Tag: letteratura

  • Prof. Bruno Mazzoni, Premio dell’Istituto Culturale Romeno per la migliore traduzione

    Prof. Bruno Mazzoni, Premio dell’Istituto Culturale Romeno per la migliore traduzione

    Steinar Lone è stato premiato per il volume “Solenoide” di Mircea Cărtărescu, tradotto anche in italiano sempre dal prof. Bruno Mazzoni. Entrambi i volumi sono stati pubblicati con il sostegno dell’ICR, attraverso al programma Translation and Publication Support 2023.

    I premi, consegnati da Sorin Gherguț, rappresentante del Centro Nazionale del Libro dell’ICR, riconoscono l’impatto della letteratura romena nel mondo, grazie all’impegno esemplare dei traduttori, eccellenti ambasciatori dei libri romeni fuori confine, precisa l’ICR. Al prof. Mazzoni, il premio è stato conferito “per la maestria con la quale ha tradotto in lingua italiana le sottigliezze e la grazia dell’universo poetico di Ana Blandiana, un operato che porta ancora più avanti un lavoro di traduttore e una carriera generosamente dedicata alla lingua e alla letteratura romena”, precisa la giuria nella motivazione.

    Per una “congiuntura quasi astrale”, come la definisce il prof. Bruno Mazzoni in un’intervista a Radio Romania Internazionale, l’assegnazione di questo riconoscimento è avvenuta a due giorni dalla cerimonia svoltasi a Oviedo, nel corso della quale Re Filippo VI di Spagna ha conferito alla poetessa Ana Blandiana il celebre Premio “Principessa delle Asturie” 2024.

    “Il fatto che io sia stato sulla scena del Teatro Nazionale di Iași insieme con il mio caro amico Steinar Lone, ottimo traduttore in lingua norvegese, è stato un onore enorme”, ha detto a Radio Romania Internazionale il prof. Bruno Mazzoni, ringraziando l’Istituto Culturale Romeno, il Centro Nazionale del Libro, gli anfitrioni e gli organizzatori del FILIT. Nella stessa intervista, il noto romenista ha parlato anche della saga epica “Theodoros” di Mircea Cărtărescu, uscita recentemente presso Il Saggiatore, sempre con la sua traduzione, che verrà presentata a novembre a Milano e Bologna, come anche di altri progetti in cantiere, tra cui un volume di Max Blecher.

    Già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa, Doctor Honoris Causa dell’Università di Bucarest e dell’Università dell’Ovest di Timișoara, Bruno Mazzoni è stato premiato nel 2005 dal presidente della Repubblica Italiana per la sua attività di traduttore, ricorda ancora l’ICR. Ha tradotto in lingua italiana volumi di Mircea Cărtărescu, Ana Blandiana, Max Blecher, Herta Müller e Cătălin Pavel e ha pubblicato studi su Tudor Arghezi, Ion Barbu o Nichita Stănescu.

    Il volume “Variazioni su un tema dato” è stato presentato dalla poetessa Ana Blandiana nell’ambito di un ampio tour nel Bel Paese a settembre 2023, che ha fatto tappa anche alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, in un evento organizzato dall’Accademia di Romania e dall’Ambasciata di Romania in Italia.

     

  • Musica, cinema, arte, letteratura: ricco ventaglio italiano in Romania

    Musica, cinema, arte, letteratura: ricco ventaglio italiano in Romania

    Nell’ambito di F-SIDED, il primo cineclub romeno dedicato esclusivamente ai film realizzati da donne e alle modalità alternative di guardare e rappresentare femminilità nel cinema e nella società, il 26 settembre a Cluj-Napoca e Timișoara sarà proiettato il film “Pasqualino Settebellezze” di Lina Wertmüller. Inoltre, il 28 settembre, al Teatro Masca di Bucarest sarà proiettato il film “Cesare deve morire” di Paolo & Vittorio Taviani, vincitore dell’Orso d’Oro al 62esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Le proiezioni sono organizzate in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

