Tag: libri

  • Cultura romena, fine anno ricco di eventi a Roma

    Cultura romena, fine anno ricco di eventi a Roma

    “Mundus 3. Ricordi dal paradiso” dipinti su tela, legno o carta dagli artisti romeni Elena Minodora e Doru Tulcan vi aspettano fino al 10 gennaio 2024 alla Galleria darte dellAccademia di Romania in Roma, che invita il pubblico a scoprire Timișoara e il suo spirito libero. La mostra darte contemporanea, aperta il 15 dicembre, è organizzata dalla prestigiosa istituzione in collaborazione con lAssociazione Timișoara 2023 – Capitale Europea della Cultura, la Facoltà di Arti e Design dellUniversità di Ovest e lUnione degli Artisti Figurativi (UAP) di Timișoara. Dal 14 novembre al 4 dicembre, levento è stato preceduto dalla rassegna “Emergenze”, dedicata sempre alla bella città della Romania occidentale, Capitale Europea della Cultura nel 2023, che ha riunito le opere di 14 giovani artisti, dottorandi di ricerca presso la Facoltà di Arti e Design dellUniversità di Ovest, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, passando in rassegna i riferimenti delle presenze culturali romene nella Capitale italiana in questo fine anno.



    La nostra ospite ricorda al pubblico che, fino al 21 aprile 2024, le Terme di Diocleziano ospitano la mostra “Dacia – lultima frontiera della Romanità”, curata dal Museo Nazionale di Storia della Romania e dal Museo Nazionale Romano, e organizzata dallAmbasciata di Romania in Italia in partenariato con il Museo Nazionale di Storia della Romania, il Ministero della Cultura romeno, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero della Difesa Nazionale, lIstituto Culturale Romeno, attraverso lAccademia di Romania in Roma, nonchè con il Ministero della Cultura italiano. Nel fine settimana, nellambito della mostra, lAssociazione Terra Dacica Aeterna di Cluj-Napoca e lAsssociazione Romanitas di Roma hanno tenuto lezioni di storia interattive soprattutto per i piccoli visitatori. Allevento ha partecipato anche il noto artista romeno Mircea Cantor. A margine della mostra, lAccademia di Romania in Roma, rappresentanza dellIstituto Culturale Romeno, ha organizzato a novembre le conferenze internazionali “On the Fringe of the Empires. Society, Economy and Artefacts in Late Antiquity and the Middle Ages (3rd-15th c. AD)” e Roman bridges and bridgeheads across the Danube: Drobeta and Sucidava”.



    I libri e il teatro non potevano mancare dalla rosa di presenze romene di fine anno in Italia. Un vero successo di pubblico è stato riscosso dallo scrittore romeno Matei Vișniec, presente l8 dicembre alla Fiera del Libro di Roma “Più libri, più liberi” per presentare “Il venditore di incipit di romanzi”, il suo nuovo libro pubblicato in Italia presso la Voland Edizioni, nella traduzione di Mauro Barindi, aggiunge la prof.ssa Oana Boşca-Mălin. Inoltre, il 14 dicembre, lAmbasciata di Romania in Italia ha avuto come ospite nella “Serata a casa” di fine anno Rodica Fleșariu Marinescu, lautrice del volume “Impronte italiane”, in dialogo con la prof.ssa Nicoleta Neșu.



    Infine, il 16 dicembre, la Basilica Santi XII Apostoli di Roma ha ospitato lVIII edizione del Concerto di Natale “Le tradizioni attraverso gli occhi dei bambini”, organizzato dallAssociazione italiana “Insieme per lAthos-Onlus”, in partenariato con lAccademia di Romania in Roma, la Diocesi Ortodossa Romena dItalia e Radio Romania, con il patrocinio dellAmbasciata di Romania nella Repubblica Italiana, dellAmbasciata di Romania presso la Santa Sede e dellAmbasciata della Repubblica di Moldova in Italia. La vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, rivolge a tutti i migliori auguri di Buon Natale e un 2024 più sereno!




