Tag: Italia

  • Deficit commerciale in crescita

    Deficit commerciale in crescita

    Secondo quanto riferito dall’Istituto Nazionale di Statistica, il deficit commerciale della Romania è aumentato a gennaio 2025 del 38,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, superando i 40,8 miliardi di euro. La differenza tra il valore delle importazioni e quello delle esportazioni si è ampliata: mentre le esportazioni sono aumentate del 2,4%, le importazioni sono cresciute di oltre il 10%. Lo scorso anno, la Romania ha esportato merci per un valore di 92,6 miliardi di euro e ne ha importate per 133,4 miliardi di euro.

    Il capo gabinetto del presidente dell’INS, Vladimir Alexandrescu, ha dichiarato che la Romania ha due principali partner commerciali, la Germania e l’Italia, che insieme coprono quasi un terzo dell’interscambio commerciale totale del nostro paese. Per quanto riguarda le importazioni, la Cina è il paese con cui la Romania registra il deficit commerciale più elevato tra tutti, pari al 5,4% del totale. Alexandrescu ha sottolineato che un settore vulnerabile resta il commercio di prodotti agricoli e alimentari, in cui la Romania esporta principalmente materie prime e importa prodotti finiti.

    “Nel 2024, abbiamo avuto un’esportazione di 6,5 miliardi di euro contro un’importazione di 11,4 miliardi di euro, quindi un deficit di circa 5 miliardi di euro, in uno spazio in cui la Romania, attraverso ciò che ha naturalmente, potrebbe avere un surplus, a condizione che si verifichi una mutazione nel contenuto di questi scambi. Rispettivamente, superare il momento in cui esportiamo prodotti agricoli non lavorati e importiamo prodotti agricoli trasformati, perché, per tradizione, la Romania ha simili possibilità molto, molto grandi”, ha spiegato Vladimir Alexandrescu.

    Il capo gabinetto del presidente dell’INS ha spiegato che la Romania registra anche un’eccedenza commerciale e che al primo posto di questa classifica si colloca, sorprendentemente, la Gran Bretagna, con l’1,6% del totale, seguita dalla Repubblica di Moldova e dagli Stati Uniti d’America.

    I dati presentati dall’ufficio statistico di Bucarest riconfermano la crescente dipendenza dell’economia nazionale soprattutto dalle importazioni complementari, come materie prime o materiali, afferma anche il presidente esecutivo dell’Associazione nazionale degli esportatori e degli importatori di Romania, Mihai Ionescu, precisando che un altro problema deriva dagli scarsi fondi stanziati dall’Esecutivo per finanziare la presenza delle aziende romene alle fiere e alle esposizioni internazionali.

    “Per quest’anno, abbiamo esaurito tutti i soldi per finanziare la presenza delle aziende alle fiere e alle esposizioni internazionali. Quindi, dopo giugno, non abbiamo più soldi e avevamo preparato quasi 100 partecipazioni internazionali, inclusa l’Expo mondiale di Osaka. Non se ne andrà più alcuna azienda. Se questo programma non verrà sbloccato con urgenza, avremo un aumento ancora più drastico del deficit della bilancia commerciale”, ha detto Mihai Ionescu.

    Il presidente esecutivo dell’Associazione nazionale degli esportatori e degli importatori di Romania ha sottolineato che è fondamentale che il Governo comprenda la necessità di destinare aiuti statali o fondi europei a quei settori che possono sostenere il processo di riduzione del deficit della bilancia commerciale.

  • “Le luci di Caravaggio”, in mostra al Museo Nazionale d’Arte di Timişoara

    “Le luci di Caravaggio”, in mostra al Museo Nazionale d’Arte di Timişoara

    “Le luci di Caravaggio. L’inizio della modernità nella pittura europea, capolavori della collezione Roberto Longhi”: una mostra di eccezione inaugurata il 16 novembre al Museo Nazionale d’Arte di Timişoara, che celebra l’opera e l’eredità del celebre storico dell’arte novecentesco. Curata da Cristina Acidini, Maria Cristina Bandera e Andreea Foanene, frutto della collaborazione del Museo con la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze e Civita Mostre e Musei di Roma, la mostra è finanziata dal Consiglio Provinciale Timiș, e si svolge sotto l’Alto Patrocinio dei Ministeri della Cultura di Romania e Italia.

