Tag: mostra fotografica

  • “Via Transilvanica – il cammino che unisce”, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    “Via Transilvanica – il cammino che unisce”, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    L’iniziativa, che racconta il primo cammino a lunga distanza creato in Romania, per promuovere la diversità e i suoi valori culturali, etnici, storici e naturali, è dedicata alla Festa Nazionale del Paese, celebrata il 1 dicembre.

    “Questo progetto particolare ci è sembrato suggestivo per la celebrazione della Festa Nazionale proprio perchè è un cammino che unisce, un cammino che, metaforicamente, abbraccia la Romania da nord a sud, sulla via delle legioni romane, quindi c’è anche questa componente che lega Roma alla Romania”, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca Mălin. Saranno presentati anche dei brevi filmati e il documentario “I viaggiatori: Terra Banatica” realizzato da Mircea Gherase per l’Associazione Tășuleasa.

    Dedicata al trekking, al ciclismo e all’equitazione, Via Transilvanica, progetto creato dall’Associazione Tășuleasa Social, va da Putna (nord) a Drobeta-Turnu Severin (sud-ovest) e racconta, lungo 1.400 km, 2.000 anni di storia, attraversando 400 comunità locali e 7 regioni storiche.

    La mostra “Via Transilvanica – il cammino che unisce” , che rimarrà aperta fino al 18 gennaio 2025, gode del patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia e del riconoscimento della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

    All’inaugurazione che avrà luogo il 10 dicembre, alle ore 18.00, presso la Galleria d’arte dell’Accademia di Romania in Roma (Viale delle Belle Arti, 110), il pubblico avrà modo di conoscere gli artefici di Via Transilvanica: il presidente dell’Associazione Tășuleasa Social, Alin Uhlmann Uşeriu, la direttrice esecutiva Ana Szekely, e il celebre ultramaratoneta Tiberiu Uşeriu, ambasciatore della Via Transilvanica, aggiunge Oana Boşca Mălin.

    Anche la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea porterà il suo messaggio. Nel 2023, il progetto Via Transilvanica ha vinto il Premio del pubblico agli European Heritage Awards / Europa Nostra Awards.

  • Città in riassunto. Piazze d’Europa e le loro storie, all’Accademia di Romania in Roma

    Città in riassunto. Piazze d’Europa e le loro storie, all’Accademia di Romania in Roma

    “Città in riassunto. Piazze dEuropa e le loro storie – Un progetto di antropologia visiva” è il titolo della mostra aperta al pubblico dal 10 al 26 febbraio alla Galleria dArte dellAccademia di Romania in Roma (Viale delle Belle Arti 110).



    La particolarità del progetto risiede nel fatto che le foto riunite in mostra – una prima da questo punto di vista – sono state scattate con il drone dallautore – lantropologo Cătălin D. Constantin, professore associato presso la Facoltà di Lettere dellUniversità di Bucarest, durante i viaggi in vari Paesi europei. Un progetto visivo che accompagna il suo recente volume “Città in riassunto. Piazze dEuropa e le loro storie”. Daltronde, Cătălin D. Constantin ha curato numerosi volumi di fotografia dedicati al patrimonio culturale romeno, svolgendo anche unintensa attività editoriale.



    Prevista inizialmente ai primi dello scorso novembre, lapertura al pubblico è stata rinviata per lemergenza sanitaria. La mostra potrà essere visitata dal lunedì al venerdì, dalle 13:00 alle 19:00, nel rispetto delle norme sanitarie previste: distanziamento interpersonale, mascherina, igienizzazione delle mani allingresso, la misurazione della febbre, precisa lAccademia di Romania in Roma.



    In questa occasione, vi riproponiamo il servizio dedicato a questa bella iniziativa, mandato in onda da Radio Romania Internazionale lo scorso novembre, con gli interventi dellantropologo Cătălin D. Constantin e della vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, prof.ssa Oana Boşca-Mălin.




  • Il Maramures di Nicola Bertasi e Marzio Villa, mostra fotografica all’Accademia di Romania

    Il Maramures di Nicola Bertasi e Marzio Villa, mostra fotografica all’Accademia di Romania

    La regione del Maramures, collocata nella Romania nord-occidentale, sarà raccontata anche attraverso l’arte della fotografia all’Accademia di Romania in Roma. Il 27 gennaio, alle ore 19.00, presso la Galleria d’Arte della prestigiosa istituzione culturale (Viale delle Belle Arti, 110), verrà inaugurata la mostra L’ultima luna, curata da Valeria Ribaldi, frutto del lavoro degli artisti Nicola Bertasi e Marzio Villa e del loro viaggio in Romania, in un progetto sostenuto dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    La selezione di 31 immagini in bianco e nero invita il pubblico a scoprire la vita quotidiana degli abitanti del Maramures, una delle aree più remote ed immutate d’Europa, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Dalia Poleac, addetta ai programmi di promozione culturale presso l’Accademia di Romania, precisando che si tratta anche di un lavoro di ricerca: un caloroso invito ad esplorare l’affascinante realtà del Maramures, ma anche della Romania.



    Il progetto L’Ultima luna è nato in seguito alla lettura del volume Le Feu vivant/ Il Fuoco vivo che l’etnologo francese Jean Cuisenier ha dedicato alle usanze dei Carpazi, ha spiegato Nicola Bertasi a Radio Romania Internazionale. Il titolo è collegato alla misteriosità della luna: è l’ultima, così come, nei tempi che stiamo vivendo, stanno scomparendo anche le ultime esperienze misteriose e magiche che si trovano ancora in Europa.



