Tag: Maria Luisa Scolari

  • Fellini a…. Bucarest

    Fellini a…. Bucarest

    Manca poco al ciak finale del centenario Fellini, poichè il Maestro era nato il 20 gennaio, il giorno dell’insediamento dei presidenti americani. Solo che lui, Federico Fellini, ha regnato sia sul cinema italiano, che su quello mondiale. Così Irina Margareta Nistor, critico cinematografico di notorietà e autrice radiotelevisiva, che durante il regime comunista ha tradottto e doppiato clandestinamente migliaia di film mesi al bando, che poi la gente guardava di nascosto.



    Ospite a Radio Romania Internazionale per la serie Fellini a…, promossa nel 2020 dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona, per evocare il genio immortale nel centenario della sua nascita, Irina Margareta Nistor ha fatto riferimento al fatto che i grandi festival di Berlino, Cannes e il Festival del Cinema Transilvania – TIFF – hanno tutti ricordato Federico Fellini quest’anno. Anzi, in Romania è stata presentata anche la mostra fotografica in cui tutti abbiamo scoperto che, in realtà, la grande passione di Fellini era il suo alter ego: Marcello Mastroianni. Infatti, hanno condiviso buona parte della vita artistica. Fu Marcello Mastroianni la scelta felliniana per La Dolce Vita, con la più che celebre scena nella Fontana di Trevi, che attira tutto il mondo a Roma. Un ottimo agente di viaggi, vero? Ma anche il campo linguistico si è arricchito: e penso alla parola paparazzo, aggiunge la nostra ospite.



    La mostra Lights on! ricordata da Irina Margareta Nistor ha proposto una selezione di foto inedite della collezione Maraldi, scattate dal fotografo Paul Roland sul set del capolavoro felliniano 8 ½. E’ stata presentata quest’anno ad agosto al Museo d’Arte della città di Cluj, con il supporto della Camera di Commercio Italiana per la Romania e del Consolato Onorario d’Italia a Cluj, in occasione del Festival Internazionale del Cinema Transilvania – TIFF, che ha reso omaggio alla personalità del maestro anche con una rassegna dei capolavori della sua filmografia.



    La stessa mostra è stata presentata anche dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest da ottobre a novembre, presso la Galleria Galateca della capitale romena. Le iniziative sono state possibili grazie alla collaborazione di Antonio Maraldi, direttore del Centro Cinema Città di Cesena, e della Regione Emilia-Romagna, spiegava allora a Radio Romania Internazionale la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Maria Luisa Scolari.



    L’inaugurazione della mostra Lights on! alla Galleria Galateca di Bucarest è stata seguita dalla proiezione del documentario Fellini fine mai (2019) di Eugenio Cappuccio, prodotto da RAI Cinema e RAI Teche e presentato alla 76/a Mostra del Cinema di Venezia, come anche del cortometraggio di animazione Il lungo Viaggio Fellini (2006), prodotto dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Fondazione Federico Fellini.



    Ma lungo gli anni, l’universo del Maestro si è spesso ritrovato nel paesaggio culturale romeno. Un esempio in tal senso è il progetto Federico Fellini e il teatro radiofonico, promosso da Radio Romania nel 2016. La particolarità di questa iniziativa, che ha dato vita a cinque spettacoli tratti da copioni radiofonici del grande cineasta, risiede nel fatto che è stata realizzata insieme agli studenti dell’Università di arte teatrale e cinematografica di Bucarest, spiega il caporedattore del Teatro radiofonico di Radio Romania, Attila Vizauer. Gli stessi studenti hanno poi creato anche i cartelloni per ogni singola produzione tratta dai copioni di Federico Fellini, esposti successivamente in una mostra-evento a Bucarest.




  • Maria Luisa Scolari, nuovo direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    Maria Luisa Scolari, nuovo direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    La cultura rappresenta un terreno di collegamento tra la Romania e l’Italia. Lo dice a Radio Romania Internazionale il nuovo direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e addetto culturale presso l’Ambasciata d’Italia, Maria Luisa Scolari, che ha assunto l’incarico il 24 agosto. Storico d’arte come formazione, ha iniziato la carriera diplomatica nel 2008. Ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul dal 2009 al 2015, quando si è trasferita a Pechino come addetto culturale, incarico ricoperto fino al 2018.



    Dopo queste esperienze istituzionali in Paesi con realtà così diverse, dove ha promosso tante iniziative, è arrivata in Romania, un Paese fortemente legato all’Italia, soprattutto sotto profilo sociale e culturale, dove intende dar vita a numerosi progetti. Per il momento, a causa della crisi sanitaria, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest punterà sulle soluzioni alternative a quelle degli eventi in presenza, che verranno ripresi non appena l’emergenza sarà passata.



    Fra l’Italia e la Romania ci sono dei legami molto profondi. L’identità latina dei romeni gioca un ruolo particolare e questo è un grosso vantaggio per noi, spiega Maria Luisa Scolari a Radio Romania Internazionale. Le sue priorità sono quelle di rafforzare e approfondire la conoscenza reciproca tra italiani e romeni in tanti settori in cui il Bel Paese svolge un ruolo importante: musica, cinema, design, moda e, naturalmente, l’arte, che rappresenta il biglietto da visita dell’Italia nel mondo.



    L’arte fa parte di me ed è forse quello che rappresenta meglio il nostro Paese, dice ancora Maria Luisa Scolari, spiegando che, pur trattandosi di realtà conosciute generalmente dai romeni, ci sono sempre cose nuove da dire e da fare. Un’altra sua intenzione è quella di svolgere un dialogo intenso con le istituzioni locali come i teatri, gli organizzatori di festival e così via. Particolarmente importante sarà il rapporto con le università, per cercare di avvicinare i giovani alla cultura italiana in generale, e ad una visione moderna della cultura italiana degli ultimi decenni in particolare, aggiunge Maria Luisa Scolari.



    Ha trovato a Bucarest una città molto attiva culturalmente e molto attraente. Non appena arrivata nella capitale romena, è stata felicissima di partecipare la scorsa settimana all’inaugurazione della XVI edizione di Bucharest International Film Festival, aperto dalla proiezione della pellicola Pinocchio di Matteo Garrone. Il primo evento dal vivo al quale ha presenziato dopo tanti mesi, ci confessa.



    Bisogna pensare ad una gestione alternativa degli eventi. Ma ciò potrebbe diventare anche un’occasione per il futuro, per sfruttare alla meglio le nuove tecnologie. Gli eventi in streaming non possono del tutto sostituire la presenza del pubblico, però la possono affiancare e potenziare, aggiunge la nostra ospite, anticipando per il periodo immediatamente successivo concerti e proiezioni di film in questo formato all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, che raggiungeranno anche un pubblico maggiore. La mia sensazione è quella di sentirmi a casa. Mi è sembrato un luogo familiare, per cui credo che lavorerò molto bene, ha detto ancora il nuovo direttore dell’IIC Bucarest.