    La mostra porta una prima assoluta nel paesaggio culturale romeno: il “Ragazzo morso da un ramarro”, il primo lavoro firmato da Michelangelo Merisi da Caravaggio, risalente al 1597, ma anche opere di pittori che si sono ispirati al suo stile.

    “La mostra “Le luci di Caravaggio. L’inizio della modernità nella pittura europea, capolavori della collezione Roberto Longhi” è un evento culturale di importanza eccezionale, che porta in primo piano l’essenza della tradizione della pittura europea classica, in un momento storico dominato da riconfigurazioni globali profonde”, ha dichiarato il direttore del Museo, Filip Petcu. Una mostra che riunisce capolavori che riflettono un complesso dialogo tra il patrimonio artistico delle collezioni Ormos Zsigmond, il fondatore del Museo Nazionale d’Arte di Timişoara, Roberto Longhi e il tenebrismo, ha aggiunto Filip Petcu.

    La mostra è stata presentata a Radio Romania Internazionale dalla curatrice Cristina Acidini, presidente della Fondazione Longhi, in un’intervista rilasciata a Eugen Cojocariu.

    Presente all’inaugurazione della mostra, il presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, ha parlato dell’importanza della mostra dedicata a Caravaggio e ai suoi discepoli a Timişoara.

    La rassegna è stata accompagnata dall’inaugurazione dell’arazzo “Il Risveglio/ Trezirea” della collezione pontificia, creazione emblematica del celebre artista Camilian Demetrescu, esponente di spicco dell’esilio romeno in Italia. L’opera, che rappresenta San Giorgio che uccide il drago con gli occhi del popolo romeno, è stata portata a Timişoara nel centenario della nascita dell’artista e nel 35/o anniversario della Rivoluzione del dicembre 1989, come omaggio alla prima città libera dal comunismo in Romania, e rimarrà per un tempo al Museo Nazionale d’Arte. Il lavoro è stato donato dalla famiglia Demetrescu allo Stato romeno.

    “Con grande onore, abbiamo condotto questa azione di diplomazia culturale fra tre Stati: lo Stato italiano, lo Stato romeno e lo Stato vaticano”, ha detto Federico Mollicone a Radio Romania Internazionale.

    L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest hanno contribuito all’iniziativa, appoggiando direttamente sia alcuni dei costi che gli sforzi compiuti dal Museo Nazionale d’Arte di Timișoara per ottenere il supporto finanziario degli imprenditori italiani attivi nella provincia di Timiș.

    “Mi auguro che il pubblico romeno voglia apprezzare questi straordinari capolavori, e che questa mostra rafforzi la diplomazia culturale tra l’Italia e la Romania”, ha detto l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, nell’intervista rilasciata a Eugen Cojocariu all’inaugurazione de “Le luci di Caravaggio”. Il diplomatico ha ricordato anche il 145/o anniversario delle relazioni Romania – Italia.

    Gli investimenti nell’arte e nella cultura si vedono più tardi, ma hanno rilevanza, ha sottolineato, da parte sua, il presidente del Consiglio Provinciale Timiş, Alfred Simonis, il principale finanziatore della mostra. “Vogliamo portare anche Monet e Picasso, e altri eventi di simile portata”, ha detto Alfred Simonis. La mostra “Le luci di Caravaggio”, rimarrà aperta fino al 28 febbraio 2025.

  • “A proposito di ritratti”, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “A proposito di ritratti”, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Curata da Mohamed Benhadj, la mostra, che rimarrà aperta fino al 20 novembre, ha come protagonisti Annette Lemieux, Petru Lucaci, Vladimir Păun Vrapciu, Mice Jankulovski, Liusic Vrapciu e George Stanciu, precisa l’Istituto in un comunicato.

    Una mostra collettiva che intende valorizzare una fattiva collaborazione internazionale tra artisti romeni e stranieri, che hanno trovato un trait d’union nell’esplorazione del tema artistico del ritratto e della sua percezione attuale.

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno – Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cerimonia a Bucarest

    Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cerimonia a Bucarest

    Accanto all’ambasciatore d’Italia, Alfredo Durante Mangoni e all’addetto per la Difesa, colonnello Vincenzo Ingrosso, erano presenti Eduard Bachide, segretario di stato al Ministero della Difesa romeno, autorità civili e militari romene e italiane, esponenti della comunità italiana di Romania, che hanno deposto corone ai monumenti che onorano la memoria dei 1.750 caduti, ricordati anche con un servizio religioso.

