Tag: Ministero della Difesa

  • Il Ministero della Difesa smantella le disinformazioni della Russia

    Il Ministero della Difesa smantella le disinformazioni della Russia

    Il Ministero della Difesa ha denunciato una nuova campagna di disinformazione condotta dalla stampa russa nei confronti della Romania. Questa volta, i giornalisti russi hanno affrontato il tema degli attacchi condotti nella notte tra il 16 e il 17 gennaio dalle forze della Federazione Russa, con l’impiego di droni contro infrastrutture portuali civili in Ucraina, nei pressi del confine con la Romania. I giornalisti russi scrivono che l’attacco sarebbe avvenuto il giorno dopo, nella notte tra il 17 e il 18 gennaio.

    Secondo lo scenario, l’obiettivo dell’aggressione sarebbe stato un’operazione volta a trasportare soldati romeni o mercenari romeni in imbarcazioni, dalla costa romena a quella ucraina. Durante l’attacco, scrivono ancora i giornalisti russi, le forze dell’Esercito romeno avrebbero aperto il fuoco contro i droni russi con mezzi collocati sul territorio della Romania. Il materiale propagandistico mostra che l’attacco con i droni sarebbe stato ordinato dai vertici dell’esercito russo e che avrebbe provocato numerose vittime nella parte romena, morti e feriti. Nello scenario del Cremlino appaiono anche elicotteri delle Forze Aeree Romene, che sarebbero intervenuti per evacuare i cosiddetti feriti e fornire supporto di fuoco all’intervento delle forze ucraine sull’altra sponda.

    La reazione della parte romena è stata dura. Il Ministero della Difesa definisce come assurdità quello che ha presentato la stampa russa, “aberrazioni prive di qualsiasi riscontro nella realtà”. Il Ministero della Difesa spiega che, nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, i sistemi di monitoraggio e sorveglianza dell’Esercito della Romania hanno segnalato violazioni dello spazio aereo nazionale, il che ha richiesto l’invio di messaggi di allarme alla popolazione nella provincia di Tulcea e l’attivazione di due caccia F-16 delle Forze Aeree Romene.

    Successivamente, squadre di specialisti del Ministero della Difesa, del Servizio Romeno di Informazioni e del Ministero degli Interni hanno individuato due aree in cui sono caduti detriti di droni di provenienza russa. Il Ministero della Difesa romeno sottolinea che, sebbene assurde e inverosimili, le informazioni inventate nei laboratori di propaganda del Cremlino rientrano nel modello delle operazioni di influenza e manipolazione russe attualmente condotte nello spazio pubblico romeno e alleato.

    Secondo il Ministero della Difesa, il loro obiettivo è quello di creare la falsa percezione che la NATO stia cercando di entrare in guerra con la Russia e che la Romania sia spinta in questo conflitto. Questa narrativa propagandistica, precisa la parte romena, mira anche ai russi, che vengono alimentati dal mito della fortezza assediata, manipolati a credere che la Russia sia in pericolo di essere attaccata dalla NATO e che in Ucraina i militari russi delle forze d’invasione stiano combattendo contro la NATO, nella cosiddetta “operazione militare speciale”.

    Secondo Bucarest, la realtà che la propaganda del Cremlino sta cercando di nascondere è che la Russia, in totale disprezzo delle norme internazionali, ha militarizzato il Mar Nero, ha invaso l’Ucraina e ha annesso illegalmente la Crimea nel 2014, e dal 2022 è impegnata in una guerra illegale di aggressione contro un vicino sovrano.”

    Non in ultimo, il Ministero della Difesa richiama l’attenzione sul fatto che è prevedibile che le false informazioni presentate in questo materiale siano riprese anche dai vettori della propaganda russa che operano nello spazio pubblico romeno e amplificate, in particolare, sulle piattaforme digitali.

  • Centro di manutenzione HIMARS a Bacău

    Centro di manutenzione HIMARS a Bacău

    Il primo centro di manutenzione dei sistemi HIMARS in Europa è stato inaugurato a Bacău, nel nord-est della Romania, alla presenza del ministro della Difesa, Angel Tîlvăr. In questo modo, la Romania ha la garanzia di un vantaggio strategico, rendendo sicura la manutenzione dei propri sistemi di questo tipo nel paese, ha spiegato il ministro. Inoltre, il nuovo centro ha anche un impatto sullo sviluppo economico della zona, ha aggiunto Angel Tîlvăr.

