Tag: Mons. Miguel Maury Buendia

  • “Fede, vita, diplomazia”, Mons. Miguel Maury Buendía in dialogo con Diana Turconi

    “Fede, vita, diplomazia”, Mons. Miguel Maury Buendía in dialogo con Diana Turconi

    “Credinţă, viaţă, diplomaţie”/ “Fede, vita, diplomazia” è il titolo del volume che ha come protagonista Mons. Miguel Maury Buendía, già Nunzio Apostolico in Romania, in dialogo con la scrittrice e diplomatica romena Diana Turconi, e lanciato il 25 novembre alla Fiera del Libro Gaudeamus Radio Romania. Pubblicato presso leditrice Curtea Veche, con la prefazione del segretario di stato vaticano, Cardinale Pietro Parolin, il libro è stato presentato in anteprima il 24 novembre alla sede del Ministero degli Esteri romeno.



    Accanto alla diplomatica Diana Turconi e al Mons. Miguel Maury Buendía, arrivato a Bucarest da Londra, dove da maggio svolge sempre la missione di Nunzio Apostolico, alla presentazione ospitata dal Ministero degli Esteri sono intervenuti il segretario di stato Traian Hristea, lambasciatore dellOrdine di Malta in Romania, Roberto Musneci, e la capo redattrice di Curtea Veche Publishing, Anca-Maria Pănoiu. Mons. Miguel Maury Buendía e la scrittrice e diplomatica Diana Turconi hanno parlato di questa esperienza a Radio Romania Internazionale.




  • Mons. Miguel Maury Buendía a fine missione a Bucarest: Romania, Paese della speranza

    Mons. Miguel Maury Buendía a fine missione a Bucarest: Romania, Paese della speranza

    La Romania è “un Paese della speranza e questo mi ha arricchito tanto interiormente”. Così il Nunzio Apostolico in Romania e Repubblica di Moldova, Mons. Miguel Maury Buendía, in unintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale al termine della sua missione di sette anni a Bucarest. Un settennato segnato da momenti di riferimento, che hanno raggiunto lapice con il viaggio apostolico compiuto da Papa Francesco nel 2019 in Romania, portando un messaggio di pace, dialogo e concordia.



    Nel successivo anno, sin dallinizio della pandemia, il Sommo Pontefice ha dimostrato la sua solidarietà anche tramite le donazioni e gli aiuti inviati agli ospedali romeni. In riferimento alla guerra in Ucraina, il Nunzio ha parlato del notevole contributo delle associazioni cattoliche al confine romeno-ucraino e nella Repubblica di Moldova a sostegno dei profughi. Mons. Miguel Maury Buendía, in partenza per Londra, per iniziare la missione di Nunzio Apostolico nel Regno Unito, ha fatto riferimento anche al contributo della Chiesa Cattolica allintegrazione delle comunità romene nei paesi di residenza.



    Il 24 aprile, Mons. Miguel Maury Buendía, che è stato anche il decano del corpo diplomatico, è stato ricevuto in visita di commiato dal segretario di stato al Ministero degli Esteri romeno, Daniela Gîtman, la quale ha espresso apprezzamenti per la buona collaborazione con Sua Eccellenza durante la sua missione a Bucarest. Tale fatto ha contribuito al notevole sviluppo delle relazioni tra la Romania e la Santa Sede e del dialogo ecumenico aperto e costruttivo tra la Chiesa Ortodossa Romena e la Chiesa Cattolica, precisa il MAE romeno in un comunicato.




  • Pasqua, il messaggio di S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, il Nunzio Apostolico in Romania e Moldova

    Pasqua, il messaggio di S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, il Nunzio Apostolico in Romania e Moldova

    La Pasqua è una Festa della Vita, del trionfo della Vita sulla morte. Così il Nunzio Apostolico in Romania e Moldova, S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, nel messaggio rivolto gli ascoltatori di Radio Romania Internazionale in occasione della Resurrezione di Cristo. Nelle circostanze in cui si trova il mondo di oggi, più precisamente i nostri vicini sottoposti alla guerra e alla morte, la nostra preghiera va giustamente perchè questa pace si faccia il più presto possibile, sottolinea il Nunzio Apostolico. La vittoria di Cristo sulla morte a Pasqua è una vittoria che si fa presente e che si farà presente anche nella nostra vita, quindi a tutti auguro una Felice e Santa Pasqua!, ha concluso S.E. Mons. Miguel Maury Buendía.



