Tag: Media 2020 – Bringing Media to the Future

  • Documentar RRA Conferinţa “Media 2020 – Bringing  Media to the Future”

    Documentar RRA Conferinţa “Media 2020 – Bringing Media to the Future”

    În perioada 30 iunie — 2 iulie 2015 s-au desfăşurat la Bucureşti lucrările Conferinţei “Media 2020 — Bringing Media to the Future”, organizată în parteneriat de către Asia Pacific Broadcasting Union (ABU) şi Societatea Română de Radiodifuziune (SRR).



    Evenimentul a reprezentat o premieră absolută din mai multe puncte de vedere: a fost pentru prima dată când ABU a acceptat să organizeze o reuniune în afara spaţiului geografic Asia — Pacific, a fost pentru prima oară când reprezentanţii celor mai importante corporaţii media de pe patru continente se întâlnesc la Bucureşti. După cum vă este cunoscut, evenimentul a avut loc la iniţiativa Radio România, conducerea ABU îmbrăţişând cu căldură această oportunitate de a organiza un forum privind viitorul media având ca partener o instituţie care a demonstrat deja în trecutul recent capacitatea de a organiza evenimente de amploare (de exemplu turneul Orchestrei Naţionale Radio la Kuala Lumpur). “Media 2020” s-a bucurat de o largă participare din partea celor mai semnificative organisme media din Europa şi Asia.



    Programul conferinţei a avut în vedere atât tendinţele generale ale evoluţiei media, distribuţia de conţinut, legislaţie, cât şi chestiuni specifice legate de conţinut şi tehnologie, atât în domeniul radio cât şi în cel tv: Peisajul media al anului 2020: Tendinţe în dezvoltarea media, Implicarea publicului de radio al anului 2020 prin muzică bună, Perspectivă asupra producţiei UHDTV în 2020, Schimbare de paradigmă în Programele TV Digital, Internet TV, Platforme Interactive şi Audienţă Globală, Experienţă Interactivă Multi-screen în 2020, Teatrul radiofonic: Ieşind în evidenţă, 2020: Jurnalismul cetăţenesc şi reţelele sociale, Rolul serviciilor de radio şi televiziune în caz de dezastru, Gestionarea şi difuzarea de conţinut pe pieţele 2020 — perspective europene şi asiatice.



    Simina Botar, de la Radio România Actualităţi, a realizat un documentar despre Conferinţă, pe care vă invităm să-l ascultaţi.



  • Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    L’impatto della socializzazione in rete nel paesaggio mediatico mondiale ha costituito un altro tema di dibattito alla conferenza Media2020 – Bringing Media to the Future, organizzata da Radio Romania e l’Asia-Pacific Broadcasting Union (ABU) dal 30 giugno al 1 luglio a Bucarest. L’evento ha riunito a Bucarest manager e rappresentanti di broadcasters di Europa, Asia, America e Australia.



    Piattaforme quali Google, Facebook, Youtube, Flickr o Twitter hanno miliardi di utenti in grado di influenzare direttamente la percezione pubblica. A questo punto, i media tradizionali stanno cercando delle soluzioni volte a consentire loro sia di mantenere il rigore professionale che adeguarsi alle nuove esigenze di informazione del pubblico.



    A moderare la sessione dedicata al giornalismo partecipativo e ai social media lo scrittore Sergio Valzania, già vicedirettore di Radio Rai. La cosa più interessante è stata il rapporto individuato fra i social media e la broadcasting tradizionale, spiega Sergio Valzania, aggiungendo, in riferimento alla conferenza, che a livello strategico, la cosa più importante è la dimostrazione che ha dato Radio Romania della sua capacità di essere un operatore proprio di servizio pubblico nel senso più elevato, cioè di avere la capacità di raccordare realtà diverse nel campo della comunicazione e di permettere a noi, che veniamo da altre radio, di gettare uno sguardo su delle realtà interessantissime, perchè profondamente diverse da quelle con le quali siamo abituti a confrontarci, ha aggiunto Sergio Valzania.