    “Siamo riusciti ad avere equipaggiamenti della migliore qualità, di punta tecnologica e, non in ultimo – a questo punto mi riferisco agli obiettivi prefissi per l’Esercito di Romania – equipaggiamenti per garantire le nostre esigenze operative. Apprezzo il fatto che 2.000 persone abbiano un posto di lavoro qui a Bacău. Abbiamo avuto l’opportunità di visitare i luoghi in cui svolgono la loro attività. Sia io che i colleghi che hanno fatto parte della nostra delegazione riteniamo che siano posti di lavoro dove le persone svolgono l’attività in buone condizioni. Non in ultimo, apprezzo il fatto che questa azienda sia interessata alla formazione specializzata. Il sistema duale ha trovato il suo posto qui, a Bacău, ed è una cosa molto positiva”, ha dichiarato il ministro.

    Nel 2021, la Romania è diventata il primo utilizzatore europeo di questo sistema. HIMARS ha dimostrato la sua maturità operativa in conflitti reali, essendo testato durante le operazioni militari, precisa il Ministero della Difesa. Il centro di Bacău è realizzato in partenariato con Lockheed Martin, azienda americana con la quale esiste anche una collaborazione per la manutenzione degli elicotteri Black Hawk e degli aerei F-16 della Romania.

    Angel Tîlvăr ha definito la creazione del centro come un risultato eccezionale, attraverso il quale la Romania entra nella rete globale di strutture di manutenzione e supporto logistico per uno dei sistemi di artiglieria più performanti e avanzati del momento. Il ministro ha ribadito la determinazione dell’istituzione da lui guidata a collegare l’industria nazionale della difesa a tutti i programmi di dotazione pianificati, sia sul lato della manutenzione delle attrezzature di ultima generazione destinate all’equipaggiamento delle forze armate, sia, soprattutto, per l’integrazione della produzione, nelle proporzioni più ampie possibili, nel paese.

    La Romania ha acquisito tre simili sistemi. I primi due sono stati ricevuti nel 2021 e nel 2023, mentre il terzo sarà consegnato quest’anno. HIMARS è un lanciarazzi multiplo a lungo raggio, con un equipaggio formato da capopezzo, servente e pilota. I sistemi missilistici sono montati su veicoli con armature di protezione per armi leggere. Sono abbastanza leggeri da poter essere trasportati per via aerea, adattandosi così al cambiamento delle tattiche di guerra. Con una notevole precisione di attacco, il sistema può lanciare missili guidati dal GPS che possono colpire obiettivi a 80 km di distanza. Inoltre, è in grado di lanciare proiettili del peso di 1,7 tonnellate e con una gittata fino a 310 km.

  • Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cerimonia a Bucarest

    Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cerimonia a Bucarest

    La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre è stata ricordata in Romania con una cerimonia organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest e dall’Ufficio dell’Addetto per la Difesa. Erano presenti il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, autorità civili e militari romene e italiane, addetti militari, esponenti della comunità italiana di Romania.



    Abbiamo ricordato i caduti italiani sepolti in Romania, che hanno contribuito con il sacrificio della loro vita a completare il disegno dell’Unità Nazionale, ha dichiarato a Radio Romania Internazionale l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, dopo la cerimonia svoltasi il 6 novembre al Cimitero Militare Italiano – Ghencea della Capitale romena. Al tempo stesso, il ricordo del loro sacirifico deve aiutarci oggi a comprendere quali sono le sfide del presente, come costruire una pace basata sul rispetto, sui diritti umani, sulla difesa dei valori in cui crediamo e in cui abbiamo ricostruito l’Europa dopo la seconda Guerra Mondiale: la libertà e la democrazia, ha puntualizzato l’ambasciatore.



    Il diplomatico ha aggiunto che il ministro della Difesa romeno ha dimostrato anche quest’anno la sua particolare vicinanza al nostro paese, la sua amicizia e apprezzamento, e ha ricordato la visita effettuata a fine settembre a Roma da Angel Tîlvăr, su invito dell’omologo Guido Crosetto. Abbiamo posto le basi per un ulteriore rafforzamento della collaborazione bilaterale nel settore della difesa e in quella della cooperazione industriale, ha precisato inoltre l’ambasciatore.



