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  • Il Museo d’Arte Popolare di Costanza

    Il Museo d’Arte Popolare di Costanza

    Un soggiorno sul litorale romeno del Mar Nero può diventare anche un affascinante viaggio alla scoperta delle tradizioni e delle usanze del Paese, con una visita al Museo d’Arte Popolare di Costanza. La mostra permanente a carattere nazionale presenta tutte le zone etnografiche della Romania: Transilvania, Moldavia, Valacchia, Oltenia, Dobrugea, nonchè i principali mestieri che definiscono la civiltà romena, spiega la museografa Ioana Tompe.

    Il Museo venne aperto nel 1971 con una prima mostra dedicata all’arte della Dobrugea. Siamo riusciti a raccogliere una collezione di reperti tipici di questa regione, della sua popolazione vissuta in riva al Danubio, a partire dai paesi vicini a Ostrov fino a Harsova, rispecchiando la multiculturalità della zona. Dopo la Dobrugea, l’attenzione è puntata anche sulle altre zone etnografiche del Paese, per cui abbiamo una collezione di vestiti popolari tipici per tutte le regioni. Vi si aggiungono arredi e tessuti provenienti da tutte queste aree, con le specificità di ciascuna presentate nella mostra permanente: tessuti di cotone, filo di seta, diversi panni, tovaglie o lenzuola. Il visitatore scopre ugualmente anche i gioielli e gli ornamenti che i romeni si mettevano una volta. Il pianoterra è dedicato alla mostra di icone contadine dipinte su vetro. Una collezione pregevolissima, proveniente dai grandi centri artigianali attivi dai tempi più remoti in Transilvania. Nel nostro museo, questo mestiere viene presentato attraverso la sua evoluzione cronologica e stilistica. Una sala è dedicata agli oggetti di culto, alle icone dipinte su legno dagli abitanti della Dobrugea, con le influenze arrivate dalla prossimità dal gruppo etnico dei lipovani, nel nord della regione, ma anche dalle icone greche, spiega Ioana Tompe.

    Anche l’edificio che custodisce il Museo d’Arte Popolare di Costanza vanta un notevole passato. Fu la prima sede del Comune di Costanza, eretta nel 1826 secondo i piani dell’architetto Ioan Socolescu, che ha progettato parecchi palazzi storici in stile neoromeno nell’intero Paese. Successivamente, diventò la sede del Palazzo delle Poste. Attualmente, il Museo d’Arte Popolare di Costanza organizza diversi eventi ogni anno, ad esempio la Fiera del Martisor, che segna l’inizio della primavera, o la Giornata della camicia tradizionale romena (la ie).

    Ioana Tompe ci svela i prossimi appuntamenti. Un fiera dedicata all’arte del vasaio a luglio, mentre ad agosto invitiamo il pubblico a scoprire la lavorazione artistica del legno e delle icone. Infine, a settembre avremo una fiera dedicata ai tessuti. Oltre ad acquistare tutti questi oggetti, i visitatori scoprono dal vivo come vengono prodotti. Tutti i dettagli sul nostro museo sono disponibili anche in un catalogo in romeno, inglese e francese. Abbiamo anche un negozio di oggetti tradizionali romeni, da noi ritenuti come particolarmente pregevoli. I turisti stranieri gradiscono le visite al nostro museo in quanto offre un’immagine complessiva sull’intera civiltà tradizionale romena. La Romania conserva ancora le testimonianze di una civiltà tradizionale in numerosi musei di alta tenuta. E i turisti che ci vengono a trovare sono contenti di scoprire oggetti ottimamente conservati, ampiamente presentati, conclude la rappresentante del Museo d’Arte Popolare di Costanza.

    Purtroppo, i centri artigianali sono scomparsi dalla Dobrugea, per cui, negli ultimi due anni, il Museo ha tentato di creare un piccolo gruppo di artigiani della regione – greci, turchi, tartari – impegnati nella conservazione dell’arte dei tessuti, spiega sempre Ioana Tompe.
    Rubrica realizzata con il sostegno del Dipartimento per le Relazioni Interetniche del Governo di Romania, attraverso il programma Diversità e patrimonio culturale rispecchiati nei media.

  • Vacanze a Mamaia, sul litorale romeno del Mar Nero

    Vacanze a Mamaia, sul litorale romeno del Mar Nero

    Dal 4 al 6 luglio, il terzo appuntamento con Neversea, il più grande festival in spiaggia organizzato in Romania, ha riunito a Costanza i più gettonati artisti del momento. E a breve, dal 15 al 20 agosto, la vicinissima Mamaia ospiterà Sunwaves, un altro festival diventato ormai un must per i turisti da ogni angolo del mondo, giunto alla 26/a edizione. Radio Romania Internazionale vi invita, quindi, a Mamaia, sul litorale romeno del Mar Nero, la cui prima stagione estiva veniva inaugurata nel lontano 1915.

