Tag: Grigore Arbore Popescu

  • Tarocchi di Gianmaria Potenza, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura di Venezia

    Tarocchi di Gianmaria Potenza, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura di Venezia

    “Arcani Maggiori – I Tarocchi” è il titolo della mostra che il famoso artista veneziano Gianmaria Potenza inaugura il 3 febbraio, dalle ore 17.30, alla Galleria Principale dellIstituto di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Palazzo Correr, Campo Santa Fosca, Cannaregio 2214).



    Si tratta di una raccolta di 22 serigrafie create tra il 1989 e il 1991 dal rinomato pittoscultore, come lui stesso ama definirsi, che riproducono lomonima serie realizzata dallartista nel 1986 e inclusa nella collezione della Banca Monte dei Paschi di Siena. Le serigrafie sono in tirature limitate, di cui 99 numerate con numeri arabi, 40 con numeri romani e 10 prove dartista, e stampate fino a 40 colori su carta Fabriano con inserimento di metalli, come ricorda lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nel comunicato dedicato alla mostra curata dal suo direttore, prof. Grigore Arbore Popescu.



    Allinaugurazione saranno presenti lAmbasciatore Gianpaolo Scarante, Presidente dellAteneo Veneto e il critico darte Enzo Santese, il quale considera che le opere esposte forniscono “loccasione per un viaggio immaginario nel paese dell”altrove”, in cui il singolo può proiettare il senso segreto dei suoi tremori, ma anche la gioia profonda di essere nel mondo e cogliere i nessi tra il fisico e il soprannaturale”.



    Gianmaria Potenza, uno dei più importanti scultori italiani ed europei del momento, famoso soprattutto per aver rivoluzionato la tradizionale tecnica del mosaico, ha anticipato lapertura della mostra in un collegamento con Radio Romania Internazionale.




  • Blue Thoughts, l’artista Remus Rotaru in mostra a Venezia

    Blue Thoughts, l’artista Remus Rotaru in mostra a Venezia

    Blue Thoughts è il titolo della mostra dell’artista visivo romeno Remus Rotaru, che apre i battenti il 1 ottobre, ore 18.00, presso la Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Palazzo Correr – Cannaregio 2212). Una mostra d’arte contemporanea che, fino al 15 ottobre, invita il pubblico a scoprire 25 opere eseguite dall’artista nella tecnica del cianotipo per essere essere esposte in questa occasione.



    Le opere si articolano in un ciclo unitario dal punto di vista visivo, impostato su variazioni plastiche con evidente ispirazione tratta dalle peculiarità dei luoghi raffigurati, spiega l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Il suo direttore, il prof. Grigore Arbore Popescu, ha spiegato a Radio Romania Internazionale che cosa contraddistingue Remus Borza nel paesaggio dell’arte contemporanea.



    Laureato in Belle Arti e Design presso l’Università dell’Ovest diTimişoara, Remus Rotaru ha conseguito nel 2002 il dottorato di ricerca, presso lo stesso Ateneo, con il tema Permanenze nelle arti grafiche. Docente universitario dal 2003, attualmente è ricercatore confermato presso la Facoltà di Belle Arti e Design dell’Università dell’Ovest di Timişoara. Dal 2003 membro della Filiale di Timişoara dell’Unione degli Artisti Figurativi di Romania, Remus Rotaru ha esposto le sue opere in patria e all’estero (Austria, Serbia, Spagna, Turchia, Ungheria). Ha partecipato a numerose mostre, rassegne e fiere d’arte contemporanea nazionali e internazionali, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nella sua scheda biografica.