    Inoltre, la scrittrice Lorenza Pieri arriva a Cluj, come ospite speciale del Festival Internazionale del Libro Transilvania. Il 27 settembre verrà presentata la versione romena del suo libro “Isole minori” (O insulă mai mică), tradotto da Gabriela Lungu e pubblicato presso l’editrice Casa Cărții de Știință. Anche questo evento è organizzato con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, che invita il pubblico ugualmente il pubblico alla mostra fotografica “Kochan” di Alessandra Calò, curata da Simone Azzoni, che resterà aperta dal 27 settembre al 19 ottobre presso Switch Lab di Bucarest.

    Lo stesso Istituto Italiano di Cultura di Bucarest apre il mese di ottobre con il recital di trombone solo di Filippo Vignato “All About Dreaming”, una performance concepita per adattarsi ed interagire con le diverse dimensioni acustiche degli spazi che la ospitano. L’evento sarà ospitato dall’Istituto il 1 ottobre, dalle ore 19.00, mentre il giorno dopo arrivano la grande regina del jazz italiano, Rita Marcotulli, e Thomas Enhco, il “nuovo eroe del pianoforte francese”. I due grandi artisti terranno il 2 e il 3 ottobre a Bucarest e a Cluj-Napoca due concerti dei tutto speciali. Entrambi esplorano territori oltre il jazz, come la musica da film o i grandi successi rock, pop o la musica tradizionale e sono sempre volti all’inaspettato e al desiderio di dare forma a concerti unici.

    Il cinema italiano arriva a Bucarest anche nel mese di ottobre: la commedia “Romeo è Giulietta” di Giovanni Veronesi verrà proiettata nell’ambito del Bucharest Best Comedy Film Festival il 3 e il 4 ottobre su Cinemaraton e il 4 ottobre al Cinema Muzeul Țăranului.

     

  • “Dacia Maraini e la Romania”, serata letteraria a Roma

    “Dacia Maraini e la Romania”, serata letteraria a Roma

    "Dacia Maraini e la Romania", serata letteraria a Roma (fonte: facebook.com/ Accademia di Romania)
    “Dacia Maraini e la Romania”, serata letteraria a Roma (fonte: facebook.com/ Accademia di Romania)

    “Siamo particolarmente orgogliosi di avere come ospite Dacia Maraini, che è sicuramente la scrittrice italiana vivente e in attività più tradotta, più nota, più studiata al mondo. Dacia Maraini è conosciuta in Romania ai non italianisti – che sicuramente la leggevano in originale – dal 2000, quando è stato tradotto il romanzo “La lunga vita di Marianna Ucrìa” presso l’editrice Univers, ripubblicato a 20 anni di distanza, nella traduzione di Gabriela Lungu che, finora, è la “voce” romena di Dacia Maraini”, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania, Oana Boșca-Mălin.

    La stessa Gabriela Lungu ha tradotto in romeno anche il romanzo “Voci” e il commovente “Caro Pier Paolo”, che Dacia Maraini, come amica di una vita di Pasolini gli ha dedicato nel centenario della morte, aggiunge la nostra ospite, ricordando i viaggi della scrittrice in Romania, a Bucarest e Cluj-Napoca. D’altronde, nel 2019, l’Università di Bucarest le ha conferito il titolo di Honoris Causa “per il suo costante coinvolgimento analitico e responsabile nella storia, per la contemplazione partecipativa ad essa, per l’eleganza e la coerenza intellettuale con cui, in più di cinquant’anni di carriera, ha saputo trasformare il brutto della realtà in opera artistica e civica”.

     

  • Giornata Lingua Romena precede tour dello scrittore Mircea Cărtărescu in Italia

    Giornata Lingua Romena precede tour dello scrittore Mircea Cărtărescu in Italia

    L’1 settembre, il famoso scrittore romeno sarà uno degli ospiti più attesi al FLIP – Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano d’Arco, giunto alla terza edizione, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il noto romenista e traduttore Bruno Mazzoni.



