Tag: Pasqua

  • Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, concerto di Pasqua a Radio Romania

    Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, concerto di Pasqua a Radio Romania

    Il 13 aprile, nel Giovedì Santo ortodosso e greco-cattolico, lOrchestra Nazionale e il Coro Accademico di Radio Romania, preparato da Ciprian Țuțu, invitano il pubblico alla commovente “Messa da Requiem” dedicata da Giuseppe Verdi alla memoria del grande scrittore e poeta Alessandro Manzoni.



    Gli ospiti speciali del concerto diretto dal maestro David Crescenzi, attualmente direttore artistico dellOpera Nazionale Romena di Cluj-Napoca, sono artisti applauditi sui grandi palcoscenici del mondo: il soprano Cellia Costea, il mezzosoprano Ramona Zaharia, il tenore Ovidiu Purcel e il basso Gelu Dobrea.



    Radio Romania Internazionale ha anticipato levento durante le prove, con il direttore dorchestra David Crescenzi.





  • Pasqua, il messaggio di S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, il Nunzio Apostolico in Romania e Moldova

    Pasqua, il messaggio di S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, il Nunzio Apostolico in Romania e Moldova

    La Pasqua è una Festa della Vita, del trionfo della Vita sulla morte. Così il Nunzio Apostolico in Romania e Moldova, S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, nel messaggio rivolto gli ascoltatori di Radio Romania Internazionale in occasione della Resurrezione di Cristo. Nelle circostanze in cui si trova il mondo di oggi, più precisamente i nostri vicini sottoposti alla guerra e alla morte, la nostra preghiera va giustamente perchè questa pace si faccia il più presto possibile, sottolinea il Nunzio Apostolico. La vittoria di Cristo sulla morte a Pasqua è una vittoria che si fa presente e che si farà presente anche nella nostra vita, quindi a tutti auguro una Felice e Santa Pasqua!, ha concluso S.E. Mons. Miguel Maury Buendía.



  • Programma Radio Romania Internazionale 29.04.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 29.04.2021

    Sommario: Giornale Radio e approfondimenti; Pasqua ortodossa con la comunità romena di Arcore – Lombardia: il messaggio del parroco Gabriel Popescu; Società




  • Pasqua ortodossa ad Arcore

    Pasqua ortodossa ad Arcore

    “In questo periodo di pandemia, credo che ognuno di noi abbia avuto modo di sperimentare il dolore e la sofferenza”. Lo dice dalla Lombardia padre Gabriel Popescu, il parroco della comunità ortodossa romena di Arcore, in un messaggio a Radio Romania Internazionale nella Settimana delle Passioni per i fedeli ortodossi e cattolici di rito bizantino, che questanno celebrano la Risurrezione del Signore il 2 maggio.



    “Mancano pochi giorni alla Pasqua ortodossa, e dopo un periodo quaresimale di purificazione del corpo e dellanima, attraverso digiuno e preghiera, siamo entrati nella Settimana delle Passioni”, dice il nostro ospite spiegando che ci troviamo, in ugual misura, in un momento favorevole per domandarci sul senso delle nostre sofferenze. E chiude con laugurio del Cristo Risorto, condiviso da Radio Romania Internazionale, che lo rivolge a tutti i suoi amici che celebrano la Pasqua il 2 maggio.




  • Pasqua: la voce sacra dell’organo italiano, concerto virtuale a Bucarest

    Pasqua: la voce sacra dell’organo italiano, concerto virtuale a Bucarest

    Armonie spirituali: la voce sacra dell’organo italiano è il titolo del concerto virtuale che il noto organista Bruno Medicina terrà nel Lunedì dell’Angelo alla Chiesa Italiana del Santissimo Redentore di Bucarest. Anche nei momenti più difficili, la musica e l’arte hanno sempre rappresentato un punto di riferimento imprescindibile, ricorda nella newsletter l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest che ha dato il patrocinio all’evento.