  • Giornata Mondiale dei Poveri 2021: Fratelli tutti anche in Romania

    Giornata Mondiale dei Poveri 2021: Fratelli tutti anche in Romania

    La Giornata Mondiale dei Poveri, istituita nel 2016 da Papa Francesco e celebrata il 14 novembre, ha portato questanno in Romania importanti riflessioni sullEnciclica “Fratelli tutti”, scritta dal Sommo Pontefice nel 2020. Nei giorni scorsi, più organizzazioni cattoliche di Romania hanno organizzato un webinar intitolato appunto “Fratelli tutti, che ha riunito oltre un centinaio di partecipanti, sacerdoti, rappresentanti di associazioni implicate nel volontariato, tra cui lAssociazione FDP – Professionisti nellEducazione, lAzione Cattolica, la Caritas, lAssociazione Papa Giovanni XXIII o la Banca di Alimenti, dando spazio a tante riflessioni, partendo dallEnciclica sociale di Papa Francesco.



    I temi principali dei suoi otto capitoli sono stati presentati in sintesi al webinar da S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, il Nunzio Apostolico in Romania, partendo dalla parola “Fraternità”. “LEnciclica ha una dimensione universale, senza frontiere, che insiste sulla Fraternità. Il modo di percepire la Fraternità che il Papa ha è quello che è lo stile di San Francesco dAssisi. Anche per quello ha scelto il nome di Francesco per il suo pontificato”, spiega a Radio Romania Internazionale il Nunzio Apostolico, Mons. Miguel Maury Buendía, rientrato dalla città di Iaşi, nella Romania orientale, dove ha partecipato l11 novembre, quando la Chiesa fa memoria a San Martino, allordinazione episcopale del nuovo Vescovo ausiliare, Mons. Petru Sescu.



    “Il vescovo ha scelto per la sua ordinazione il giorno di San Martino che, quando era militare, ha condiviso la sua cappa con un povero che stava morendo di freddo”, puntualizza il Nunzio il significato dellevento svoltosi sempre in prossimità della Giornata Mondiale dei Poveri. Nella densa Enciclica “Fratelli tutti”, “ci sono delle riflessioni molto belle sul buon samaritano, anche per invitare tutti noi a diventare dei buoni samaritani, ammorevoli e accoglienti verso quelli che incontriamo, e prenderci cura delle persone che sono in una situazione peggiore della nostra. La situazione di pandemia – e anche in questo contesto è stata scritta lEnciclica – ci deve aiutare tutti a ripensare il modo di interagire con gli altri”, conclude S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, il Nunzio Apostolico in Romania.



    Da cinque anni, anche lAssociazione FDP – Protagonisti nellEducazione di Romania, insieme a tante altre associazioni di volontariato e movimenti cattolici, si impegna a far diventare tradizione la Giornata Mondiale dei Poveri. Lo spiega a Radio Romania Internazionale la sua direttrice esecutiva, Simona Carobene, che ha avviato delle campagne online volte a promuovere questa ricorrenza. Se negli anni scorsi la Giornata veniva condivisa attraverso azioni concrete – un pranzo insieme, una raccolta di generi alimentari o di vestiti da distribuire poi ai poveri, questanno è stato diverso a causa della pandemia, quindi “abbiamo pensato a come poter far arrivare il messaggio a più persone possibili”, aggiunge Simona Carobene.



    “In uno dei nostri incontri con il Nunzio Apostolico in Romania, abbiamo pensato che poteva essere loccasione di raccontare questa Enciclica straordinaria che è “Fratelli tutti”, perchè potesse essere proprio uno spunto di riflessione e di lavoro, a partire dalle nostre associazioni, per poi poterlo proporre anche ad altri”, aggiunge la direttrice esecutiva di FDP Protagonisti nellEducazione, parlando del webinar in cui i partecipanti hanno sottolineato quanto siano importanti lapertura, la semplicità, il dialogo e il sentimento di fraternità nelle comunità. “Uniniziativa che ci aiuta a immedesimarci anche in quello che è il messaggio della quinta Giornata Mondiale dei Poveri, perchè Papa Francesco ci dice: “I poveri li avrete sempre con voi”, puntualizza Simona Carobene. “Non è un attivismo che ci viene chiesto, ma è proprio unattenzione allaltro”, dice ancora la nostra ospite, osservando come la tradizione delle Giornate dei Poveri sia veramente molto legata allEnciclica “Fratelli tutti”. (foto Soundcloud: facebook.com/actiuneacatolicaromania)