  • Rivoluzione 1989: “Addio Ceausescu” di Andrea Riceputi e Maurizio Paganelli, presentato a Timişoara

    Rivoluzione 1989: “Addio Ceausescu” di Andrea Riceputi e Maurizio Paganelli, presentato a Timişoara

    Addio Ceausescu. Tre giovani romagnoli alla scoperta e all’avventura oltre la Cortina di Ferro, il libro di Andrea Riceputi e Maurizio Paganelli si legge ora anche in Romania. Il volume è stato pubblicato presso l’Editrice Pavesiana, con la traduzione della sua fondatrice e direttrice, prof.ssa Mara Chiriţescu. Un’avventura dalla quale è stato tratto anche il film Est – Dittatura Last Minute di Antonio Pisu, definito dal famoso regista Oliver Stone come bello, semplice, avvincente.



    Addio Ceausescu in traduzione romena sarà presentato il 15 dicembre a Timişoara, nell’ambito degli eventi che commemorano la Rivoluzione del 1989. Fu in questa città della Romania occidentale che si accese la scintilla della rivolta anticomunista, che poi dilagò in tutto il Paese. La professoressa Mara Chiriţescu è stata invitata dalla Società Timişoara a presentare il volume, come ha spiegato lei stessa in un’intervista a Radio Romania Internazionale. Per la stessa occasione, sarà proiettato anche il film Est – Dittatura Last Minute.




  • Serate a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia con Rodica Fleșariu Marinescu

    Serate a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia con Rodica Fleșariu Marinescu

    Roma mi ha chiamata a Lei tantissime volte, con tutta la sua gentilezza, e in tutti questi quasi 30 anni ho voluto fare qualcosa per lei: articoli, libri e mostre di fotografia in dialogo tra la Romania e l’Italia. Sono le parole di Rodica Fleșariu Marinescu, l’autrice del volume Impronte italiane, protagonista dell’ultima edizione del 2023 delle Serate a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia, che sarà ospitata il 14 dicembre, dalle ore 19.00, dalla sede della rappresentanza diplomatica a Roma, in Via Nicolò Tartaglia 40.



    Il volume che verrà presentato dall’autrice in dialogo con la professoressa Nicoleta Neșu, pubblicato nel 2022 presso l’editrice Peter Pan Art, raccoglie 47 racconti – 24 dedicati a Roma e 23 ad altre città italiane. Si tratta di un altro libro d’amore per l’Italia e per Roma, dopo Roma – tra diario e fotografia (2004) e Roma inedita (2016), quest’ultimo in edizione bilingue romeno-italiana, spiega Rodica Fleșariu Marinescu a Radio Romania Internazionale, parlando della sua passione per il Bel Paese.



    Il progetto Le Serate a Casa dell’Ambasciata, avviato dalla rappresentanza diplomatica del nostro Paese a Roma, è un formato di eventi dedicati alla comunità romena in Italia e agli amici della Romania, volto, da un lato, ad avvicinare le personalità romene al pubblico e, dall’altro, a creare una piattaforma per la promozione degli scrittori e degli artisti romeni in Italia.



    Nata nel 1957 a Braşov, nella Romania centrale, Rodica Fleșariu Marinescu ha cambiato il percorso professionale di ingegnere nel 1999, quando si è stabilita a Bucarest, dove, fino al 2018, ha lavorato presso la Direzione Ricerca del Museo Nazionale del Contadino Romeno. Nel 2005, ha conseguito un master in cultura italiana e interculturalità europea presso l’Università di Bucarest, con una tesi sul pittore Pietro Cavallini. Ha beneficiato di tre borse di ricerca libera in arte a Roma, nel 2004, 2007 e 2009. Lungo gli anni, è stata protagonista di numerose mostre fotografiche nel paese, al Museo del Contadino Romeno e all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e, in Italia, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e all’Accademia di Romania in Roma.




