Tag: Ordine di Malta

  • Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania, Roberto Musneci

    Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania, Roberto Musneci

    Solidarietà, azioni caritatevoli, volontariato sono le parole d’ordine dell’attività pluridecennale svolta in Romania dall’Ordine di Malta, dedicata interamente al servizio dei bisognosi, dei poveri e degli ammalati, seguendo costantemente l’impegno della missione Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (Difesa della Fede e Aiuto ai Poveri).

    Rapporti storici molto solidi riconfermati dall’incontro tra il premier romeno, Marcel Ciolacu, e il Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo, svoltosi il 14 febbraio scorso al Palazzo Magistrale di Roma. Lo spiega a Radio Romania Internazionale S.E. Roberto Musneci, l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania, in prossimità della Festa della Natività di San Giovanni Battista, il Santo Patrono dell’Ordine, celebrata il 24 giugno.

    Le relazioni bilaterali, la notevole e costante attività umanitaria svolta dall’Ordine di Malta in Romania, ma anche la situazione della popolazione colpita da conflitti in Ucraina e nella Striscia di Gaza e le soluzioni di pace in queste regioni sono stati i principali temi affrontati in questo incontro al vertice, che ha aperto il programma della visita di lavoro di due giorni effettuata dal primo ministro romeno nella Capitale italiana dal 14 al 15 febbraio. Erano presenti il vicepremier Marian Neacșu, la ministra degli Esteri, Luminița Odobescu, il segretario generale degli Affari Esteri dell’Ordine di Malta, Giampaolo Cantini, e l’Ambasciatore dell’Ordine in Romania, Roberto Musneci.

    Una visita avvenuta quasi sei anni dopo la visita precedente di un primo ministro romeno a Roma, che ha avuto alcune tematiche molto pratiche: come ottimizzare le nostre risorse umane e finanziarie, oltre alla necessità di rendere noto al largo pubblico ciò che è l’Ordine di Malta, precisa l’Ambasciatore.

    In Romania, l’Ordine ha circa mille volontari e più di cento dipendenti, oltre la struttura diplomatica, aggiunge l’ambasciatore, spiegando che si lavora molto spesso insieme alle organizzazioni di primo soccorso, in particolare con lo SMURD (Servizio Medico Urgente di Rianimazione ed Estricazione), sia su progetti in Romania sia in relazione alla crisi ucraina dopo l’invasione russa avvenuta il 24 febbraio 2022. D’altronde, il Corpo di soccorso romeno dellOrdine (Serviciul de Ajutor Maltez in Romania/ Malteser Relief Service) è riconosciuto come partner dal Dipartimento per le Situazioni di Emergenza del nostro Paese.

    “Recentemente, abbiamo ospitato alcune decine di ragazzi ucraini da Kamianets-Podilskyi per darli un minimo di “break” dalla situazione di tensione nella quale vivono nel loro paese. E non è la prima volta che ospitiamo dei ragazzi ucraini in Romania, credo sia la terza o la quarta volta. Siamo a Kamianets-Podilskyi, come organizzazione romena, quasi settimanalmente e non solo lì, ma anche a Beregovo, a Solotvino, dove abbiamo delle collaborazioni con le autorità locali e facciamo quello che ci viene richiesto”, puntualizza Roberto Musneci.

    Per quanto riguarda l’assistenza offerta a categorie vulnerabili – anziani, malati, bambini con disabilità, famiglie bisognose, l’Ambasciatore ha ricordato anche la collaborazione con la Casa Reale di Romania, rafforzata soprattutto durante la pandemia da Covid-19, ma anche con la Croce Rossa e altre ong.

    “Il mio augurio è che il prossimo 24 giugno 2025 non ci troveremo ad affrontare nè come Ordine, nè come società in senso lato, due guerre: quella in Ucraina e non dimentichiamo la situazione di crisi in Medio Oriente”, ha detto Roberto Musneci. L’Ambasciatore auspica anche “l’aumento del livello di collaborazione con le autorità romene, che è già elevato, in modo tale da poter fornire un servizio di qualità laddove in Romania abbiamo identificato delle aree di bisogno, su varie categorie sociali”.