    “Il 4 novembre è per gli italiani da oltre un secolo un momento di riflessione e di aggregazione, in cui la nazione tributa doverosamente ai propri caduti in guerra l’omaggio della memoria. E’ questa la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, ha detto nel suo discorso l’ambasciatore d’Italia, Alfredo Durante Mangoni.

    Da parte sua, il segretario di stato al Ministero della Difesa romeno, Eduard Bachide, ha ricordato che si tratta di un momento importante per la storia dei nostri popoli. “I romeni e gli italiani, uniti da un’amicizia storica di lunga data, hanno avuto una visione comune sullo stato nazionale e, nella Prima Guerra Mondiale, hanno combattuto nella stessa alleanza, al fianco delle grandi potenze occidentali”, ha dichiarato Eduard Bachide rendendo il suo omaggio ai caduti dei due paesi.

    “Attualmente Bucarest e Roma si ritrovano nelle stesse strutture di sicurezza, parte dell’Alleanza Nord-Atlantica e dell’Unione Europea, condividendo gli stessi forti valori”, ha detto inoltre il segretario di stato.

     

  • Prof. Bruno Mazzoni, Premio dell’Istituto Culturale Romeno per la migliore traduzione

    Prof. Bruno Mazzoni, Premio dell’Istituto Culturale Romeno per la migliore traduzione

    Steinar Lone è stato premiato per il volume “Solenoide” di Mircea Cărtărescu, tradotto anche in italiano sempre dal prof. Bruno Mazzoni. Entrambi i volumi sono stati pubblicati con il sostegno dell’ICR, attraverso al programma Translation and Publication Support 2023.

    I premi, consegnati da Sorin Gherguț, rappresentante del Centro Nazionale del Libro dell’ICR, riconoscono l’impatto della letteratura romena nel mondo, grazie all’impegno esemplare dei traduttori, eccellenti ambasciatori dei libri romeni fuori confine, precisa l’ICR. Al prof. Mazzoni, il premio è stato conferito “per la maestria con la quale ha tradotto in lingua italiana le sottigliezze e la grazia dell’universo poetico di Ana Blandiana, un operato che porta ancora più avanti un lavoro di traduttore e una carriera generosamente dedicata alla lingua e alla letteratura romena”, precisa la giuria nella motivazione.

    Per una “congiuntura quasi astrale”, come la definisce il prof. Bruno Mazzoni in un’intervista a Radio Romania Internazionale, l’assegnazione di questo riconoscimento è avvenuta a due giorni dalla cerimonia svoltasi a Oviedo, nel corso della quale Re Filippo VI di Spagna ha conferito alla poetessa Ana Blandiana il celebre Premio “Principessa delle Asturie” 2024.

    “Il fatto che io sia stato sulla scena del Teatro Nazionale di Iași insieme con il mio caro amico Steinar Lone, ottimo traduttore in lingua norvegese, è stato un onore enorme”, ha detto a Radio Romania Internazionale il prof. Bruno Mazzoni, ringraziando l’Istituto Culturale Romeno, il Centro Nazionale del Libro, gli anfitrioni e gli organizzatori del FILIT. Nella stessa intervista, il noto romenista ha parlato anche della saga epica “Theodoros” di Mircea Cărtărescu, uscita recentemente presso Il Saggiatore, sempre con la sua traduzione, che verrà presentata a novembre a Milano e Bologna, come anche di altri progetti in cantiere, tra cui un volume di Max Blecher.

    Già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa, Doctor Honoris Causa dell’Università di Bucarest e dell’Università dell’Ovest di Timișoara, Bruno Mazzoni è stato premiato nel 2005 dal presidente della Repubblica Italiana per la sua attività di traduttore, ricorda ancora l’ICR. Ha tradotto in lingua italiana volumi di Mircea Cărtărescu, Ana Blandiana, Max Blecher, Herta Müller e Cătălin Pavel e ha pubblicato studi su Tudor Arghezi, Ion Barbu o Nichita Stănescu.

    Il volume “Variazioni su un tema dato” è stato presentato dalla poetessa Ana Blandiana nell’ambito di un ampio tour nel Bel Paese a settembre 2023, che ha fatto tappa anche alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, in un evento organizzato dall’Accademia di Romania e dall’Ambasciata di Romania in Italia.