  • Pasqua, il Nunzio Apostolico a Bucarest, ospite a Radio Romania Internazionale

    Pasqua, il Nunzio Apostolico a Bucarest, ospite a Radio Romania Internazionale

    L’intero mondo è ancora alle prese con la pandemia quest’anno, per cui le celebrazioni pasquali si svolgeranno anche in Romania nella stretta osservanza delle norme sanitarie anti-Covid. Nel 2021, i cattolici di rito latino e i rifomati celebrano la Resurrezione del Signore il 4 aprile, mentre gli ortodossi – maggioritari in Romania, e i fedeli cattolici di espressione bizantina fra poco più di un mese, il 2 maggio.



    Ospite a Radio Romania Internazionale nel Giovedì Santo, il Nunzio Apostolico in Romania, S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, fa riferimento al significato della giornata, soprattutto in questo momento difficile che stiamo ancora attraversando, ma anche ai rapporti tra la Romania e la Santa Sede, che nel 2020 hanno segnato il centenario. Il Giovedì Santo oggi è un giorno fondamentalmente eucaristico, nel quale ricordiamo anche l’istituzione del sacerdozio, sottolinea Mons. Miguel Maury Buendía.



    Lo stesso sacerdozio richiama nel nostro dialogo con il Nunzio Apostolico la recente decisione di Papa Francesco di nominare un sacerdote romeno come vescovo ausiliare di Roma. Si tratta di Don Benoni Ambăruș, della diocesi capitolina – parroco dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana e direttore della Caritas di Roma dal 2018. La Sala Stampa della Santa Sede ha informato che il Santo Padre gli ha assegnato la Sede titolare di Tronto.



    Il nuovo vescovo è originario della diocesi di Iași, quindi un romeno romano, spiega il Nunzio, puntualizzando che a Don Benoni Ambăruș sono state affidate proprio le deleghe così predilette al Santo Padre che riguardano l’attenzione ai poveri e ai migranti, quindi quello che lui ha fatto anche alla Caritas molto bene. Una nomina carica di significato, sottolinea Mons. Miguel Maury Buendía. Per me la cosa importante è questo nuovo segno del Papa di predilezione per la Romania spiega ancora il Nunzio, ricordando anche i primi aiuti che il Sommo Pontefice ha donato alla Romania nel 2020, all’inizio della crisi sanitaria.



    Vorrei portare il caloroso saluto del Santo Padre soprattutto a quelli che sono da soli o ammalati. Cristo è Risorto anche per loro, anzi, in modo speciale per quelli che stanno nelle tenebre, affinchè vedano questa Luce!, ha concluso S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, rivolgendo di cuore i migliori auguri di Buona Pasqua!




  • Gaudeamus 2020: Un secolo di relazioni diplomatiche fra la Santa Sede e la Romania

    Gaudeamus 2020: Un secolo di relazioni diplomatiche fra la Santa Sede e la Romania

    Un libro scritto da cinque studiosi romeni – uomini e donne, ortodossi e cattolici latini e bizantini, eccesiastici e laici, per presentare i riferimenti delle relazioni diplomatiche tra la Romania e la Santa Sede nel loro centenario: dott.ssa Măriuca Vădan, Mons. Cornel Damian, Vescovo Ausiliare di Bucarest, dott. Cosmin Oprea, prof. Ovidiu Bozgan e dott. Bogdan Tătaru-Cazaban, ex ambasciatore di Romania presso la Santa Sede.



    “Un secolo di relazioni diplomatiche fra la Santa Sede e la Romania 1920-2020”, pubblicato questanno in lingua italiana presso la Libreria Editrice Vaticana e in romeno presso lEditrice dellArcidiocesi Cattolica di Bucarest (Editura ARCB), raggruppa in uno studio monografico gli approcci di ognuno dei cinque autori, diverso sia per il periodo che studia, sia per il metodo, sia per la propria personalità, ha spiegato a Radio Romania Internazionale S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, il Nunzio Apostolico in Romania, che ha affidato ai cinque studiosi questa bella impresa. Ma tutti hanno in comune lamore per la verità e per i due protagonisti di questa storia: la Chiesa di Cristo e la Patria romena, sottolinea il Nunzio, lui stesso autore della presentazione del libro realizzato grazie alla Conferenza Episcopale Romena, che ha preso lincarico di coordinare la pubblicazione.