     

  • Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania

    Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania

    Le relazioni tra la Romania e il Sovrano Militare Ordine di Malta sono al livello massimo degli ultimi anni. Lo spiega a Radio Romania Internazionale S.E. Roberto Musneci, lAmbasciatore del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, che celebra la sua Festività nazionale il 24 giugno, giorno della Natività di San Giovanni Battista, il Santo Patrono dellOrdine.



    In questo periodo, però, a seguito del decesso improvviso del Luogotenente di Gran Maestro, Fra Marco Luzzago, lOrdine è in lutto e il classico ricevimento diplomatico è stato rinviato in autunno, ha aggiunto lAmbasciatore. Una messa in suffraggio di Fra Marco Luzzago si terrà il 22 giugno, dalle ore 18.30, presso la Cattedrale San Giuseppe di Bucarest. Ricordando che Papa Francesco ha nominato fra John T. Dunlap come nuovo Luogotenente di Gran Maestro dellOrdine melitense, Roberto Musneci ha fatto riferimento alla collaborazione con le istituzioni centrali e locali di Romania e ai progetti portati avanti nel nostro Paese dallAmbasciata insieme al Malteser Relief Service.



    Nel 2022 ricorre anche il 90/o anniversario delle relazioni diplomatiche bilaterali. Allacciate nel 1932, vennero interrotte nel 1948, dopo linsediamento del comunismo in Romania, e riprese nel 1991, dopo la caduta del regime. Solidarietà, azioni caritatevoli, volontariato sono le parole dordine dellattività pluridecennale svolta in Romania dallOrdine di Malta, dedicata interamente al servizio dei bisognosi, dei poveri e degli ammalati, seguendo costantemente limpegno della missione Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (Difesa della Fede e Aiuto ai Poveri).






  • Ordine di Malta, volontari di Romania e Italia al fianco dell’Ucraina

    Ordine di Malta, volontari di Romania e Italia al fianco dell’Ucraina

    L’Ambasciata dell’Ordine di Malta in Romania e il Malteser Relief Service – il Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese nel nostro Paese – sono impegnati sin dal 24 febbraio, il giorno in cui è iniziata l’invasione russa in Ucraina, nell’assistenza ai profughi ai valichi di frontiera di Siret, Sighetu Marmaţiei e Satu Mare, in collaborazione con le autorità. Abbiamo messo a disposizione sia medici e paramedici che semplici volontari, per accogliere la prima ondata di profughi che adesso è rallentata, spiega a Radio Romania Internazionale l’ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania, Roberto Musneci, che ieri si è recato al punto di frontiera di Sighetu Marmaţiei.



    Tutte le strutture – il Dipartimento per le Situazioni di Emergenza (DSU), la Croce Rossa, il Malteser Relief Service Romania, accanto ad altre ong e istituzioni – sono pronte a ricevere un’ulteriore ondata, aggiunge l’ambasciatore, che, insieme a dirigenti del Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese, è andato anche a Solotvino, nella confinante Ucraina. Al momento, in questa città si trovano circa 4.000 profughi, però nel corso dell’incontro con l’ambasciatore Roberto Musneci e i dirigenti del Malteser Relief Service Romania, il sindaco ha anticipato un flusso crescente nelle prossime settimane. Si è trattato di un incontro di carattere logistico, per vedere come far arrivare non solo a Solotvino e nel dintorni, ma anche nelle zone di combattimento degli aiuti alla popolazione, ha spiegato ancora l’ambasciatore Roberto Musneci, che oggi è a Beregovo, più in profondità dell’Ucraina, ma in una zona distante dalle operazioni militari, mentre la settimana prossima si recherà in Moldova, dove arriveranno degli aiuti dell’Ordine di Malta.