  • Giornata Europea delle Lingue 2019: Rivoluzione ’89, incontro all’Università di Parma

    Giornata Europea delle Lingue 2019: Rivoluzione ’89, incontro all’Università di Parma

    E con un incontro-dibattito allUniversità di Parma, che ha preso lo spunto dalla 30/a ricorrenza della Rivoluzione del 1989, che lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha celebrato nel 2019 la Giornata Europea delle Lingue. Proprio il 26 settembre, lUniversità di Parma, partner dellIstituto nellorganizzazione di questo evento, ha ospitato nella sede del suo Dipartimento per le Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, una discussione sul libro bilingue “Petru Ilieşu e la sua Romania. A trentanni dalla Rivoluzione”, firmato dallo scrittore romeno Petru Ilieşu, la cui pubblicazione è prevista sempre nel 2019 presso leditrice Athenaeum. Il volume (ri)percorre in quattro poemi estremamente incisivi, tradotti dal professore Davide Astori della Facoltà di Lettere dellUniversità di Parma, che lo ha anche presentato – gli anni successivi alle vicende avvenute in Romania a dicembre 1989.



    Nel corso dellincontro moderato dal direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu, sono state evidenziate le responsabilità assunte dagli scrittori e dagli intellettuali romeni durante la Rivoluzione, ma anche nel periodo della transizione verso una società democratica. Poeta, regista e scenografo, Petru Ilieșu è uno dei testimoni più significativi di uno dei momenti tragici e simbolici della storia del Novecento, ricorda lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Combattente con meriti speciali e ruolo determinante nella Rivoluzione del 1989 in Romania, fu lui a portare a Bucarest, poche ore dopo le sparatorie contro la popolazione civile di Timisoara, le notizie sul bagno di sangue. In versi surrealisti e provocatori, Petru Iliesu ha descritto metaforicamente lo stato danimo dei romeni del tempo, i loro disorientamenti e le loro speranze in un momento di epocale cambiamento.



    La presentazione del suo libro allUniversità di Parma ha destato un grande interesse tra il pubblico, in particolare tra gli studenti Erasmus, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu. “In Europa, quello che ci unisce è la capacità di dialogare, nonostante le differenze delle lingue”, ha sottolineato il direttore. A completare il dibattito anche una mostra di fotografie appartenenti a Petru Ilieșu, dedicata alle vicende avvenute a dicembre 1989 a Timisoara.




  • Biennale Venezia: Unfinished Conversations on the Weight of Absence rappresenta la Romania

    Biennale Venezia: Unfinished Conversations on the Weight of Absence rappresenta la Romania

    Unfinished Conversations on the Weight of Absence è il progetto che rappresenta la Romania alla 58/a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, che ha aperto i battenti nei giorni scorsi e che rimarrà aperta fino al 24 novembre. Il progetto espositivo che la Romania ha portato alla Biennale intitolata May You Live In Interesting Times, curato dal critico d’arte Cristian Nae, articola in maniera poetica uno spazio del dialogo che incrocia i progetti individuali di tre artisti attivi a partire dagli anni ’80: Belu Simion Făinaru, Dan Mihălţianu e Miklos Onucsan.



    Il progetto Unfinished Conversations on the Weight of Absence si articola sia nel Padiglione della Romania ai Giardini della Biennale che nella Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, tramite un programma interattivo e dinamico, reso possibile dalle nuove tecnologie.



    Per l’Istituto Culturale Romeno, la Biennale di Venezia costituisce uno dei grandi eventi culturali mondiali, mentre per gli artisti è il posto incontestabile in cui devono arrivare per raggiungere il riconoscimento universale nell’arte, sottolinea la presidente dell’ICR, Liliana Ţuroiu, nel suo messaggio in apertura dell’Esposizione.



    Sempre in occasione dell’inaugurazione della Biennale, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha ospitato, il 10 maggio, la tavola rotonda Sfide e soluzioni curatoriali per la partecipazione nazionale della Romania alla Biennale di Venezia – Esposizione Internazionale d’Arte. Erano presenti il prof. Adrian Guţă, critico d’arte e ordinario di Storia dell’arte universale presso l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, Ioana Ciocan, curatrice e Vicepresidente dell’Unione degli Artisti della Romania, Magda Radu, critica d’arte e curatrice, e l’architetto Attila Kim, Commissario nazionale della Romania alla Biennale di Venezia.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu, ha fatto riferimento alla presenza del nostro Paese alla Biennale, ma anche al Salone Internazionale del Libro di Torino, che ha chiuso i battenti nei giorni scorsi.