  • BookCity Milano, Rediviva invita “Ad ascoltar le doine” di Armando Santarelli

    BookCity Milano, Rediviva invita “Ad ascoltar le doine” di Armando Santarelli

    Alla XII edizione di BookCity Milano, che si svolge dal 13 al 19 novembre allinsegna del “Tempo del sogno”, Rediviva Edizioni, la prima editrice romena fondata in Italia nel 2012, invita il pubblico “Ad ascoltar le doine. Scritti sulla Romania” di Armando Santarelli. Il volume, che ha arricchito questanno la collana “Quaderni romeni” di Rediviva, con la prefazione del romenista Giovanni Rotiroti, e fa emergere lamore dellautore per la Romania, sarà presentato il 18 novembre, dalle ore 11.00, presso il Museo delle Culture del Mondo del capoluogo lombardo (Spazio delle Culture – Via Tortona 56).



    “Uno spazio ormai conosciuto dal pubblico lettore, un polo multidisciplinare dedicato alle culture del mondo”, spiega a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Violeta Popescu, responsabile di Rediviva Edizioni e del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, che interverrà alla presentazione del volume assieme allautore Armando Santarelli e a Florentina Niţă.



    Il libro proposto da Rediviva, che porta già nel titolo la bellissima e preziosa parola romena “doina” – un canto nostalgico, fondamentale del folclore romeno, inserito nel 2009 nel Patrimonio culturale immateriale dellUNESCO, comprede una bellissima raccolta di saggi, articoli e riflessioni sul nostro paese, aggiunge Violeta Popescu. “Armando Santarelli è uno scrittore che coinvolge e sorprende con il ricco tessuto emotivo della sua scrittura e le bellissime immagini che riesce a materializzare negli occhi del lettore”, dice ancora la nostra ospite.



    La prestigiosa rassegna BookCity propone anche nel 2023 un ricco palinsesto di eventi, laboratori e appuntamenti con scrittori, giornalisti, editori che si svolgeranno tra Milano, Cremona e Lodi. Liniziativa è promossa dallAssessorato alla Cultura del Comune di Milano, assieme allAssociazione BookCity Milano e allAssociazione Italiana Editori.




  • “La linea della vita” di Cristina Stănescu, nuova Serata a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia

    “La linea della vita” di Cristina Stănescu, nuova Serata a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia

    Un affresco della società romena negli anni 20 del Novecento, ispirato alla storia della propria famiglia. Così definisce Cristina Stănescu, scrittrice e giornalista romena che vive in Italia, “La linea della vita”, il suo più recente romanzo pubblicato nel 2022 presso la SEM Società Editrice Milanese. La scrittrice anticipa a Radio Romania Internazionale la nuova “Serata a Casa dellAmbasciata di Romania in Italia“, dedicata alla presentazione di questo libro, in programma il 9 febbraio, dalle ore 18:00, alla sede della rappresentanza diplomatica. La protagonista del romanzo è Nina, una donna bella e coraggiosa, figlia del prefetto della Bessarabia, ispirata alla figura della nonna paterna di Cristina Stănescu.



    “La linea della vita” è nata dalla ricerca fatta dallautrice durante il lockdown della pandemia, attraverso una serie di lettere, fotografie e documenti delle radici della sua famiglia. Il padre e la nonna si erano trasferiti in Italia negli anni 60. “Ho voluto entrare in questo mondo a me sconosciuto, ma che ho trovato estremamente affascinante, ricco, pieno di eventi e vicissitudini. Allora ho detto: non è soltanto uno scavo che io vorrei fare per potera dare ai miei figli un po il senso delle loro origini, ma è anche un qualcosa che io vorrei regalare al mio mondo, allItalia”, spiega Cristina.