    Nonostante le limitazioni che la situazione del momento ci impone, non possiamo che essere grati alla tecnologia che ci permette di sentirci vicini – almeno spiritualmente – e di condividere qualche momento di raccoglimento e riflessione, spiega ancora l’IIC Bucarest, invitando il pubblico a seguire il concerto che sarà trasmesso in diretta streaming il 5 aprile dalle ore 12.15 (le 11.15 in Italia).

    Il programma include brani di Girolamo Frescobaldi dal Secondo libro di Toccate, Giovanni Battista Pergolesi, Tomaso Albinoni e Johann Sebastian Bach. Maggiori dettagli sul concerto e sulla biografia dell’organista Bruno Medicina sono disponibili sul sito dell’IIC Bucarest.

  • Pasqua, il Nunzio Apostolico a Bucarest, ospite a Radio Romania Internazionale

    Pasqua, il Nunzio Apostolico a Bucarest, ospite a Radio Romania Internazionale

    L’intero mondo è ancora alle prese con la pandemia quest’anno, per cui le celebrazioni pasquali si svolgeranno anche in Romania nella stretta osservanza delle norme sanitarie anti-Covid. Nel 2021, i cattolici di rito latino e i rifomati celebrano la Resurrezione del Signore il 4 aprile, mentre gli ortodossi – maggioritari in Romania, e i fedeli cattolici di espressione bizantina fra poco più di un mese, il 2 maggio.



    Ospite a Radio Romania Internazionale nel Giovedì Santo, il Nunzio Apostolico in Romania, S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, fa riferimento al significato della giornata, soprattutto in questo momento difficile che stiamo ancora attraversando, ma anche ai rapporti tra la Romania e la Santa Sede, che nel 2020 hanno segnato il centenario. Il Giovedì Santo oggi è un giorno fondamentalmente eucaristico, nel quale ricordiamo anche l’istituzione del sacerdozio, sottolinea Mons. Miguel Maury Buendía.



    Lo stesso sacerdozio richiama nel nostro dialogo con il Nunzio Apostolico la recente decisione di Papa Francesco di nominare un sacerdote romeno come vescovo ausiliare di Roma. Si tratta di Don Benoni Ambăruș, della diocesi capitolina – parroco dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana e direttore della Caritas di Roma dal 2018. La Sala Stampa della Santa Sede ha informato che il Santo Padre gli ha assegnato la Sede titolare di Tronto.



    Il nuovo vescovo è originario della diocesi di Iași, quindi un romeno romano, spiega il Nunzio, puntualizzando che a Don Benoni Ambăruș sono state affidate proprio le deleghe così predilette al Santo Padre che riguardano l’attenzione ai poveri e ai migranti, quindi quello che lui ha fatto anche alla Caritas molto bene. Una nomina carica di significato, sottolinea Mons. Miguel Maury Buendía. Per me la cosa importante è questo nuovo segno del Papa di predilezione per la Romania spiega ancora il Nunzio, ricordando anche i primi aiuti che il Sommo Pontefice ha donato alla Romania nel 2020, all’inizio della crisi sanitaria.



    Vorrei portare il caloroso saluto del Santo Padre soprattutto a quelli che sono da soli o ammalati. Cristo è Risorto anche per loro, anzi, in modo speciale per quelli che stanno nelle tenebre, affinchè vedano questa Luce!, ha concluso S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, rivolgendo di cuore i migliori auguri di Buona Pasqua!




  • Bucovina: visita virtuale al Museo dell’Uovo di Vama

    Bucovina: visita virtuale al Museo dell’Uovo di Vama

    Radio Romania Internazionale vi invita a scoprire anche virtualmente un museo speciale, il più grande del genere in Romania, unico come allestimento e valore degli oggetti esposti. Le collezioni del Museo dell’Uovo appartengono alla professoressa Letiţia Orşivschi, un’artista romena riconosciuta a livello nazionale e internazionale, rappresentante della Romania a fiere internazionali, saloni e mostre, pluripremiata a concorsi internazionali e collaboratrice di numerosi musei e istituzioni culturali nel Paese e all’estero. Ammirerete oltre 7000 uova dipinte, sia della Bucovina che dei più vari angoli del mondo. Quasi 3.500 di varie dimensioni, dipinte con tecniche e stili diversi, provengono da 82 Paesi di tutti e cinque i continenti, spiega Letiţia Orşivschi.

