Nel 2015, le due radio percorreranno il cammino di Santiago e un altro in Romania, sulla frontiera occidentale del Paese.



    Quindi, la Rai è stata al fianco dei colleghi di Bucarest nel 2013, per il loro 85esimo anniversario. E sempre la Rai ha voluto essere insieme a Radio Romania nel 2014, a Roma, in occasione delle proprie celebrazioni: il 90esimo anniversario della radio e il 60esimo della televisione.



    Su invito della Presidente Anna Maria Tarantola, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, è stato presente all’udienza accordata da Papa Francesco ai giornalisti della Rai il 18 gennaio, in occasione del doppio anniversario, udienza alla quale hanno partecipato solo poche emittenti radiotelevisive dell’Europa.



    Radio Romania è stata l’unica di un Paese a maggioranza ortodossa. Nel breve dialogo con il Sommo Pontefice, Ovidiu Miculescu ha sottolineato l’eccellente collaborazione tra Radio Romania, Radio Rai e Radio Vaticana.



    Il 90esimo anniversario di Radio Rai e l’86esimo di Radio Romania nel 2014 sono stati ricordati dalla Presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, in un messaggio di auguri al servizio pubblico di Bucarest, in occasione della Giornata Mondiale della Radio. Anna Maria Tarantola ha sottolineato l’ottima collaborazione tra i servizi pubblici di Roma e Bucarest, sia a livello bilaterale che multilaterale, in sede di EBU, COPEAM o della Comunità Radiotelevisiva Italofona.





    I progetti comuni e il nuovo cammino che le due radio percorreranno insieme quest’anno alla scoperta delle presenze italiane alla frontiera occidentale della Romania sono stati ricordati anche dal ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, e dalla Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero.







    La collaborazione tra Radio Romania e Radio Rai si esprime anche all’interno di Prix Italia, come ha sottolineato a Radio Romania il Segretario generale Paolo Morawski. Tanti cari auguri per la Giornata Mondiale della Radio!



  • Speciale WRD 2015: Radio Romania – Radio Rai

    Speciale WRD 2015: Radio Romania – Radio Rai

    La Giornata Mondiale della Radio, celebrata il 13 febbraio, costituisce una nuova opportunità di riflettere insieme ai legami tra Radio Romania e Radio Rai, diventati molto stretti a partire dal 2012, che ha segnato anche l’inizio dei progetti editoriali congiunti, coordinati dal Vice Direttore del servizio pubblico radiofonico italiano, Sergio Valzania.



    “La Via Francigena del Sud: Roma — Gerusalemme” nel 2012, insieme alla Comunità Radiotelevisiva Italofona, seguito nel 2013 dalla “Via Tolosana — verso Santiago, sulla strada dei trovatori” e la “Via dei faggi in Bucovina”, quest’ultimo cammino dedicato all’85esimo anniversario di Radio Romania, “La Via Francigena del Nord — l’Europa, a piedi, verso Roma” nel 2014 sono stati altrettanti progetti che hanno unito i due servizi pubblici. Nel 2015, le due radio percorreranno il cammino di Santiago e un altro in Romania, sulla frontiera occidentale del Paese.



    Quindi, la Rai è stata al fianco dei colleghi di Bucarest nel 2013, per il loro 85esimo anniversario. E sempre la Rai ha voluto essere insieme a Radio Romania nel 2014, a Roma, in occasione delle proprie celebrazioni: il 90esimo anniversario della radio e il 60esimo della televisione.



    Su invito della Presidente Anna Maria Tarantola, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, è stato presente all’udienza accordata da Papa Francesco ai giornalisti della Rai il 18 gennaio, in occasione del doppio anniversario, udienza alla quale hanno partecipato solo poche emittenti radiotelevisive dell’Europa.



    Radio Romania è stata l’unica di un Paese a maggioranza ortodossa. Nel breve dialogo con il Sommo Pontefice, Ovidiu Miculescu ha sottolineato l’eccellente collaborazione tra Radio Romania, Radio Rai e Radio Vaticana.



    Il 90esimo anniversario di Radio Rai e l’86esimo di Radio Romania nel 2014 sono stati ricordati dalla Presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, in un messaggio di auguri al servizio pubblico di Bucarest, in occasione della Giornata Mondiale della Radio. Anna Maria Tarantola ha sottolineato l’ottima collaborazione tra i servizi pubblici di Roma e Bucarest, sia a livello bilaterale che multilaterale, in sede di EBU, COPEAM o della Comunità Radiotelevisiva Italofona.





    I progetti comuni e il nuovo cammino che le due radio percorreranno insieme quest’anno alla scoperta delle presenze italiane alla frontiera occidentale della Romania sono stati ricordati anche dal ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, e dalla Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero.







    La collaborazione tra Radio Romania e Radio Rai si esprime anche all’interno di Prix Italia, come ha sottolineato a Radio Romania il Segretario generale Paolo Morawski. Tanti cari auguri per la Giornata Mondiale della Radio!



  • World Radio Day 2015

    World Radio Day 2015

    L’UNESCO ha istituito la data del 13 febbraio come Giornata Mondiale della Radio (World Radio Day), per richiamare l’attenzione sulla straordinaria importanza di questo mezzo di comunicazione, in mancanza del quale tantissima gente non avrebbe accesso a informazioni.



    In occasione della Giornata Mondiale della Radio, vi invitiamo, cari ascoltatori e utenti Internet, a inviarci file audio con brevi messaggi registrati, via e-mail all’indirizzo ital@rri.ro, oppure a esprimere per iscritto le vostre opinioni sull’importanza della radio, sempre via e-mail, oppure sui nostri profili di Facebook, Google+ e LinkedIn.



    Il tema scelto per il 2015 si intitola “Innovazione e gioventù in radio” (“Innovation and youth in radio”). I più interessanti testi e messaggi audio andranno in onda in un programma speciale attorno al 13 febbraio.



    Restiamo in attesa anche delle vostre foto personali, libere da copyright, e che hanno un legame con il ruolo della radio nelle vostre vite, da mettere sul sito di Radio Romania Internazionale e sui profili di Facebook, Flickr, Pinterest e Google+.

  • Preparativi per la Giornata Mondiale della Radio

    Preparativi per la Giornata Mondiale della Radio


    L’UNESCO ha proclamato il 13 febbraio come Giornata Mondiale della Radio, per celebrare la radio come mezzo di comunicazione e per rafforzare la cooperazione internazionale tra le varie emittenti. Tutti i Paesi sono incoraggiati a festeggiare questa giornata, tramite attività organizzate in partenariato con le radio regionali, nazionali e internazionali, organizzazioni governative e nongovernative, i media e il pubblico.




    Radio Romania ha deciso di dedicare l’intera giornata a questa grande festa. Radio Romania Internazionale ha chiesto al collega Tommaso Pedicini, responsabile dei programmi in lingua italiana di Radio Colonia, membro associato della Comunità Radiotelevisiva Italofona, come anche RRI, come si prepara a festeggiare la Giornata Mondiale della Radio.