    Grande amico della lingua, della letteratura e della cultura romena, il prof. Mazzoni, già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa, ha raccontato anche come vive la celebrazione del 31 agosto.



    Sono molto partecipe per questa celebrazione. E’ ancora più importante che ormai viene festeggiata sia dalla Romania che dalla Repubblica di Moldova. Giusto oggi l’ambasciatore di Romania in Italia, S.E. Gabriela Dancău, ha pubblicato sui social un messaggio molto positivo, molto entusiasta, proprio per celebrare l’importanza della coesione di tutte le comunità dei romeni dentro e fuori dei due paesi, ha aggiunto il professore, sottolineando che l’identità di una nazione si basa in primo luogo sulla comunità di lingua.



    Dopo Pomigliano d’Arco, Mircea Cărtărescu sarà ospite speciale del Festivaletteratura di Mantova e incontrerà il pubblico il 7 settembre in una serata ospitata dalla Basilica Palatina di Santa Barbara, spiega il suo traduttore Bruno Mazzoni, che lo accompagna nella tournée letteraria italiana organizzata con il supporto dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    L’8 settembre, lo scrittore dialogherà con Bruno Mazzoni, Valentina Sturli dell’Università di Chieti e Francesco Brancati dell’Università di Pisa presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova (Aula 9 Complesso Beato Pellegrino). L’incontro sarà introdotto da Dan Octavian Cepraga, docente di letteratura romena all’Ateneo padovano.




  • “Serate a domicilio dell’Ambasciata” di Romania con Mircea Cărtărescu e Bruno Mazzoni

    “Serate a domicilio dell’Ambasciata” di Romania con Mircea Cărtărescu e Bruno Mazzoni

    Le Serate a domicilio dell’Ambasciata di Romania in Italia (Serile Acasă ale Ambasadei) proseguono con un incontro che avrà come protagonista Mircea Cărtărescu, uno tra i più importanti scrittori romeni contemporanei. L’evento, che sarà ospitato il 22 luglio, ore 19.00, dalla sede della rappresentanza diplomatica, darà spazio ad un dialogo tra Mircea Cărtărescu e il professore universitario Bruno Mazzoni, noto traduttore di letteratura romena. Il protagonista del primo incontro, svoltosi il 21 giugno, è stato il noto drammaturgo, poeta e giornalista romeno Matei Vișniec.

    Le Serate a domicilio dell’Ambasciata riflettono un concetto di eventi culturali dedicati alla comunità dei connazionali che vivono nella Penisola e agli amici della Romania. L’iniziativa è volta ad avvicinare ai cittadini personalità romene di spicco e, in ugual misura, ad articolarsi in una piattaforma di promozione degli artisti romeni in Italia. In questo modo, l’Ambasciata si propone di ravvicinare esponenti di spicco della comunità e coagulare un segmento importante della cultura romena d’oltreconfine attorno ai valori comuni, sia europei che definitori per l’identità, le tradizioni e la cultura romena, precisa l’Ambasciata di Romania in Italia in un comunicato.

  • Invito alla lettura delle “Fiabe romene” di Petre Ispirescu

    Invito alla lettura delle “Fiabe romene” di Petre Ispirescu

    Le “Fiabe romene” di Petre Ispirescu (1830-1887) si leggono ora anche in italiano. Il volume è uscito questanno presso Besa Muci Editore, nella traduzione di Silvia Storti e Alina Monica Turlea, con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest, attraverso il programma TPS (Translation and Publication Support Programme) dedicato alla promozione della cultura romena allestero.