    Sono convinto che i 1.750 militari italiani sepolti in questo cimitero hanno condiviso gli stessi ideali con i militari romeni. I romeni e gli italiani, uniti da una vecchia amicizia storica, hanno avuto una visione comune sullo stato nazionale e, nella Prima Guerra Mondiale, hanno combattuto nella stessa alleanza, al fianco delle grandi potenze occidentali, ha dichiarato il ministro Angel Tîlvăr nel discorso alla cerimonia dedicata alla Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate Italiane, rendendo il suo omaggio ai caduti dei due paesi.



    La commemorazione dei militari italiani è un atto di riconoscenza per una generazione che ha capito la necessità del sacrificio nel servizio del paese. Il modo in cui guardiamo ai nostri eroi ci definisce come popolo, rende onore al nostro passato e ci incute fiducia nel futuro. Attualmente Bucarest e Roma si ritrovano nelle stesse strutture di sicurezza, parte dell’Alleanza Nord-Atlantica e dell’Unione Europea, condividendo i valori che stanno alla base del funzionamento di queste organizzazioni. La memoria degli eroi delle nostre nazioni è onorata dai militari romeni e italiani in servizio in vari teatri operativi per difendere la pace e garantire un clima prevedibile di sicurezza, ha detto inoltre il ministro.



    L’ambasciatore Alfredo Durante Mangoni e l’addetto per la Difesa, il colonnello Vincenzo Ingrosso, nonchè il ministro Angel Tîlvăr hanno deposto corone ai monumenti dei caduti, per ricordare tutti i militari immolatisi per l’onore della Patria. Deposte corone anche da parte di autorità e organizzazioni presenti.



    Il Capo dello Stato Maggiore della Difesa romeno, generale Daniel Petrescu, e rappresentanti del Parlamento e del Governo romeno erano presenti al ricevimento ospitato la sera del 6 novembre alla Residenza d’Italia dall’ambasciatore Alfredo Durante Mangoni e dall’addetto per la Difesa, col. Vincenzo Ingrosso.



  • 4 novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cerimonia a Bucarest

    4 novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cerimonia a Bucarest

    “La celebrazione del 4 novembre è per gli Italiani da più di cento anni un momento di raccoglimento, in cui tributiamo ai nostri caduti in guerra il doveroso omaggio della memoria e celebriamo la giornata dellUnità Nazionale e delle Forze Armate.” Così lambasciatore dItalia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, nel suo intervento alla cerimonia dedicata al 4 novembre, organizzata oggi al Cimitero Italiano della Capitale romena dallAmbasciata e dallUfficio dellAddetto per la Difesa. Erano presenti il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, autorità civili e militari romene e italiane, addetti militari, esponenti della comunità italiana di Romania.



    “Questanno la partecipazione non è più ridotta a causa della pandemia e la presenza nutrita dei partecipanti consente di dare oggi il giusto tributo di gratitudine ai caduti che riposano in questo luogo sacro”, ha detto lambasciatore, ricordando che “nel cimitero di Ghencea riposano i resti di coloro che hanno combattuto la Grande Guerra: più di 1700 soldati italiani che come tutti i militari che hanno combattuto per la propria Patria, hanno scritto una pagina di quella Storia che ci ha condotti tutti qui, oggi: perché se oggi apparteniamo a una società che ripudia la guerra e dove è possibile esprimersi in piena libertà è certamente anche grazie a chi sacrificato la propria vita nel nome della Patria”, ha sottolineato Aldredo Durante Mangoni.



    “In questo periodo in cui lEuropa si confronta con il più grande conflitto degli ultimi 70 anni, il sacrificio dei soldati morti per la Patria sia un monito per tutti, per evitare che il futuro delle prossime generazioni sia macchiato ancora dalla guerra”, ha detto ancora lAmbasciatore.



    “Il popolo romeno ha attraversato, accanto alle altre nazioni dellEuropa, periodi molto difficili, con tragedie e sofferenze generate dai due conflitti mondiali”, ha detto nel suo intervento il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, rendendo omaggio agli eroi immolatisi sui campi di battaglia. Purtroppo, a otto decenni dalla Seconda Guerra Mondiale, lEuropa si confronta nuovamente con gli orrori del passato. “Linvasione non provocata e profondamente illegale avviata il 24 febbraio dalla Federazione russa contro lUcraina, rappresenta una flagrante violazione del diritto internazionale”, ha sottolineato il ministro della Difesa.