    Presente alla conferenza di Bucarest, Marco Zita, manager e cofondatore di Finzioni Productions, ha messo in risalto l’importanza di un simile dibattito nei nostri giorni, un dibattito che richiede ulteriori sviluppi.



    La conferenza di Bucarest – una prima nel paesaggio mediatico mondiale – ha aperto nuove prospettive. Dall’Europa hanno partecipato rappresentanti delle più grandi aziende media di Gran Bretagna, Italia, Santa Sede, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Belgio.



    La sostanza della conferenza è stata del tutto speciale. Voglio ringraziare particolarmente Radio Romania per aver fatto qualcosa di nuovo, per aver costruito un ponte tra l’Europa e l’Asia. Abbiamo discusso dei problemi affrontati e più parliamo, collaboriamo, e condividiamo esperienze, più successo avremo, ha detto il vicedirettore della BBC, Graham Ellis.



    Amfitrione della riunione, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, ha riassunto i due giorni di dibattito.



    Credo che sia stato un successo e che la Romania, Bucarest e Radio Romania abbiano dimostrato che siamo in grado di poter generare cose importanti, che siamo un partner affidabile e che – come ho trasmesso ai partecipanti – la porta di Radio Romania resta aperta a partenariati di questo tipo e non solo. Abbiamo dei valori comuni in cui crediamo, la missione pubblica è quasi la stessa ovunque nel mondo e, dall’informazione alla cultura, educazione o tecnologia, praticamente tutti i media, pubblici o privati, devono stare e andare avanti insieme, ha concluso il Presidente Direttore Generale di Radio Romania.


  • Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    Radio Romania – ABU: le conclusioni della Conferenza Media2020

    L’impatto della socializzazione in rete nel paesaggio mediatico mondiale ha costituito un altro tema di dibattito alla conferenza Media2020 – Bringing Media to the Future, organizzata da Radio Romania e l’Asia-Pacific Broadcasting Union (ABU) dal 30 giugno al 1 luglio a Bucarest. L’evento ha riunito a Bucarest manager e rappresentanti di broadcasters di Europa, Asia, America e Australia.



    Piattaforme quali Google, Facebook, Youtube, Flickr o Twitter hanno miliardi di utenti in grado di influenzare direttamente la percezione pubblica. A questo punto, i media tradizionali stanno cercando delle soluzioni volte a consentire loro sia di mantenere il rigore professionale che adeguarsi alle nuove esigenze di informazione del pubblico.



    A moderare la sessione dedicata al giornalismo partecipativo e ai social media lo scrittore Sergio Valzania, già vicedirettore di Radio Rai. La cosa più interessante è stata il rapporto individuato fra i social media e la broadcasting tradizionale, spiega Sergio Valzania, aggiungendo, in riferimento alla conferenza, che a livello strategico, la cosa più importante è la dimostrazione che ha dato Radio Romania della sua capacità di essere un operatore proprio di servizio pubblico nel senso più elevato, cioè di avere la capacità di raccordare realtà diverse nel campo della comunicazione e di permettere a noi, che veniamo da altre radio, di gettare uno sguardo su delle realtà interessantissime, perchè profondamente diverse da quelle con le quali siamo abituti a confrontarci, ha aggiunto Sergio Valzania.



    Presente alla conferenza di Bucarest, Marco Zita, manager e cofondatore di Finzioni Productions, ha messo in risalto l’importanza di un simile dibattito nei nostri giorni, un dibattito che richiede ulteriori sviluppi.



    La conferenza di Bucarest – una prima nel paesaggio mediatico mondiale – ha aperto nuove prospettive. Dall’Europa hanno partecipato rappresentanti delle più grandi aziende media di Gran Bretagna, Italia, Santa Sede, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Belgio.