    “Accanto alla storia ispirata alla mia famiglia, ho voluto tracciare un affresco di quello che erano la società, la cultura, il mondo romeno in quegli anni di grande fermento culturale quali erano gli anni 20, quando la Romania era appena diventata la Grande Romania e poi, via via, attraverso gli anni, le vicissitudini della storia: lestrema destra, la discesa in guerra al fianco della Germania nazista, larmata rossa, loccupazione e il regime comunista. Tutto questo excursus storico è alla base delle vicende di questa saga familiare, di questi fratelli che nascono in una condizione un po privilegiata, perchè il capostipite era il prefetto della Bessarabia – il mio bisnonno, in effetti, e da lì scenderanno nei gironi infernali che hanno vissuto tante famiglie in quegli anni, e lotteranno per la sopravvivenza, con una grande forza e un grande coraggio”, puntualizza Cristina Stănescu. E ricorda con emozione che la nonna era rimasta molto legata alle sue radici, trasmettendole tante cose della terra di origine: qualcosa della lingua, le canzoncine, le ricette romene, la tradizione del “Mărțișor”, celebrata a marzo, ricorda la nostra ospite.



    Nata a Milano nel 1970, Cristina Stănescu si è laureata in Filosofia presso lUniversità Cattolica del capoluogo lombardo con la specializzazione in comunicazioni sociali. Giornalista, autrice e blogger, lavora a Mediaset dal 1995, dove si occupa di esteri e attualità, ma anche di costume, soprattutto sui reali inglesi. Nel 2019, la stessa presso editrice SEM di Milano ha pubblicato il suo primo romanzo intitolato “Quando le foglie ridono”.



    Nel corso della “Serata a Casa dellAmbasciata di Romania in Italia”, presenterà “La linea della vita” in un incontro moderato da Miruna Căjvăneanu, giornalista romena che vive in Italia dal 1999. Esperta di comunicazione, Miruna ha studiato Scienze Politiche allUniversità di Bucarest e ha una laurea magistrale in Scienze Politiche allUniversità “La Sapienza”, con la specializzazione in Relazioni Internazionali e una tesi sulla corruzione nellImpero Ottomano, precisa lAmbasciata di Romania in Italia, che organizza levento in partenariato con lAccademia di Romania in Roma e la casa editrice SEM di Milano.



    Il progetto “Le Serate a Casa dellAmbasciata” rappresenta un formato di eventi dedicati alla comunità romena in Italia e agli amici della Romania, volto, da un lato, ad avvicinare le personalità romene al pubblico e, dallaltro, a creare una piattaforma per la promozione degli scrittori e degli artisti romeni in Italia, precisa ancora la rappresentanza diplomatica.



  • “La linea della vita” di Cristina Stănescu, nuova Serata a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia

    “La linea della vita” di Cristina Stănescu, nuova Serata a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia

    Un affresco della società romena negli anni ’20 del Novecento, ispirato alla storia della propria famiglia. Così definisce Cristina Stănescu, scrittrice e giornalista romena che vive in Italia, La linea della vita, il suo più recente romanzo pubblicato nel 2022 presso la SEM Società Editrice Milanese. La scrittrice anticipa a Radio Romania Internazionale la nuova Serata a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia, dedicata alla presentazione di questo libro, in programma il 9 febbraio, dalle ore 18:00, alla sede della rappresentanza diplomatica. La protagonista del romanzo è Nina, una donna bella e coraggiosa, figlia del prefetto della Bessarabia, ispirata alla figura della nonna paterna di Cristina Stănescu.



    La linea della vita è nata dalla ricerca fatta dall’autrice durante il lockdown della pandemia, attraverso una serie di lettere, fotografie e documenti delle radici della sua famiglia. Il padre e la nonna si erano trasferiti in Italia negli anni ’60. Ho voluto entrare in questo mondo a me sconosciuto, ma che ho trovato estremamente affascinante, ricco, pieno di eventi e vicissitudini. Allora ho detto: non è soltanto uno scavo che io vorrei fare per potera dare ai miei figli un po’ il senso delle loro origini, ma è anche un qualcosa che io vorrei regalare al mio mondo, all’Italia, spiega Cristina.