    Non è molto semplice vedere mamme che lasciano i mariti a casa, passano il confine insieme a uno-due figli e l’unica cosa che possono dire è: Aiutateci!, ha detto a Radio Romania Internazionale il vicepresidente e segretario generale del Malteser Relief Service Romania, Ferenc Tischler, che in questi giorni accompagna l’ambasciatore dell’Ordine di Malta in questa missione al confine romeno-ucraino, insieme al presidente Mihály Denes, e alla responsabile programmi Anca Simu. Alcuni profughi arrivano in Romania senza sapere cosa seguirà e dove andare. Soprattutto dai giorni scorsi stano arrivando delle famiglie meno benestanti rispetto a quelle giunte prima. Se finora arrivavano in macchina, transitando la Romania per dirigersi verso altri Paesi, ora cominciano a venire delle persone che non sanno cosa fare e dove andare. Ma allo stesso tempo, la solidarietà che sentiamo tutti al confine è straordinaria. I cittadini di Romania continuano ad offrire alloggio e trasporto gratuito. Certamente, vengono verificati dalle istituzioni dello Stato e registrati, e successivamente messi in contatto con i profughi, a seconda delle esigenze. E’ davvero straordinario poter aiutare questa gente che ha lasciato tutto ciò che aveva costruito durante una vita, aggiunge Ferenc Tischler, sottolineando che l’allestimento delle aree per i bambini è stato molto importante sin dal primo momento. Dal primo giorno, abbiamo deciso di creare un’area per i bambini, in cui non suonano le allarmi e non si sentono le bombe, ma solo le voci piacevoli dei nostri volontari e giocattoli intorno, riuscendo così a distogliere la loro attenzione dal trauma attraversato negli ultimi giorni, conclude con emozione il vicepresidente e segretario generale del Malteser Relief Service Romania, Ferenc Tischler, ricordando l’impegno delle istituzioni dello Stato e delle ong nell’assistenza.



    I volontari del Servizio di Aiuto Maltese di Romania stanno collaborando anche con i colleghi del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che sin dall’inizo della crisi umanitaria in Ucraina ha avviato un’immediata raccolta di medicinali e cibo da mandare sui posti di confine. Lo ha spiegato a Radio Romania Internazionale il presidente del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Gerardo Solaro del Borgo, parlando delle azioni lanciate a supporto della popolazione ucraina e precisando che gli sforzi sono ora concentrati sulla frontiera con la Romania, dove vengono ammassate tutte le provviste da mandare nel Paese confinante. In Romania è arrivato anche un gruppo di volontari del CISOM, che ha subito iniziato la collaborazione con i colleghi del Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese con un grande spirito di squadra, sottolinea Gerardo Solaro del Borgo.



    Spero che nel futuro i colleghi romeni possano venire in Italia non solo per emergenze, ma anche per esercitazioni, dice il presidente del CISOM, definendo il Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese in Romania come una realtà molto professionale e persone con un grande spirito d’altruismo. Questo certamente ci porterà a rafforzare il nostro rapporto con loro, al di là di questo brutto momento della guerra. Speriamo di poter costruire con loro un rapporto che vada avanti negli anni, ha concluso il presidente del CISOM, Gerardo Solaro del Borgo.




  • Ordine di Malta in Romania, impegno e solidarietà per dare frutti anche nel 2022

    Ordine di Malta in Romania, impegno e solidarietà per dare frutti anche nel 2022

    Solidarietà, carità, volontariato sono le parole dordine dellattività pluridecennale svolta in Romania dallOrdine di Malta, dedicata interamente al servizio dei bisognosi, dei poveri e degli ammalati, seguendo costantemente limpegno della missione Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (Difesa della Fede e Aiuto ai Poveri). Dopo il 2021, che ha segnato 30 anni di presenza del Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese (Malteser Relief Service) nel nostro Paese, il 2022 celebra il 90/o anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Romania e il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta. Allacciate nel 1932, le relazioni diplomatiche bilaterali vennero interrotte nel 1948, in seguito allinsediamento del comunismo in Romania, e riprese nel 1991, dopo la caduta del regime.



    Con il ritorno graduale alla normalità dopo il complicatissimo biennio della pandemia, che ha visto unintensificazione delle attività per il bene dei simili, insieme al Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese e in collaborazione con le autorità locali e centrali, lOrdine porta avanti i suoi progetti in Romania. Il 5 marzo, il Malteser Relief Service ha inaugurato il suo secondo centro a Bucarest, che, grazie allimpegno e alla dedizione dei suoi volontari, offrirà unopportunità di educazione a decine di bambini sfavoriti, che faranno qui il doposcuola, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale lAmbasciatore dellOrdine di Malta in Romania, Roberto Musneci.