    Il libro sarà lanciato oggi, 19 novembre, alla Fiera del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania. Nelle attuali circostanze sanitarie, ledizione 2020 del prestigioso appuntamento letterario si svolge esclusivamente online, dal 16 al 22 novembre. Il volume sarà presentato in video dal Mons. Miguel Maury Buendía, e dal Mons. Cornel Damian, autore del capitolo dedicato al Concordato tra la Romania e la Santa Sede e al suo sviluppo nellulteriore Accordo firmato a Roma nel 1932. Lincontro, trasmesso oggi sul sito www.gaudeamus.ro e su Facebook Radio Romania Gaudeamus tra le ore 14.30 e 15.30 (le 13.30-14.30 in Italia), è moderato da Rev. Francisc Ungureanu, segretario generale della Conferenza Episcopale Romena, che ha curato la traduzione e ledizione del volume.



    Articolato in cinque capitoli, il libro si apre con gli “Esordi delle relazioni diplomatiche tra la Romania e la Santa Sede” di Măriuca Vădan. Le relazioni tra la Sede di Pietro e i principi delle terre romene risalgono ai tempi medioevali, come testimoniano parecchi documenti giacenti negli Archivi Vaticani. Ma i rapporti ufficiali vennero stabiliti dopo la Grande Guerra, quando la Romania diventava stato nazionale unitario, e il numero dei cattolici era notevolmente incrementato. Re Ferdinando, lui stesso cattolico, ha voluto avere un rapporto diretto con la Santa Sede anzichè con il Regno Apostolico dellUngheria, al quale appartenevano prima i cattolici della Transilvania. “Un momento doro per la diplomazia romena”, spiega il Nunzio nellintervista rilasciata a Radio Romania Internazionale.



    Il secondo capitolo – “Il Concordato tra la Santa Sede e la Romania. Il suo sviluppo e lAccordo del 1932”, scritto da Mons. Cornel Damian, Vescovo Ausiliare di Bucarest, è seguito dalla presentazione del dott. Cosmin Oprea sulla difficile situazione affrontata dal 1945 al 1950 dalla Nunziatura Apostolica, che tentava di difendere i diritti umani dei cattolici conculcati dalle autorità comuniste appena insediate in Romania. Nel quarto capitolo, il prof. Ovidiu Bozgan si occupa degli aspetti riguardanti la Santa Sede e la Romania comunista, intitolato “Una corsa con troppi ostacoli”, mentre S.E. Bogdan Tătaru-Cazaban, ex ambasciatore di Romania presso la Santa Sede, si è riferito allultimo trentennio come ad “Un tempo di speranza – 1990-2020”.



    Infatti, riprese nel 1990, dopo il crollo del regime comunista, le relazioni hanno raggiunto lapice nel 1999, con la storica visita di Papa Giovanni Paolo II, la prima compiuta da un Sommo Pontefice in un Paese e maggioranza ortodossa, seguita 20 anni dopo dal viaggio apostolico di Papa Francesco.



    “Questo volume contribuisce alla conoscenza e alla divulgazione di rilevanti elementi costitutivi dellidentità nazionale romena, perchè mette in luce la coincidenza o la divergenza di interessi, a seconda dei momenti storici. E un termometro per misurare il grado di democrazia e di libertà della Romania nei vari momenti della sua storia”, aggiunge il Nunzio. “Un libro che si legge con gusto, io lho devorato dallinizio alla fine”, dice ancora Mons. Miguel Maury Buendía sul volume presentato alla Fiera Gaudeamus proprio nel giorno del suo compleanno, per il quale Radio Romania Internazionale rivolge a Sua Eccellenza i migliori auguri!



    Il viaggio apostolico compiuto da Papa Francesco in Romania dal 31 maggio al 2 giugno 2019 rieccheggia in parecchi libri e iniziative la sua presenza nelle tre regioni storiche della Romania – Valacchia, Moldavia e Transilvania, segnata da momenti particolarmente commoventi, come quello di Iași, durante lIncontro Mariano con i giovani e le famiglie, con la nonna sorridente che tiene in braccio il nipotino. Un incontro che ricorda il rapporto tra giovani e anziani, impresso anche sui cartoncini raffiguranti questa immagine, che il Sommo Pontefice consegna alle persone che riceve in udienza.