    “La Romania, accanto allItalia e allintero mondo, ha condannato nei termini più fermi laggressione ingiustificata e brutale della Russia contro lUcraina e sostiene, accanto alla NATO, allUE e alla comunità internazionale, la sovranità e lintegrità territoriale dellUcraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti”, ha detto ancora Angel Tîlvăr. Sottolineando la lunga e durevole amicizia tra gli Eserciti dei due Paesi, il ministro ha rivolto i migliori auguri allItalia in occasione della Giornata dellUnità Nazionale e delle Forze Armate.



    Gli interventi sono stati seguiti dal servizio religioso officiato da padre Marius Bereşoaie, il direttore dellAssociazione Don Orione di Voluntari. LAmbasciatore Alfredo Durante Mangoni e lAddetto per la Difesa, il colonnello Ivano Antonio Romano, nonchè il ministro Angel Tîlvăr, a nome del Ministero della Difesa, hanno deposto corone ai monumenti dei caduti – italiani e romeni. Deposte corone anche da parte della Camera dei Deputati del Parlamento di Bucarest, rappresentata dallesponente della minoranza italiana, Andi Gabriel Grosaru, di addetti militari di altri Paesi e di organizzazioni civili di Romania.




  • Incontro dei ministri della Difesa, Vasile Dîncu e Lorenzo Guerini, alla Base Mihail Kogălniceanu

    Incontro dei ministri della Difesa, Vasile Dîncu e Lorenzo Guerini, alla Base Mihail Kogălniceanu

    La situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero nel contesto della guerra in Ucraina, le decisioni e le misure alleate adottate al Vertice straordinario della NATO del 24 marzo per consolidare la postura di deterrenza e difesa, nonchè la coooperazione in sede dell’UE e a livello bilaterale. Questi i temi affrontati dal ministro della Difesa romeno, Vasile Dîncu, con l’omologo Lorenzo Guerini, in visita ieri pomeriggio alla Base Aerea di Mihail Kogălniceanu a Costanza, nel sud-est della Romania, dove ha incontrato il contingente italiano dell’Aeronautica Militare impegnato nelle operazioni di Air Policing a difesa dello spazio aereo romeno. Una visita svoltasi proprio il 28 marzo, nel 99/o anniversario dell’AIM.



    I militari italiani sono oggi alla Base Mihail Kogălniceanu per proteggere lo spazio aereo della Romania e della NATO. Mi congratulo con l’Aeronautica Militare Italiana per la professionalità dimostrata ogni giorno nelle missioni di Enhanced Air Policing, accanto alle forze aeree della Romania e degli Stati Uniti d’America, ha detto il ministro Vasile Dîncu in dichiarazioni stampa congiunte con il collega italiano, rese disponibili a Radio Romania Internazionale dai colleghi della sede Radio Romania Costanza. Rivolgendo i migliori auguri nel 99/o anniversario delle forze aeree italiane, il ministro romeno ha ringraziato l’Italia per questo sostanziale contributo. L’Italia ha deciso di potenziare la presenza in Romania, con il recente arrivo di altri 4 velivoli nella base di Mihail Kogălniceanu, cosicchè in questo momento sono 8 Eurofighter 2000 a disposizione della Task Force Air Black Storm impegnata da dicembre 2021 nella salvaguardia dello spazio aereo romeno.



    Il vostro Paese fornisce un consistente contributo alla protezione dello spazio aereo. Avete deciso di aumentare il numero di velivoli per le missioni di Enhanced Air Policing, una prova chiara dell’impegno dell’Italia all’interno della NATO. La partecipazione costante dell’Italia alla missione di Enhanced Air Policing è completata dalla dimensione di terra, con l’affiliazione di un reggimento alla Brigata multinazionale sud-est di Craiova, dove le truppe italiane sono presenti periodicamente in Romania per addestramento ed esercitazioni congiunte con i colleghi romeni, ha detto Vasile Dîncu. Il ministro ha sottolineato la rilevanza unica del Vertice straordinario della NATO del 24 marzo, nell’ambito del quale i leader alleati hanno adottato delle decisioni storiche per consolidare la postura di deterrenza e difesa sull’intero Fianco Est, dal Baltico al Mar Nero.