    Accanto alla storia ispirata alla mia famiglia, ho voluto tracciare un affresco di quello che erano la società, la cultura, il mondo romeno in quegli anni di grande fermento culturale quali erano gli anni ’20, quando la Romania era appena diventata la Grande Romania e poi, via via, attraverso gli anni, le vicissitudini della storia: l’estrema destra, la discesa in guerra al fianco della Germania nazista, l’armata rossa, l’occupazione e il regime comunista. Tutto questo excursus storico è alla base delle vicende di questa saga familiare, di questi fratelli che nascono in una condizione un po’ privilegiata, perchè il capostipite era il prefetto della Bessarabia – il mio bisnonno, in effetti, e da lì scenderanno nei gironi infernali che hanno vissuto tante famiglie in quegli anni, e lotteranno per la sopravvivenza, con una grande forza e un grande coraggio, puntualizza Cristina Stănescu. E ricorda con emozione che la nonna era rimasta molto legata alle sue radici, trasmettendole tante cose della terra di origine: qualcosa della lingua, le canzoncine, le ricette romene, la tradizione del Mărțișor, celebrata a marzo, ricorda la nostra ospite.



    Nata a Milano nel 1970, Cristina Stănescu si è laureata in Filosofia presso l’Università Cattolica del capoluogo lombardo con la specializzazione in comunicazioni sociali. Giornalista, autrice e blogger, lavora a Mediaset dal 1995, dove si occupa di esteri e attualità, ma anche di costume, soprattutto sui reali inglesi. Nel 2019, la stessa presso editrice SEM di Milano ha pubblicato il suo primo romanzo intitolato Quando le foglie ridono.



    Nel corso della Serata a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia, presenterà La linea della vita in un incontro moderato da Miruna Căjvăneanu, giornalista romena che vive in Italia dal 1999. Esperta di comunicazione, Miruna ha studiato Scienze Politiche all’Università di Bucarest e ha una laurea magistrale in Scienze Politiche all’Università La Sapienza, con la specializzazione in Relazioni Internazionali e una tesi sulla corruzione nell’Impero Ottomano, precisa l’Ambasciata di Romania in Italia, che organizza l’evento in partenariato con l’Accademia di Romania in Roma e la casa editrice SEM di Milano.



    Il progetto Le Serate a Casa dell’Ambasciata rappresenta un formato di eventi dedicati alla comunità romena in Italia e agli amici della Romania, volto, da un lato, ad avvicinare le personalità romene al pubblico e, dall’altro, a creare una piattaforma per la promozione degli scrittori e degli artisti romeni in Italia, precisa ancora la rappresentanza diplomatica.





  • Giornata Cultura Romena, omaggio allo scrittore Liviu Rebreanu al Museo Nena di Roma

    Giornata Cultura Romena, omaggio allo scrittore Liviu Rebreanu al Museo Nena di Roma

    Liviu Rebreanu, uno dei maggiori scrittori romeni del Novecento, sarà omaggiato a Roma in occasione della Giornata della Cultura Nazionale, celebrata il 15 gennaio. Levento si terrà oggi, 12 gennaio, dalle ore 18.30, presso il Museo Nena (Via Edoardo dOnofrio 35), organizzatore dellevento insieme allAssociazione “Nuovo Fidia”.



    Verrà presentato il libro “Tutti e due”, lultimo sorprendente romanzo di Liviu Rebreanu, pubblicato nel 2022 nella Collana “Quaderni Romeni” di Rediviva Edizioni, nella traduzione di Alina Monica Turlea e Alessio Colarizi Graziani. “Come Rediviva, abbiamo accolto con gioia ed entusiasmo liniziativa avviata dallAssociazione Nuovo Fidia e dal Museo Nena”, ha detto a Radio Romania Internazionale la responsabile della prima editrice romena nata in Italia nel 2012, prof.ssa Violeta Popescu.



    “Per il merito degli stessi traduttori, due anni fa Rediviva Edizioni ha pubblicato in italiano il volume “La Ciuleandra” del grande classico romeno, un libro che ha suscitato molto intereresse in Italia sin dal periodo interbellico, quando fu tradotto nel 1930″, aggiunge Violeta Popescu.



