Tag: incontro

  • Incontro della Rete Europea dei Geoparchi a Hațeg

    Incontro della Rete Europea dei Geoparchi a Hațeg

    Rappresentanti dei geoparchi riconosciuti dallUNESCO di 28 paesi si sono riuniti dal 27 al 30 marzo nella città romena di Haţeg, in provincia di Hunedoara, per il 47/o incontro della Rete Europea dei Geoparchi (European Geoparks Network – EGN). E per la prima volta che la Romania ha ospitato un evento marchio UNESCO di una simile portata nel primo Geoparco Internazionale UNESCO del paese e dellest europeo – il Geoparco Țara Hațegului (Contrada di Haţeg).



    Il direttore del Geoparco, Alexandru Andrăşanu, ha presentato a Radio Romania Internazionale le conclusioni e le novità portate da questa riunione, spiegando anche cosa evidenzia il Geoparco Țara Hațegului nellambito della Rete Europea. Unottima opportunità di presentare i risultati delle attività, i progetti, i partner, le comunità e i prodotti della zona, come anche di promuovere i valori naturali e culturali della Contrada di Hațeg, della provincia di Hunedoara e della Romania, spiega Alexandru Andrăşanu.



    Creata nel 2000, la Rete Europea dei Geoparchi riunisce attulmente 94 territori di 28 paesi del continente. Alla luce del successo mondiale riscosso dal concetto di geoparco, nel 2004 è nata anche la Rete Mondiale dei Geoparchi (Global Geoparks Network – GGN), riconosciuta il 17 novembre 2015 dallUNESCO, attraverso il Programma della geoscienza e dei geoparchi. La Rete Mondiale dei Geoparchi include 177 territori di 46 paesi e il numero si estende da un anno allaltro, con nuovi inserimenti.



    Oltre al Geoparco Țara Hațegului, la Romania ha dal 2022 un secondo geoparco riconosciuto dallUNESCO – Ținutul Buzăului (la Contrada di Buzău). Altri tre territori sono in diverse fasi di preparazione in vista della valutazione: Oltenia de sub Munte (provincia di Vâlcea), Carpaterra (provincia di Brașov) e Dobrogea Chimerică (provincia di Tulcea). LUniversità di Bucarest e il Forum dei Geoparchi appoggiano dal punto di vista scientifico la costituzione di territori in grado di ottenere il prestigioso riconoscimento di geoparco internazionale UNESCO.



    Il 47/o incontro della Rete Europea dei Geoparchi è stato organizzato dallUniversità di Bucarest insieme al Consiglio Provinciale Hunedoara, il Comune di Hațeg e lAssociazione Intercomunale Țara Hațegului, con il supporto della Commissione Nazionale della Romania per lUNESCO. Tra i partner dellevento, la Destinazione Ecoturistica Țara Hațegului – Retezat, lAssociazione delle Donne di Santamaria – Orlea, lAssociazione Drag de Hațeg o il Liceo “I.C.Brătianu” di Hațeg.




  • Incontro dell’Ambasciatore di Romania con il Presidente della Commissione Esteri della Camera

    Incontro dell’Ambasciatore di Romania con il Presidente della Commissione Esteri della Camera

    Il 6 luglio, l’Ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, ha avuto un incontro con il Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, Piero Fassino.

    L’Ambasciata di Romania in Italia precisa che i colloqui hanno rappresentato l’occasione di discutere i temi dell’attualità dell’agenda bilaterale ed europea, come lo sviluppo del Partenariato Strategico tra Romania e Italia, nonché la situazione in Ucraina, il processo di allargamento dell’Unione Europea e la prospettiva europea dei Balcani Occidentali. L’Ambasciatore di Romania e il Presidente della Commissione Esteri della Camera hanno accolto con favore la recente concessione dello status di candidato all’adesione all’Unione europea all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova, insieme al riconoscimento della prospettiva europea della Georgia.

    Inoltre, l’Ambasciatore Gabriela Dancău ha ricordato che il 25/o anniversario della firma della Dichiarazione di partenariato strategico tra Romania e Italia, che ricorre quest’anno, rappresenta un’occasione per attivare tutte le forme di dialogo interparlamentare volte a dinamizzare la cooperazione bilaterale. Allo stesso tempo, ha sottolineato l’importanza dello sviluppo della diplomazia parlamentare e il ruolo che essa può svolgere nel raggiungimento di risultati concreti a beneficio dei due Paesi e delle due comunità, indica inoltre la fonte.

