Tag: infezioni respiratorie

  • Centri ambulatoriali per infezioni virali respiratorie

    Centri ambulatoriali per infezioni virali respiratorie

    In Romania vige lo stato di allerta epidemiologica a causa dell’elevato numero di infezioni respiratorie. Nelle ultime settimane, i casi di influenza, infezioni virali e polmonite sono aumentati, superando la media delle stagioni precedenti. Gli ospedali hanno imposto restrizioni alle visite e le autorità sanitarie ricordano alla popolazione di rispettare le norme igieniche, di evitare luoghi affollati e l’ingresso nelle collettività di persone con sintomi influenzali. Il Ministero della Salute raccomanda il triage di osservazione quotidiano negli istituti scolastici e l’isolamento domiciliare dei bambini sintomatici.

    Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha affermato che l’influenza ha un’evoluzione stagionale, rispettivamente nell’emisfero settentrionale e meridionale. “Sicuramente è uno sforzo maggiore, i tempi di attesa sono più lunghi, ma questo accade ovunque, non possiamo fare a meno di riscontrare problemi anche in Romania. Stiamo facendo tutto il possibile, noi e le autorità sanitarie pubbliche locali, per gestire questa situazione in modo favorevole”, ha detto Alexandru Rafila.

    Poiché in Romania il numero di malattie aumenta di settimana in settimana e i reparti di pronto soccorso degli ospedali sono sovraccarichi, sono stati aperti in tutto il paese più di 300 centri per la valutazione medica ambulatoriale in caso di virus respiratori e influenza. L’elenco delle strutture a cui possono rivolgersi i romeni con tali problemi è stato pubblicato dal Ministero della Salute. La misura è stata adottata per ridurre la pressione sui reparti di pronto soccorso degli ospedali, visto che le infezioni virali sono raddoppiate la scorsa settimana, quando sono stati registrati oltre 170.000 casi e 15 persone sono morte a causa dell’influenza, portando a 35 il numero dei decessi per questa malattia dall’inizio della stagione.

    Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha affermato che ogni anno, quando arriva la stagione dell’influenza, la situazione si complica, sia per gli adulti che per i bambini, ma questo è il periodo più intenso degli ultimi anni in termini di numero di contagi. Il ministro ha precisato che i pazienti che presentano sintomi devono innanzitutto contattare il proprio medico di famiglia e solo in seguito, se le condizioni peggiorano o compaiono sintomi preoccupanti, si raccomanda di presentarsi presso i centri permanenti o nelle strutture ambulatoriali organizzate dagli ospedali in Romania.

    Il ministro della Salute ha inoltre dichiarato di non sostenere la chiusura delle scuole, sottolineando che gli studenti con infezioni respiratorie non vanno mandati nelle comunità. Alexandru Rafila ha sottolineato che, dal suo punto di vista, la soluzione migliore è quella di proseguire le attività didattiche.

  • Allerta epidemiologica in Romania

    Allerta epidemiologica in Romania

    Dopo diverse settimane di moltiplicazione dei casi di infezioni respiratorie, che si tratti di influenza, polmonite o virus, le autorità sanitarie hanno dichiarato giovedì lo stato di allerta epidemiologica in Romania. La decisione è stata presa per limitare la diffusione delle infezioni e arriva mentre i più recenti dati mostrano che, la scorsa settimana, i medici di tutto il paese hanno visitato e segnalato quasi 134.000 pazienti con sintomi respiratori, di cui 11.000 avevano l’influenza, rispetto ai 7.000 dell’intervallo precedente.

    Aumentando di settimana in settimana, il numero ha superato la media delle ultime stagioni, spiegano i responsabili nel settore, annunciando che, sempre la scorsa settimana, sono stati registrati otto decessi. Così, nell’attuale stagione fredda, sono stati 22 i decessi confermati con il virus dell’influenza. Gli ospedali del paese hanno già imposto misure adattate alla situazione epidemiologica e visite limitate, e il Ministero della Salute ha ricordato alla popolazione le misure generali per prevenire il contagio e la diffusione dei virus: lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone, coprirsi naso e bocca con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce e di gettarlo via dopo l’uso, oppure di coprirsi naso e bocca con il gomito quando si tossisce.