    La sostanza della conferenza è stata del tutto speciale. Voglio ringraziare particolarmente Radio Romania per aver fatto qualcosa di nuovo, per aver costruito un ponte tra l’Europa e l’Asia. Abbiamo discusso dei problemi affrontati e più parliamo, collaboriamo, e condividiamo esperienze, più successo avremo, ha detto il vicedirettore della BBC, Graham Ellis.



    Amfitrione della riunione, il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu, ha riassunto i due giorni di dibattito.



    Credo che sia stato un successo e che la Romania, Bucarest e Radio Romania abbiano dimostrato che siamo in grado di poter generare cose importanti, che siamo un partner affidabile e che – come ho trasmesso ai partecipanti – la porta di Radio Romania resta aperta a partenariati di questo tipo e non solo. Abbiamo dei valori comuni in cui crediamo, la missione pubblica è quasi la stessa ovunque nel mondo e, dall’informazione alla cultura, educazione o tecnologia, praticamente tutti i media, pubblici o privati, devono stare e andare avanti insieme, ha concluso il Presidente Direttore Generale di Radio Romania.



  • Radio Romania – ABU: la RAI a conferenza Media 2020

    Radio Romania – ABU: la RAI a conferenza Media 2020

    Media 2020 – Bringing Media to the Future. Questo il tema dibattuto da rappresentanti dell’industria media di Europa, Asia, America e Australia, alla conferenza organizzata da Radio Romania insieme all’Asia-Pacific Broadcasting Union.



    Per due giorni, dal 30 giugno al 1 luglio, i partecipanti discutono a Bucarest delle sfide che devono affrontare le radio e le tv nel contesto dello sviluppo sempre più accentuato dei mezzi moderni di comunicazione come l’internet e la telefonia cellulare.



    Si tratta del primo evento che l’ABU, la più grande organizzazione di cooperazione audiovisiva a livello mondiale, alla quale Radio Romania ha aderito nel 2013, organizza fuori dallo spazio geografico dell’Asia – Pacifico.



    Il paesaggio media cambierà notevolmente fino al 2020, i contenuti radiotelevisivi sono seguiti sempre più spesso sui telefonini, via internet o su piattaforme ibride, ha detto in apertura della conferenza il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu.



    Si tratta di un’enorme sfida per l’industria dei media – sia broadcaster che social media – e per rispondere a questa sfida l’industria deve offrire contenuti più attarenti e più orientati verso il pubblico di nicchia, più interattivi e destinati particolarmente ai giovani. Dobbiamo essere proattivi nel riconoscere le sfide che affrontiamo ogni giorno, dobbiamo scambiare informazioni e condividere esperienze, e quindi abbiamo bisogno di più riunioni del genere. Nei prossimi giorni, abbiamo l’opportunità e la responsabilità di preparare i punti di riferimento per il futuro dei media, ha detto Ovidiu Miculescu.



    L’ABU ha un’audience di oltre 4 miliardi di ascoltatori e telespettatori e proprio per questa diversità i media devono agire localmente e pensare globalmente.



    Siamo qui per promuovere nuove iniziative, nuovi progetti, coproduzioni, partenariati in grado di coprire le distanze tra l’Ovest e l’Est. Siamo qui per guardare al futuro, ha sottolineato nel suo intervento il segretario generale dell’ABU, Javad Mottaghi.



    La conferenza organizzata da Radio Romania e l’ABU costituisce una straordinaria opportunità per la Romania, Paese europeo che diventa in questo contesto un ponte tra i media audiovisivi dell’Europa e dell’Asia.



    Ciò rileva l’importanza di Radio Romania su piano esterno e significa che i progetti promossi da Radio Romania finora sono progetti di successo e asupico che vada avanti in questo senso, ha dichiarato il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, presente all’apertura della conferenza.



    Il primo giorno dell’incontro è stato dedicato a vari temi – dalle tendenze nello sviluppo dei media verso il 2020 e le audience attraverso la buona musica fino ai cambiamenti di paradigma nella programmazione televisiva.