     

  • “Marco Polo: Il viaggio come incontro” a Bucarest

    “Marco Polo: Il viaggio come incontro” a Bucarest

    Si tratta di un progetto interdisciplinare, nato su iniziativa della Società Dante Alighieri – Comitato di Bucarest, in collaborazione con gli studenti e i docenti dell’Università Nazionale di Belle Arti (UNArte), e al quale partecipa anche l’Università di Bucarest, attraverso al Sezione Italiana della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere. Un’iniziativa che si inserisce armonicamente nel tema della SLIM – “L’italiano e il libro: il mondo fra le righe”.

    “Partendo dal testo italiano del libro di Marco Polo, ne propone la trasposizione in immagini visive e in rappresentazioni plastiche dei brani più suggestivi che descrivono il vasto mondo contenuto nel libro”, spiega a Radio Romania Internazionale la presidente del Comitato di Bucarest della Dante Alighieri, prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana, invitando il pubblico al vernissage che si terrà il 16 ottobre, dalle ore 17.00, presso ARCUB.

    Assieme alla prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana, in apertura interverranno il segretario generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi, con un videomessaggio, e la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano.

    La tavola rotonda intitolata “Il viaggio come incontro (con Marco Polo)”, moderata dalla prof.ssa Smaranda Bratu Elian dell’Università di Bucarest, avrà come ospiti il prof. Cornel Moraru di UNArte, il prof. Vasile Simileanu, direttore della rivista “GeoPolitica” e lo lo scrittore-viaggiatore Liviu Stănescu.

    Seguirà l’inaugurazione della mostra “Marco Polo: il viaggio come incontro”, che riunisce lavori di grafica, scultura e moda degli studenti e dei docenti di UNArte ispirati al libro di Marco Polo, presentati dalla preside della Facoltà di Belle, prof.ssa Carmen Apetrei, il direttore del Dipartimento Grafica, prof. Ovidiu Croitoru, la direttrice del Dipartimento Scultura, prof.ssa Elena Dumitrescu, e il direttore del Dipartimento Moda, prof. Răzvan Mihai Vasilescu.

    La mostra rimarrà aperta a Bucarest fino al 25 ottobre e successivamente arriverà anche all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, a Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo di Genova e all’Accademia di Romania in Roma, conclude la prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana.

    I partner del progetto sono l’Ambasciata d’Italia in Romania, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, la Società Dante Alighieri-Comitato di Venezia, la Società Dante Alighieri-Comitato di Genova, L’Accademia di Romania in Roma, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, il Consolato Generale di Romania a Torino, il Consolato Onorario di Romania a Genova, RO.AS.IT, ARCUB, Radio Romania Cultural, Radio Romania Internazionale.

     

  • Italia, paese ospite al Festival ANIMEST

    Italia, paese ospite al Festival ANIMEST

    Il focus “Ciao, Italia” presenta una carrellata di quello che è l’animazione italiana, in una rassegna curata dall’artista, sound designer e storico dell’animazione, Andrea Martignoni direttore artistico del Festival ANIMAPHIX, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano, partner di ANIMEST 2024.

    “L’idea è di presentare un po’ tutta la ricchezza dell’animazione italiana, che va abbastanza indietro negli anni. Comincia nel dopoguerra e ha il suo apogeo nella grande figura di Bruno Bozzetto, omaggiato nel festival”, spiega Laura Napolitano.

    In effetti, il famosissimo “Allegro non troppo”, già proiettato il 4 ottobre, avrà un bis anche nel giorno di chiusura del festival. “Ciao, Italia”, presenta anche produzioni delle ultime generazioni, come “L’Arte della Felicità” di Alessandro Rak e “Invelle”/“Nowhere” di Simone Massi, premiati al Festival di Venezia.

     

  • Jazz con Elena Paparusso e Paolo Profeti a Bucarest

    Jazz con Elena Paparusso e Paolo Profeti a Bucarest

    Occasione per tenere anche alcuni concerti assieme al sassofonista Paolo Profeti, primo alto e capo sezione della Big Band di Radio Romania. Paolo vive dal 2013 a Bucarest, dove è anche professore associato al Dipartimento Jazz dell’Università Nazionale di Musica. Anche Elena è docente di canto jazz al Conservatorio e, da diversi anni, cura il Laboratorio di Musica e movimento per l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.