    Vi si aggiungono le ben note e belle uova della Bucovina. Praticamente, il visitatore scopre un’evoluzione dell’uovo lungo il tempo. In Bucovina, una volta veniva adoperata la tecnica semplice, con un elemento unico, dominante, ma negli stessi colori della terra, che si trovano ancora in questa regione su tappeti e costumi tradizionali. I colori erano preparati da erbe, foglie di cipolla, barbabietola rossa e carbone. Scoprirete anche uova appartenute alla mia famiglia, vecchie dai 50 fino ai 100 anni. Erano uova piene e, non laccate, che lasciavano evaporare l’albume attraverso i pori del guscio e la coagulazione del tuorlo all’interno. Erano tenuti nelle case tradizionali soprattutto per i giorni di tuoni e fulmini. L’uovo benedetto a Pasqua veniva messo alle finestre per proteggere chi stava dentro dal male che poteva venire da fuori, spiega Letiţia Orşivschi.

    La prima tecnica di dipingere adoperava tre bagni successivi di colori. Era usata principalmente nell’Europa orientale. Successivamente, in Bucovina, è emersa una tecnica speciale, aggiunge la curatrice del Museo dell’Uovo di Vama. In Bucovina, viene adoperata la seconda tecnica di decorare le uova con cera a rilievo. E’ unica al mondo. C’è un linguaggio di colori e motivi. Quando l’elemento è unico e dominante sull’intera superficie dell’uovo, il messaggio è per l’intera vita, ma è destinato ad un’unica persona. In Bucovina, gli elementi raddoppiati rappresentano la coppia, e triplicati la famiglia con i figli, aggiunge Letiţia Orşivschi.

    Prima c’erano solo i colori della terra, i colori del costume popolare, che, nella cultura della Bucovina, rappresentavano l’abbondanza, la prosperità, il frutto del lavoro umano. Successivamente, la tecnica si è diversificata ed è emerso un vero linguaggio dei colori.

    Le piccole comunità attorno ai monasteri iniziarono a lavorare le uova nel colore dominante dei rispettivi affreschi. Così, apparvero i colori che durante l’occupazione austro-ungarica cominciarono ad essere tessuti sugli abiti popolari. Inoltre, per la prima volta, il tricolore veniva cucito sulla cintura del costume, al fine di dimostrare agli abitanti della Bucovina che appartenevano a questi luoghi. Il rosso ha sempre rappresentato il colore della Divinità per la Bucovina, il giallo è il colore del benessere e della prosperità, e il blu simboleggia la pace dell’anima. Lungo il tempo, le donne hanno aggiunto anche il verde, il colore della vita e della salute, ma soprattutto la speranza, la speranza di rimanere sempre qui in Bucovina. È il verde di Sucevita. Inoltre, hanno cominciato anche a lavorare le uova multicolori, entrate, però, tardi nella nostra cultura, conclude la professoressa Letiţia Orşivschi.

    A causa della pandemia di COVID-19, anche il Museo dell’Uovo è chiuso. Però potete scoprire online tutti i gioielli che cutodisce sia sul sito web del museo che alla pagina Facebook aggiornata dalla prof.ssa Letiţia Orşivschi con immagini e video. Buona visione!

  • Pranzo pasquale in Romania

    Pranzo pasquale in Romania

    Anche per i romeni la Pasqua è da sempre una festa da passare in famiglia, riunita intorno alla tavola piena di prelibatezze tipiche: uova dipinte, agnello, pasca – la torta di pastafrolla farcita con ricotta e uva sultanina o frutta candita, e cozonac – il panettone tradizionale, al solito ripieno di crema di noci e cioccolato. Quest’anno, però, a causa della pandemia di coronavirus, dovranno attenersi al distanziamento sociale e non sarà più possibile portare in chiesa il tradizionale cestino ripieno di tutte queste bontà, per essere benedette durante la celebrazione della Risurrezione di Gesù Cristo.