    I progetti culturali promossi da Radio Romania off air – dal Festival Internazionale delle Orchestre Radiofoniche e le fiere del libro Gaudeamus, al Festival Internazionale del Teatro Radiofonico Grand Prix Nova al Pianoforte viaggiatore o al Duello dei violini sono stati presentati dalla direttrice del Centro Culturale Media di Radio Romania, Oltea Serban Parau.



    La vicedirettrice Relazioni Internazionali della RAI, Alessandra Paradisi, ha parlato nel suo intervento dei media pubblici e il futuro delle società europee. In un’intervista a Radio Romania, Alessandra Paradisi ha sottolineato l’importanza della conferenza organizzata da Radio Romania e l’ABU.


  • Radio Romania – ABU: la RAI a conferenza Media 2020

    Radio Romania – ABU: la RAI a conferenza Media 2020

    Media 2020 – Bringing Media to the Future. Questo il tema dibattuto da rappresentanti dellindustria media di Europa, Asia, America e Australia, alla conferenza organizzata da Radio Romania insieme allAsia-Pacific Broadcasting Union.



    Per due giorni, dal 30 giugno al 1 luglio, i partecipanti discutono a Bucarest delle sfide che devono affrontare le radio e le tv nel contesto dello sviluppo sempre più accentuato dei mezzi moderni di comunicazione come linternet e la telefonia cellulare.



    Si tratta del primo evento che lABU, la più grande organizzazione di cooperazione audiovisiva a livello mondiale, alla quale Radio Romania ha aderito nel 2013, organizza fuori dallo spazio geografico dellAsia – Pacifico.



    Il paesaggio media cambierà notevolmente fino al 2020, i contenuti radiotelevisivi sono seguiti sempre più spesso sui telefonini, via internet o su piattaforme ibride, ha detto in apertura della conferenza il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu.



    “Si tratta di unenorme sfida per lindustria dei media – sia broadcaster che social media – e per rispondere a questa sfida lindustria deve offrire contenuti più attarenti e più orientati verso il pubblico di nicchia, più interattivi e destinati particolarmente ai giovani. Dobbiamo essere proattivi nel riconoscere le sfide che affrontiamo ogni giorno, dobbiamo scambiare informazioni e condividere esperienze, e quindi abbiamo bisogno di più riunioni del genere. Nei prossimi giorni, abbiamo lopportunità e la responsabilità di preparare i punti di riferimento per il futuro dei media”, ha detto Ovidiu Miculescu.



    LABU ha unaudience di oltre 4 miliardi di ascoltatori e telespettatori e proprio per questa diversità i media devono agire localmente e pensare globalmente.



    “Siamo qui per promuovere nuove iniziative, nuovi progetti, coproduzioni, partenariati in grado di coprire le distanze tra lOvest e lEst. Siamo qui per guardare al futuro”, ha sottolineato nel suo intervento il segretario generale dellABU, Javad Mottaghi.



    La conferenza organizzata da Radio Romania e lABU costituisce una straordinaria opportunità per la Romania, Paese europeo che diventa in questo contesto un ponte tra i media audiovisivi dellEuropa e dellAsia.



    “Ciò rileva limportanza di Radio Romania su piano esterno e significa che i progetti promossi da Radio Romania finora sono progetti di successo e asupico che vada avanti in questo senso”, ha dichiarato il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, presente allapertura della conferenza.



    Il primo giorno dellincontro è stato dedicato a vari temi – dalle tendenze nello sviluppo dei media verso il 2020 e le audience attraverso la buona musica fino ai cambiamenti di paradigma nella programmazione televisiva.



    I progetti culturali promossi da Radio Romania off air – dal Festival Internazionale delle Orchestre Radiofoniche e le fiere del libro Gaudeamus, al Festival Internazionale del Teatro Radiofonico Grand Prix Nova al “Pianoforte viaggiatore” o al “Duello dei violini” sono stati presentati dalla direttrice del Centro Culturale Media di Radio Romania, Oltea Serban Parau.



