Tag: Nicolaescu

  • Debates on prophylaxis

    Debates on prophylaxis

    Given that 2016 is an election year, politicians on each side of the
    political spectrum are working hard to push new bills that might get them
    additional votes. The Social Democratic Party and the National Liberal Party in
    particular are at the center of several heated debates. Their latest bone of
    contention is a bill that gives prophylaxis priority over the traditional
    medical treatment.






    Prophylaxis is a must, says Liberal leader Eugen Nicolaescu,
    claiming that the prophylaxis bill, already signed by 128 MPs from the National
    Liberal Party, the Social Democratic Party, the Democratic Union of Ethnic
    Hungarians in Romania and the group of ethnic minorities, has been drafted
    based on studies proving that Romanians want programmes for medical
    examination. Prophylaxis costs less than conventional treatment, while the
    effects of such programmes would be visible within 10 years. Former Health
    Minister Eugen Nicolaescu also said that under the new law the state would have
    to earmark funds exclusively to prophylaxis.






    Eugen Nicolaescu: We have two types
    of citizens in Romania: citizens with medical insurance and citizens without
    medical insurance, but the state must provide for all its citizens,
    irrespective of their insurance status. I’ve done the arithmetic: 10% of the
    total funds allotted to healthcare, tantamount to 660 million euros, should
    first cover the costs of a national prophylactic programme.






    Prophylaxis, Minister Nicolaescu argues,
    means to take action in order to identify and prevent health risks and improve
    life quality. The prophylaxis bill quickly became a bone of contention among
    political parties, due to a provision that forces people who refuse to take
    part in prophylactic programmes to cover partially or fully cover the costs of
    medical treatment on their own expense. In a message posted on his social
    networking profile, Social-Democratic Speaker of the Chamber of Deputies
    Valeriu Zgonea said that it was brutal to force people to pay for their own
    treatment after having contributed to health insurance schemes all their lives.






    Valeriu Zgonea said he had signed a
    citizens’ petition calling on MPs to vote against the Liberal-backed bill. On
    behalf of the Group of Conservatives and Liberals from Romania (ALDE), deputy
    Gratiela Gabrilescu in turn criticized the Liberals’ initiative, which is now
    publicly debated on the Chamber of Deputies’ webpage. Political pundits say
    that by the end of the debate the aforementioned provision might be eliminated
    from the bill.



  • Sanità: dibattiti sul finanziamento del sistema

    Sanità: dibattiti sul finanziamento del sistema


    Il ministro romeno della sanità, Eugen Nicolăescu, ha annunciato che i finanziamenti statali alle cliniche private saranno sospesi e gli ospedali provinciali non saranno più nel subordine delle autorità locali. Il ministro ha spiegato che tutti i soldi pubblici devono andare agli ospedali statali.



    “Le assicurazioni sanitarie sono obbligatorie perchè rappresentano il sistema di solidarietà. Chi desidera esprimere opzioni può concludere assicurazioni private. La legge vigente consente a qualsiasi persona di concludere assicurazioni private se lo desidera, se si permette, se può. Il 90% dei cittadini di questo Paese sono poveri e si appoggiano alle assicurazioni sanitarie sociali. È questo il problema della Romania, di noi tutti. È questo il problema che va risolto”, ha detto Nicolăescu.



    La sospensione dei finanziamenti statali alle cliniche private ha destato numerose controversie. Come c’era d’aspettarsi, la decisione ha destato preoccupazione tra i pazienti, che ricordano di avere il diritto di scegliere tra diversi fornitori di servizi medici e chiedono un dibattito sui possibili effetti prima che sia presa una decisione.



    I rappresentanti dell’Istituto per le Politiche Pubbliche ritengono che Eugen Nicolăescu violi il principio del rispetto dei diritti dei pazienti-contribuenti, essendo preoccupato invece del finanziamento del sistema sanitario pubblico che non registra risultati soddisfacenti. Dal canto suo, il segretario di stato presso il Ministero della Sanità, Raed Arafat — protagonista un anno fa di un conflitto pubblico con il capo dello stato Traian Basescu sul tema delle riforme nel sistema sanitario — ha precisato che sebbene le cliniche private ricevano fondi dallo stato, i più complessi casi medici sono gestiti sempre dagli ospedali pubblici. Nella sua opinione, le cliniche private andrebbero finanziate tramite assicurazioni private o complementari, non dal fondo delle assicurazioni sociali.



    Arafat ha spiegato che i soldi che non saranno più destinati alle cliniche private saranno adoperati per aumentare i finanziamenti a tutti i 53 ospedali statali strategici, che si occupano di oltre il 70% dei più gravi casi medici in Romania. Inoltre, saranno creati fondi per diversi programmi, cosicchè i medici che se ne occuperanno non potranno più chiedere ai pazienti di acquistare di tasca propria farmaci e materiali medici — ha aggiunto il segretario di stato. Il principale problema resta il sottofinanziamento cronico del sistema sanitario romeno. Se, ad esempio, gli Stati Uniti stanziano il 17,5% del Pil alla Sanità, l’Olanda e la Francia circa il 12% e la Germania l’11,5%, la Romania è fanalino di coda in Europa, con solo il 5%.