Tag: innovazione

  • “Case antiche. Case contemporanee” portate dal Museo Astra di Sibiu all’Accademia di Romania in Roma

    “Case antiche. Case contemporanee” portate dal Museo Astra di Sibiu all’Accademia di Romania in Roma

    Case antiche. Case contemporanee: un invito rivolto al pubblico dal Complesso Museale Nazionale ASTRA di Sibiu e dall’Accademia di Romania, la rappresentanza dell’Istituto Culturale Romeno a Roma, a scoprire tradizione e innovazione nel mondo del villaggio romeno. L’inedita mostra di architettura vernacolare è stata inaugurata il 5 maggio presso la Galleria dell’Accademia di Romania.



    Il modo in cui i nostri colleghi del Museo ASTRA di Sibiu hanno allestito la mostra, la rende un vero e proprio viaggio nell’architettura tradizionale e nel mondo dell’abitare, ma anche nel mondo del costruire e di vivere lo spazio in tre zone della Romania, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin. Si tratta di pezzi di tre case delle province di Braşov, Sibiu e Gorj: da una porta di entrata ai pilastri che sorreggono la casa, pezzi di arredamento, abiti e oggetti di uso comune, per riflettere il continuo dialogo tra passato e presente, aggiunge la vicedirettrice dell’Accademia di Romania.



    E’ un accesso alla visione tradizionale romena del mondo e dell’abitare, ma anche un suggerimento di come riutilizzare le materie prime e gli spazi nel mondo di oggi. Sono cose dette in modo molto bello e ricco dai due curatori della mostra, Ovidiu Baron e Ancuța Ilie, dal direttore generale del Museo ASTRA, Ciprian Ştefan, e dall’architetto Agostino Bossi, spiega ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin.



    La nostra ospite ricorda che la mostra Case antiche. Case contemporanee nasce dal laboratorio Architettura vernacolare fra tradizione e contemporaneità, organizzato nel 2022 e gestito dall’architetto Agostino Bossi, al quale hanno partecipato professori e studenti romeni e italiani. Da questo workshop è nato anche un volume che accompagna la mostra e funge come guida, ha concluso la nostra ospite.



    La mostra Case antiche.Case contemporanee rimarrà aperta presso la Galleria dell’Accademia di Romania in Roma fino al 28 maggio.




  • Salute e benessere, un ponte per l’innovazione Italia-Romania: intervista al prof. Raoul Saggini

    Salute e benessere, un ponte per l’innovazione Italia-Romania: intervista al prof. Raoul Saggini

    E sbarcata per la prima volta in Romania e nellEuropa del sud-est la tecnologia S.P.A.D (Sistema Posturale Antigravitario Dinamico), sviluppata dal professor Raoul Saggini, noto specialista in ortopedia e traumatologia, medicina fisica, riabilitazione e medicina dello sport, ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa allUniversità degli Studi Gabriele dAnnunzio di Chieti, autore di numerosi libri e articoli scientifici. Il prof. Saggini, che è anche componente del Gruppo Tecnico sulla Postura istituito dal Ministero della Salute italiano, già riscuote un ottimo feed-back in Romania, dove arriva periodicamente per consulti in una nota clinica di Bucarest – Voluntari.



    “Il mio mestiere è fare salute, far passare il paziente da uno stato di malessere a uno stato di benessere”, dice il professor Raoul Saggini in unintervista a Radio Romania Internazionale, parlando dellevoluzione delle terapie e delle innovazioni nella medicina fisica e riabilitativa nellultima decina danni. “Un periodo assolutamente fertile per il cambio di visione sullo stato di malattia, sul quadro della patologia”, spiega il professor Raoul Saggini. “Oggi ormai siamo passati da una visione analitica di un quadro patologico, di una struttura come il piede, larticolazione dellanca o larticolazione della spalla, a una visione più generale, più completa, dove la patologia del piede, dellarticolazione dellanca, dellarticolazione della spalla, deve essere vista in un contesto molto più ampio, cioè di inquadramento di questo danno allinterno di una posizione del corpo umano”, precisa il professore, ricordando che gli esseri umani sono dei “bipedi eretti instabili”.



    “Siamo delle strutture instabili, che devono mantenere la stabilità – la migliore possibile – a costo di una spesa energetica importante. Tutto questo, nel tempo, e in relazione allo sviluppo dal bambino alla persona adulta, allanziano, o in relazione allesercizio sportivo o lavorativo che uno compie, porta il soggetto ad assumere degli atteggiamenti spaziali che sono assolutamente corretti, ma troppo dispendiosi da un punto di vista energetico. Questo comporta che alcune strutture del corpo vadano in sofferenza. Da questo quadro nasce una situazione di patologia”, puntualizza lo specialista.



    “Il campo che io ho percorso dal punto di vista di cultura medica e scientifica, ci ha portato a identificare semplicemente delle soluzioni diverse, innovative, più complete, per determinare un incremento dello stato di salute, in una maniera anche più rapida e molto spesso meno invasiva, più conservativa, con minore chirurgia, sfruttando le capacità che ha il corpo umano di recuperare, attraverso quello che oggi è noto come il processo di rigenerazione”, spiega ancora il prof. Saggini. Un fenomeno che, però, deve orientato e guidato, e che sta alla base dellarea medica alla quale il professor Raoul Saggini ha dedicato tutta la sua vita di studio, portando queste modalità operative anche in Romania, dopo numerose esperienze positive in Italia, Messico, Giordania e in tanti altri Paesi del mondo.



    “Ogni essere umano – in relazione alle latitudini, alle condizioni ambientali, alleducazione, ha dei suoi atteggiamenti. E quello che oggi noi definiamo la componente epigenetica. Tuttavia, noi possiamo lavorare sia sulla componente epigenetica, sia sulla componente cosiddetta genetica. E possiamo determinare dei notevoli miglioramenti, con delle soluzioni che sono innovative. Ma sono innovative perchè percorrono progetti culturali molto avanzati, che sono stati studiati per molti anni. Devo dire che qui, in Romania, cè stato grande apprezzamento. Io ne sono molto contento anche perchè, in effetti, è un modo di approcciare lo stato di malattia molto conservativo, molto rispettoso dellessere umano, che cerca di sfruttare le capacità intrinseche che lessere umano possiede, ovviamente, cercando di neutralizzare i fattori che sono di danno”, ha detto ancora il prof. Raoul Saggini, presentando puntualmente come si articolano lo S.P.A.D e le tecnologie più avanzate che utilizza e che portano in tempi brevi benefici allo stato di salute. Si tratta di un approccio molto completo ed evoluto.