    La vicedirettrice Relazioni Internazionali della RAI, Alessandra Paradisi, ha parlato nel suo intervento dei media pubblici e il futuro delle società europee. In unintervista a Radio Romania, Alessandra Paradisi ha sottolineato limportanza della conferenza organizzata da Radio Romania e lABU.



  • Radio Romania – ABU: Media 2020 – Bringing Media to the Future

    Radio Romania – ABU: Media 2020 – Bringing Media to the Future

    Professionisti del settore media, esperti, dirigenti di emittenti pubbliche e private, personalità dell’Asia-Pacific Broadcasting Union (ABU) e di altri enti internazionali di Asia, Europa, America e Australia si riuniranno a Bucarest dal 30 giugno al 1 luglio, alla conferenza Media 2020 – Bringing Media to the Future, organizzata da Radio Romania e ABU. La conferenza sarà aperta alla presenza del ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu.

    Si tratta del primo evento che l’ABU, la più grande organizzazione di cooperazione audiovisiva a livello mondiale, accetta di organizzare fuori dallo spazio geografico dell’Asia – Pacifico.

    La conferenza, che punterà sull’evoluzione dei mass-media nei prossimi cinque anni, coprirà argomenti di prima importanza affrontati da questo campo in piena riconfigurazione: il paesaggio media nel 2020 – tendenze nello sviluppo dei mass-media, il consumo di radio e contenuti televisivi tramite i new media, telefonini, internet (OTT), piattaforme ibride, la creazione di contenuti attraenti, interattivi, in grado di generare audience, media per i bambini, produzioni tv UHD.

    A Bucarest, partecipanti di quattro continenti affronteranno i mutamenti fondamentali che già stanno avvenendo nell’industria dei media e le sfide del futuro. Questo evento di portata costituisce una straordinaria opportunità per la Romania, Paese europeo che diventa in questo contesto un ponte tra i media audiovisivi dell’Europa e dell’Asia.

    Il programma dell’evento e tutti i dettagli sono disponibili alla pagina http://abumedia2020.radioromania.ro/

  • Radio Romania – ABU: Media 2020 – Bringing Media to the Future

    Radio Romania – ABU: Media 2020 – Bringing Media to the Future

    Professionisti del settore media, esperti, dirigenti di emittenti pubbliche e private, personalità dellAsia-Pacific Broadcasting Union (ABU) e di altri enti internazionali di Asia, Europa, America e Australia si riuniranno a Bucarest dal 30 giugno al 1 luglio, alla conferenza “Media 2020 – Bringing Media to the Future”, organizzata da Radio Romania e ABU. La conferenza sarà aperta alla presenza del ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu.



    Si tratta del primo evento che lABU, la più grande organizzazione di cooperazione audiovisiva a livello mondiale, accetta di organizzare fuori dallo spazio geografico dellAsia – Pacifico.



    La conferenza, che punterà sullevoluzione dei mass-media nei prossimi cinque anni, coprirà argomenti di prima importanza affrontati da questo campo in piena riconfigurazione: il paesaggio media nel 2020 – tendenze nello sviluppo dei mass-media, il consumo di radio e contenuti televisivi tramite i new media, telefonini, internet (OTT), piattaforme ibride, la creazione di contenuti attraenti, interattivi, in grado di generare audience, media per i bambini, produzioni tv UHD.



    A Bucarest, partecipanti di quattro continenti affronteranno i mutamenti fondamentali che già stanno avvenendo nellindustria dei media e le sfide del futuro. Questo evento di portata costituisce una straordinaria opportunità per la Romania, Paese europeo che diventa in questo contesto un ponte tra i media audiovisivi dellEuropa e dellAsia.



    Il programma dellevento e tutti i dettagli sono disponibili alla pagina http://abumedia2020.radioromania.ro/