    Sempre nella collana “Quaderni Romeni” di Rediviva, Liviu Rebreanu gode di unaltra opera letteraria pubblicata in italiano: il romanzo “Adamo ed Eva”, tradotto da Davide Arrigoni, ha aggiunto la responsabile di Rediviva Edizioni, invitando il pubblico romeno e italiano di Roma a partecipare alla serata letteraria dedicata alla Giornata della Cultura Romena e ringraziando i relatori che porteranno il loro contributo alla conoscenza del grande scrittore romeno nel paesaggio culturale italiano.



    Indetta per legge nel 2010, la Giornata della Cultura Nazionale viene celebrata in Romania ogni anno il 15 gennaio, la data di nascita del poeta, drammaturgo, narratore e pubblicista Mihai Eminescu (1850-1889).





  • “La storia della mia vita” di Maria, Regina di Romania, in uscita presso Rediviva

    “La storia della mia vita” di Maria, Regina di Romania, in uscita presso Rediviva

    La storia della mia vita, il diario della Regina Maria di Romania, si legge ora di nuovo in italiano, grazie all’iniziativa di Rediviva Edizioni di Milano. La prima editrice romena nata nella Penisola nel 2012 l’ha ripubblicato per rendere omaggio alla sua personalità nel Centenario dell’Incoronazione di Re Ferdinando e Regina Maria, avvenuta il 15 ottobre 1922 nella città di Alba Iulia.



    Intitolata The Story of my life, la versione originale venne pubblicata contemporaneamente a Londra e New York negli anni 1934-1936. Successivamente, tra il 1936 e il 1938, le memorie dell’eccezionale sovrana vennero stampate anche in italiano nei volumi Maria di Romania. La Storia della mia vita e Maria di Romania. Il mio diario di guerra, presso la prestigiosa editrice Mondadori, nella traduzione di Mario Borsa, giornalista e scrittore italiano che per qualche tempo visse a Londra, poi, per due decenni, fu corrispondente da Milano per il quotidiano The Times, come ricordano Rediviva Edizioni e la sua responsabile, prof.ssa Violeta Popescu, ringraziando Sua Maestà Margareta, Custode della Corona Romena, che ha accolto con favore la necessaria e importante iniziativa di pubblicare in italiano le memorie della regina.



    La nuova edizione italiana è stata curata dalla linguista e traduttrice Silvia Storti Shelyta, in un volume di 900 pagine diviso in cinque parti: Infanzia; La giovinezza; Inizio del matrimonio; 1906-1914; Gli anni della guerra. Silvia Storti Shelyta ha raccontato questa preziosa esperienza a Radio Romania Internazionale.



  • Novità Rediviva: “Il mulino fortunato” e “La vita in campagna. Tănase Scatiu”

    Novità Rediviva: “Il mulino fortunato” e “La vita in campagna. Tănase Scatiu”

    La collezione “Quaderni romeni” di Rediviva, leditrice del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, si è recentemente arricchita di due nuovi riferimenti della letteratura romena in versione italiana: “Il mulino fortunato” di Ioan Slavici (1848-1925), nella traduzione di Irina Țurcanu, e “La vita in campagna. Tănase Scatiu” di Duiliu Zamfirescu (1858-1922), tradotto da Ingrid Beatrice Coman-Prodan.



    Rediviva Edizioni ricorda che entrambi i volumi erano stati pubblicati in Italia sin dal periodo compreso tra le due Guerre mondiali: “Il mulino fortunato” nel 1930 e successivamente nel 1965, presso Edizioni Paoline, mentre “La vita in campagna” nel 1932, seguita da unulteriore pubblicazione nel 1966, presso le stesse Edizioni Paoline.



    Già segretario della Legazione di Romania a Roma, Duiliu Zamfirescu, dalla cui scomparsa nel 2022 ricorre il centenario, visse per quasi due decenni nella Capitale italiana, tra la fine dellOttocento e i primi del Novecento, sposando Henriette Allevi, la figlia di un senatore, e svolgendo unintensa attività culturale. Una targa in Via dei Condotti ricorda Duiliu Zamfirescu come “instancabile fautore dellamicizia tra i popoli Romeno e Italiano legati dalla comune origine Latina”.