    Ribadendo la solidarietà della Romania all’Ucraina e il totale e incondizionato sostegno alla sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale, il ministro Vasile Dîncu ha salutato il contributo dell’Italia all’assistenza umanitaria fornita a questo Paese, tramite donazioni notevoli, tra cui otto ambulanze completamente attrezzate, arrivate in Ucraina tramite il centro logistico di Suceava. In effetti, l’Italia è stata il primo Paese ad aver utilizzato questa facilitazione.



    La Romania e l’Italia hanno legami molto solidi, un’amicizia tra Paesi e un’ottima relazione dal punto di vista della collaborazione delle forze armate, ha detto, da parte sua, il ministro Lorenzo Guerini. Siamo presenti qui con il nostro contingente, con i nostri aerei per contribuire alla sorveglianza aerea insieme ad altri Paesi alleati. Siamo presenti in Lettonia con un nostro contingente nell’ambito dei battlegroups decisi dalla NATO, svolgiamo attività insieme ad altri Paesi, di sorveglianza marittima, e siamo pronti a rafforzare ulteriormente il nostro contributo all’attività di deterrenza dell’Alleanza, ha detto ancora Lorenzo Guerini, spiegando che l’Italia potenzierà la sua presenza marittima nella regione del Mar Nero e ribadendo la ferma condanna dell’aggressione russa in Ucraina.



    Confrontandomi con il ministro Dîncu, abbiamo ragionato anche al contributo del nostro Paese nell’attività di sminamento marittimo e abbiamo concordato l’invio da parte italiana di navi cacciamine, per contribuire a questa attività. E’ un ulteriore contributo concreto che vogliamo dare alle misure di deterrenza e rassicurazione, ma nel contempo credo sia un’ulteriore testimonianza della solidarietà, che è il cemento fondamentale tra i Paesi che fanno parte dell’Alleanza Atlantica, ha detto ancora il ministro Lorenzo Guerini, sottolineando che dobbiamo continuare a sostenere gli eroici sforzi del popolo e delle forze armate ucraine. Dobbiamo anche guardare al futuro, come rendere più forte la nostra Alleanza Atlantica, come rendere più forte la prospettiva della difesa europea. Romania e Italia, proprio su questi punti – anche di prospettiva – hanno testimoniato oggi, nel nostro incontro, piena convergenza di interessi, di vedute e di azione, ha detto ancora il ministro Lorenzo Guerini.




  • Invictus Romania nel 2021, progetti per il 2022

    Invictus Romania nel 2021, progetti per il 2022

    Invictus Romania, la squadra che raggruppa militari feriti in missioni all’estero, è stata insignita del Premio per il coraggio al Galà Gas di Romania – Edizione Phoenix, organizzata dalla Federazione Padronale Petrolio – Gas e svoltasi a Bucarest il 15 dicembre. Un’iniziativa dedicata alla gente che ha trovato la forza di cambiare per resistere nei tempi difficili e imprevedibili che stiamo vivendo. Ospite a Radio Romania Internazionale è il maggiore Gabriel Ion, il coordinatore della squadra Invictus, un progetto assunto dal Ministero della Difesa di Bucarest.



    In questo progetto, parliamo di tantissimo coraggio dei militari feriti, che hanno detto Sissignore, lasciando le famiglie per andare a rappresentare la Romania nei teatri operativi. Reduci con ferite, non hanno rinunciato e hanno avuto il coraggio di andare avanti, cominciando a fare sport e impegnandosi in tante attività per mantenersi a galla. Questo premio ci rende veramente felici e ringraziamo gli organizzatori. Per noi, il sommo premio è che i nostri militari feriti stanno bene nei loro panni. Anzichè rimanere a casa davanti alla tv e ricordare i momenti tragici in cui hanno perso le gambe o la vista, essi hanno scelto l’allenamento sportivo. Un premio difficilmente raggiungibile, di cui siamo veramente felici, spiega il maggiore Gabriel Ion.