    Come vuole la tradizione, le uova si colorano nel Giovedì Santo, soprattutto di rosso, come simbolo del sangue versato dal Redentore per l’espiazione dei nostri peccati. La colazione della mattina di Pasqua si fa a suon di uova sode dipinte. La loro rituale battitura è accompagnata dal saluto Cristo è risorto!, con la risposta E’ veramente risorto, che i romeni si rivolgono dalla Pasqua fino all’Ascensione di Cristo.

    I piatti principali del pranzo pasquale sono, ovviamente, a base di agnello, sia il borsch che l’arrosto con un contorno di patate. Non manca il drob, un mix di frattaglie, carne e verdure fresche. Tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino romeno.

    Buona Pasqua a tutti i fedeli ortodossi e cattolici di rito bizantino, che celebrano la Resurrezione del Signore il 19 aprile!

  • Pasqua: il Nunzio Apostolico a Bucarest, universalità compassione e preghiera, risposta a pandemia

    Pasqua: il Nunzio Apostolico a Bucarest, universalità compassione e preghiera, risposta a pandemia

    La Pasqua è il giorno in cui la natura esplode dopo il lungo inverno, rischiara le tenebre, e noi celebriamo la Risurrezione del Signore, il trionfo della Vita sulla morte, dell’Amore sulla solitudine. Così il Nunzio Apostolico a Bucarest, S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, nel suo messaggio rivolto a Radio Romania Internazionale in circostanze particolari, a causa della pandemia provocata dal nuovo coronavirus. Una pandemia alla quale i fedeli cattolici e ortodossi hanno risposto con l’universalità della compassione e della preghiera, con la recita del Padre Nostro il 25 marzo, a mezzogiorno, nel Giorno dell’Annunciazione.



    Il Nunzio si è soffermato in particolare sullo storico momento del 27 marzo, quando Papa Francesco ha invocato la fine della pandemia nella preghiera di un’ora che si è conclusa con la Benedizione straordinaria Urbi et Orbi, in una Piazza San Pietro desolata e riempita soltanto del pianto della pioggia, con il crocifisso ligneo della Chiesa di San Marcello al Corso e l’immagine della Salus Populi, venerata alla Basilica Santa Maria Maggiore.



    Prendendo spunto dalla scena evangelica della tempesta sul Mare di Galilea, il Santo Padre ha ricordato come ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo chiamati a remare insieme, ha detto S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, rivolgendo di cuore i migliori auguri di Santa e Buona Pasqua!


  • Pasqua, auguri dal deputato della minoranza italiana, on.Andi Grosaru

    Pasqua, auguri dal deputato della minoranza italiana, on.Andi Grosaru

    Festeggiamenti e riti tradizionali di Pasqua anche per la comunità storica italiana di Romania, la discendenza degli antenati immigrati nel nostro Paese oltre 100 anni fa. Si stima che nel periodo compreso tra il 1860 e il 1920, in Romania fossero migrati circa 60.000 italiani. La minoranza storica è rappresentata dallAssociazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT e dal deputato Andi Gabriel Grosaru, eletto alla Camera dei Deputati in seguito alle politiche svoltesi a dicembre 2016.



    In occasione delle feste pasquali, lon. Andi Grosaru ha voluto rivolgere i suoi migliori auguri sia ai cattolici che agli ortodossi. Quest’anno, il mondo ortodosso celebra la Risurrezione del Signore il 28 aprile, una settimana dopo i cattolici. La RO.AS.IT ha tra i suoi membri sia cattolici che ortodossi. Il deputato ha anche fatto riferimento al significato del viaggio apostolico che Papa Francesco compirà in Romania dal 31 maggio al 2 giugno.





  • Il Nunzio Apostolico in Romania, Mons. Miguel Maury Buendía, a Radio Romania Internazionale

    Il Nunzio Apostolico in Romania, Mons. Miguel Maury Buendía, a Radio Romania Internazionale

    Grande attesa per la visita di Papa Francesco in Romania, che si svolgerà dal 31 maggio al 2 giugno, 20 anni dopo quella storica di Giovanni Paolo II a Bucarest, dal 7 al 9 maggio 1999, il primo viaggio di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.



