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  • COVID-19: premier Orban, coraggio e solidarietà dalla squadra medica romena ai colleghi italiani

    COVID-19: premier Orban, coraggio e solidarietà dalla squadra medica romena ai colleghi italiani

    Presente oggi a Bucarest, all’imbarco di quattro membri della squadra medica romena già arrivata a Milano, per aiutare i colleghi italiani nella lotta al COVID-19, il premier Ludovic Orban ha espresso la fiducia nella loro professionalità, augurando successo a questa missione.

    Lo riferisce in un comunicato il Governo di Bucarest, indicando che gli altri membri della missione si sono imbarcati a Timişoara, dove l’aereo militare del Ministero della Difesa romeno ha fatto uno scalo. Apprezzo il coraggio e il gesto di solidarietà dei medici e degli infermieri romeni che si affiancano ai colleghi italiani in un momento particolarmente difficile. Confido nella loro professionalità e auguro a tutti loro successo, ha dichiarato il primo ministro romeno.

    Questo gesto rileva che esiste solidarietà europea e che i Paesi dell’UE hanno la capacità di unirsi e di trovare insieme delle soluzioni, per combattere qualsiasi pericolo, come lo è questa epidemia, ha aggiunto il premier Ludovic Orban, citato dall’agenzia Agerpres.

    La storia ci insegna che la solidarietà tra popoli ha un valore inestimabile, ha sottolineato in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo l’arrivo dei medici e infermieri romeni a Milano, ringraziando in romeno. Multumesc (Grazie), ha scritto il capo della diplomazia italiana.

    Anche il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha sottolineato quanto sia importante la solidarietà europea in questi momenti.

    In primo luogo, dimostra che la protezione civile funziona sia in Romania che a livello europeo. Significativo è il fatto che abbiamo trovato in tempo così breve persone disponibili a partire. E’ un segnale molto importante a livello europeo. Per la Romania, è un gesto che ci fa vedere che possiamo farcela ed è un gesto di solidarietà nei confronti dell’Italia, ora particolarmente colpita, ha detto Raed Arafat, citato da Agerpres.

    La nostra missione è quella di concedere sostegno ai colleghi in Italia, che sicuramente sono esauriti e hanno bisogno di aiuto, ha detto in partenza Maria Casuni, operatrice sanitaria di Târgu Mureş, confessando che va in questa missione speciale perchè adora il suo mestiere.

    In segno di solidarietà con il Bel Paese che ha accolto oltre 1,2 milioni di connazionali, la missione della squadra medica romena è iniziata proprio nella Giornata Mondiale della Salute, celebrata il 7 aprile.

    Accanto al premier Ludovic Orban, all’imbarco da Bucarest erano presenti il ministro dell’Interno, Marcel Vela, il ministro della Difesa, Nicolae Ciucă, il ministro della Salute, Nelu Tătaru, il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, e l’ambasciatore d’Italia in Romania, Marco Giungi. A Milano, la missione romena è stata accolta dall’ambasciatore di Romania in Italia, George Gabriel Bologan e da autorità locali.

    La missione che i medici e infermieri volontari romeni svolgeranno per 14 giorni, rientra nel Meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea, indica ancora il Governo di Bucarest.

  • COVID-19: premier Orban, coraggio e solidarietà da squadra medica romena ai colleghi italiani

    COVID-19: premier Orban, coraggio e solidarietà da squadra medica romena ai colleghi italiani

    Presente oggi a Bucarest, all’imbarco di quattro membri della squadra medica romena già arrivata a Milano, per aiutare i colleghi italiani nella lotta al COVID-19, il premier Ludovic Orban ha espresso la fiducia nella loro professionalità, augurando successo a questa missione.

    Lo riferisce in un comunicato il Governo di Bucarest, indicando che gli altri membri della missione si sono imbarcati a Timişoara, dove l’aereo militare del Ministero della Difesa romeno ha fatto uno scalo. Apprezzo il coraggio e il gesto di solidarietà dei medici e degli infermieri romeni che si affiancano ai colleghi italiani in un momento particolarmente difficile. Confido nella loro professionalità e auguro a tutti loro successo, ha dichiarato il primo ministro romeno.

    Questo gesto rileva che esiste solidarietà europea e che i Paesi dell’UE hanno la capacità di unirsi e di trovare insieme delle soluzioni, per combattere qualsiasi pericolo, come lo è questa epidemia, ha aggiunto il premier Ludovic Orban, citato dall’agenzia Agerpres.

    La storia ci insegna che la solidarietà tra popoli ha un valore inestimabile, ha sottolineato in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo l’arrivo dei medici e infermieri romeni a Milano, ringraziando in romeno. Multumesc (Grazie), ha scritto il capo della diplomazia italiana.