    La loro storia è nata nel 2014, quando i Giochi Invictus vennero lanciati dal principe Harry d’Inghilterra. Nello stesso anno, un gruppo di volontari militari e civili ha dato vita all’Associazione Invictus Romania. Sia i militari feriti che i volontari Invictus hanno trovato tanti modi e attività per andare avanti e rendere il 2021 un anno normale, nonostante la pandemia. La squadra si è arricchita quest’anno di quattro nuovi colleghi, che hanno scelto lo sport per recuperare le ferite e si stanno già allenando per le competizioni ed altre attività. Intanto, un loro compagno, tenente Florin Oprea, si è completamente recuperato e ha ripreso l’attività militare, ma rimane sempre accanto alla squadra.



    Uscire dal progetto significa recupero completo, aggiunge il maggiore Gabriel Ion, contento che due dei compagni si sono anche sposati quest’anno. E infatti il supporto della famiglia è particolarmente importante per gli Invictus. Un’altra prova di forza viene da Daniel Porumb, immobilizzato dopo essere stato ferito nel 2007. Nel giro di questi anni, ha conseguito la laurea, poi il master presso la Facoltà di Geografia dell’Università di Bucarest e ora si sta addottorando, dice con orgoglio il coordinatore della squadra Invictus. Altrettanto bravo e forte anche il compagno Valentin Popa, ferito durante un’esercitazione nazionale nel 2017, rimasto nell’impossibilità di usare le braccia e le gambe. Sommozzatore e addestrato per le operazioni speciali, è riuscito a nuotare di nuovo come un pesce. Il maggior Gabriel Ion ci riassume anche le attività sportive della squadra Invictus nel 2021.



    I nostri ragazzi, i militari feriti, i miei colleghi hanno partecipato quest’anno a quattro coppe nazionali, ad un campionato nazionale paralimpico, e qui parlo del tiro con l’arco, visto che abbiamo tanti ragazzi bravissimi e decisi a superare tutte le limitazioni imposte dalle condizioni di salute. Hanno partecipato anche a tre coppe mondiali – tiro con l’arco e due tornei di qualificazione europeo e internazionale. Il caporale Eugen Pătru si è qualificato e ha rappresentato la Romania ai Giochi Paralimpici di Tokyo, un’enorme gioia per l’intera squadra, perchè il successo di uno è il successo di tutti. Ma Eugen ha incontrato in gara proprio l’americano che ha anche vinto la prova, ricorda il nostro ospite, aggiungendo che ora il caporale si sta allenando per le Coppe mondiali del 2022.



    Un altro riferimento del 2021 è stato l’avvio della campagna Romania è Invictus. Una campagna di cuore, organizzata in partenariato con Adrian Maniutiu, volontario accanito Invictus. L’iniziativa è destinata alla raccolta di fondi necessari ai nostri militari feriti per fare sport e partecipare alle gare interne e internazionali. Questo progetto è sostenuto sia dal Ministero della Difesa che dalla società civile. In effetti, ha il ruolo di avvicinare la società civile ai nostri militari feriti. Abbiamo partecipato anche ad una serie di azioni caritatevoli, perchè fa sempre bene rendere bene agli altri. I militari feriti sono riusciti ad andare avanti grazie al fatto che la società civile è stata al loro fianco e vogliono, a loro volta, rendere questo bene alla società. Il 3 dicembre, abbiamo celebrato la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità accanto ai bambini con disabilità. I militari feriti hanno installato gli equipaggiamenti sportivi al Club Steaua. Abbiamo allestito anche una pista per corsa ad ostacoli e i bambini sono stati aiutati a superarli. C’era un’enorme gioia negli occhi dei piccoli, ed è importante che noi tutti capissimo il loro dolore e appoggiarli. E’ proprio quello che abbiamo fatto anche noi in questa giornata molto importante, aggiunge il maggiore Gabriel Ion, anticipando anche i progetti per il 2022.



    Stiamo lavorando anche a una produzione cinematografica, accanto alla signora Anca Hirte, regista romena che vive in Francia. C’è tanto da lavorare e speriamo che sia pronta l’anno prossimo. Probabilmente avete visto sui social Il fronte a casa, la miniserie in cui i militari feriti raccontano le loro esperienze, realizzata dalla giornalista Alina Grigore della rete pubblica TVR 1. I nostri militari feriti hanno partecipato volentieri a tanti servizi e trasmissioni nei media, il che per loro rappresenta anche un impulso di andare avanti, con la forza e la convizione di fare bene quello che fanno e che è importante non mollare. L’anno prossimo avremo gli Invictus Games 2020, rinviati, infatti, per due anni a causa della pandemia. Quindi, ci auguriamo di essere all’Aja ad aprile prossimo a rappresentare la Romania. La nostra squadra si è preparata intensamente in questi due anni e ci spera tanto. Pur non trattandosi di medaglie, i nostri militari feriti vogliono fare e dare del loro meglio, conclude il maggiore Gabriel Ion, coordinatore della squadra Invictus Romania.