    Il viaggio di Francesco nel Paese chiamato da Papa Wojtyla Ponte tra Oriente e Occidente e Giardino della Madre di Dio comincia proprio in un giorno mariano: il 31 maggio, quando la Chiesa Cattolica celebra la Visitazione della Beata Vergine Maria. Anche Papa Francesco mette sotto la protezione della Madonna il suo viaggio in Romania, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Sua Eccellenza, Mons. Miguel Maury Buendía, Nunzio Apostolico in Romania.



    Sua Eccellenza ha spiegato l’essenza del motto del viaggio – Camminiamo insieme! e ha fatto riferimento al significato delle tappe della visita: la capitale Bucarest, le città di Iaşi e Blaj, quest’ultima cuore dei cattolici di rito bizantino, nonchè il Santuario Mariano di Şumuleu Ciuc.



    Un messaggio di unità per il popolo romeno, ha spiegato il Nunzio Apostolico, nell’intervista rilasciata a Radio Romania Internazionale nel Giovedì Santo del mondo cattolico. Sua Eccellenza, Mons. Miguel Maury Buendía, ha fatto riferimento al significato di questo giorno nell’insegnamento della Chiesa, e ha rivolto un messaggio di Pasqua ai nostri amici e ascoltatori dell’intero mondo.




  • Buona Pasqua da Radio Romania!

    Buona Pasqua da Radio Romania!

    L’intero mondo cristiano celebra il 20 aprile la sua più grande festa: la Risurrezione di Cristo. Radio Romania Internazionale vi invita in Bucovina, una della regioni in cui le usanze pasquali e i costumi si conservano perfettamente e vengono tramandati da una generazione all’altra. Questa bella contrada del nord della Romania è nota per i monasteri patrimonio dell’Unesco.



    Spiccano quello di Voronet, chiamato anche la Sistina dell’Oriente, per il suo affresco raffigurante il Giudizio Universale, ma anche Patrauti, Humor, Arbore o Sucevita.



    A settembre 2013, nell’ambito delle celebrazioni dedicate al suo 85esimo anniversario, Radio Romania, su modello dei RadioPellegrinaggi di RadioRai, condotti dal ViceDirettore Sergio Valzania, ai quali anche Radio Romania partecipa, ha realizzato insieme al servizio pubblico italiano il progetto editoriale “La Via dei Faggi — a piedi, nella Bucovina dei monasteri”.



    Siamo andati a trovare, per via delle onde, padre Gabriel Herea, il parroco della Chiesa di Patrauti, in provincia di Suceava, costruita nel 1487 dal principe moldavo Stefano il Grande, che regnò dal 1457 al 1504.



    In un collegamento telefonico con Radio Romania Internazionale, Padre Gabriel Herea ha parlato del significato delle feste pasquali e ha spiegato come si preparano gli abitanti della Bucovina ad accoglierle.



    In occasione della Festa di Pasqua, anche l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Diego Brasioli, rivolge il suo messaggio agli ascoltatori di Radio Romania.



  • Pasqua in Bucovina

    Pasqua in Bucovina

    Per i romeni, come per tutti i cristiani, la Pasqua è un giorno di grande gioia che si manifesta anche nello stare insieme, nel ritrovarsi in famiglia o con gli amici per il pranzo di Pasqua. Immancabili dal pranzo pasquale le uova dipinte, l’agnello, il panettone e la tipica torta pasquale di pasta frolla farcita con ricotta e uva sultanina o frutta candita, chiamata “pasca”. Secondo la tradizione ortodossa, in Romania, per la Pasqua, si preparano e consumano uova sode colorate o dipinte in casa con diversi colori oppure alle quali vengono appiccicate sagome di carta o foglioline di verdura di solito a forma di croce, prima di essere avvolte in buccia di cipolla per conferire al guscio un color marroncino e messe a bollire. Bellissime le uova fatte dagli artigiani romeni, fiore all’occhiello dell’arte popolare romena, per cui è famosa la Bucovina, regione nel nord-est del Paese, dove i disegni sulle uova – uccelli, animali e simboli e scene bibliche – si fanno con la cera calda mescolata a colori vegetali. La Bucovina vanta una “Strada delle uova dipinte”, che passa per le località Brodina de sus, dove le uova hanno dei caratteristici motivi su sfondo rosso, Paltinù, con uova dipinte contraddistinte dal mix di rosso e arancione, e Ciocanesti, con le uova dal caratteristico sfondo cromatico nero su cui prevalgono i motivi dipinti con rosso e giallo. A Ciocanesti, i colori tipici della Bucovina – marrone, ocra, verde scuro, rosso e nero – si ritrovano anche nell’archittetura delle case, decorate con motivi geometrici, floreali e zoomorfi ispirati ai costumi popolari.