    Il primo concerto, in programma il 10 ottobre, presso Green Hours, vedrà protagonista Elena Paparusso Trio, accanto a Paolo Profeti e Albert Tajti, seguito da una nuova performance che sarà ospitata il 14 ottobre dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. Un altro concerto aprirà il 16 ottobre la Jam Session – Jazz al BEAT bar umanist, mentre il 19 ottobre il pubblico è atteso a JazzBook, per incontrare Elena Paparusso Quintet, con Paolo Profeti, Albert Tajti, Vlady Sateanu e Gabi Matei).

    Radio Romania Internazionale ha anticipato la serie di concerti con Elena Paparusso e Paolo Profeti.

     

  • Concorso Enescu, tre premi al violoncellista italiano Ettore Pagano

    Concorso Enescu, tre premi al violoncellista italiano Ettore Pagano

    Quando si va a un concorso, si crea una connessione con le persone con cui lo condividi, come la giuria, con i tuoi colleghi e amici, ma anche con la città, spiega a Radio Romania Internazionale Ettore Pagano, parlando del legame con Bucarest stabilito sin da subito. L’artista ha svelato cosa ha significato per lui suonare Enescu e la sua Sonata, ma anche come ha capito la Romania e la sua cultura. “Fin la primo giorno credo che ho sentito anche una certa somiglianza con l’Italia”, dice Ettore Pagano.

    La XIX edizione del Concorso Internazionale George Enescu ha portato anche nel 2024 nella Capitale romena giovani musicisti di talento dell’intero mondo. Il concorso, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Romania, è un progetto finanziato dal Governo attraverso il Ministero della Cultura e organizzato da ARTEXIM. Radio Romania è coproduttore dell’evento.

     

  • “In-Extenso” di Beti Vervega, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “In-Extenso” di Beti Vervega, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Re-Connect, la serie espositiva di cui fa parte la mostra “In-Extenso”, è la riconnessione con il mondo esterno ed interno di ognuno di noi. Il segno diventa freccia e fa scattare l’impulso della forza creatrice nella cinetica dell’opera, si moltiplica frattalmente e genera l’immagine dello spazio infinito. Il segno, la freccia, il triangolo racchiudono il DNA di questa serie di opere che hanno la caratteristica di poter produrre nuove creazioni artistiche”, spiega Beti Vervega, citata dall’Istituto.

    Nata nel 1958, Beti Vervega ha studiato pittura con il prof. Teodor Moraru all’Accademia di Belle Arti “Luceafărul” di Bucarest. Dal 1997 è membro dell’Unione degli Artisti Visivi di Romania. Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e rassegne collettive in Romania e all’estero, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica nella sua scheda biografica.

    La mostra “In-Extenso” rimarrà aperta al pubblico fino all’8 ottobre nella Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Cannaregio 2211). L’ingresso è libero.

  • 100 candeline per l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    100 candeline per l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    L’Istituto è stato ufficializzato dallo stato italiano nel 1933, spiega in un’intervista a Radio Romania Internazionale la sua direttrice, Laura Napolitano, presentando la bella rosa di eventi del 2024, segnato anche dal Centenario Puccini.

    Oltre agli eventi che celebrano in Romania i 100 anni dalla scomparsa del grande compositore, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha preparato per il 2024 un ricco calendario: il Festival Visuali Italiane – Nuovo Cinema Italiano in Romania, la mostra dedicata alla gallerista Ileana Sonnabend, il debutto al Festival Internazionale di Teatro di Sibiu con “Il Risveglio” di Pippo Delbono, di cui l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest è stato coproduttore, la partecipazione alla Romanian Design Week e tante altre iniziative, spiega Laura Napolitano.

     

  • “Camilian Demetrescu, întoarcere/ ritorno”, in mostra al Museo d’Arte Contemporanea di Sibiu

    “Camilian Demetrescu, întoarcere/ ritorno”, in mostra al Museo d’Arte Contemporanea di Sibiu

    In questa occasione, sarà inaugurata anche la nuova sala mostre – eventi del Museo d’Arte Contemporanea di Sibiu, precisano gli organizzatori in un post su Facebook. Saranno presenti la ministra della Cultura romena, Raluca Turcan, il presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, Federico Mollicone, e l’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău. Nel corso dell’evento, sarà presentato anche il prodotto filatelico dedicato a Camilian Demetrescu, ricorda inoltre il Museo Nazionale Brukenthal.