    Collocata accanto alla Chiesa Cattolica di SantAntonio di Padova della Capitale, per 25 anni la sede ha ospitato la Congregazione delle Suore Francescane dei Sacri Cuori, che per ragioni oggettive si è trovata nellimpossibilità di continuare lattività. Con il “passaggio di consegne” al Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese, la sua missione dedicata alle opere di carità resta immutata. “Si tratta di uniniziativa pianificata da circa 7-8 mesi, fatta con laccordo di S.E. Aurel Percă, lArcivescovo della Diocesi di Bucarest, e della Superiora Generale delle Suore Francescane dei Sacri Cuori, Madre Amabile Galatà, e grazie al supporto non soltanto finanziario, ma anche di leadership di S.E. Franz Salm-Reifferscheidt, lAmbasciatore dellOrdine di Malta per tutte le attività relative alla comunità rom”, spiega lAmbasciatore Roberto Musneci.



    “Il passaggio del centro al Servizio di Assistenza e Aiuto Maltese è una garanzia che qui si farà sempre del bene, come si è fatto fino adesso. I bambini, in particolare, avranno il beneficio di godere di una presenza sotto la tutela della Chiesa, ma anche di unazione di ispirazione cristiana. Noi siamo sempre molto aperti a questo aspetto sociale di recupero dei bambini, dei senzatetto provenienti da famiglie che hanno dei problemi, e penso che, qui, i bambini troveranno sempre accoglienza e un cuore aperto”, ha detto, da parte sua, lArcivescovo Aurel Percă.



    “Lungo i 25 anni di attività nel quartiere Colentina di Bucarest, il centro ha accolto donne in difficoltà, bambini e per diversi anni una scuola materna. La carità deve sempre abbracciare tutti”, sottolinea la Superiora Generale delle Suore Francescane dei Sacri Cuori, Madre Amabile Galatà, particolarmente lieta che il Servizio di Aiuto Maltese continua lopera della Chiesa.



    Uniniziativa lanciata in un momento in cui, dal 24 febbraio, i volontari del Malteser Relief Service Romania sono stati impegnati nellaprire tre campi profughi al confine con lUcraina per dare supporto ai rifugiati dopo linvasione russa, aggiunge lAmbasciatore dellOrdine di Malta. “E una situazione totalmente inattesa alla quale il nostro Ordine ha risposto immediatamente, in totale coordinamento con le autorità locali e centrali”, spiega Roberto Musneci, sottolineando la collaborazione con il Dipartimento per le Situazioni di Emergenza guidato da Raed Arafat.



    I volontari sono presenti a Sighetu Marmației, Satu Mare e Siret, spiega, a sua volta, a Radio Romania Internazionale il vicepresidente di rito cattolico del Malteser Relief Service Romania, Ferenc Tischler. “Stiamo offrendo assistenza ai rifugiati 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In collaborazione con il Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, abbiamo deciso che il nostro intervento si svolga su due piani: accoglienza dei rifugiati e attività per i bambini nei campi profughi. Per ora siamo nella prima tappa e ogni giorno forniamo assistenza a circa 1000-1500 rifugiati, offrendo loro informazioni utili e, naturalmente, cibo, acqua, dolci. Abbiamo creato anche delle aree per i bambini, cosicchè mentre alcuni di noi aiutano gli adulti, gli altri giochiamo con i piccoli, per distogliere la loro attenzione dalla guerra”, spiega Ferenc Tischler.



    Sempre il 5 marzo, la Cappella della Nunziatura Apostolica di Bucarest ha ospitato un altro momento di rilievo per lOrdine di Malta, con lingresso di due nuovi membri: il Mons. Mario Codamo, ex consigliere presso la stessa Nunziatura, investito Cappellano Magistrale, e la Signora Marialaura Ciampoli Musneci, entrata nel terzo ceto come Dama di Grazia Magistrale. Inoltre, ha preso il voto di obbedienza, passando dal terzo al secondo ceto delle Dame di Grazia, la Signora Ilona Fari Palkó, impegnata con massima dedizione nellattività del Malteser Relief Service sin dagli inizi della sua attività in Romania, e oggi a capo della succursale di Aiud.