    Per le traduttrici, questo lavoro ha rappresentato una sfida che inizialmente sembrava insormontabile, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Alina Monica Turlea. “Il testo originale imponeva unaderenza rigorosa che rischiava di appiattire la nostra traduzione. I problemi di significato, i problemi lessicali, giacchè il testo è del XIX secolo, dunque abbiamo a che fare con una lingua arcaica, poi il gioco di corrispondenze tra suoni e significati, il ritmo e la musicalità del testo sono stati traguardi da superare”, aggiunge Alina Monica Turlea. “Nelle fiabe ritroviamo loriginalità dellespressione artistica di un popolo, con dialoghi tipici delloralità, vocaboli arcaici, giochi di parole, insomma, una lingua ricca e inimitabile”, dice ancora Alina Monica Turlea, invitando il pubblico alla lettura delle “Fiabe romene”, in un viaggio affascinante, per avvicinarsi ai valori artistici e spirituali del popolo romeno.



    “La traduzione della presente raccolta di fiabe e racconti di Petre Ispirescu ha rappresentato per noi non solo una sfida, per le già citate particolarità linguistico-lessicali e per la riccchezza dei riferimenti socio-culturali, folclorici e mitologici relativi al contesto romeno, bensì ha costituito soprattutto loccasione di rendere omaggio al più grande collezionista e autore di narrazioni popolari della Romania, facendolo conoscere al pubblico italiano”, dice, a sua volta, Silvia Storti. “Siamo infatti molto liete e onorate di aver realizzato la più completa e recente traduzione di Ispirescu ad oggi pubblicata in Italia”, conclude Silvia Storti.




  • La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    “Romania: il coraggio di fare letteratura…” è il filo conduttore della presenza del nostro Paese alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolge dal 19 al 23 maggio. La partecipazione della Romania alla più importante manifestazione del genere in Italia, incentrata questanno sui “Cuori selvaggi”, è organizzata dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e lAccademia di Romania in Roma. Allo Stand nazionale, situato nel Padiglione 1 B44-C43, allestito secondo un concetto che riflette il tema dei “Cuori selvaggi”, lAccademia di Romania e i suoi partner propongono al pubblico un design grafico dinamico, tonico e ottimista, con la scritta “Coraggio” in varie lingue.



    “Selvaggi sono i cuori che osano, i cuori liberi. Selvaggio è anche il pensiero libero, quindi il titolo di questa edizione è di nuovo provocatorio, come sempre, e la Romania ha risposto a questa provocazione con il Coraggio di fare letteratura e anche di tradurre letteratura, aggiungerei”, spiega a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, responsabile programmi di diffusione culturale presso lAccademia di Romania in Roma, precisando che il pubblico scoprirà libri di letteratura romena contemporanea, ma anche scrittori classici, come Ioan Slavici, Liviu Rebreanu o Ion Luca Caragiale. Cinque giornate, con un programma variegato allo Stand della Romania, alla Sala Azzurra e alla Sala Indaco del Lingotto, ma anche nel Salone off, con un incontro il 21 maggio alla Libreria Trebisonda, dove Rediviva Edizioni presenterà le novità.



    Per tutta la durata della manifestazione, una trentina di ospiti romeni e italiani – scrittori, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti, critici letterari e rappresentanti di editrici della Penisola – invitano il pubblico allo Stand della Romania, ma anche in altre sale del Salone e nel Salone off, ad una rosa di incontri letterari destinati a promuovere i volumi degli scrittori romeni pubblicati negli ultimi anni in Italia.



    Interverranno Cesare Alzati, Magda Arhip, Mauro Barindi, Mircea Cărtărescu, Ricardo Cavallero, Dan Octavian Cepraga, Andrea Cortellessa, Federico Donatiello, Celestina Fanella, Marco Dotti, Ida Garzonio, Ilaria Gaspari, Krystyna Jaworska, Massimo Maurizio, Bruno Mazzoni, Roberto Merlo, Adrian Niculescu, Silvia Panichi, Ioana Pârvulescu, Cătălin Pavel, Marta Petreu, Ioan-Aurel Pop, Violeta Popescu, Mattia Luigi Pozzi, Vanni Santoni, Roberto Scagno, Adriana Senatore, Cristina Stănescu, Victor Ieronim Stoichiţă, Irina Țurcanu, Alina Monica Țurlea e Matei Vişniec, precisano gli organizzatori.