  • Romania-Italia, il presidente Sergio Mattarella in visita a Bucarest

    Romania-Italia, il presidente Sergio Mattarella in visita a Bucarest

    “La Romania per l’Italia è un partner imprescindibile, sia sul piano bilaterale che su quello europeo, che su quello delle questioni internazionali”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ufficiale ieri a Bucarest, dove è stato ricevuto dal capo dello stato, Klaus Iohannis, e dal primo ministro, Marcel Ciolacu. “L’Italia si augura e sollecita che il Consiglio Europeo, dopo aver rimosso i controlli marittimi e aerei nelle frontiere, rimuova anche quelli ai confini terrestri, perché la Romania possa entrare pienamente nello spazio Schengen”, ha sottolineato il capo dello stato italiano.

     

    Klaus Iohannis ha salutato, da parte sua, le solide basi per lo sviluppo delle relazioni bilaterali, della cooperazione a più livelli con l’Italia, anche in ambito europeo ed euro-atlantico. L’interscambio commerciale tra la Romania e l’Italia ha raggiunto l’anno scorso i 20 miliardi di euro, ha sottolineato il presidente, valutando che l’incontro rappresenta la continuazione del dialogo costante tra i due paesi.

     

    Allo stesso tempo, il capo dello stato ha accolto con grande favore il prezioso contributo dell’Italia alla sicurezza delle zone confinanti con la Romania. Iohannis ha precisato che entrambi gli stati continueranno a lavorare insieme a tutti gli alleati per rafforzare il ruolo della NATO nella prevenzione di qualsiasi guerra.

     

    “Abbiamo discusso delle nostre preoccupazioni in materia di sicurezza, generate dalla guerra che la Russia continua a condurre contro l’Ucraina, con un forte impatto negativo per la regione, ma anche per l’intero spazio euro-atlantico. Continueremo a lavorare insieme per rafforzare il ruolo della NATO nel prevenire qualsiasi guerra e difendere i nostri stati, consolidando la sua postura di deterrenza e difesa sul Fianco orientale, ma anche su quello meridionale”, ha detto Klaus Iohannis.

     

    Per quanto riguarda l’allargamento dell’Unione Europea, il presidente della Repubblica Italiana ha espresso la speranza che l’Ucraina e la Repubblica di Moldova aderiscano quanto prima possibile. Nella conferenza stampa congiunta, Sergio Mattarella ha fatto riferimento anche alla visita effettuata, in precedenza, a Chișinău.

     

    “Abbiamo considerato come sia indispensabile – lo accennava poc’anzi il presidente Iohannis – l’ampliamento dell’Unione con l’allargamento ai Paesi candidati. Io sono stato, appunto, – come ricordava cortesemente il Presidente Iohannis – ieri in Moldova, riaffermando la convinzione forte dell’Italia per l’ingresso della Moldova nell’Unione europea e per il contributo a rendere i tempi più veloci possibili. Così come intendiamo che avvenga per i Paesi dei Balcani occidentali e per l’Ucraina”, ha puntualizzato Sergio Mattarella.

     

    Con il primo ministro Marcel Ciolacu, il capo dello stato italiano ha sottolineato l’importanza della cooperazione economica come pilastro delle relazioni bilaterali. La cooperazione economica romeno-italiana, i valori comuni e i legami tra i cittadini rendono le relazioni bilaterali ancora più forti, ha affermato il premier. Un punto importante dei colloqui ha riguardato i romeni in Italia, una delle comunità romene più numerose all’estero. In questo contesto, Marcel Ciolacu ha accolto con grande favore il sostegno delle autorità italiane all’integrazione della comunità romena, il rispetto dei diritti e il riconoscimento dei benefici recati alla società italiana.

  • 18.06.2024

    18.06.2024

    Romania-Italia – Il presidente Sergio Mattarella sarà ricevuto domani a Bucarest dal suo omologo Klaus Iohannis, in occasione della sua visita in Romania. Secondo un comunicato dell’Amministrazione Presidenziale, la visita rappresenta la continuazione del dialogo al più alto livello, segnato dal momento storico della visita di stato che il presidente Iohannis ha effettuato in Italia nel 2018, la prima dopo 45 anni, nonchè della terza riunione congiunta dei governi dei due paesi, svoltasi a Roma tra il 14 e il 15 febbraio. Nel 2024, Romania e Italia celebrano il 145° anniversario delle relazioni diplomatiche, nonché il 60° dall’elevazione delle rappresentanze a livello di ambasciata. I due capi di stato esamineranno, tra l’altro, aspetti relativi agli sviluppi europei e globali, con particolare attenzione all’agenda strategica dell’Unione Europea e alla situazione della sicurezza.