    Quindi, se volete fare un’immersione nelle tradizioni pasquali tipiche romene, la Bucovina è la destinazione ideale. Qui potete partecipare, nella Settimana Santa, a concerti di canti religiosi e musica sacra, a dimostrazioni di pittura delle uova, a falò e spettacoli di musica folcloristica, a messe nelle chiese dei villaggi o nei monasteri dei dintorni, a pranzi pasquali tipici o al rito del cestino pasquale oppure fare visite al Muse delle Usanze Popolari e ai mercatini di Pasqua. Le tradizioni pasquali romene sono riportate alla ribalta, ogni anno, grazie al programma turistico “Pasqua in Bucovina”, finanziato con fondi europei e promosso dal Consiglio Provinciale Suceava. Le manifestazioni nell’ambito di questo programma turistico sono iniziate sin dallo scorso 1 marzo con il Festival delle Uova Dipinte di Ciocanesti, designato “villaggio culturale romeno del 2014”, che vanta, dal 2007, un Museo delle Uova Dipinte e si concluderanno una settimana dopo la Pasqua. Se sfogliamo il calendario degli eventi, scopriamo concerti di musica sacra suonata con strumenti tradizionali in legno, gare di abilità per gli artigiani che fanno uova dipinte, spettacoli di musica e danza popolare e gare di cestini pasquali. Nei villaggi romeni, c’è ancora l’usanza dei falò purificatori prima della Pasqua. La purificazione attraverso il fuoco è un gesto simbolico, che incarnava idealmente il passaggio dalla vita alla morte e da quest’ultima ad una nuova rinascita, seguendo il ciclo fisiologico della natura.



    “Prima della Pasqua, da noi, in Bucovina, c’è l’usanza della purificazione della natura. Ciascun abitante pulisce la casa o la masseria, facendo dei falò purificatori. Si tratta di una purificazione sia all’esterno, che all’interno della casa, mentre le persone comprano qualcosa di nuovo da indossare nel giorno di Pasqua. La purificazione spirituale si fa, invece, attraverso il digiuno. Nel Giovedi’ Santo, secondo l’usanza si dipingono le uova pasquali in casa. Gli artigiani popolari hanno cominciato invece, a dipingerle prima della Festa dell’Annunciazione. Nel giorno di Pasqua, dopo la messa, si va in chiesa con il cestino pasquale per la benedizione delle uova rosse, del panettone, della pasca e dell’arrosto di agnello. Dopo la benedizione si fa, per tradizione, una gara dei cestini pasquali. Famosa quella di Gura Humorului, davanti al Museo delle Usanze Popolari della Bucovina. Molto attesa a Pasqua la rituale battitura delle uova in famiglia e tra amici. Numerose anche le gare di battitura delle uova e i girotondi nei villaggi, con cui gli abitanti manifestano la loro gioia per la più importante festa cristiana”, ha raccontato a Radio Romania Internazionale Laura Ursu, del Centro Informazione e Promozione Turistica del Consiglio Provinciale Suceava.



    La Bucovina vanta le più famose chiese ortodosse romene, quelle affrescate all’esterno dei monasteri della provincia di Suceava, ciascuna contraddistinta da un colore specifico: Voronet, dall’azzurro, Humor dal rosso, Sucevita dal verde, Moldovita dal giallo dorato, e Arbore, dal mix di ocra e verde marino.