    Allo Stand della Romania, sarà allestito anche uno spazio dedicato alla vendita di libri, allestito in partenariato con la Libreria Libris di Brașov. Oltre ai titoli in italiano, il pubblico troverà anche libri in lingua romena, destinati ai lettori di madrelingua oppure agli italiani che studiano il romeno, ha detto ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin.



    Il programma integrale degli eventi presentati dalla Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dellIstituto Culturale Romeno. Per ulteriori aggiornamenti, seguite anche le pagine Facebook dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dellAccademia di Romania in Roma.




  • La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    “Romania: il coraggio di fare letteratura…” è il filo conduttore della presenza del nostro Paese alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolge dal 19 al 23 maggio. La partecipazione della Romania alla più importante manifestazione del genere in Italia, incentrata questanno sui “Cuori selvaggi”, è organizzata dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e lAccademia di Romania in Roma. Allo Stand nazionale, situato nel Padiglione 1 B44-C43, allestito secondo un concetto che riflette il tema dei “Cuori selvaggi”, lAccademia di Romania e i suoi partner propongono al pubblico un design grafico dinamico, tonico e ottimista, con la scritta “Coraggio” in varie lingue.



    “Selvaggi sono i cuori che osano, i cuori liberi. Selvaggio è anche il pensiero libero, quindi il titolo di questa edizione è di nuovo provocatorio, come sempre, e la Romania ha risposto a questa provocazione con il Coraggio di fare letteratura e anche di tradurre letteratura, aggiungerei”, spiega a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, responsabile programmi di diffusione culturale presso lAccademia di Romania in Roma, precisando che il pubblico scoprirà libri di letteratura romena contemporanea, ma anche scrittori classici, come Ioan Slavici, Liviu Rebreanu o Ion Luca Caragiale. Cinque giornate, con un programma variegato allo Stand della Romania, alla Sala Azzurra e alla Sala Indaco del Lingotto, ma anche nel Salone off, con un incontro il 21 maggio alla Libreria Trebisonda, dove Rediviva Edizioni presenterà le novità.



    Per tutta la durata della manifestazione, una trentina di ospiti romeni e italiani – scrittori, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti, critici letterari e rappresentanti di editrici della Penisola – invitano il pubblico allo Stand della Romania, ma anche in altre sale del Salone e nel Salone off, ad una rosa di incontri letterari destinati a promuovere i volumi degli scrittori romeni pubblicati negli ultimi anni in Italia.



    Interverranno Cesare Alzati, Magda Arhip, Mauro Barindi, Mircea Cărtărescu, Ricardo Cavallero, Dan Octavian Cepraga, Andrea Cortellessa, Federico Donatiello, Celestina Fanella, Marco Dotti, Ida Garzonio, Ilaria Gaspari, Krystyna Jaworska, Massimo Maurizio, Bruno Mazzoni, Roberto Merlo, Adrian Niculescu, Silvia Panichi, Ioana Pârvulescu, Cătălin Pavel, Marta Petreu, Ioan-Aurel Pop, Violeta Popescu, Mattia Luigi Pozzi, Vanni Santoni, Roberto Scagno, Adriana Senatore, Cristina Stănescu, Victor Ieronim Stoichiţă, Irina Țurcanu, Alina Monica Țurlea e Matei Vişniec, precisano gli organizzatori.



    Allo Stand della Romania, sarà allestito anche uno spazio dedicato alla vendita di libri, allestito in partenariato con la Libreria Libris di Brașov. Oltre ai titoli in italiano, il pubblico troverà anche libri in lingua romena, destinati ai lettori di madrelingua oppure agli italiani che studiano il romeno, ha detto ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin.



