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  • Centro di manutenzione HIMARS a Bacău

    Centro di manutenzione HIMARS a Bacău

    Il primo centro di manutenzione dei sistemi HIMARS in Europa è stato inaugurato a Bacău, nel nord-est della Romania, alla presenza del ministro della Difesa, Angel Tîlvăr. In questo modo, la Romania ha la garanzia di un vantaggio strategico, rendendo sicura la manutenzione dei propri sistemi di questo tipo nel paese, ha spiegato il ministro. Inoltre, il nuovo centro ha anche un impatto sullo sviluppo economico della zona, ha aggiunto Angel Tîlvăr.

    “Siamo riusciti ad avere equipaggiamenti della migliore qualità, di punta tecnologica e, non in ultimo – a questo punto mi riferisco agli obiettivi prefissi per l’Esercito di Romania – equipaggiamenti per garantire le nostre esigenze operative. Apprezzo il fatto che 2.000 persone abbiano un posto di lavoro qui a Bacău. Abbiamo avuto l’opportunità di visitare i luoghi in cui svolgono la loro attività. Sia io che i colleghi che hanno fatto parte della nostra delegazione riteniamo che siano posti di lavoro dove le persone svolgono l’attività in buone condizioni. Non in ultimo, apprezzo il fatto che questa azienda sia interessata alla formazione specializzata. Il sistema duale ha trovato il suo posto qui, a Bacău, ed è una cosa molto positiva”, ha dichiarato il ministro.

    Nel 2021, la Romania è diventata il primo utilizzatore europeo di questo sistema. HIMARS ha dimostrato la sua maturità operativa in conflitti reali, essendo testato durante le operazioni militari, precisa il Ministero della Difesa. Il centro di Bacău è realizzato in partenariato con Lockheed Martin, azienda americana con la quale esiste anche una collaborazione per la manutenzione degli elicotteri Black Hawk e degli aerei F-16 della Romania.

    Angel Tîlvăr ha definito la creazione del centro come un risultato eccezionale, attraverso il quale la Romania entra nella rete globale di strutture di manutenzione e supporto logistico per uno dei sistemi di artiglieria più performanti e avanzati del momento. Il ministro ha ribadito la determinazione dell’istituzione da lui guidata a collegare l’industria nazionale della difesa a tutti i programmi di dotazione pianificati, sia sul lato della manutenzione delle attrezzature di ultima generazione destinate all’equipaggiamento delle forze armate, sia, soprattutto, per l’integrazione della produzione, nelle proporzioni più ampie possibili, nel paese.

    La Romania ha acquisito tre simili sistemi. I primi due sono stati ricevuti nel 2021 e nel 2023, mentre il terzo sarà consegnato quest’anno. HIMARS è un lanciarazzi multiplo a lungo raggio, con un equipaggio formato da capopezzo, servente e pilota. I sistemi missilistici sono montati su veicoli con armature di protezione per armi leggere. Sono abbastanza leggeri da poter essere trasportati per via aerea, adattandosi così al cambiamento delle tattiche di guerra. Con una notevole precisione di attacco, il sistema può lanciare missili guidati dal GPS che possono colpire obiettivi a 80 km di distanza. Inoltre, è in grado di lanciare proiettili del peso di 1,7 tonnellate e con una gittata fino a 310 km.

  • Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cerimonia a Bucarest

    Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cerimonia a Bucarest

    La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre è stata ricordata in Romania con una cerimonia organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest e dall’Ufficio dell’Addetto per la Difesa. Erano presenti il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, autorità civili e militari romene e italiane, addetti militari, esponenti della comunità italiana di Romania.



    Abbiamo ricordato i caduti italiani sepolti in Romania, che hanno contribuito con il sacrificio della loro vita a completare il disegno dell’Unità Nazionale, ha dichiarato a Radio Romania Internazionale l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, dopo la cerimonia svoltasi il 6 novembre al Cimitero Militare Italiano – Ghencea della Capitale romena. Al tempo stesso, il ricordo del loro sacirifico deve aiutarci oggi a comprendere quali sono le sfide del presente, come costruire una pace basata sul rispetto, sui diritti umani, sulla difesa dei valori in cui crediamo e in cui abbiamo ricostruito l’Europa dopo la seconda Guerra Mondiale: la libertà e la democrazia, ha puntualizzato l’ambasciatore.



    Il diplomatico ha aggiunto che il ministro della Difesa romeno ha dimostrato anche quest’anno la sua particolare vicinanza al nostro paese, la sua amicizia e apprezzamento, e ha ricordato la visita effettuata a fine settembre a Roma da Angel Tîlvăr, su invito dell’omologo Guido Crosetto. Abbiamo posto le basi per un ulteriore rafforzamento della collaborazione bilaterale nel settore della difesa e in quella della cooperazione industriale, ha precisato inoltre l’ambasciatore.



    Sono convinto che i 1.750 militari italiani sepolti in questo cimitero hanno condiviso gli stessi ideali con i militari romeni. I romeni e gli italiani, uniti da una vecchia amicizia storica, hanno avuto una visione comune sullo stato nazionale e, nella Prima Guerra Mondiale, hanno combattuto nella stessa alleanza, al fianco delle grandi potenze occidentali, ha dichiarato il ministro Angel Tîlvăr nel discorso alla cerimonia dedicata alla Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate Italiane, rendendo il suo omaggio ai caduti dei due paesi.



    La commemorazione dei militari italiani è un atto di riconoscenza per una generazione che ha capito la necessità del sacrificio nel servizio del paese. Il modo in cui guardiamo ai nostri eroi ci definisce come popolo, rende onore al nostro passato e ci incute fiducia nel futuro. Attualmente Bucarest e Roma si ritrovano nelle stesse strutture di sicurezza, parte dell’Alleanza Nord-Atlantica e dell’Unione Europea, condividendo i valori che stanno alla base del funzionamento di queste organizzazioni. La memoria degli eroi delle nostre nazioni è onorata dai militari romeni e italiani in servizio in vari teatri operativi per difendere la pace e garantire un clima prevedibile di sicurezza, ha detto inoltre il ministro.



    L’ambasciatore Alfredo Durante Mangoni e l’addetto per la Difesa, il colonnello Vincenzo Ingrosso, nonchè il ministro Angel Tîlvăr hanno deposto corone ai monumenti dei caduti, per ricordare tutti i militari immolatisi per l’onore della Patria. Deposte corone anche da parte di autorità e organizzazioni presenti.



    Il Capo dello Stato Maggiore della Difesa romeno, generale Daniel Petrescu, e rappresentanti del Parlamento e del Governo romeno erano presenti al ricevimento ospitato la sera del 6 novembre alla Residenza d’Italia dall’ambasciatore Alfredo Durante Mangoni e dall’addetto per la Difesa, col. Vincenzo Ingrosso.