    I progetti avviati nel 1904 hanno conferito sin dall’inizio alcuni tratti interessanti a questo posto, spiega Razvan Victor Pantelimon, lettore presso la Facoltà di Storia e Scienze Politiche dell’Università Ovidius di Costanza. E’ frutto della chiaroveggenza di certe personalità. All’inizio, l’ingegnere Anghel Saligny costruì nella zona parecchi edifici e opere infrastrutturali. Si tratta del celebre ponte sul Danubio a lui intitolato. Con l’allargamento del porto di Costanza, lo stesso ingegnere ebbe l’idea di una località termale, come veniva chiamata all’epoca, nei pressi della città. Un ruolo importantissimo spettò anche all’allora sindaco Ion Banescu, che ricoprì l’incarico per un breve periodo, dal 1905 al 1907. Nel 1905, il Consiglio locale di Costanza approvava la concessione di un’area nel nord della città, che all’inizio era un piccolo villaggio peschereccio. Successivamente, vennero avviati i lavori di allestimento che portarono all’inaugurazione di Mamaia, spiega Razvan Victor Pantelimon.

    I piani paesaggistici furono elaborati dall’architetto francese Edouard Redont. La prima mappa di Mamaia fu progettata a dicembre 1905 in Francia dall’Ufficio Architettura-Paesaggistica del Comune di Parigi. Sempre nella capitale francese vennero stampate, nel 1906, mille copie di foto della spiaggia di Mamaia. Fu inaugurata ufficialmente, alla presenza del pubblico e di parecchie personalità, ad agosto 1906, quando due treni partirono da Costanza. Per di più, venne costruita anche una ferrovia lunga 8 km che collegava Mamaia alla vecchia stazione di Costanza. Le statistiche indicano che, nel 1906, in pochi mesi, a Mamaia giunsero oltre 45.000 visitatori. Un reale successo, dal momento che, all’epoca, la città di Costanza, contava circa 12.000 abitanti, aggiunge il nostro interlocutore.

    Negli ultimi anni, Mamaia ha visto un forte sviluppo, con offerte per tutte le tasche e per tutti i gusti, con alberghi che vanno da all inclusive ai boutique hotel, con tariffe su misura. Una destinazione sempre più ricercata dai turisti stranieri. Buone vacanze a Mamaia!

  • Invito a Mamaia

    Invito a Mamaia

    Se quest’estate volete passare una vacanza stravagante in Romania, con feste tematiche, discoteche e balli sulla spiaggia, vi consigliamo di fare un salto a Mamaia, sul litorale del Mar Nero. Le discoteche organizzano feste raffinate fino a tarda notte, con ballerine esotiche e musica da tutto il mondo. Concerti live, DJ internazionali famosi, divertimento “Sunset to Sunrise” o persino per due giorni interi, pool party con eleganti hostess. Mamaia vi invita anche a provare anche gli sport acquatici.



    “A partire da quest’estate abbiamo portato il Flyboard anche in Romania. La gente comincia ad appassionarsi di questo sport. I turisti vogliono provare l’esperienza del Flyboard e speriamo che lo facciano sempre più persone”, spiega Sebastian Baroian, istruttore di Flyboarding.



    Qual’è la sensazione? “Penso che non si può descrivere in parole, praticamente è un volo, galleggi, la sensazione è unica, non l’ho più vissuta neanche facendo paracadutismo”, aggiunge l’istruttore.



    E non dovete avere paura, perchè gli allenatori vi offrono anche brevi corsi di formazione in…galleggio con il flyboard.



    “E’ un corso di 5-10 minuti, in cui li spieghiamo cosa devono fare per poter volare, perchè non è per niente difficile. Alcuni turisti si sono alzati dal primo secondo, perciò non può essere difficile! Non serve nessuna preparazione, sono venute anche persone che non hanno nessuna formazione sportiva precedente, lo hanno fatto per piacere e si sono alzate molto facilmente. E’ molto difficile per una persona che pratica mai lo sport, però può provarci per 20 minuti”, conclude Sebastian Baroian.



    Ogni giorno porta di nuovo nelle discoteche di Mamaia, e ogni fine settimana è un pretesto in più per due giorni di divertimento continuo. In una tale atmosfera, quasi non importa quale sia il tempo e la temperatura nell’acqua del mare.