    Il programma integrale degli eventi presentati dalla Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dellIstituto Culturale Romeno. Per ulteriori aggiornamenti, seguite anche le pagine Facebook dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dellAccademia di Romania in Roma.




  • “Poesie” di Mihai Eminescu, il Libro del week-end all’Accademia di Romania in Roma

    “Poesie” di Mihai Eminescu, il Libro del week-end all’Accademia di Romania in Roma

    Sono le “Poesie” di Mihai Eminescu, in un volume curato da Elio M. Satti e pubblicato presso Maria Pacini Fazzi editore, la proposta dellAccademia di Romania in Roma come “Il libro del week-end” questa settimana. Un progetto virtuale lanciato dalla prestigiosa istituzione culturale il 3 marzo scorso, in occasione della Giornata Mondiale dello Scrittore, per avvicinare la letteratura romena al pubblico italiano.



    Ogni giovedì, il pubblico ha modo di (ri)scoprire fiction, saggistica filosofica, storiografia, poesia, testi drammatici o critica filologica, grazie ai volumi pubblicati in Italia dal 2019 ad oggi. Agli incontri con le pagine di Mircea Cărtărescu, Aura Christi, Emil Cioran, Mircea Eliade, Mihai Eminescu, faranno seguito nelle prossime settimane quelle di Claudiu Florian o Valeriu Nicolae, accanto a volumi firmati da altri autori di prestigio, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania, Oana Boşca-Mălin, ricordando che il progetto è stato ideato dalladdetto agli affari culturali Mihai Stan insieme ad Alexandra Boanţă.



    Liniziativa è nata in partenariato con lAssociazione Italiana dei Romenisti, Biblioteche di Roma e la piattaforma Orizzonti Culturali Italo-Romeni.



  • Il libro del week-end all’Accademia di Romania in Roma

    Il libro del week-end all’Accademia di Romania in Roma

    Dal 3 marzo, Giornata Mondiale dello Scrittore, l’Accademia di Romania in Roma ha lanciato Il libro del week-end, un progetto virtuale volto ad avvicinare la letteratura romena al pubblico italiano. Si tratta di un’iniziativa ispirata alla Giornata Nazionale della Lettura, celebrata per la prima volta quest’anno, il 15 febbraio, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania, Oana Boşca-Mălin, precisando che sarà presentata una rosa incredibilmente ricca di volumi di letteratura romena pubblicati in Italia dal 2019 al corrente anno.



    Ogni giovedì, il pubblico avrà modo di (ri)scoprire fiction, saggistica filosofica, storiografia, poesia, testi drammatici o critica filologica. Sarà Il Levante di Mircea Cărtărescu, pubblicato nel 2019 presso la Voland, con la traduzione del prof. Bruno Mazzoni, ad aprire il 10 marzo la rosa dei nuovi incontri letterari proposti dall’Accademia di Romania in Roma. Il progetto è nato in partenariato con l’Associazione Italiana dei Romenisti, Biblioteche di Roma e la piattaforma Orizzonti Culturali Italo-Romeni, ha detto ancora la vicedirettrice dell’Accademia di Romania.




  • La vita comincia venerdì, la scrittrice romena Ioana Pârvulescu ai Dialoghi di Trani

    La vita comincia venerdì, la scrittrice romena Ioana Pârvulescu ai Dialoghi di Trani

    Sarà la scrittrice Ioana Pârvulescu con il suo romanzo “La vita comincia venerdì” a rappresentare la Romania alla XX edizione del Festival letterario “I Dialoghi di Trani”, in corso dal 15 al 20 settembre. Curato dal prof. Bruno Mazzoni, il libro che nel 2013 ha vinto il Premio dellUnione Europea per la letteratura, è uscito nel 2020 anche in Italia, presso Voland Edizioni, nella traduzione del prof. Mauro Barindi e con la postfazione dello scrittore romeno Mircea Cărtărescu.