     

    Romania-Germania – Dopo i colloqui bilaterali svolti a Monaco di Baviera con il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, il premier bavarese Markus Soder ha sottolineato l’importanza dell’adesione a pieno titolo della Romania a Schengen. D’altra parte, Soder ha ricordato che in Baviera vivono oltre 213.000 romeni, sottolineando il loro contributo alla società ed esortando allo sviluppo delle relazioni economiche. “La Germania è il miglior partner della Romania, mentre la Baviera è il più forte partner commerciale della Romania”, ha sottolineato l’esponente tedesco. Dal canto suo, il primo ministro Marcel Ciolacu ha sottolineato gli ottimi rapporti di cooperazione tra Romania e Baviera. Ciolacu ha ribadito il fermo sostegno della Romania al futuro europeo dei partner dei Balcani occidentali, nonchè della Repubblica di Moldova e dell’Ucraina. Il premier Ciolacu ha ribadito la solidarietà della Romania all’Ucraina e al suo popolo di fronte alla guerra illegale e ingiustificata della Russia, riconfermando l’impegno di Bucarest per il sostegno multidimensionale allo stato confinante e per una stretta cooperazione con la Germania in questo senso. Sempre a Monaco di Baviera si è svolta una riunione congiunta dei governi di Romania e Baviera, in occasione del 25/o anniversario delle relazioni bilaterali. Le delegazioni hanno firmato un memorandum sull’imprenditoria, PMI e start-up.

     

    Inflazione – Il tasso d’inflazione annuo nell’Unione Europea è salito a maggio al 2,7% dal 2,6 rilevato nel mese precedente. Secondo i dati Eurostat, a maggio, gli stati membri dell’UE con i tassi di inflazione più bassi erano la Lituania (0%), la Finlandia (0,4%) e l’Italia (0,8%). Al polo opposto, i paesi comunitari con i tassi di inflazione più elevati sono stati Romania (5,8%), Belgio (4,9%) e Croazia (4,3%). Rispetto ad aprile, il tasso d’inflazione annuo è diminuito in 17 stati membri, Romania compresa.

     

    Maturità – Si è svolta oggi la prova orale di lingua romena dell’esame di Maturità. La valutazione delle abilità linguistiche e comunicative orali in romeno continuano domani, seguite dalle prove di lingua materna,  competenze digitali e lingua straniera. Gli esami scritti iniziano il 1 luglio. I responsabili dell’istruzione assicurano che le misure adottate per questa sessione della Maturità ridurranno notevolmente le possibilità di frode. Tutte le prove sono monitorate audio-video, mentre la valutazione degli esami scritti avverrà esclusivamente su una piattaforma digitalizzata.

     

    Minori – Il presidente della Commissione Esteri del Senato romeno, Titus Corlăţean, ha sollecitato al Governo svedese una rapida reazione nel caso delle richieste “assolutamente giustificate” di fermare la detenzione illegale e abusiva di due minorenni con cittadinanza romena. In una conferenza stampa congiunta con il deputato Ben-Oni Ardelean, riguardante il caso di una famiglia di romeni residenti in Svezia, Corlăţean ha chiesto al governo svedese di rispettare rigorosamente i suoi impegni internazionali e le ottime relazioni politiche con lo Stato romeno, e di rimpatriare immediatamente le due ragazze. Secondo il presidente della Commissione Esteri del Senato, i coniugi Daniel e Bianca Samson e le loro due figlie, Sara e Diana, si trovano, da dicembre 2022, in una situazione che li segna profondamente. In una discussione familiare, la figlia più grande, all’epoca 11/enne, ha chiesto ai genitori un kit per il trucco e uno smartphone. I genitori non hanno voluto accettare la sua richiesta, la ragazza minacciando di raccontare alla scuola di subire violenza domestica. L’assistenza sociale, senza alcuna verifica, ha portato via entrambe le sorelle da casa. Dopo le indagini, la polizia ha archiviato il caso per mancanza di prove. Le ragazze, invece, non sono state restituite ai genitori, ai quali è consentito di visitarle per non più di un’ora ogni sei settimane. D’altra parte, è in corso anche un’azione finalizzata alla separazione di Sara e Diana. Due settimane fa è stato registrato il quinto tentativo di suicidio di Sara.