    Le stesse immagini stampate sono state inviate dal Santo Padre anche al Nunzio Apostolico di Bucarest, che, in questi tempi di pandemia in cui riceve pochissime visite, tenterà di distribuirle alla gente attraverso diversi canali. “Dica a tutti che tengo un ricordo meraviglioso di quel Paese così bello e soprattutto di quella gente così buona”, ha detto Papa Francesco al Nunzio Miguel Maury Buendía nel corso della recente conversazione telefonica.



    Il Sommo Pontefice ha dimostrato la sua solidarietà alla Romania anche durante la pandemia di coronavirus, inviando lo scorso 23 aprile, proprio nel giorno di San Giorgio Martire – lonomastico di Jorge Mario Bergoglio – cinque respiratori e materiale sanitario allospedale provinciale della città di Suceava, in quel momento il più grande focolaio di cooronavirus nel Paese. E ha espresso la sua vicinanza e ha pregato per le vittime dellincendio avvenuto nei giorni scorsi nel reparto di terapia intensiva dellOspedale provinciale di Piatra Neamt.



    Sin dallinizio della pandemia il Papa ha voluto che il Vaticano si impegni in diversi modi per aiutare le persone colpite dalla pandemia, sottolinea il Nunzio Apostolico, ricordando le iniziative avviate in tal senso, come la creazione della Commissione Vaticana Covid-19, presso il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, articolata in cinque gruppi di lavoro, come mostra della sollecitudine della Chiesa per tutta la famiglia umana che si confronta con lepidemia. Ha fatto istituire il Fondo di emergenza Covid-19 presso le pontificie opere missionarie nellintero mondo, ha detto ancora Mons. Miguel Maury Buendía, riferendosi anche allofferta alla FAO e a tutte le iniziative pontificie a sostegno della popolazione colpita dalla pandemia.





  • Pasqua: il Nunzio Apostolico a Bucarest, universalità compassione e preghiera, risposta a pandemia

    Pasqua: il Nunzio Apostolico a Bucarest, universalità compassione e preghiera, risposta a pandemia

    La Pasqua è il giorno in cui la natura esplode dopo il lungo inverno, rischiara le tenebre, e noi celebriamo la Risurrezione del Signore, il trionfo della Vita sulla morte, dell’Amore sulla solitudine. Così il Nunzio Apostolico a Bucarest, S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, nel suo messaggio rivolto a Radio Romania Internazionale in circostanze particolari, a causa della pandemia provocata dal nuovo coronavirus. Una pandemia alla quale i fedeli cattolici e ortodossi hanno risposto con l’universalità della compassione e della preghiera, con la recita del Padre Nostro il 25 marzo, a mezzogiorno, nel Giorno dell’Annunciazione.



    Il Nunzio si è soffermato in particolare sullo storico momento del 27 marzo, quando Papa Francesco ha invocato la fine della pandemia nella preghiera di un’ora che si è conclusa con la Benedizione straordinaria Urbi et Orbi, in una Piazza San Pietro desolata e riempita soltanto del pianto della pioggia, con il crocifisso ligneo della Chiesa di San Marcello al Corso e l’immagine della Salus Populi, venerata alla Basilica Santa Maria Maggiore.



    Prendendo spunto dalla scena evangelica della tempesta sul Mare di Galilea, il Santo Padre ha ricordato come ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo chiamati a remare insieme, ha detto S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, rivolgendo di cuore i migliori auguri di Santa e Buona Pasqua!


  • Nunzio Apostolico in Romania, il viaggio di Papa Francesco darà ancora frutto

    Nunzio Apostolico in Romania, il viaggio di Papa Francesco darà ancora frutto

    Un viaggio ricco di significati quello compiuto da Papa Francesco in Romania e la riflessione su questa visita continua. Così il Nunzio Apostolico a Bucarest, S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, parlando a Radio Romania Internazionale, in prossimità della Festa di Natale, del significato dell’anno che si conclude nella storia dei rapporti tra la Romania e la Santa Sede, alla luce del viaggio apostolico compiuto da Papa Francesco dal 31 maggio al 2 giugno, e in vista del 100/o anniversario delle relazioni diplomatiche, che verrà celebrato nel 2020.