    Ioana Pârvulescu incontrerà il pubblico in presenza lunedì 20 settembre, dalle ore 10:00, presso la Biblioteca Comunale Giovanni Bovio di Trani (Piazzetta S. Francesco 1), precisa lAccademia di Romania, che ha organizzato la presenza della scrittrice al prestigioso festival, con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest. E la terza partecipazione della Romania ai Dialoghi di Trani, dopo quelle di Valeriu Nicolae nel 2019 e Claudiu M. Florian nel 2020.



    La presentazione del romanzo darà spazio ad un dialogo tra Ioana Pârvulescu e il giornalista Gianpaolo Balsamo, alla presenza di studenti liceali, che faranno a loro volta delle domande alla scrittrice romena, ha detto a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, spiegando anche come si colloca “La vita comincia venerdi”, ambientato nel 1897, nellattualissimo tema della Sostenibilità sul quale è incentrata ledizione 2021 dei Dialoghi di Trani. Unedizione ibrida, che abbina gli eventi in presenza a quelli virtuali.



    “Un festival molto ricco, dove si parla anche di architettura sostenibile, del cinema nel contesto del Covid, dellAgenda 2030, delle professioni del futuro. Magari ci si può chiedere: Ioana Pârvulescu, con un romanzo che si chiama “La via comincia venerdì”, che si svolge nel 1897, con dei flash sul futuro, come ci sta in questa tematica? Io direi che ci sta a meraviglia”, puntualizza la vicedirettrice dellAccademia di Romania. “Un romanzo che parla del futuro nel passato e del passato nel futuro”, aggiunge la nostra ospite, precisando che sono stati gli organizzatori stessi del Festival a scegliere Ioana Pârvulescu e il suo racconto pieno di personaggi incantevoli che trasportano il lettore in unaltra epoca.



    Scrittrice e saggista, Ioana Pârvulescu è docente alla Facoltà di Lettere di Bucarest. Già redattrice della rivista “România literară” e responsabile editoriale per la casa editrice Humanitas, è autrice di saggi sulla vita quotidiana romena del XIX e XX secolo e di romanzi tradotti in più di 10 lingue, ricorda ancora lAccademia di Romania in Roma nella sua scheda biografica.




  • Programma Radio Romania Internazionale 15.09.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 15.09.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; Incontro con la Romania: Assaggia con cura!; Corriere degli ascoltatori (replica di domenica); Una canzone al giorno



  • Dante 700: illustratori romeni, incunaboli ed edizioni rare in mostra a Bucarest

    Dante 700: illustratori romeni, incunaboli ed edizioni rare in mostra a Bucarest

    700 anni dopo la scomparsa del padre della lingua italiana, il pubblico di Bucarest ha in questi giorni una nuova opportunità di scoprire e seguire le tracce della sua presenza in Romania. Si tratta della mostra-evento Dante 700 – A riveder le stelle: illustratori romeni dell’opera di Dante – Mac Constantinescu e Marcel Chirnoagă – incunaboli ed edizioni rare, inaugurata nel primo giorno di settembre presso la Sala Pallady della Biblioteca dell’Accademia Romena. All’evento, organizzato nel pieno rispetto delle norme sanitarie dal Museo Nazionale della Letteratura, dall’Accademia Romena e dalla sua Biblioteca, accanto al pubblico particolarmente entusiasta, erano presenti personalità dell’ambiente culturale, accademico, diplomatico e politico. La mostra è organizzata in partenariato con l’Istituto Culturale Romeno, Romfilatelia e il Teatro Nottara di Bucarest.



