Tag: mostra virtuale

  • Programma Radio Romania Internazionale 04.05.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 04.05.2021

    Sommario: Giornale radio e aprofondimenti; Pasqua ortodossa, restrizioni allentate; Libertà di stampa in tempi di pandemia; Attualità culturale: Enescu visto dagli artisti, mostra virtuale allAccademia di Romania in Roma, presentata a Radio Romania Internazionale da Mihai Stan, addetto per i programmi di promozione culturale; Enciclopedia RRI: Il monastero Văcăreşti di Bucarest




  • Enescu visto dagli artisti, mostra virtuale all’Accademia di Romania in Roma

    Enescu visto dagli artisti, mostra virtuale all’Accademia di Romania in Roma

    La vita e lopera del famoso musicista George Enescu viste da una rosa di artisti: nasce così linedita mostra virtuale dedicata al 140/o anniversario della nascita del Maestro nel 2021, presentata il 4 maggio dallAccademia di Romania in Roma e dal Museo Nazionale George Enescu di Bucarest sui profili Facebook. “Enescu visto dagli artisti” propone una selezione di 17 lavori che fanno parte del patrimonio del Museo, realizzati da Corneliu Baba, Fortuna Brulez-Mavromati, Ninette Carteret, Fernand Cormon, Horațiu Dimitriu, Silvan Ionescu, Florica Teișanu Apostoleanu, Rodica Teodorescu Ciocârdel e Gheorghe Tomaziu.



    La mostra presenta una breve cronologia della vita e dellopera del Maestro, spiega a Radio Romania Internazionale Mihai Stan, addetto per i programmi di promozione culturale presso lAccademia di Romania, precisando che la rassegna si apre con un lavoro dipinto dal pittore francese Fernand Cormon nel 1905. “Il 1946 è lanno più presente in questa mostra, soprattutto grazie al “Ritratto Enescu” di un autore sconosciuto”, dice Mihai Stan, aggiungendo che allo stesso 1946 risalgono anche i disegni dedicati a Enescu da Fortuna Brulez-Mavromati e unopera di Gheorghe Tomaziu.



    Lungo il tempo, la personalità di George Enescu (19 agosto 1881- 4 maggio 1955) – compositore, violinista, pianista, direttore dorchestra e professore – ha affascinato pittori, scultori o grafici che hanno immortalato nelle loro opere i tratti del Maestro, ricordano gli organizzatori. Numerosi ritratti che lo raffigurano, oggi conservati dal Museo Nazionale “George Enescu” di Bucarest (Palazzo Cantacuzino), sono stati per la maggior parte donati nel 1967 dalla moglie Maruca Enescu-Cantacuzino, ma anche da vari artisti.



    “La selezione di ritratti inclusa in questa mostra omaggio, che segna, nel 2021, il 140° anniversario dalla nascita di George Enescu, porta in primo piano un nome di grande prestigio, quello del maestro della pittura romena Corneliu Baba, che ebbe lopportunità di vedere Enescu con i propri occhi in un concerto per violino. Il pittore fu poi permanentemente accompagnato dalla “cara figura di Enescu” – come avrebbe confessato nel suo diario – e dedicò al geniale musicista un ampio ciclo di opere: disegni e dipinti ad olio – tra cui quello del 1984 qui riprodotto, in cui il musicista è visto dallalto, come da un balcone di una sala di spettacolo, con il violino sotto il braccio e larchetto nella mano destra, chinando umilmente la testa di fronte a un pubblico invisibile”, sottolinea lo storico dellarte Eduard Andrei nella presentazione della mostra che il pubblico potrà godersi fino al 19 agosto.



  • Spazi Aperti all’Accademia di Romania in Roma

    Spazi Aperti all’Accademia di Romania in Roma

    “Spazi Aperti” allAccademia di Romania in Roma dal 1 giugno, con linaugurazione dellomonima mostra darte contemporanea, diventata ormai una bella tradizione per la prestigiosa istituzione culturale e un importante riferimento nel paesaggio multiculturale della Capitale italiana. Come al solito, anche la XVIII edizione degli “Spazi Aperti” vede come protagonisti gli artisti in residenza presso gli istituti culturali e le accademie straniere di Roma. Diverso dal solito è, invece, il fatto che, nelle attuali circostanze che rendono temporaneamente impossibile anche lorganizzazione di questo evento pubblico nella splendida cornice dellAccademia di Romania, gli “Spazi Aperti” sono stati spostati online, sulla piattaforma www.spaziaperti.academy, lanciata il 1 giugno, con linaugurazione della mostra che si svolgerà fino al 15 giugno, con il supporto dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Daltra parte, però, proprio grazie allo spazio virtuale, i lavori degli artisti potranno essere ammirati da qualsiasi angolo del mondo, in perfetta sintonia con le parole dordine di questa XVIII edizione: “We are asking art out!”. Un invito allarte a venir fuori, dandole appuntamento e portandola a farsi vedere in città e non solo, perchè, grazie allo spazio virtuale, arriva dappertutto, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice responsabile per i programmi di promozione culturale dellAccademia di Romania in Roma, prof.ssa associata dr. Oana Boşca-Mălin.



    Gli “Spazi Aperti” si articolano come un evento unico, basato su un concetto originale ideato nel 2002 dai giovani artisti romeni, titolari delle borse di studio “Vasile Pârvan” presso lAccademia di Romania, che nellanno successivo inaugurava la prima edizione. I protagonisti del 2020 sono gli artisti residenti presso la Real Academia de España, lAccademia Tedesca (Villa Massimo), The British School at Rome, lAccademia di Romania e lIstituto Svizzero di Roma.



    “La mostra è vista come unopportunità di collaborazione e dibattito sui temi e sui progetti degli artisti, come una vetrina della loro arte e come una possibilità di entrare a conoscere anche gli spazi che normalmente non sono aperti al pubblico della magnifica sede dellAccademia di Romania a Valle Giulia”, spiega ancora la vicedirettrice Oana Boşca-Mălin, presentando i partecipanti e aggiungendo che, a differenza delle altre edizioni, questa volta si tratta di un work in progress: ognuno degli artisti aggiungerà un progetto ogni giorno alle ore 19. Praticamente, la mostra si concluderà il 15 giugno nel senso che sarà completa e presenterà al pubblico tutti i progetti, che rimarranno ancora online.



    Le curatrici degli Spazi Aperti 2020 sono le artiste Lucia Ghegu e Alexandra Oancea, residenti presso lAccademia di Romania e protagoniste, a loro volta, del progetto, accanto ai colleghi degli altri istituti culturali e accademie straniere della Capitale italiana. Le stesse Lucia Ghegu e Alexandra Oancea hanno creato anche la piattaforma online, insieme a Dalia Poleac, addetto alla promozione culturale presso lAccademia di Romania, aggiunge la prof.ssa Oana Boşca-Mălin. Oltre alle performance virtuali, Lucia Ghegu e Alexandra Oancea presenteranno in diretta due installazioni che hanno ideato per questo evento e che saranno esposte nel cortile dellAcademia di Romania, coinvolgendo, quindi, i passanti a Valle Giulia, che potranno vederle anche senza accedere allinterno.