    Ospite a Radio Romania Internazionale, la responsabile della collana “Quaderni romeni” di Rediviva Edizioni, Ingrid Beatrice Coman-Prodan, ha presentato al pubblico italiano i due volumi.




  • La Ciuleandra di Liviu Rebreanu, in uscita in Italia

    La Ciuleandra di Liviu Rebreanu, in uscita in Italia

    Nel 2020, la collana Quaderni romeni di Rediviva Edizioni di Milano si arricchisce di un nuovo titolo: il romanzo La Ciuleandra del grande scrittore romeno Liviu Rebreanu, con la traduzione di Alessio Colarizi Graziani e Alina Monica Turlea. Uscito in Romania nel 1927, il romanzo venne tradotto in italiano per la prima volta nel 1930, ricorda nella presentazione la Rediviva, la prima casa editrice romena fondata in Italia nel 2012, come progetto del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano. Nel 2015, la stessa Rediviva pubblicava anche Adamo ed Eva, un altro libro di riferimento di Liviu Rebreanu.



    Con questo romanzo psicologico intitolato alla danza popolare della Valacchia,ì chiamata Ciuleandra, contraddistinta da un ritmo progressivamente accelerato, l’autore fa emergere una preoccupazione per l’analisi psicologica sperimentando le sue doti di osservazione. La prospettiva contemporanea scopre nel romanzo La Ciuleandra ragioni sufficienti per una nuova interpretazione e una riconsiderazione del libro nella gerarchia dell’opera di Liviu Rebreanu: il contrasto fra la condizione della gente povera ed umile e l’arroganza dei ceti altolocati della società, uniti entrambi nonostante le apparenze da un tragico destino, nota ancora nella presentazione Rediviva Edizioni. Ospiti a Radio Romania Internazionale la studiosa e poetessa Alina Monica Turlea e il prof. Alessio Colarizi Graziani hanno raccontato l’esperienza del loro incontro di traduttori con questo romanzo. Il prof. Colarizi Graziani ha anche ricordato la sua esperienza diretta con la danza che dà il titolo al romanzo.



    A novembre 2019, nel 134/o anniversario di Liviu Rebreanu, l’Accademia di Romania in Roma ha dedicato l’incontro letterario mensile a questo grande esponente del realismo letterario romeno e al volume Eroi senza gloria, che raggruppa tre racconti ambientati durante la prima Guerra Mondiale – La danza della morte, La catastrofe e Iţic Ştrul, disertore. Il libro è uscito nel 2018 presso Marsilio Editori di Venezia, con la traduzione della prof.ssa Angela Tarantino dell’Università La Sapienza di Roma, grazie al programma Translation and Publication Support promosso dall’Istituto Culturale Romeno. Nello stesso 2019, sono stati commemorati anche 75 anni dalla scomparsa dello scrittore, avvenuta il 1 settembre 1944.




  • Libri: Oradea – nuova destinazione Gaudeamus

    Libri: Oradea – nuova destinazione Gaudeamus

    La città di Oradea, capoluogo della provincia di Bihor (nord-ovest della Romania), diventa da quest’anno una nuova destinazione della Fiera del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania.



    Nel 2014, alle tappe di Craiova, Cluj-Napoca e Oradea, farà seguito ad agosto quella di Mamaia, in riva al Mar Nero, per raggiungere l’apice a Bucarest, con la Fiera Internazionale del Libro, che nel 2013 ha celebrato il suo 20esimo anniversario.



    Dal 7 all’11 maggio, la Fiera Gaudeamus Oradea, organizzata da Radio Romania in partenariato con il Comune della città, offre al pubblico appuntamenti con libri e scrittori, ma anche un concerto in occasione della Festa dell’Europa, celebrata il 9 maggio.



    Presidente onorario della Fiera è il poeta Ioan Moldovan, direttore della pubblicazione “Familia” (“La Famiglia”).