    Allo stesso tempo, è necessario aerare quotidianamente le stanze ed evitare luoghi affollati e, se si manifestano sintomi di raffreddore o influenza, contattare il medico di famiglia per stabilire la cura più appropriata. E’ inoltre opportuno evitare le collettività per le persone che presentano segni e sintomi riconducibili all’influenza, come febbre, starnuti, tosse, mal di gola, dolori muscolari, finché non scompaiono, spiegano gli specialisti.

    Nel caso di asili e scuole, le raccomandazioni consistono nell’eseguire un triage di osservazione quotidiano, informare i genitori sui segni e sintomi delle infezioni respiratorie, isolare a casa i bambini con raffreddore e fornire i materiali necessari per la disinfezione periodica delle mani e delle superfici.

    I rappresentanti del Ministero della Salute sottolineano inoltre che il metodo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e le sue forme gravi è la vaccinazione antinfluenzale. Ciò è particolarmente consigliato alle persone affette da patologie croniche, ai bambini, alle donne incinte, al personale medico-sanitario di ospedali e reparti ambulatoriali, nonché alle persone di età superiore ai 65 anni.

  • Stagione delle infezioni virali respiratorie

    Stagione delle infezioni virali respiratorie

    Il numero di infezioni virali respiratorie rilevato nell’ultima settimana nella provincia di Arad, nella Romania occidentale, è triplicato rispetto alla precedente. Secondo la Direzione provinciale di pubblica sanità, sono state registrate 1.414 infezioni respiratorie, rispetto alle 548 della settimana precedente o alle 513 dell’ultima settimana del 2024.

    Questo aumento si è verificato anche perché i medici di famiglia non hanno lavorato durante le feste invernali, periodo in cui è stato registrato un numero minore di diagnosi, che sono state effettuate principalmente negli ospedali, spiegano i rappresentanti della Direzione di pubblica sanità di Arad. Il numero di polmoniti ha registrato un calo insignificante, da 160 a 159 nuovi casi negli ultimi sette giorni. Nel caso delle infezioni da virus influenzale, se nella prima settimana di gennaio si sono verificati quattro casi confermati, nella seconda settimana sono stati 23.

    Gli specialisti precisano che Arad non è un’eccezione, bensì un campione rappresentativo per l’intero paese. L’ospedale provinciale di emergenza di Satu Mare (nord-ovest) ha introdotto restrizioni di accesso, proprio a causa dell’aumento del numero di casi di influenza e infezioni respiratorie. Il reparto di malattie infettive dell’Ospedale provinciale di emergenza di Slatina (sud) è quasi pieno, ha precisato il direttore sanitario della struttura.

    La maggior parte dei casi si verifica a Bucarest. Solo presso l’Ospedale clinico per le malattie infettive “Victor Babeş” della Capitale vengono visitate ogni giorno tra 150 e 200 persone affette da varie forme di infezioni virali respiratorie. In breve, sempre più romeni si presentano agli studi dei medici di famiglia e ai reparti di pronto soccorso degli ospedali con sintomi acuti di raffreddore o influenza.

    La presidente della Commissione epidemiologica del Ministero della Salute, la professoressa universitaria Doina Azoicăi, ha dichiarato a Radio Romania che sono oltre 200 i virus respiratori che, durante la stagione fredda, possono causare infezioni. A seconda delle caratteristiche dell’individuo e del tipo di agente patogeno, le infezioni possono variare da semplici raffreddori a forme gravi di malattie respiratorie acute. La dott.ssa Azoicăi afferma che la pandemia di COVID-19, avvenuta 4-5 anni fa, avrebbe dovuto insegnare molte cose alla gente. Innanzitutto, evitare gli assembramenti e il contatto con persone che presentano già sintomi.

    La vaccinazione antinfluenzale resta comunque il metodo più semplice, sicuro ed efficace per proteggersi dalle malattie stagionali – ha inoltre precisato l’esperta, sottolineando che, con l’aumento della percentuale della popolazione vaccinata, diminuisce anche la diffusione del virus influenzale nella comunità. La stampa nota, però, che, dal punto di vista del calendario, l’inverno è già alla metà e i romeni che si sono vaccinati o che si dichiarano disposti a farlo sono una minoranza.