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  • Salone Internazionale del Libro di Torino: la cultura romena – cultura europea

    Salone Internazionale del Libro di Torino: la cultura romena – cultura europea

    La cultura romena – cultura europea è il concetto che segna la partecipazione della Romania alla 32/a edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolge dal 9 al 13 maggio e che ha come tema Il gioco del mondo. Un concetto e una grafica che riflettono l’appartenenza della Romania alla cultura europea, nonchè il semestre di Presidenza al Consiglio dell’UE. Per l’11/o anno di seguito, la partecipazione della Romania alla più importante manifestazione del genere in Italia, è organizzata dall’Istituto Culturale Romeno, tramite il Centro del Libro di Bucarest, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Accademia di Romania in Roma.



    Con una superficie di 120 mq, Sala Romania, ospiterà una rosa di 18 eventi, che riuniranno una quarantina di ospiti romeni e italiani tra scrittori, romenisti, traduttori, storici, giornalisti, critici letterari e rappresentanti di case editrici italiane: Giancarlo Baffo, Mauro Barindi, Igor Bergler, Antonio Buozzi, Riccardo Calimani, Irma Maria Grazia Carannante, Mario Casella, Dan Octavian Cepraga, Aura Christi, Horia Corneliu Cicortaş, Alessio Colarizi Graziani, Nicolae Dabija, Gian Luca Del Marco, Antonio Di Gennaro, Marco Dotti, Vincenzo Fiore, Luigi Franco, Gabriela Gheorghişor, Guido Guastalla, Olga Irimciuc, Bruno Mazzoni, Valeriu Nicolae, Nicolae Oprea, Andrea Pipino, Max Ponte, Ion Pop, Adrian Popescu, Elena Liliana Popescu, Violeta Popescu, Giovanni Rotiroti, Roberto Russo, Vanni Santoni, Roberto Scagno, Francesco Testa, Paolo Tomasella, Michela Topala, Eugen Uricaru, Geo Vasile, Davide Zaffi, come rileva l’Istituto Culturale Romeno in un comunicato.



    Le manifestazioni ospitate dallo stand nazionale della Romania sono volte a promuovere le relazioni bilaterali nel campo della letteratura, delle traduzioni e dell’editoria, facilitando il contatto diretto tra pubblico e scrittori, ma anche i legami tra la comunità romena con i valori culturali del Paese di origine. Da Torino non mancherà Rediviva Edizioni, la prima editrice romena fondata in Italia nel 2012, che presenterà Il genio del cuore di Aura Christi e Inno all’esistenza di Elena Liliana Popescu.



    Il calendario degli eventi romeni sarà aperto il 9 maggio, dalle ore 12.00, dalla presentazione del volume L’enigma di Otilia di George Călinescu, tradotto da Alessio Colarizi Graziani e Laura Vincze, uscito presso Lithos Editrice di Roma nel 2018, con l’introduzione del noto traduttore e romenista Bruno Mazzoni, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, presentando le novità del programma proposto dal nostro Paese.



    Non potevano mancare dal programma Il levante di Mircea Cărtărescu, tradotto dal prof. Bruno Mazzoni, Valeriu Nicolae con La mia esagerata famiglia rom, o Andrei Oişteanu con L’immagine dell’ebreo. Stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell’Europa centro-orientale, con la traduzione di Horia Corneliu Cicortaş e Francesco Testa.



    La vicedirettrice dell’Accademia di Romania ha anche ricordato che, grazie alla presenza della Libreria Libris di Brasov, i connazionali potranno scegliere tra un’ampia varietà di titoli in vendita al Salone di Torino.




  • Lezioni americane di Italo Calvino, nuova serata letteraria Humanitas a Bucarest

    Lezioni americane di Italo Calvino, nuova serata letteraria Humanitas a Bucarest

    Nuova serata letteraria italiana alla Libreria Humanitas Cismigiu che, il 19 aprile, ha ospitato la presentazione delle Lezioni americane. Sei proposte per il nuovo millennio di Italo Calvino, in traduzione romena.