    In Romania, Nicola Bertasi e il collega Marzio Villa sono rimasti affascinati sia dall’unicità geografica e architettonica del Maramures, che dalle tradizioni e dalla calorosa accoglienza degli abitanti dei paesini di Sârbi, Budeşti o Botiza, che li hanno resi partecipi a tutti i momenti essenziali della loro vita: feste, matrimoni o funerali. Momenti che i due artisti hanno colto anche nelle foto che esporranno dal 27 gennaio all’Accademia di Romania in Roma.



    Presentata nel 2018 all’Istituto Culturale Romeno di Parigi, la mostra sbarcherà anche in altre capitali europee, in quanto si tratta di un progetto a lungo termine, spiega ancora Nicola Bertasi.



    All’Accademia di Romania, L’ultima luna, dedicata alla Giornata dell’Unione dei Principati Romeni del 24 gennaio e organizzata con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno, rimarrà aperta fino al 15 febbraio e sarà visitabile su appuntamento.




  • Sguardo cangiante di Alexandra Mitakidis, mostra fotografica a Venezia

    Sguardo cangiante di Alexandra Mitakidis, mostra fotografica a Venezia

    “Sguardo cangiante” / “Iridiscent look”, ovvero lo splendore paesaggistico della Serenissima rispecchiato dalle fotografie dellartista greco-italiana Alexandra Mitakidis, raccolte nella mostra che verrà inaugurata il 18 ottobre presso la Piccola Galleria dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Palazzo Correr, Campo Santa Fosca, Cannaregio 2214).



    Un evento che rientra nella rosa di esposizioni promosse dallIstituto per mettere in risalto linteresse eccezionale dimostrato dagli artisti romeni e di altre nazionalità per lo spettacolo visivo offerto dai capolavori architettonici veneziani, come precisa listituzione in un comunicato, ricordando le mostre e le proprie interpretazioni presentate da alcuni artisti romeni nel 2019: Laura Nicolae, Bianca Boroș, George Păunescu e Remus Rotaru.



    “Sembra quindi naturale inserire nel contesto espositivo promosso dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia anche opere elaborate da artisti italiani o di altre nazionalità che affrontano anchessi le suggestioni offerte dallo spettacolo visivo generato dallabitato della Serenissima e dallo splendore della laguna”, spiega ancora lIstituto.



    Di cittadinanza greca e italiana, lartista Alexandra Mitakidis vive a Trieste, dove è anche nata. Il suo obiettivo fotografico è stato attirato soprattutto dalla costa nord-occidentale dellAdriatico, in particolare dalle aree di Trieste e Venezia, di cui ha colto varie combinazioni spettacolari di forme architettoniche, presenze umane e vegetali, come ha spiegato Alexandra Mitakidis stessa in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



    “La ricerca artistica di Alexandra Mitakidis è orientata da tempo verso la combinazione metaforica tra la luce e la realtà. Il paesaggio rimane, in ogni caso, il punto di partenza di un processo che porta lartista verso lidentificazione immediata di una sintesi tra le forme del mondo circostante e il grado di luminosità dellambiente. Lartista registra lemozione e lo stato danimo provato esattamente nella frazione di secondo in cui la macchina fotografica si trasforma in strumento di focalizzazione di un frammento preciso della natura”, commenta il noto critico Enzo Santese, il quale presenterà la mostra che rimarrà aperta fino al 30 ottobre.



    Per la stessa occasione, sarà lanciata anche unedizione limitatissima di un libro di fotografie intitolato sempre “Sguardo cangiante” / “Iridiscent look”, stampato dalleditore triestino Battello su richiesta dellIstituto.


  • Afghanistan: mostra dei corrispondenti di guerra di Radio Romania

    Afghanistan: mostra dei corrispondenti di guerra di Radio Romania

    “La Romania in Afghanistan — 12 anni di partenariato strategico romeno-americano” è il titolo della mostra inagurata a Radio Romania, che riunisce 50 fotografie scattate dai suoi corrispondenti di guerra.



    Si tratta di testimoniaze che vanno dalla prima presenza romena a Kandahar, che appartengono ai giornalisti Mario Balint e Radu Dobriţoiu, fino a quella dell’ultimo battaglione romeno di manovra, la cui permanenza in Afghanistan è stata immortalata da Ilie Pintea.



    L’inaugurazione della mostra precede la Festa dell’Esercito romeno, celebrata il 25 ottobre, accanto a quella di Radio Romania. Il 1 novembre, il servizio pubblico di Bucarest celebra il suo 86esimo anniversario.



    All’inaugurazione erano presenti il segretario di stato agli affari strategici al Ministero degli Esteri, Bogdan Aurescu, l’incaricato d’affari ad interim dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Bucarest, Dean Thompson, l’ambasciatore di Francia, François Saint-Paul, l’eurodeputato socialista Ioan Mircea Pascu, ministro della Difesa dal 2000 al 2004, il consigliere del presidente romeno per affari strategici e sicurezza internazionale, Iulian Chifu, accanto ad alti ufficiali degli eserciti alleati e del Ministero della Difesa Romeno.