    “Siamo ormai nel tempo quaresimale e le letture della liturgia di questa Prima Domenica ci presentano il primato di Dio su ogni cosa”, ha detto nellOmelia S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, il Nunzio Apostolico in Romania e nella Repubblica di Moldova, celebrante principale della cerimonia, svoltasi nellosservanza delle norme sanitarie vigenti. Erano presenti lAmbasciatore dellOrdine di Malta, Roberto Musneci, lAmbasciatore di Spagna a Bucarest, Manuel Larrotcha Parada, e i dirigenti del Malteser Relief Service Romania. A concelebrare è stato padre Gabriel Daniel Popa dellArcidiocesi di Bucarest, cappellano principale dellAssociazione Romena dellOrdine di Malta.



    “Il Santo Padre Francesco, nellAngelus della Prima Domenica di Quaresima dellanno scorso, ci invitava a rispondere alle proprie tentazioni della carne, del potere e dellorgoglio, come Gesù fece nel deserto”, ha detto il Nunzio, sottolineando che “non è dunque sulla nostra forza, intelligenza e furbizia sulle quali possiamo contare per intraprendere la via dellautorealizzazione umana, ma sulla Grazia di Dio”.



    “Una grande gioia accogliere oggi due nuovi membri nellOrdine. E molto rallegrante. Inoltre, la Signora Ilona Fari Palkó ha preso il voto di obbedienza, passando al secondo ceto delle Dame di Grazia. E lunica in Romania ad aver preso questo voto nel nostro Ordine”, spiega Mihály Dénes, vicepresidente dellAssociazione Romena dellOrdine di Malta e presidente del Malteser Relief Service Romania.



    Ilona Fari Palkó ha dedicato la sua vita allopera dellOrdine di Malta in Romania ed è un esempio illuminante, ci dice con emozione Marialaura Ciampoli Musneci, che assume con tanta responsabilità e impegno totale lentrata nellOrdine.



    Quindi, una giornata piena quella del 5 marzo, segnando lavvio di nuove iniziative, che a breve dovrebbero dare frutti, come la riassume il vicepresidente di rito cattolico del Malteser Relief Service Romania, Ferenc Tischler. “La giornata è iniziata con la cerimonia di benedizione del centro che accoglierà i bambini, e auspichiamo di individuare dei talenti tra di loro e coltivarli. Lingresso dei due nuovi membri significa che lOrdine si sta consolidando. E si sta consolidando tramite preghiera e lavoro, il che è ottimo per la nostra organizzazione”, ha concluso Ferenc Tischler.



  • Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania

    Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania

    Con il ritorno graduale alla normalità dopo il complicato anno generato dalla pandemia, lOrdine di Malta porta avanti i suoi progetti in Romania, compresi quelli avviati per contenere la diffusione del coronavirus. Lo spiega a Radio Romania Internazionale S.E. Roberto Musneci, lAmbasciatore del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, che celebra la sua Festività nazionale il 24 giugno, Festa della Natività di San Giovanni Battista, il Santo Patrono dellOrdine. Una giornata celebrata con grande gioia.



    “Dopo un anno in cui non abbiamo potuto vederci in occasione del 24 giugno, questanno potremo nuovamente ritrovarci con il corpo diplomatico, con le autorità, con i volontari, con alcuni membri della comunità daffari e altri ospiti per la nostra celebrazione”, aggiunge lAmbasciatore dellOrdine di Malta che, durante il difficile periodo di emergenza pandemica, ha intensificato la sua attività in Romania, insieme al Servizio di assistenza e aiuto maltese (Malteser Relief Service), dalla cui fondazione nel nostro Paese ricorre il 30/o anniversario.



    Allacciate nel 1932, le relazioni diplomatiche bilaterali vennero interrotte nel 1948, dopo linsediamento del comunismo in Romania, e riprese nel 1991, dopo la caduta del regime. Solidarietà, azioni caritatevoli, volontariato sono le parole dordine dellattività pluridecennale svolta in Romania dallOrdine di Malta, dedicata interamente al servizio dei bisognosi, dei poveri e degli ammalati, seguendo costantemente limpegno della missione Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (Difesa della Fede e Aiuto ai Poveri).