  • Incontro dell’Ambasciatore di Romania in Italia con la Presidente del Senato della Repubblica

    Incontro dell’Ambasciatore di Romania in Italia con la Presidente del Senato della Repubblica

    Il 7 giugno, l’Ambasciatore della Romania in Italia, Gabriela Dancău, è stata ricevuta dalla Presidente del Senato della Repubblica Italiana, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Lo riferisce l’Ambasciata di Romania in Italia, precisando che i temi affrontati hanno interessato temi riguardanti l’agenda bilaterale ed europea, quali lo sviluppo del Partenariato Strategico, la diplomazia parlamentare ed economica, l’impatto della guerra in Ucraina e la situazione dei rifugiati, la diversificazione delle fonti energetiche, l’attuazione del PNRR, il Patto europeo su migrazione e asilo, la valorizzazione dell’identità, della cultura e della lingua romena, nonché la promozione della partecipazione della comunità romena in Italia alla vita sociale e politica.

    L’Ambasciatore della Romania ha sottolineato l’importanza della diplomazia parlamentare nelle relazioni bilaterali, visto che il dialogo parlamentare si avvale di un linguaggio comune negli Stati membri dell’UE, che può generare molteplici vantaggi. In tal modo, i rappresentanti dei nostri Paesi possono parlare con una sola voce delle politiche e dei valori che hanno segnato la nostra recente storia comune, come la democrazia, la solidarietà, la coesione, lo sviluppo coordinato, ma anche delle politiche per le quali ci sono ancora passi da compiere, indica ancora la fonte.

    Inoltre, l’Ambasciatore romeno ha ricordato alla Presidente del Senato che quest’anno ricorre il 25° anniversario della sottoscrizione del Partenariato Strategico tra Romania e Italia, occasione in cui ha proposto di attivare tutte le forme di dialogo interparlamentare che potrebbero conferire maggiore dinamismo alla cooperazione bilaterale, precisa inoltre l’Ambasciata di Romania in Italia.

  • Incontro del ministro Bogdan Aurescu con il collega Luigi Di Maio

    Incontro del ministro Bogdan Aurescu con il collega Luigi Di Maio

    In un incontro con il collega italiano Luigi Di Maio, a margine della riunione informale dei ministri degli Esteri dei Paesi UE a Berlino, il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha sottolineato le ottime relazioni bilaterali, di Parteneriato Strategico Consolidato, tra i due Paesi. Gli ottimi rapporti hanno come base le relazioni storiche bilaterali, nonchè i forti legami umani ed economici che uniscono attulamente la Romania e l’Italia, Paese che ha accolto la più numerosa comunità dei nostri connazionali all’estero.

    Il Ministero degli Esteri di Bucarest precisa in un comunicato che i due ministri hanno discusso anche della cooperazione bilaterale durante la pandemia di coronavirus, definita da solidarietà e mutuo sostegno, pronunciandosi per la continuazione della cooperazione nello stesso spirito di cooperazione, per minimizzare l’impatto della crisi sanitaria sui cittadini e sulle economie di entrambi gli Stati.

    Nel corso dell’incontro, sono stati affrontati anche temi riguardanti il dialogo politico Bucarest-Roma, ed è stato convenuto l’avvio dei preparativi in vista della prossima seduta governativa congiunta prevista nel 2021. Inoltre, il ministro degli Esteri romeno ha invitato l’omologo italiano a effettuare una visita in Romania, indica ancora il comunicato.

  • Papa Francesco a Blaj: incontro con la comunità rom, nell’indifferenza si alimentano pregiudizi

    Papa Francesco a Blaj: incontro con la comunità rom, nell’indifferenza si alimentano pregiudizi

    “Chiedo perdono – in nome della Chiesa, al Signore e a voi – per quando, nel corso della storia, vi abbiamo discriminato, maltrattato o guardato in maniera sbagliata, con lo sguardo di Caino invece che con quello di Abele, e non siamo stati capaci di riconoscervi, apprezzarvi e difendervi nella vostra peculiarità”. Così Papa Francesco incontrando la comunità rom della città di Blaj nella nuova chiesa dedicata a S. Andrea Apostolo e al Beato Ioan Suciu, uno dei sette vescovi greco-cattolici beatificati oggi.



    “Benvenuto nella periferia delle periferie! Qui, nel quartiere di Barbu Lautaru a Blaj, noi, i Rom, viviamo felici perché la Chiesa Greco-Cattolica Romena ha capito bene una cosa importante: bisogna sanare questa frattura, bisogna incontrare questi fratelli, bisogna offrire loro il Vangelo delia gioia”. Con queste parole il Santo Padre è stato accolto dal sacerdote greco-cattolico di etnia rom, Ioan Hoca.



    Dopo la testimonianza del sacerdote e i canti eseguiti dai bambini, il Santo Padre ha pronunciato il suo saluto, in cui ha sottolineato che “è nellindifferenza che si alimentano pregiudizi e si fomentano rancori”.