    Il volume poggia sul ciclo di lezioni che lo scrittore avrebbe dovuto tenere nell’autunno del 1985 all’Università di Harvard, nell’ambito delle celebri Poetry Lectures, intitolate al grande storico dell’arte americano Charles Eliot Norton, noto studioso e traduttore di Dante. Le lezioni non vennero mai tenute, in quanto Calvino si spense a settembre 1985, poco prima di recarsi negli Stati Uniti.



    Accanto alla prof.ssa Oana Boşca-Mălin, la traduttrice del volume, e alla prof.ssa Smaranda Bratu Elian, responsabile della Collana Italiana dell’Editrice Humanitas, alla serata letteraria sono intervenuti la scrittrice Ioana Parvulescu, la prof.ssa Alexandra Vranceanu dell’Università di Bucarest, e il critico letterario, giornalista e traduttore Mircea Vasilescu.



    La prof.ssa Oana Boşca-Mălin, che ha già tradotto in romeno altri tre volumi di Calvino – Il sentiero dei nidi di ragno, Ultimo viene il corvo e Le città invisibili, ha raccontato a Radio Romania Internazionale l’esperienza di questo nuovo incontro con l’opera del grande scrittore italiano.




  • “Zingareide” di Ion Budai-Deleanu, nuovo incontro letterario all’Accademia di Romania

    “Zingareide” di Ion Budai-Deleanu, nuovo incontro letterario all’Accademia di Romania

    Un fine gennaio effervescente all’Accademia di Romania in Roma: dopo aver invitato la nota attrice Maia Morgenstern a tenere Una lezione di buone maniere al Teatro Petrolini il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, la prestigiosa istituzione culturale apre i battenti ad un nuovo incontro della serie dei Mercoledì letterari, che promuovono gli scrittori romeni. Il 30 gennaio, dalle ore 18.00, l’Accademia di Romania ospita la presentazione del volume Zingareide o L’Accampamento degli zingari di Ion Budai-Deleanu (1760-1820), uno tra i massimi esponenti della Scuola latinista della Transilvania.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, la vicedirettrice responsabile per i programmi di promozione culturale dell’Accademia di Romania, prof. associato dr. Oana Boşca-Mălin, ha fatto il punto sui due eventi, ricordando il successo riscosso anche questa volta a Roma da Maia Morgenstern, che ha raggiunto la notorietà internazionale soprattutto dopo aver interpretato la Vergine Maria nella pellicola La Passione di Cristo di Mel Gibson. In riferimento alla Zingareide, tradotto in italiano dalla professoressa Adriana Senatore, la vicedirettrice ha evidenziato il valore del poema eroicomico, che ha aperto le porte alla modernità letteraria romena.




  • Accademia di Romania in Roma – bilancio e prospettive

    Accademia di Romania in Roma – bilancio e prospettive

    Mostre, convegni, serate letterarie, concerti e altrettanti incontri di successo con protagonisti della cultura romena promossa in Italia. E questo, in breve, il bilancio dellAccademia di Romania in Roma nel 2018, che ha segnato il Centenario della Grande Unione del Paese.



    La mostra “La Grande Guerra e lUnificazione romena”, inaugurata a ottobre al Museo Centrale del Risorgimento, il Festival Internazionale PROPATRIA – Giovani Talenti Romeni o lincontro dellattrice Maia Morgenstern con la comunità dei connazionali a Roma si annoverano tra gli eventi di successo organizzati nellanno che si conclude dallAccademia, alcuni in collaborazione con lAmbasciata di Romania in Italia e altri.



    Un anno che ha portato anche il rinnovo dei vertici della prestigiosa “Scuola Romena di Roma”, la cui attuale sede venne inaugurata nel 1933. Dal 2018, il direttore dellAccademia è il prof.univ. dr. Rudolf Dinu, che negli anni scorsi ha ricoperto la stessa carica allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    In unintervista a Radio Romania Internazionale, la neo vicedirettrice responsabile per i programmi di promozione culturale, prof. associato dr. Oana Boşca-Mălin, ha fatto riferimento ai nuovi progetti promossi nel 2018 dallAccademia di Romania, tra cui la serie dei “Mercoledì letterari”, ottimamente accolta dal pubblico, ma anche alle prospettive per il 2019, soprattutto nei primi sei mesi, quando la Romania ricoprirà, per la prima volta, la Presidenza di turno del Consiglio dellUnione Europea.