    In un anno complicato per tutti, “lOrdine si è impegnato senza risparminare risorse in tutto il mondo, dove abbiamo una presenza”, puntualizza lAmbasciatore Roberto Musneci, ricordando il lavoro svolto, ad esempio, in Italia, come parte integrale dello sviluppo del piano vaccinale e della risposta, in generale, alla pandemia Covid prima che apparissero i vaccini. “La stessa cosa si è sviluppata anche negli altri Paesi europei – in Germania, in Francia e ovviamente anche in Romania, dove anche durante il priodo di lockdown noi abbiamo prodotto e donato materiali di protezione individuale, e abbiamo assistito i nostri beneficiari”, spiega ancora Roberto Musneci.



    LAmbasciatore ha messo in evidenza la collaborazione svolta con il Comitato Nazionale di Coordinamento delle Attività Vaccinali (CNCAV), con il suo presidente – il colonnello Valeriu Gheorghiță, e con il suo vicepresidente – il viceministro alla Salute, Andrei Baciu, “per fornire informazioni corrette sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini, soprattutto nelle zone rurali dove siamo presenti”, ha spiegato ancora lAmbasciatore, precisando che il lavoro si svolge anche insieme a ong come World Vision.



    “Cè bisogno di informazione e bisogna assolutamente raggiungere limmunità di gregge, quindi continueremo ad avere un impegno costante”, sottolinea Roberto Musneci, precisando che lOrdine di Malta e il Malteser Relief Service stanno già riaprendo alcuni progetti sospesi per forza di cose durante il periodo di lockdown. “Poi vedremo quello che ci proporrà la realtà dei fatti, perchè esisteranno gli effetti di medio e lungo termine della pandemia, anche da un punto di vista psicologico. Vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel. Cè coraggio, cè ottimismo, però bisogna lottare ed essere coscienti dei problemi che ci si presenteranno”, ha concluso S.E. Roberto Musneci, lAmbasciatore del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta in Romania.



  • Associazione Italo-Romena Futura, incontro all’insegna della Solidarietà

    Associazione Italo-Romena Futura, incontro all’insegna della Solidarietà

    Un incontro che ha come parola dordine la Solidarietà, necessaria più che mai nei tempi difficili che stiamo vivendo: è linvito rivolto dallAssociazione Italo-Romena “Futura” allAssemblea tematica che si svolge sulla piattaforma Zoom il 30 ottobre, dalle 18:30 (ore romene, le 17.30 in Italia). Lincontro sarà aperto dagli interventi del presidente dellAssociazione, Angelo Antognetti, e da Antonio Patanè, organizzatore e moderatore dellevento. “In questo momento difficile si amplia il divario sociale e anche quello generazionale”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Antonio Patanè, sottolineando che solo insieme si può tracciare una linea per il futuro. Insieme significa anche solidarietà, un concetto che si può esprimere in tanti modi. Non solo laiuto materiale è importante nei momenti di difficoltà, ma anche laiuto nella ricollocazione lavorativa. Solidarietà significa anche sentirsi parte di una comunità, quindi mantenere i legami con la propria nazione e la propria cultura, un aspetto altrettanto importante quanto lintegrazione nel Paese in cui siamo residenti”, aggiunge Antonio Patanè.



    AllAssemblea interverranno Maria Luisa Lapresa, Vice Capo Missione dellAmbasciata dItalia a Bucarest e responsabile dellUfficio Affari europei, sociali e culturali, lAmbasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in Romania, Roberto Musneci, socio onorario dellAssociazione Futura. La responsabilità sociale e la solidarietà sono gli elementi costitutivi dellOrdine di Malta da quasi mille anni”, ha detto a Radio Romania Internazionale lAmbasciatore Roberto Musneci. In ossequio al motto “Difesa della fede e servizio ai poveri”, lOrdine si è basato essenzialmente sul servizio a tutte le parti della società che hanno bisogno di aiuto materiale e spirituale. La solidarietà è essenzialmente il gene costitutivo dellOrdine di Malta, presente in tutto il mondo per attività che variano dallassistenza ai poveri, ai portatori di handicap e allinfanzia abbandonata, allintervento nelle situazioni di calamità naturali. In Romania, in particolare, lOrdine di Malta e il Malteser Relief Service sono impegnati in oltre 100 progetti sul territorio nazionale, ha detto ancora Roberto Musneci, rieletto a luglio 2020 per un secondo mandato di presidente della Camera di Commercio Italiana per la Romania, a sua volta impegnata in iniziative di responsabilità sociale. “La responsabilità sociale è una parte integrante della strategia dimpresa”, ha aggiunto Roberto Musneci, spiegando che una conoscenza ormai consolidata a livello delle compagnie multinazionali è anche il cosiddetto concetto di profitti e perdite reputazionali.