     

    Cultura – In occasione della Giornata Universale della IE, celebrata il 24 giugno, a Roma è stata inauurata una mostra di costumi tradizionali romeni e di oggetti in ceramica provenienti dalle collezioni del Museo del Villaggio di Bucarest e dal Museo delle Civiltà della capitale italiana. La celebre camicetta tradizionale romena chiamata “ie” è  fatta di cotone e decorata con motivi popolari. La mostra resterà aperta fino al 14 luglio.

     

     

     

     

     

     

     

  • Giornata degli Eroi, Mezza Maratona Invictus a Bistriţa

    Giornata degli Eroi, Mezza Maratona Invictus a Bistriţa

    https://www.facebook.com/InvictusTeamRomania
    https://www.facebook.com/InvictusTeamRomania

    La Mezza Maratona rende omaggio a tutti i caduti al dovere e, in ugual misura, promuove le attività sportive di massa, i loro benefici per la salute fisica e mentale, ma anche lo spirito Invictus. La squadra Invictus Romania raggruppa militari feriti in missioni all’estero, che hanno ritrovato la forza di andare avanti. La loro storia è nata nel 2014, quando i Giochi Invictus vennero lanciati dal principe Harry d’Inghilterra. Nello stesso anno, un gruppo di volontari militari e civili ha dato vita all’Associazione Invictus Romania.

    La mezza maratona è nata su iniziativa di un militare romeno ferito, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il coordinatore della Squadra Invictus Romania, maggiore Gabriel Ion. “E’ l’iniziativa del capoplotone aiutante a riposo Florin Boc, militare ferito, e sempre lui si occupa dell’organizzazione. Siamo molto orgogliosi di essere riusciti a portare – guardando le liste degli iscritti – oltre 1.000 corridori qui a Bistriţa. Correranno per gli Eroi, per rendere omaggio a tutti coloro che hanno combattuto per questo Paese e hanno messo al di sopra della propria vita le necessità dei romeni, i nostri valori nazionali. E vogliamo esprimere il dovuto rispetto attraverso questa corsa”, puntualizza il maggiore Gabriel Ion.

    Alla Invictus Heroes Half-Marathon partecipano militari romeni e stranieri dispiegati in Romania, accanto a militari feriti provenienti da Belgio, Danimarca, Francia, Italia, Polonia, Gran Bretagna, Ucraina e Romania. Si tratta di militari feriti che abbiamo incontrato agli Invictus Games e che partecipano anche ad altre competizioni accanto ai nostri militari feriti, aggiunge il maggiore Gabriel Ion.

    Pronto a partire il 15 giugno, ore 9.30, dalla Piazza Centrale di Bistriţa, anche il colonnello Carlo Calcagni, campione del mondo di atletica paralimpica, il primo italiano nella storia a vincere un mondiale con il deambulatore, come riferiscono i media nella Penisola. Ha vinto anche tre medaglie d’oro agli Invictus Games 2022 svoltisi all’Aja, in Olanda. Il colonnello Carlo Calcagni è arrivato proprio oggi dall’Italia, in rappresentanza della Invictus Games Foundation.

    “Mai arrendersi, nonostante tutto!” rappresenta il suo stile di vita. “Il mio MAI ARRENDERSI non è soltanto un motto che tanti ormai hanno fatto proprio, ma il mio è proprio uno stile di vita, perchè ogni giorno, con le azioni, con l’esempio, cerco di dare dei messaggi importanti alle persone che magari si abbattono per molto meno e che hanno bisogno di riferimenti”, spiega Carlo Calcagni a Radio Romania Internazionale.

    Il colonnello ha parlato anche dell’educazione dei figli attraverso gli esempi. In effetti, alla Invictus Heroes Half-Marathon è accompagnato anche dalla famiglia. “Il bambino di 9 anni farà i 750 metri come da programma, perchè anche lui vuole essere partecipe”, aggiunge Carlo Calcagni.

    A dare il via alla corsa sarà Sua Altezza Reale, Principessa Sofia.