    Anche il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha sottolineato quanto sia importante la solidarietà europea in questi momenti.

    In primo luogo, dimostra che la protezione civile funziona sia in Romania che a livello europeo. Significativo è il fatto che abbiamo trovato in tempo così breve persone disponibili a partire. E’ un segnale molto importante a livello europeo. Per la Romania, è un gesto che ci fa vedere che possiamo farcela ed è un gesto di solidarietà nei confronti dell’Italia, ora particolarmente colpita, ha detto Raed Arafat, citato da Agerpres.

    La nostra missione è quella di concedere sostegno ai colleghi in Italia, che sicuramente sono esauriti e hanno bisogno di aiuto, ha detto in partenza Maria Casuni, operatrice sanitaria di Târgu Mureş, confessando che va in questa missione speciale perchè adora il suo mestiere.

    In segno di solidarietà con il Bel Paese che ha accolto oltre 1,2 milioni di connazionali, la missione della squadra medica romena è iniziata proprio nella Giornata Mondiale della Salute, celebrata il 7 aprile.

    Accanto al premier Ludovic Orban, all’imbarco da Bucarest erano presenti il ministro dell’Interno, Marcel Vela, il ministro della Difesa, Nicolae Ciucă, il ministro della Salute, Nelu Tătaru, il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, e l’ambasciatore d’Italia in Romania, Marco Giungi. A Milano, la missione romena è stata accolta dall’ambasciatore di Romania in Italia, George Gabriel Bologan, e da autorità locali.

    La missione che i medici e infermieri volontari romeni svolgeranno per 14 giorni, rientra nel Meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea, indica ancora il Governo di Bucarest.

  • Economia: le conclusioni della missione FMI a Bucarest

    Economia: le conclusioni della missione FMI a Bucarest

    Negli ultimi anni, in piena crisi economica e anche dopo, i finanziatori esterni della Romania — il FMI, la Banca Mondiale e la Commissione Europea — hanno avuto una parola forte da dire nelle riforme promosse dai governi succedutisi a Bucarest. Non sono pochi gli analisti a sostenere che, in mancanza degli impegni assunti davanti ai finanziatori esterni, molte delle misure altrettanto necessarie e impopolari non si sarebbero concretate.



    Si sono verificate, però, anche delle situazioni in cui le parti non hanno raggiunto un denominatore comune. E’ anche il caso della missione che si è conclusa martedì. Il compromesso non è stato possibile, almeno per ora, per quanto riguarda la liberalizzazione delle tariffe per il gas e la privatizzazione di alcune compagnie energetiche, misure richieste con insistenza dal FMI, ma bocciate con risolutezza dal governo di sinistra. Il premier Victor Ponta ha dichiarato che la liberalizzazione porterebbe un’impennata delle tariffe al gas sia per la popolazione che per le imprese.



    “La sollecitazione della delegazione della Commissione Europea e del Fondo Monetario Internazionale riguardava una crescita abbastanza repentina, dal 1 aprile, dai 53,3 lei al megawatt ai 62, una crescita che noi riteniamo insostenibile. Il secondo punto che non abbiamo concordato riguarda le due compagnie che abbiamo ancora: la Compagnia Nazionale Hunedoara e la Compagnia Oltenia. La sollecitazione della Commissione Europea, del FMI e della Banca Mondiale era quella di ristrutturazioni massicce e radicali, che dal nostro punto di vista non salvano l’industria che genera energia a base di carbone e i posti di lavoro, bensì praticamente spingono verso una spirale che entro qualche anno porterà all’indebolimento notevole di questo settore in Romania”, ha detto il premier.



    La missione si è conclusa senza la consueta lettera d’intenti e i colloqui sui due temi in sospeso saranno ripresi ad aprile. “L’accordo in sè resta in vigore. Il fatto che non viene firmata una lettera d’intenti significa una sospensione temporanea, finchè gli esperti del governo e quelli delle istituzioni internazionali si metteranno d’accordo sui problemi che non sono stati armonizzati nel corso di questa missione”, ha dichiarato il presidente della Commissione bilancio-finanze della Camera, Viorel Stefan.



    Dall’opposizione, i liberali considerano un fallimento i negoziati con il FMI. “Il FMI ci dice che l’attuale governo non ha fatto nulla di quanto si era impegnato, mentre il governo ci dice che tutto è rosa. Quindi, siamo in una situaione delicata, in un’impasse. E’ un’incertezza anche per l’ambiente d’affari”, ha dichiarato il deputato liberale Gheorghe Ialomitianu, ex ministro delle Finanze.



    L’attuale accordo di tipo preventivo tra la Romania e il FMI ha un valore di due miliardi di euro, ma finora le autorità non hanno fatto uso dei fondi.