    Dopo la targa commemorativa in ricordo della visita del Sommo Pontefice, inaugurata a fine settembre alla Nunziatura di Bucarest, seguirà la pubblicazione di un libro omaggio sul viaggio apostolico in Romania e di una raccolta degli interventi del Santo Padre e delle autorità che lo hanno ricevuto, ha spiegato Mons. Miguel Maury Buendía.



    La Natività del Redentore è un tempo di gioia, generosità e fratellanza, ma a volte, con tutti in cerca di regali, si corre il rischio che diventi una festa consumistica, quindi non dobbiamo perdere di vista il Grande Regalo che ci ha dato Dio – Suo Figlio, ha detto nel suo messaggio Mons. Miguel Maury Buendía, che quest’anno celebrerà la Messa di Natale nella parrocchia Santa Croce di Bucarest. Un messaggio accompagnato dall’Oratorio di Natale di Bach, la composizione prediletta per la Natività dal Nunzio Apostolico a Bucarest, grande appassionato della musica: suona sia l’organo che il pianoforte.




  • Verso il Natale, la gioia dell’attesa alla Nunziatura Apostolica di Bucarest

    Verso il Natale, la gioia dell’attesa alla Nunziatura Apostolica di Bucarest

    Emozionante incontro con i canti natalizi tradizionali alla Nunziatura Apostolica di Bucarest, che ha accolto calorosamente il Coro dei preti cattolici di Bacău, capoluogo dell’omonima provincia della Romania orientale. Il 12 dicembre, 25 preti del Decanato di Bacău, ma anche da località più lontane, hanno percorso in auto quasi 300 km per portare anche a Bucarest la Buona Novella della Natività del Signore.



    Nato sette anni fa su iniziativa del sacerdote Isidor Dâscă, il coro porta avanti questa bella tradizione dei canti natalizi, chiamati in romeno colinde, riempiendo di allegria e serenità le anime dei fedeli ai quali porgono il loro messaggio di pace. L’idea del concerto a Bucarest è nata qualche settimana fa, quando il Nunzio Apostolico, Mons. Miguel Maury Buendía, è andato a Bacău, per benedire l’organo più grande della Moldavia, come ha spiegato Sua Eccellenza a Radio Romania Internazionale.



    Il coro diretto da padre Iulian Claudiu Petrea, accompagnato all’organo da padre Cristian Ignat, ha interpretato canti natalizi romeni, ma anche adattamenti dal repertorio internazionale. Lo spirito del Natale ha richiamato anche la memoria degli eroi e dei martiri delle prigioni comuniste, soprattutto nel 30/o anniversario della caduta del regime, celebrato a dicembre 2019.



    Numerosissimi preti di tutte le confessioni – ortodossa, cattolica, greco-cattolica – furono incarcerati e moltissimi uccisi in odio alla fede. I sette vescovi greco-cattolici martiri beatificati quest’anno da Papa Francesco in occasione del suo viaggio apostolico in Romania furono tutti imprigionati a Sighet, e tre di loro si sono anche spenti in seguito al duro regime carcerario. Nello stesso odio alla fede è stato ucciso nel 1951, sempre a Sighet, anche il vescovo cattolico Anton Durcovici, beatificato nel 2014.



    In ricordo di tutte queste sofferenze, durante il concerto ospitato dalla Nunziatura Apostolica, il sacerdote Alin Toma ha recitato la poesia A Betlemme, con versi memorizzati nelle carceri, dove era impossibile scrivere, e raccolti nel volume Croci di sbarre firmato con lo pseudonimo di Ioan Andrei. Una poesia che, raccontando come la Beata Vergine non riusciva a trovare riparo per portare a luce il Figlio di Dio, esprime il dolore dei cristiani perseguitati nelle prigioni comuniste. Ma rileva soprattutto la bellezza di sentirti libero di proclamare la tua fede, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il sacerdote Andrei Laslău, che ha studiato la teologia a Torino e che oggi è incaricato dell’Oratorio di Bacau.



    Il messaggio di pace, spiritualità e fede rivolto ogni anno insieme ai suoi colleghi del coro è un modo più bello di arricchire le persone e farle entrare nel clima natalizio, ha aggiunto padre Andrei. Sono sei i concerti in programma questo mese: prima di venire a Bucarest, il coro ha portato gli auguri a Suceava, nella regione della Bucovina, e nei giorni prossimi seguiranno altri incontri a Bacau e in altre città, ha concluso padre Andrei, rivolgendo un caloroso augurio di Buon Natale!




