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  • Romania – Cina: verso consolidamento rapporti economici

    La Romania e la Cina sfrutteranno tutte le opportunità per aumentare il volume dell’interscambio. E’ quanto emerso durante la visita del premier romeno Victor Ponta a Pechino, su invito del collega Li Keqiang.



    Il primo ministro è stato ricevuto anche dal presidente Xi Jinping, il quale ha sottolineato la posizione costante della Romania lungo i 65 anni di rapporti diplomatici tra i due Paesi.



    Il premier Ponta ha spiegato che prioritari saranno quattro progetti strategici di investimenti nel settore energetico — Cernavoda, Tarnita, Rovinari e Hunedoara, che assicurano l’indipendenza della Romania in questo campo e la sua capacità di esportazione in stati della regione come la confinante Moldova.



    A Pechino sono state avviate anche le trattative per la costruzione di una ferrovia ad alta velocità tra la capitale Bucarest e la città di Iasi (est), con una possibile estensione fino a Chisinau, in Moldova.



    Il progetto delle costruzioni di ferrovie ad alta velocità nei Paesi dell’Europa centro-orientale era stato presentato a Bucarest già da novembre 2013, quando il premier Li Keqiang ha visitato la Romania, che vorrebbe essere il primo Paese della zona a beneficiare della tecnologia cinese in questo campo.



    Victor Ponta ha spiegato che si stanno compiendo degli sforzi anche per la ripresa del volo diretto Bucarest — Pechino, dal momento che la Romania auspica di essere la più importante porta d’ingresso degli interscambi commerciali con la Cina nell’UE.



    La Romania, afferma il premier Ponta, è stata sempre un partner e un amico di Pechino sulla scena internazionale, rispettando i diritti legittimi e sovrani della Cina e i suoi impegni per la pace e lo sviluppo nel mondo.



    Da parte sua, il premier Li Keqiang ha dichiarato che la Romania ha un’influenza importante nell’Europa centro-orientale e nell’intera Europa, aggiungendo che la Cina è, a sua volta, il più grande stato emergente nel mondo.



    Le due parti hanno un ampio consenso nel mantenimento della pace e della stabilità regionale e nella promozione della cooperazione e dello sviluppo internazionale.



    Tra i progetti che faranno seguito alla visita del premier romeno si annoverano l’inaugurazione di una filiale dell’Istituto Culturale Romeno a Pechino e il finanziamento cinese della costruzione di un quartiere di oltre 1.800 abitazioni a Craiova, capoluogo della provincia di Dolj (sud della Romania), che potrebbero essere acquistate ad un prezzo di 400 euro/ mq.

  • Prospettive economiche per il 2014

    Prospettive economiche per il 2014

    Nel 2013, quando la Romania ha registrato una crescita economica del 3,5%, l’interscambio commerciale con l’Italia ha sfiorato gli 11 miliardi di euro.



    Con Luca Gentile, il nuovo direttore dell’Ufficio di Bucarest dell’Agenzia per la promozione all’estero e dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, Radio Romania Internazionale ha fatto un bilancio dello scorso anno, che ha segnato di nuovo l’eccellenza dei rapporti tra i due Paesi, anticipando anche le prospettive del 2014, che si delineano sempre positive.



  • Prospettive per le relazioni economiche

    Prospettive per le relazioni economiche


    Nel 2011 l’interscambio commerciale Romania — Italia ha toccato i 12 miliardi di euro e, nonostante la crisi, la tendenza sembra confermarsi anche per il 2012. I dati aggiornati fino ad agosto indicano un interscambio di 7,61 miliardi di euro, per cui le previsioni anticipano un livello complessivo simile a quello del 2011.


    Anche nel 2012 si è mantenuta alta la presenza imprenditoriale italiana nei settori manufatturiero, tessile o calzaturiero, ma si è verificato anche un riorientamento verso la meccanica o l’energia, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale Mario Iaccarino, il responsabile dell’Ufficio di Bucarest dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.


    Buone notizie anche da grandi marchi: i romeni, gli italiani, ma anche altri cittadini europei mangieranno Pandoro Made in Romania, perchè Battistero ha deciso di sbarcare nel nostro Paese, così come anche il Gruppo De’ Longhi vuole venire a Jucu, in provincia di Cluj (centro-ovest), al posto degli stabilimenti che Nokia ha deciso di chiudere. Intanto, Pirelli ha annunciato un nuovo piano di investimenti per l’azienda di Slatina (sud), che ammonterà a circa 105 milioni di euro nei prossimi cinque anni.