    Nel 2021, Radio Romania Internazionale ha presentato la squadra Invictus anche nella coproduzione Lo Sport che fa bene. Integrazione. Comunità. Sostenibilità, promossa dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona.




  • Covid-19: Romania, quattro pazienti in gravi condizioni trasferiti in Italia

    Covid-19: Romania, quattro pazienti in gravi condizioni trasferiti in Italia

    Quattro pazienti malati di coronavirus sono stati trasportati ieri da Bucarest a Roma e Torino, per ricevere cure specifiche, a bordo di un’aereo C-27 J Spartan delle Forze Aeree Romene, che ha effettuato un volo umanitario. Lo riferisce il Ministero della Difesa romeno, precisando che i pazienti, in gravi condizioni, sono stati accompagnati da un’equipe medica formata da specialisti SMURD (Servizio Medico Urgente di Rianimazione ed Estricazione) e della Base 90 Trasporto Aereo di Otopeni.

  • Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, in visita ufficiale in Romania

    Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, in visita ufficiale in Romania

    In visita ufficiale a Bucarest, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, ha incontrato il 29 aprile il ministro della Difesa, Nicolae Ciucă, e l’omologo romeno, tenente generale Daniel Petrescu. Nel corso dell’incontro, sono stati approfonditi temi attuali di sicurezza dell’agenda NATO, la cooperazione militare e le opportunità di sviluppare la collaborazione, come indica il Ministero della Difesa di Bucarest.

    Alla luce del Partenariato Strategico Consolidato tra la Romania e l’Italia, sotto profilo militare la cooperazione tra i due eserciti si colloca su un trend ascendente, sia in sede bilaterale, tramite la partecipazione ad attività congiunte di addestramento, che in sede alleata, attraverso l’affiliazione di un’unità italiana alla Brigata Multinazionale Sud-Est, la partecipazione alle missioni di enhanced air policing e ad operazioni NATO. La Romania e l’Italia recano rilevanti contributi nell’ambito degli impegni assunti, indica il Ministero della Difesa romeno in un comunicato.

    Approfonditi inoltre temi riguardanti la sicurezza nella regione, il rimpatrio dei militari dall’Afghanistan e le partecipazione alle missioni dell’Unione Europea.

    L’addestramento congiunto nelle esercitazioni bilaterali e multinazionali si riconferma una delle nostre priorità, in quanto la cooperazione tra i nostri militari è fondamentale per aumentare il grado di interoperabilità tra le forze. L’incontro di oggi dimostra una volta in più gli stretti rapporti tra gli eserciti di Romania e Italia, adattati alle nuove realtà e al contesto regionale nel Mar Nero e nel Mediterraneo, ha dichiarato il ministro Nicolae Ciucă nel corso dell’incontro.

    Da parte sua, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, tenente generale Daniel Petrescu, ha espresso apprezzamenti per il costante impegno delle Forze Armate Italiane nella sicurezza del fianco est della NATO, tramite il contributo alle missioni di air policing condotte dalle Forze Aeree Romene.

    Ho trasmesso all’omologo italiano il fatto che ci prefiggiamo, inoltre, di consolidare la componente terrestre e marittima nell’ambito dell’Enhanced Forward Presence, e ho incoraggiato la partecipazione del personale dello Stato maggiore italiano alle strutture alleate di comando-controllo dislocate sul territorio del nostro Paese, ha dichiarato il tenente generale Daniel Petrescu, citato dal comunicato.

    Nel corso della sua visita ufficiale in Romania, effettuata il 28 e il 29 aprile su invito del collega romeno, tenente generale Daniel Petrescu, il Capo di Stato Maggiore Enzo Vecciarelli ha incontrato anche i vertici degli Stati Maggiori delle forze specializzate e dei Comandi del Corpo Multinazionale Sud-Est e della Divisione Multinazionale Sud-Est, precisa il Ministero della Difesa di Bucarest.