    “Bucovina è nota nel Paese e all’estero innanzittutto per i suoi monasteri e le sue chiese, nella lista del patrimonio culturale mondiale dell’Unesco. Poi, è nota per la sua multietnicità, ci vivono, accanto ai romeni, polacchi, russi di antico rito ortosso, aromeni. E ciascuna etnia ha le sue tradizioni e usanze. Le tradizioni pasquali sono ancora molto vive in Bucovina e l’offerta di vacanze pasquali è molto variegata, tra giornate in agriturismo, visite guidate ai monasteri e ai musei etnografici, nei laboratori artigianali, e passeggiate in carrozza. Un itinerario turistico che vi propongo, suggestivo per il turismo religioso e per l’artigianato locale, parte da Suceava, che vanta una chiesa patrimonio Unesco, passando per Gura Humorului, dove sorgono altre due famose chiese patrimonio dell’umanità, Gura Humorului e Sucevita, poi per Vama e Ciocanesti, che ospitano Musei delle Uova Dipinte. Poi, l’itinerario prosegue verso Sucevita e Marginea, quest’ultima famoso centro ceramistico e verso il monastero Putna. In Bucovina, a prescindere dal paesino visitato, scoprirete delle bellissime chiese. A Dragomirna, scoprirete una riserva naturale, la Foresta di Faggi di Dragomirna, nota per i faggi molto vecchi, risalenti a 100-130 anni fa. Falticeni è, invece, la città dei musei: c’è il Museo dell’Acqua, il Museo d’arte Ion Irimescu, la Galleria delle Personalita, la strada Ion Creanga, dove si trovano le case in cui vissero e scrissero diversi letterati romeni. Bucovina vanta inoltre tanti musei etnografici, sia in piccole località, che nelle grandi città, tra cui il Museo del Villaggio di Suceava, il Museo delle Usanze Popolari di Gura Humorului o il Museo dell’arte degli intarsi in legno di Campulung Moldovenesc”, ha raccontato Laura Ursu.


  • Pasqua: i cristiani nella Settimana delle Passioni

    Pasqua: i cristiani nella Settimana delle Passioni

    Preghiere e messe anche per ortodossi, greco-cattolici e cattolici di Romania, entrati nella Settimana delle Passioni, che si concluderà con la Risurrezione del Redentore. Quest’anno, la Pasqua sarà celebrata il 20 aprile dall’intero mondo cristiano.



    Per la Domenica delle Palme, la più importante festa che precede la Settimana delle Passioni, circa 4.000 preti e fedeli ortodossi (maggioritari) hanno partecipato a Bucarest a una processione che si è conclusa alla Cattedrale del Patriarcato.



    Dopo la preghiera di benedizione, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniel, ha fatto riferimento all’importanza del pellegrinaggio cristiano.



    “Pellegrinaggio significa confessare pubblicamente la fede, è una manifestazione della carità cristiana e rappresenta la comunione, ma anche una benedizione per ogni città in cui si svolge”, ha detto il Patriarca.



    “Il pellegrinaggio nella Domenica delle Palme significa sperare, uscire dall’egoismo della vita individuale. E’ una chiamata per identificare la comunità cristiana”, ha detto ancora il Patriarca. Processioni per la Domenica delle Palme sono state organizzate in tutte le eparchie della Chiesa Ortodossa Romena nel Paese e all’estero.



    Inoltre, oltre 2.000 fedeli cattolici hanno partecipato, sempre nella capitale, alla processione organizzata dall’Arcivescovado Romano — Cattolico di Bucarest, durante la quale è stato letto anche il messaggio di Papa Francesco.



    I fedeli sono partiti dalla Chiesa francese del Sacro Cuore per arrivare alla Cattedrale San Giuseppe, dove l’Arcivescovo Ioan Robu ha ufficiato la Liturgia della Domenica delle Palme.



    Anche gli ebrei celebrano in questi giorni la Pesach, che ricorda la liberazione dalla schiavitù d’Egitto.