    “Quante volte giudichiamo in modo avventato, con parole che feriscono, con atteggiamenti che seminano odio e creano distanze! Quando qualcuno viene lasciato indietro, la famiglia umana non cammina. Non siamo fino in fondo cristiani, e nemmeno umani, se non sappiamo vedere la persona prima delle sue azioni, prima dei nostri giudizi e pregiudizi. Sempre, nella storia dellumanità, ci sono Abele e Caino. Cè la mano tesa e la mano che percuote. Cè lapertura dellincontro e la chiusura dello scontro. Cè laccoglienza e cè lo scarto. Cè chi vede nellaltro un fratello e chi un ostacolo sul proprio cammino. Cè la civiltà dellamore e cè quella dellodio”, ha detto il Santo Padre.



    E ha rinnovato linvito a “camminare insieme, lì dove siete, nella costruzione di un mondo più umano andando oltre le paure e i sospetti, lasciando cadere le barriere che ci separano dagli altri alimentando la fiducia reciproca nella paziente e mai vana ricerca di fraternità. Impegnarsi per camminare insieme, con la dignità: la dignità della famiglia, la dignità di guadagnarsi il pane di ogni giorno – è questo che ti fa andare avanti – e la dignità della preghiera. Sempre guardando avanti”, ha detto il Sommo Pontefice al termine dellultimo incontro della sua visita in Romania, che ha salutato con un messaggio di cuore: “Sono venuto in questo Paese bello e accogliente come pellegrino e fratello, per incontrare. E ora torno a casa arricchito, portando con me luoghi e momenti, ma soprattutto volti. I vostri volti coloreranno i miei ricordi e popoleranno la mia preghiera. Vi ringrazio e vi porto con me. E ora vi benedico, ma prima vi chiedo un grande favore: di pregare per me. Grazie!”



  • Papa Francesco a Blaj: incontro con la comunità rom, nell’indifferenza si alimentano pregiudizi

    Papa Francesco a Blaj: incontro con la comunità rom, nell’indifferenza si alimentano pregiudizi

    “Chiedo perdono – in nome della Chiesa, al Signore e a voi – per quando, nel corso della storia, vi abbiamo discriminato, maltrattato o guardato in maniera sbagliata, con lo sguardo di Caino invece che con quello di Abele, e non siamo stati capaci di riconoscervi, apprezzarvi e difendervi nella vostra peculiarità”. Così Papa Francesco incontrando la comunità rom della città di Blaj nella nuova chiesa dedicata a S. Andrea Apostolo e al Beato Ioan Suciu, uno dei sette vescovi greco-cattolici beatificati oggi.



    “Benvenuto nella periferia delle periferie! Qui, nel quartiere di Barbu Lautaru a Blaj, noi, i Rom, viviamo felici perché la Chiesa Greco-Cattolica Romena ha capito bene una cosa importante: bisogna sanare questa frattura, bisogna incontrare questi fratelli, bisogna offrire loro il Vangelo delia gioia”. Con queste parole il Santo Padre è stato accolto dal sacerdote greco-cattolico di etnia rom, Ioan Hoca.



    Dopo la testimonianza del sacerdote e i canti eseguiti dai bambini, il Santo Padre ha pronunciato il suo saluto, in cui ha sottolineato che “è nellindifferenza che si alimentano pregiudizi e si fomentano rancori”.



    “Quante volte giudichiamo in modo avventato, con parole che feriscono, con atteggiamenti che seminano odio e creano distanze! Quando qualcuno viene lasciato indietro, la famiglia umana non cammina. Non siamo fino in fondo cristiani, e nemmeno umani, se non sappiamo vedere la persona prima delle sue azioni, prima dei nostri giudizi e pregiudizi. Sempre, nella storia dellumanità, ci sono Abele e Caino. Cè la mano tesa e la mano che percuote. Cè lapertura dellincontro e la chiusura dello scontro. Cè laccoglienza e cè lo scarto. Cè chi vede nellaltro un fratello e chi un ostacolo sul proprio cammino. Cè la civiltà dellamore e cè quella dellodio”, ha detto il Santo Padre.



    E ha rinnovato linvito a “camminare insieme, lì dove siete, nella costruzione di un mondo più umano andando oltre le paure e i sospetti, lasciando cadere le barriere che ci separano dagli altri alimentando la fiducia reciproca nella paziente e mai vana ricerca di fraternità. Impegnarsi per camminare insieme, con la dignità: la dignità della famiglia, la dignità di guadagnarsi il pane di ogni giorno – è questo che ti fa andare avanti – e la dignità della preghiera. Sempre guardando avanti”, ha detto il Sommo Pontefice al termine dellultimo incontro della sua visita in Romania, che ha salutato con un messaggio di cuore: “Sono venuto in questo Paese bello e accogliente come pellegrino e fratello, per incontrare. E ora torno a casa arricchito, portando con me luoghi e momenti, ma soprattutto volti. I vostri volti coloreranno i miei ricordi e popoleranno la mia preghiera. Vi ringrazio e vi porto con me. E ora vi benedico, ma prima vi chiedo un grande favore: di pregare per me. Grazie!”