  • Papa Francesco: lapide in ricordo della visita alla Nunziatura Apostolica di Bucarest

    Papa Francesco: lapide in ricordo della visita alla Nunziatura Apostolica di Bucarest

    Una lapide che ricorda il viaggio apostolico che Papa Francesco ha compiuto dal 31 maggio al 2 giugno in Romania è stata inaugurata il 29 settembre alla sede della Nunziatura Apostolica di Bucarest. Un momento che richiama anche l’ultimazione dei lavori di restauro dello splendido palazzo storico, completamente rifatto in occasione del viaggio di Papa Francesco, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Sua Eccellenza, Mons. Miguel Maury Buendía, il Nunzio Apostolico in Romania, che ha inaugurato la lapide insieme a S.E. Sergiu Nistor, consigliere del capo dello stato, Klaus Iohannis, e responsabile del Dipartimento Cultura, Culti e Centenario della Presidenza.


    Inoltre, all’esterno del palazzo, Mons. Ioan Robu, arcivescovo e metropolita dell’Arcidiocesi latina di Bucarest, e il vescovo greco-cattolico della capitale, S.E. Mihai Frăţilă, hanno inaugurato un mosaico creato in Vaticano, simile a quello che, dall’altro lato della facciata, ricorda la visita compiuta da San Giovanni Paolo II in Romania dal 7 al 9 maggio 1999, il primo viaggio di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.



    Alla cerimonia erano presenti gli ambasciatori d’Italia e di Spagna a Bucarest, Marco Giungi e Manuel Larrotcha, esponenti del Ministero degli Esteri romeno e della commissione incaricata con l’organizzazione della visita di Papa Francesco, come Rev. Prof. Wilhelm Dancă, Preside della Facoltà di Teologia Cattolica di Bucarest e responsabile nazionale mass-media per il viaggio del Sommo Pontefice, altre autorità.



    Nella stessa intervista a Radio Romania Internazionale, il Nunzio Apostolico ha spiegato che seguirà una rosa di eventi dedicati alla visita di Papa Francesco in Romania, particolarmente densa di contenuto. Bisogna riflettere su questo messaggio di unità tra tutti i romeni, che il Papa ha portato, ha sottolineato Mons. Miguel Maury Buendía.




  • Papa Francesco in Romania: tutti echi positivi, il Nunzio Apostolico a Radio Romania Internazionale

    Papa Francesco in Romania: tutti echi positivi, il Nunzio Apostolico a Radio Romania Internazionale

    In Romania, come annunciava il motto del Viaggio, ho esortato a camminare insieme. E’ la mia gioia è stata di poterlo fare non da lontano, o dall’alto, ma camminando io stesso in mezzo al popolo romeno, come pellegrino nella sua terra. Così Papa Francesco all’Udienza Generale del 5 giugno scorso, la cui meditazione è stata dedicata al Viaggio Apostolico che Sua Santità ha compiuto in Romania dal 31 maggio al 2 giugno, all’insegna del motto Camminiamo insieme!, a Bucarest, Șumuleu Ciuc, Iaşi e Blaj. E tutti gli echi sono stati positivi, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il Nunzio Apostolico in Romania, Mons. Miguel Maury Buendía, insieme al quale abbiamo ripercorso le tre giornate di Papa Francesco nel nostro Paese.



    La visita è iniziata il 31 maggio, a Bucarest, con la visita di cortesia al Presidente romeno, Klaus Iohannis, al Palazzo Cotroceni, dove il Sommo Pontefice ha incontrato anche la premier Viorica Dancila, le autorità, la società civile e il corpo diplomatico. Successivamente, il Santo Padre si è recato al Palazzo del Patriarcato, per un incontro privato con Sua Beatitudine, Daniel, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, e con il Sinodo permanente. E’ seguita la Preghiera del Padre Nostro nella nuova Cattedrale Ortodossa, dopo di che Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa nella Cattedrale Cattolica di San Giuseppe.



    Il 1 giugno, il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa al Santuario Mariano di Şumuleu-Ciuc, mentre nel pomeriggio è andato a Iaşi, per visitare la Cattedrale di Santa Maria Regina e incontrare la gioventù e le famiglie. L’apice è stato raggiunto il 2 giugno, quando il Sommo Pontefice ha celebrato a Blaj, cuore dei cattolici di espressione bizantina di Romania, la beatificazione dei 7 Vescovi Greco-Cattolici Martiri durante il regime comunista.