    Fino al 10 settembre, il pubblico potrà scoprire 21 opere grafiche realizzate dal maestro Marcel Chirnoagă, rappresentazioni dell’Inferno dantesco, che fanno parte del patrimonio Museo Nazionale della Letteratura, esposte per la prima volta in questa occasione. La mostra presenta anche mini-incisioni su linoleum, firmate da Mac Constantinescu, come illustrazioni all’Inferno dantesco, tradotto da Alexandru Marcu e pubblicato in Romania nel periodo compreso tra le due guerre mondiali. I visitatori ammireranno inoltre incunaboli ed edizioni rare di Dante dal tesoro della Biblioteca dell’Accademia Romena, come alcune edizioni della Divina Commedia stampate alla fine del Quattrocento a Venezia. Sono esposti anche i manoscritti della famosa traduzione del capolavoro dantesco realizzata all’inizio del Novecento dal poeta George Coşbuc, con la collaborazione di Ramiro Ortiz, all’epoca docente presso l’Università di Bucarest e direttore dell’Istituto Italiano di Cultura della Capitale romena.



    Dante ha trovato in Romania una casa sua, ha detto a Radio Romania Internazionale il presidente dell’Accademia Romena, Ioan Aurel Pop, presente al vernissage, ricordando che nella seconda metà dell’Ottocento, gli intellettuali romeni hanno cominciato a tradurre la Divina Commedia. Infatti, nel 1883 Maria Chitiu pubblicava a Craiova la prima traduzione in prosa. Nel giro di quasi 140 anni, sono uscite 15-16 traduzioni, spiega l’accademico Ioan Aurel Pop, sottolineando che l’interesse per Dante è rimasto vivo fino ad oggi in Romania. Con questo evento, abbiamo voluto mostrare che in Romania si trovano le più numerose traduzioni della Divina Commedia, dice il direttore generale del Museo Nazionale della Letteratura Romena, Ioan Cristescu, curatore della mostra insieme a Gabriela Dumitrescu. Due dei tre incunaboli della Divina Commedia che si trovano in Romania, sono custoditi dalla Biblioteca dell’Accademia Romena, sottolinea Ioan Cristescu.



    La conoscenza di Dante da parte del popolo romeno è una grande dimostrazione della profondità del legame culturale e linguistico tra i nostri due Paesi, ha spiegato, da parte sua, a Radio Romania Internazionale il nuovo ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni. Dante è un poeta e un uomo straordinariamente attuale, che parla al mondo contemporaneo sul valore della vita, aggiunge l’ambasciatore, ricordando l’importanza dei sentimenti, della crescita della persona umana, della cura e della protezione del Creato, ma anche della partecipazione politica, quindi del bene comune. Tenere viva la memoria di Dante Alighieri è assolutamente fondamentale, anche per il benessere e la crescita spirituale delle nostre comunità, puntualizza il diplomatico.



    Dante sta alla base della cultura occidentale, della cultura latina, quindi la Romania, come un Paese latino, mette le sue radici anche nella letteratura di Dante, osservava, dal canto suo, il Nunzio Apostolico a Bucarest, Mons. Miguel Maury Buendía, presente al vernissage al quale hanno partecipato anche il vicepresidente dell’Accademia Romena, Razvan Theodorescu, il direttore generale della Biblioteca dell’Accademia, Nicolae Noica, il deputato della minoranza italiana nel Parlamento di Bucarest, Andi-Gabriel Grosaru, la presidente dell’Associazione degli Italiani di Romania – ROASIT, Ioana Grosaru, e Cristina Popescu, direttrice generale della Romfilatelia, che ha lanciato per l’occasione una serie Dante 700.




  • Programma Radio Romania Internazionale 30.08.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 30.08.2021

    Sommario: Giornale radio; Approfondimento – Festival Internazionale di musica classica “George Enescu” in Romania; Cultura: lo scrittore Mircea Cărtărescu, ospite di Moby Dick Festival a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo. Lo scrittore, il cui romanzo “Solenoide”, pubblicato questanno presso Il Saggiatore sta riscuotendo successo, racconta lesperienza a Radio Romania Internazionale, accanto al suo traduttore, prof. Bruno Mazzoni; Pagine di storia (replica); Una canzone al giorno