    Allassemblea organizzata dallAssociazione italo-romena “Futura” interverranno anche Michele Schiavone, Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani allEstero, Cesare Insinsola, responsabile INAS per la Romania, Gianluca Lodetti, responsabile estero di INAS e membro del Comitato di Presidenza del CGIE. Saranno ospiti dellincontro anche Marian Mocanu, vicepresidente della Lega dei Romeni in Italia e, insieme a Irina Niculescu, autore del libro “Come fratelli. La Fratellanza italo-romena a 10 anni dalladesione allUnione Europea”, e Don Valeriano Giacomelli della Congregazione Don Orione. Lintervento conclusivo spetta al console onorario dItalia ad Arad, Roberto Sperandio.



    LAssociazione italo-romena “Futura” è nata allinizio del 2019 con lobiettivo di indirizzarsi alla comunità italo-romena, che conta milioni di persone, per unire gli italiani in Romania e i romeni che sono la più grande comunità straniera in Italia, come anche le numerose famiglie miste e tanti giovani romeni vissuti tra i due Paesi.






  • Beato Gerardo Sasso, l’operato in Romania 900 anni dopo

    Beato Gerardo Sasso, l’operato in Romania 900 anni dopo

    La necessità di capire i momenti storici e adattare lazione avendo lo sguardo fisso sulla missione da svolgere e sulla visione cristiana del mondo, il sacrificio personale e lazione di gruppo: così riassume lessenza delloperato del Beato Gerardo Sasso, 900 anni dopo la sua nascita al cielo, avvenuta nel 1120 a Gerusalemme, S.E. Roberto Musneci, lAmbasciatore del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta in Romania.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, lambasciatore ha anticipato una ricorrenza essenziale per lOrdine di Malta, che il 13 ottobre fa memoria al suo fondatore e primo Gran Maestro. Infatti, nel lontano 1113, il monaco Gerardo Sasso fondava la Confraternita di San Giovanni, che lungo il tempo diventò il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta. Sotto la guida del nobile Gerardo Sasso, ispirata totalmente alla cura dei pellegrini e dei poveri, senza distinzione di religione o di razza, lospedale di Gerusalemme diventò un punto di riferimento per i pellegrini, aggiunge S.E. Roberto Musneci, ricordando limpegno di Fra Gerardo di avvicinare culture e religioni diverse e il ruolo fondamentale svolto dallOrdine nel corso di quasi un millennio.



    Oggi, lo sviluppo tecnologico, la crescita economica differenziata nelle varie regioni del mondo, il cambiamento dei costumi o le crisi sanitarie come quella che stiamo attraversando – generano nuovi poveri. Ovunque nel mondo, lOrdine di Malta, a seconda delle proprie capacità organizzative e finanziarie, cerca di interpretare le esigenze sul territorio e sviluppare progetti specifici.



    In Romania, i circa 1700 volontari del Malteser Relief Service, attivi nelle sue 17 filiali nellintero Paese, hanno sviluppato oltre 100 progetti per decine di migliaia di anziani, senzatetto, malati e comunità emarginate, bambini portatori di handicap, dallassistenza al fare la spesa al portare cibo e al dare un tetto ai senzatetto o donare visiere a scuole e ospedali. Il 13 ottobre si svolgerà una visita alle filiali di Bucarest e Pitesti, per donazione di materiale didattico e, sarà possibile, verrà celebrata una messa, ha detto ancora lambasciatore, rivolgendo un appello alla comunità cristiana che vive in Italia di prendere contatto con lAmbasciata per eventuali donazioni.